Commentario del 20.09.2016

IN PRIMA PAGINA
Agguato all'alba, due italiani rapiti in Libia (Corriere, Messaggero, Stampa) Dalla Farnesina massimo riserbo: situazione delicata (Sole). Il Giornale: Renzi si fa rapire altri due italiani. Da New York il premier attacca l'Europa: "Sui migranti soltanto parole, pronti a fare da soli (Corriere, Sole, Messaggero). E a Weidmann: "Berlino? Risolva i suoi guai" (Stampa). Libero: coraggio Renzi, molla la Ue. Gentiloni a Repubblica: "L'Europa sbanda sui rifugiati, la crisi mondiale minaccia l'Unione". Kerry alla Stampa: "Migranti, l'Europa si muova". Intanto il governo pensa di distribuirli nei piccoli paesi con incentivi ai sindaci (Repubblica). Spazio anche all'economia: frenano le assunzioni a tempo indeterminato (Sole): sono calati gli incentivi e i posti di lavoro crescono meno (Corriere). Al palo anche i pagamenti della Pa (Giornale). Osservate speciali anche le banche. Il Foglio: serve una "rivoluzione bancaria" oppure il credito ci travolgerà. Su Mps, Profumo con De Bortoli: "Ho visto i massoni all'opera" (Fatto).  Su Libero e Giornale il caso Banca Etruria: su 130 mila sbancati Etruria ne rifonde 30. "Marceremo su casa Boschi". Intanto la Consulta rinvia a dopo il referendum il giudizio sull'Italicum (su tutti) e la Cassazione boccia i controlli online sui lavoratori (Italia Oggi).

ITALIA-ECONOMIA
Frenano le assunzioni stabili (Sole in prima e a p.16 e su tutti): - 33,7% di nuovi posti in meno dall'inizio dell'anno. Ma il saldo tra ingressi e uscite dal mercato resta positivo, +76.324 contratti. Aumentano i rapporti a termine; boom dei voucher (84,3 milioni di buoni venduti, +36,2%). "Sono calati gli incentivi e i posti di lavoro crescono meno", scrive il Corriere (in prima e a p.37), per il quale è necessario che Ministero del Lavoro, Istat e Inps si mettano d'accordo su come armonizzare i dati. Nessun commento dal governo (Repubblica p.24). Agnelli (Alluminio): "Impossibile assumere se il Paese non cresce". Fazioli (Pianoforti): "Le leggi non servono, io prendo chi merita" (Stampa p.8).  Al palo anche i pagamenti della pubblica amministrazione: "le imprese aspettano 61 mld dallo Stato" l'allarme di ImpresaLavoro ripreso dal Giornale (p.2). Altro tema caldo, le banche. Dopo Weidmann (Bundesbank) oggi è Angeloni (Bce) a lanciare l'allarme sui crediti in sofferenza: "Le banche devono agire, senza perdere tempo – dice al Corriere p.11 – Accantonamenti e garanzie non risolvono tutto, servono task force per i prestiti in default". Il Foglio (in prima e a p.4) evoca un Marchionne che faccia sulle banche "un'opera i verità e di coraggio come con Fiat": "urge una rivoluzione bancaria oppure il credito ci travolgerà". Il problema non sono solo gli esuberi – problema che prima o poi scoppierà – ma anche la cattiva allocazione del credito, che ha portato al picco di sofferenze.
Intanto Renzi attacca Weidmann: "Il governatore tedesco risolva i problemi del suo paese e delle sue banche. L'Italia rispetterà le regole europee, spero che faccia altrettanto la Germania. Gli accordi europee prevedono specificità in casi eccezionali, e quello del terremoto lo è" (Stampa p.9, Sole p.7 e altri). Ma Letta ribatte: "Non siamo in salvo, dopo Londra altri Paesi possono uscire dalla Ue. L'Europa non si aggiusta con i tweet" (Stampa p.9). Giornale (p.6) e Libero tornano invece sul crack di Banca Etruria: solo 20 i risparmiatori fin qui risarciti. Domenica marcia sotto casa Boschi. Il Fatto (in apertura e a p.2) rilancia l'accusa di De Bortoli sulle influenze della massoneria sul Mps. Profumo, a giugno, disse: "Anche la massoneria ha distrutto il Mps". Il Fatto ricorda l'opera di pulizia avviata da Viola e Profumo: una stagione ora cancellata dal Tesoro, che ha sollecitato lo sfratto di Viola per riportare in auge Morelli, vice dg ai tempi di Mussari.

ITALIA-POLITICA
Italicum "graziato", la Consulta rinvia tutto (Fatto p. 5 e su tutti): l'Italicum va al 2017, dopo il referendum per evitare un "uso politico" del verdetto (Repubblica p.15). Giudici divisi. Palazzo Chigi: "Meglio così". "Prova di saggezza istituzionale – scrivono D'Alimonte e Pasquino sul Sole (p.21) - Così la Corte ha deciso la neutralità fra i partiti". Per Repubblica la mossa potrebbe aiutare la causa referendaria. Per il Giornale (p.5), al contrario, il rinvio del giudizio sull'Italicum sarà un boomerang per Renzi. Gli ultimi sondaggi (quello EMG Acqua per La 7) danno il "No" in aumento del 3,3% al 34,1%, il sì al 30,1%, indecisi al 35,8% e un'astensione del 45%. "Cosa succede se vince il No? Sarà Mattarella a decidere che fare" dice la Boschi ospite ieri del Corriere per un confronto con Onida .
Berlusconi rassicura Salvini su Parisi: qui il capo sono io. Così il Corriere (p.14) sul vertice tra i due di ieri sera ad Arcore. Nessun particolare entusiasmo tra i due ma accordo di fondo su un "no" nitidissimo al referendum, nella convinzione che Renzi sia alle corde. E poi il caso Parisi: l'idea pare quella delle zone d'influenza: Salvini per gli arrabbiati, Parisi per i moderati, Berlusconi garante. 
Nel M5S ora lo scontro è sulla festa del M5S a Palermo: non tutti vogliono la Raggi sul palco (Corriere p,13, Stampa p.11). Su QN (p.12) parla uno degli autori delle rivelazioni su Grillo e Casaleggio, Marco Canestrari: "Attualmente i 5 Stelle sono senza controllo. Grillo non comanda, una linea non c'è. Si vede dal disastro di Roma e dalle fughe in avanti di Di Maio e Di Battista. Il candidato premier non lo sceglierà la Rete, un luogo assolutamente manovrabile".
Oggi in edicola il primo numero de "La Verità", diretto da Belpietro: tra le firme che l'hanno seguito Pansa, Giordano, Lorenzetto. "La mia sfida? Un nuovo giornale e un libro sui segreti del giglio magico" dice al Corriere (p.14) Belpietro. "Non ho pregiudizi contro il premier, cerco solo di far luce su certe vicende". E sul centrodestra: "Ho la sensazione che stia brancolando nel buio".

MONDO
Assalto dei predoni all'alba: due italiani rapiti in Libia (Stampa in apertura e a p.2 tutti). Sono tecnici della Con.I.Cos. di Mondovì. Il sequestro in una zona controllata da tribù vicine al governo. Corsa contro il tempo della Farnesina per liberarli. Renzi cancella tutti gli impegni all'Onu: a New York task force con Gentiloni e Minniti (Sta,ap p.4). Su Repubblica (p.4) parla il ministro Gentiloni: "Seguiamo il caso, ma è presto per attribuire una matrice ai sequestratori. L'Italia appaia fino in fondo il governo Serraj ma serve un accordo con le forze della Cirenaica, anche con il generale Haftar.Le condizioni della Libia sono cruciali per la sicurezza della Libia". Sulla Stampa (p.5) parla il segretario di Stato americano Kerry: "Italia cruciale nella lotta al terrorismo e nella stabilità in Libia". "Sto con Renzi: l'Italia ha gestito la crisi dei migranti in maniera efficace e umana e sollecitiamo tutti gli Stati Ue a mantenere gli impegni di riallocare i richiedenti asilo dall'Italia e la Grecia". Pur ammaccata la Libia resta una gallina dalle uova d'oro – scrive la Stampa p.3 – Per questo c'è un vasto mondo di ditte piccole e medie che l'affollano nonostante rischi altissimi. Anche perché in larga parte del Paese c'è ancora un'impalcatura statale e locale che gestisce appalti. Ma imprese e lavoratori dovrebbero registrarsi sul sito Viaggiare sicuri, mentre la Farnesina, se potesse, fermerebbe questi viaggi. Ma le potenzialità di crescita del Paese restano enormi e chi può resta. 

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