Commentario del 07.09.2016

IN PRIMA PAGINA
Ancora in primo piano le vicenda di Roma. Raggi commissariata dal M5S (Messaggero). Resa dei conti fra direttorio e sindaca (Stampa): chieste le dimissioni di Muraro e De Dominicis, Raggi resiste (Sole). Fatto collega la vicenda Muraro a quella di Sala a Milano: indagati e bugiardi, ma restano. I vertici alla Raggi: "Ora cambia" (Corriere). "L'autodistruzione" titola l'UNità, mentre Libero attacca: "Peggio di Marino", e Giornale parla di "Cinquestelle cadenti". Cantone al Corriere torna sulla nomina della Raineri: "Decise la sindaca". Spazio in politica anche al referendum. Renzi: "Alle urne tra il 15 novembre e il 15 dicembre". E apre sulle modifiche all'Italicum (Sole). Il premier promette un aiuto alle pensioni minime e aumenti per i contratti pubblici (su tutti).  Spazio anche al piano Casa Italia: pronto un piano decennale con bonus e interventi standard (Sole). Sulla Stampa spazio al piano Ue sui migranti da 50 mld.

ITALIA-ECONOMIA
Renzi da "Porta a Porta" detta le priorità della legge di bilancio: "Aumenti agli statali e alle pensioni minime" (su tutti). Previsti una sorta di quattordicesima con un bonus di circa 50 euro al mese per gli assegni più bassi e un prestito "gratuito" per le pensioni sotto i 1.500 euro. In arrivo anche sgravi contributivi per le partite Iva e aumenti, dopo sette anni di blocco, per i dipendenti pubblici. Pronto a fare il suo ingresso anche "Ape", il sistema per l'anticipo pensionistico: allo studio una tassazione agevolata tra il 15 e il 9% per chi usa l'"integrativa" (Sole in prima e p.4). Per le imprese, invece, sarà introdotta una "flat tax" al 24% uguale per tutti basata sul taglio delp'Ires e introduzione dell'Iri, nuova tassa destinata alle imprese individuali. Mentre slitta al 2018 il taglio dell'Irpef (Repubblica p.11). Brambilla sul Corriere (p.11) dice "no" alle misure per le pensioni se bisogna fare altro debito. Un calcolo mostra come occorrono, oltre ai contributi previdenziali, anche Irpef addizionali, Irap, Ires e Isos per pagare la spesa sociale, e all'appello mancano ancora 16 mld. Resterebbero solo le imposte indirette per far funzionare l'Italia: se pensassimo alle giovani generazioni – scrive Brambilla - bisognerebbe attendere momenti migliori per questi aumenti. Il premier garantisce la tenuta dei conti italiani - "è una questione di credibilità" ha detto – e quindi non si sforerà il 3%. "Rimarremo al 2,3 – 2,4% nel rapporto deficit-Pil" ha assicurato (Sole p.4). Giornale (p.6) attacca: promesse per ritrovare consensi, e Brunetta (Fi) sul Corriere (p.28) polemizza con il "perverso ottimismo del governo" da cui deriva il disastro dei conti pubblici italiani. Intanto la Stampa (p.9) riporta il rapporti Ue sull'evasione dell'Iva: all'Italia il primato europeo, quasi 37 mld evasi. Basterebbe un terzo di quei soldi – scrive la Stampa – per sistemare i conti nella prossima finanziaria ed evitare di dover chiedere nuova flessibilità a Bruxelles. Intanto si lavora per capire i possibili impatti dell'eliminazione delle slot dagli esercizi pubblici, come annunciato nei giorni scorsi: può costare fino a 2,5 mld (Messaggero p.8). Si lavora anche a provvedimenti in favore delle aree di crisi industriale: proroga di un anno per la cigs e sussidio di 500 euro per chi ha perso il lavoro e ha esaurito tutte le possibilità di ammortizzatori sociali, mobilità e Naspi: queste le misure che dovrebbero essere varate entro metà settembre come correzioni al Jobs Act (Messaggero p.9).

ITALIA-POLITICA
"Al voto tra il 15 novembre e il 15 dicembre": Renzi da "Porta a Porta" scandisce i tempi delle urne per il referendum costituzionale, la data entro il 25 settembre. "Non ho cambiato idea sulle dimissioni in caso di vittoria del No, ma non voglio personalizzare la consultazione" ribadisce il premier, che apre alle modifiche sull'Italicum a patto che "ci siano i numeri in Parlamento" (su tutti). E' – commenta Palmerini sul Sole (in prima e p.16) - il tentativo, insieme alle indicazioni sulla legge di bilancio, di piegare la linea del governo verso il perimetro tradizionale di sinistra. Per Meli (Corriere p.12) l'apertura di Renzi non deve ingannare: quando dice "se ci sono i numeri in Parlamento" è consapevole che difficilmente le diverse forze politiche saranno in grado di mettersi d'accordo sulla legge elettorale. Franco sul Corriere (p.13) definisce la "svolta" del premier sull'Italicum prevedibile e stupefacente, ma – aggiunge – va inserita nella sua strategia per il referendum offrendo in linea di principio una garanzia di sopravvivenza elettorale agli avversari interni, sperando di disarmarli. Ieri Renzi al vertice su Casa Italia con il commissario per la ricostruzione Errani. Il piano di messa in sicurezza del territorio nazionale "è una scommessa per i prossimi 10 anni" ha ribadito Renzi, secondo cui "i soldi ci sono, ma vanno spesi bene" (su tutti). Soddisfatti sindacati e Confindustria. Piero Fassino, presidente Anci, ad Avvenire (p.5): "Come Anci chiediamo di favorire gli investimenti dei Comuni sul patrimonio pubblico".  Sul Giornale (p.10), il commento di Aneli: "Piano senza fondamenta: il governo mette al tavolo parti sociali, enti ed ordini professionali, solo per recuperare consensi".
Ieri riunione fiume tra Raggi e il M5S dopo il caos in Campidoglio. Raggi commissariata: il Direttorio impone l'azzeramento dello staff, via Muraro, De Dominicis, Marra e Romeo. Ma la sindaca, disposta a cedere sui due fedelissimi, non cede sui due assessori. Poi in consiglio comunale per rassicurare i suoi: "Ho taciuto per evitare montature" (Repubblica p. 4). Il diktat di Grillo: basta esterni, adesso via tutti, la Raggi ci ascolti o toglieremo il simbolo (Messaggero prima e p. 3e tutti). Processo a Di Maio  che diserta il confronto in tv nella prima puntata di Politics: ammette di aver letto il testo della mail della Raggi senza capirne bene il testo. E su Repubblica (p. 2) spunta la conversazione via sms del 4 agosto che lo inchioda. E il web è in rivolta: traditi tutti i nostri valori, Roma sarà la nostra fossa (Tempo prima e p. 2-3 e altri). Cantone (Anac) al Corriere (prima e p. 4): "La sindaca su Raineri chiese un parere urgente: oggi si decide sugli altri. Se mi facessi condizionare tornerebbe la palude". E all'Unità (prima e p. 3) dice: "Dovevamo agire, Roma è in emergenza". 

EUROPA
La sfida di Merkel dopo il Meclemburgo (Repubblica p. 25). La Germania promette tagli alle tasse: Schauble ha presentato il budget 2017. "Economia in ottimo stato", possibili riduzioni per 15mld. Nel 2020 entrate tributarie a +10% grazie alla crescita del Pil che nel 2016 sarà dell'1,9%. Per Merli (Sole prima e p. 3) la finanziaria elettorale della Merkel è la risposta migliore alla sconfitta nel Maclemburgo e parlare di una cancelliera sulla via del tramonto è quanto meno prematuro. Intanto previste più esportazioni, quest'anno Berlino supererà la Cina (Sole in priam e p.3). La crescita tedesca avrà ricadute anche sul made in Italy e non mancheranno i vantaggi per la manifattura italiana: l'aumento export verso la Germania potrebbe dare un impulso al Pil pari allo 0.8%.  
Migranti, piano Ue da 50mld (Stampa prima e p. 6-7). La Commissione lavora a un piano capace di generare 50mld di euro di investimento per scoraggiare la partenza verso l'Europa dei migranti economici favorendo lo sviluppo in Africa. Intanto si profila il flop nella redistribuzione dei profughi fra i paesi Ue. Carretta sul Foglio (prima e p. 3) guarda all'accordo con la Turchia: poco di quanto era stato previsto è stato attuato. Ed ora molto dipenderà dal buon cuore di Erdogan che ha in mano una potente arma di ricatto nei confronti dell'Unione Europea che si mostra indecisa di fronte alla sua repressione post golpe. Nel frattempo, in chiave italiana i profughi saranno dislocati in tutti i comuni della Penisola secondo il nuovo piano del Viminale (Stampa p.7): accettate le condizioni dei sindaci per l'accoglienza (diffusione, decisione, percentuale, incentivi, lavoro). 

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