Commentario del 06.09.2016

IN PRIMA PAGINA
Caso Roma in primo piano su tutti dopo le rivelazioni della Muraro e della Raggi in commissione "Ecomafie". Assessora indagata, Raggi sapeva. "Informai i vertici" (Repubblica). Gelo tra Raggi e il M5S (Stampa). Il Giornale: a Roma si schianta la "superiorità" grillina. Tensioni anche nel Pd con il ritorno di D'Alema: "Il No archivia il Pd di Renzi". Orlando a QN: "Massimo sbaglia tutto". Sulla Stampa intervista alla Boschi: "l'Italicum può cambiare ma è slegato dal referendum". In Forza Italia Berlusconi incorona Parisi: "Con lui ritorna lo spirito del '94" (Giornale). Galli della Loggia sul Corriere lo appoggia: un leader a destra necessario. Spazio anche all'economia con l'Istat che per l'Italia certifica "crescita interrotta". Il Sole: ora tutto più complicato. Sui quotidiani diverse ipotesi di intervento sulle pensioni. Il sindacato: "Quattordicesima pesante anziché ritocchi alla minima". Su MF intervista a Calenda: "Industria 4.0 per rilanciare l'Italia". Intanto Renzi promette concertazione su post terremoto e Casa Italia e annuncia: via le slot machine da bar e tabaccherie (Corriere, Messaggero e Avvenire). Dal G20 la Cina apre a tagli di produzione dell'acciaio (Sole) mentre tra Obama e Putin ritorna la guerra fredda (Repubblica). Niente accordo sulla tregua in Siria: attentati Isis fanno 54 morti (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
"Crescita interrotta" per l'economia italiana, certifica l'Istat (Sole in prima e a p.5 e su tutti): pesano la debolezza della domanda interna, il calo di investimenti e spesa pubblica e la caduta del settore industriale. Battuta d'arresto anche del mercato del lavoro e la fiducia delle imprese. Un trend che proseguirà nei prossimi mesi. "Ora è tutto più difficile", l'analisi di Pesole sul Sole (in prima e a p.5). Mazzuca sul Giornale (p.9): è l'8 settembre dell'economia. Dove sono i pionieri di una volta che ricostruirono l'Italia dalle macerie? Tutti all'estero, perché in Italia è impossibile lavorare. Sangalli (Confcommercio) alla Stampa (p.9): "Renzi deve anticipare al 2017 il taglio dell'Irpef per tutti. La ripresa è troppo fragile e troppo lenta, serve un segnale forte". "Via le slot machine da bar e tabaccherie. Non aumenteremo il costo della benzina né allargheremo le maglie sul gioco d'azzardo per finanziare la ricostruzione post sisma" dice Renzi al magazine Vita (ripreso da Corriere p.6 e tutti). Intanto tengono banco i piani del governo sulle pensioni: Renzi conferma una "misura di equità sulle pensioni minime" che per Repubblica (p.8) potrebbe valere 1,7 mld, più di quanto previsto fin qui, con l'Ape che da sola assorbirebbe 1 mld. Tutto non si potrà fare: la scelta al momento sembra pendere per gli 80 euro a chi ne prende fino a 500 di pensione (l'11% dei pensionati). Ciò escluderebbe l'estensione della quattordicesima a un milione e mezzo di pensionati. La scelta sarà tutta politica. Al contrario, per il Sole (p.10) e per il Messaggero (p.7) l'opzione numero uno per rafforzare le pensioni basse sarebbe quella di estendere la platea di chi prende la quattordicesima. Opzione preferita anche dai sindacati: "Meglio la quattordicesima pesante" (QN p.8). Damiano: "Renzi troverà i soldi, solo così vincerà il referendum" (QN p.9).

ITALIA-POLITICA
Nel Pd scontro ad alzo zero sul referendum. La Boschi alla Stampa (p.5): "L'Italicum può cambiare ma è slegato dal referendum. Pezzi importanti della società e dell'economia stanno sostenendo il sì non perché parteggino per un partito o per simpatia verso il governo ma perché hanno a cuore il futuro dell'Italia. E poi ci sono da aggiustare le storture del titolo V voluto dalla riforma firmata da D'Alema". D'Alema di nuovo in campo carica il fronte del "No": "Se vinciamo addio al partito della nazione" (Corriere p.12 e tutti). D'Alema demolisce la riforma Boschi – "un pastrocchio che spacca il Paese" – e l'Italicum – "un mostriciattolo" – boccia il Pd – "un partito da rifondare da capo" - e lancia la sfida a Renzi: "C'è bisogno di uno spazio di partecipazione in cui si possa sentirsi orgogliosi di essere di sinistra". Da D'Alema difesa del M5S – "non è populismo" – e attacco alla stampa: "Prende ordini dal Pd" (Fatto p.5). In platea vecchia guardia Ds, senatori Pd, Freccero e Zaccaria ma non Bersani e Cuperlo. Orlando a QN (p.7): "Massimo sbaglia tutto. Far funzionare meglio le istituzioni è un obiettivo di sinistra. Ma non farà la scissione". Renzi intanto annuncia un tour per parlare di Casa Italia, lavoro e referendum. Resta però il rebus sulla data del voto: 27 novembre o 4 dicembre. Il Messaggero (p.9) parla di pressioni del Quirinale per approvare prima la legge di Stabilità almeno in un ramo del parlamento. Il Fatto polemicamente parla di referendum sotto la neve: ora sulla data potrebbe incidere anche la variabile "terremoto". "Oltre alla data il vero tema è il doppio ruolo del premier", scrive Franco sul Corriere (p.12).

EUROPA
Dal G20 "impegno a una crescita inclusiva" che favorisca innovazione e benessere (Sole p.4 e tutti). Tra i temi più caldi quello dell'acciaio, con la Cina (responsabile di circa la metà del surplus mondiale di acciaio) che ha accettato di valutare una riduzione delle esportazioni, pur senza assumere impegni vincolanti (Sole in apertura e a p.3). E dal G20 arriva la reazione della Merkel alla sconfitta della Cdu in Meclemburgo: "Scontenta del risultato, ma le scelte che abbiamo fatto sui rifugiati sono giuste. Dobbiamo dimostrare che stiamo risolvendo i problemi" (Sole p.23). "Riconquisterò la vostra fiducia" (Corriere p.8). Ora la cancelliera ha un anno di tempo per ricostruire la fiducia con l'elettorato. La leader dell'AfD Petry: "Angela si sta affossando da sola" (Repubblica p.9). Sulla Stampa (p.15) chi sono e come conquistano consensi i populisti tedeschi: patria, famiglia e antislamismo. In realtà, nei sondaggi nazionali, Cdu è sempre il primo partito al 33% avanti di oltre 10 punti alla Spd e di 20 all'AfD (Corriere p.8). Intanto la locomotiva tedesca rallenta: indice Pmi ai minimi degli ultimi 15 mesi; male anche l'Italia, mentre Spagna e Irlanda segnano il massimo (Sole p.7). Ma con i tassi ai minimi della Bce la Germania ha risparmiato 122 miliardi in otto anni (Corriere p.7).

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