Commentario del 24.09.2016

IN PRIMA PAGINA
Europa, vertice a tre senza l'Italia (Repubblica e tutti). L'ira di Renzi: rottura profonda (Corriere). Repubblica: un segnale a Palazzo Chigi. Sulla Stampa le trattative sulla manovra: l'Italia cerca uno sconto da 10 miliardi, intesa vicina con l'Ue. Calenda: "Nessun regalo, abbiamo fatto le riforme". Intanto l'Istat rivede i conti: Italia fuori dalla recessione dal 2014. Il Sole: ora spingere sulla crescita. Il Corriere: la sfida vera dietro i decimali. Sul Giornale tutto sulla nuova tassa sulle Partite Iva. Su Libero quanto rubano le banche. Su l'Unità stop ai furbi dei voucher. Sul Corriere il caso Boeri, una spina per il governo. Spazio anche alla politica: per il referendum, verso la data del 4 dicembre (Messaggero). Divisi anche sulla scheda: "Un quesito spot". "No, è la legge" (Repubblica). Sulla Stampa la kermesse dei 5Stelle a Palermo: addio al direttorio. "Atenei corrotti, i cervelli fuggono": su Repubblica e tutti la denuncia di Cantone: "La corruzione nelle università spinge all'estero i talenti".

ITALIA-ECONOMIA
Manovra, l'Italia cerca uno scontro da 10 miliardi, titola in apertura la Stampa. Con la Ue intesa vicina: Roma chiede di poter raggiungere un deficit del 2,3-2,4 per cento (10 mld), Bruxelles è disposta a concedere il 2,2% ma fonti governative parlano di "clima giusto". Escluso di poter riutilizzare flessibilità per le riforme, ora si cercano margini per la ricostruzione delle zone terremotate, l'emergenza immigrazione, il terrorismo internazionale e la messa in sicurezza delle scuole. Lunedì le stime del Def . Calenda alla Stampa (p.3): "La manovra sarà una grande spinta agli investimenti pubblici e privati verso una modernizzazione del Paese. E' quello di cui avevamo bisogno e Bruxelles apprezzerà". Quanto alla flessibilità "nessun regalo, abbiamo fatto le riforme. E quale che sia la discussione con Bruxelles le regole saranno rispettate". Il Sole (p.5) parla di 7-8 md fuori dal patto per terremoto e migranti ma niente nuova flessibilità. Ma la crescita continerà a segnare il paso. Boccia (Pd): "Cresciamo la metà del previsto, nel 2017 fra lo 0,6 e lo 0,8%". Ieri intanto l'Istat ha rivisto e corretto i numeri passati del pil: recessione finita già nel 2014 (col pil a +0,1% e non a –0,3%) ma nel 2015 crescita solo dello 0,7% (Sole in prima e a p.5 e su tutti). Padoan: "Merito delle misure di sostegno alla domanda del governo". Pesole sul Sole (in prima e a p.5): ora accelerare sugli investimenti e taglio delle tasse, in primis quelle sul lavoro. Manca sul Corriere (in prima e a 31): comunque la si rigiri, la crescita non soddisfa, preoccupiamoci piuttosto della frenata dell'export. Sul Giornale (p.3) la flat tax al 24% per partite Iva, autonomi e pmi: e chi ha fatturati bassi può restare col regime attuale. Per il Giornale una svolta positiva ma bisogna aspettare la versione definitiva nella manovra.

ITALIA-POLITICA
Un caso politico l'assenza di Renzi al forum di Berlino sull'Agenda digitale. Ci saranno Hollande, Merkel e Juncker ma non il premier italiano. "Un avvertimento", per Repubblica (p.2). Renzi: "non smetterò di criticare la Ue". Il Corriere (p.9) parla di profonda rottura: "Non so quando e come sarà sanabile". Ma da Berlino minimizzano: "un incontro assolutamente ordinario", peraltro ricorrente e premier italiani non hanno mai partecipato. A Berlino ci sarà il gotha dell'industria europea, compresi gli italiani Colao, Elkann, De Benedetti, Descalzi. Il Giornale (in prima e a p.4)  parla di avviso di sfratto: i leader europei ormai ritengono il premier italiano inaffidabile. Sul Corriere (p.13) le imprevedibili ricadute della polemica con l'Europa: scegliere il nazionalismo può far prendere voti a Renzi ma il raccordo con Bruxelles è sempre stato un suo punto di forza.
Referendum il 4 dicembre: questa, per il Messaggero (p.4)  l'ipotesi di Palazzo Chigi per dare tempo a un ramo del Parlamento di approvare la legge di Stabilità. Lunedì la scelta del consiglio dei Ministri. Ma ora lo scontro si sposta sul quesito posto sulla scheda: "Uno spot al sì, un imbroglio fatto da un governo di imbroglioni" l'accusa di Brunetta. "Nessun imbroglio, è la legge" la replica della Boschi (Repubblica p.9 e tutti). Sullo sfondo le trattative sulla riforma della legge elettorale: per Verderami (Corriere in prima e a p.13) se Renzi vuole cambiare l'Italicum dovrà accordarsi con Berlusconi, che sta lanciando segnali precisi per un ritorno al proporzionale.
M5S verso la kermesse a Palermo, Grillo cerca il rilancio (Sole p.18). Si va verso l'addio al direttorio e la conferma della scommessa su Di Maio: "E' l'ora del governo" (Repubblica e Corriere p.11). Di Maio prepara le mosse per l'autunno: un tour in Italia nei luoghi simbolo dei delusi dal renzismo.

EUROPA
Ue, avanti con l'intesa Europa-Canada, "congelato" il Ttip: sul Sole (in prima e a p.2) gli sviluppi della politica commerciale europea dopo la riunione di ieri dei ministri del commercio. Tutti d'accordo sulla firma del Ceta con il Canada il 27 ottobre (Trattato che dovrà poi essere ratificato a livello nazionale), mentre sfuma la possibilità di chiudere il negoziato con gli Usa prima della fine dell'amministrazione Obama. Libero (p.4):Bruxelles tradisce gli Usa col Canada. "Tra Usa e Ue c'è uno scontro tra culture: serve più rispetto" dice a Repubblica (p.3) la commissaria Ue Vestager. Sul Sole (p.2) il commento di Lisa Ferrarini (Confindustria): "Dal Consiglio notizie incoraggianti sul Ceta. La volontà dei Parlamenti nazionali va rispettata ma va evitato di marginalizzare le imprese europee dalle rotte commerciali mondiali preferenziali, ossia quelle a dazio zero". Per la Ferrarini il Ceta è da considerarsi il miglior accordo finora chiuso dalla Ue, prevedendo l'abbattimento del 99% dei dazi esistenti e perciò andrebbe adottato così com'è dai singoli Paesi, pena la perdita di credibilità internazionale della Ue e un effetto domino su Ttip e accordo col Giappone. Su Avvenire (in prima e a p.11) e Giornale il referendum cantonale di domani in Svizzera si vota per fermare gli italiani: "Prima i nostri". A parità di qualificazione professionale – la proposta su cui si vota – nelle assunzioni andrebbe data la precedenza  agli elvetici. Scontato l'esito favorevole. 62 mila i "frontalieri" interessati alla misura: i ticinesi li chiamano i "ratt", topi italiani che rubano il formaggio ai lavoratori elvetici.

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