Commentario del 09.09.2016

IN PRIMA PAGINA
Caos Roma, salta anche De Dominics indagato per abuso d'ufficio (Sole, Repubblica). Raggi perde un altro assessore e il mini direttorio (Corriere). Scintille Raggi-Grillo (Stampa): "Questa qui è pazza". Ma il M5S detta la linea sulle Olimpiadi: la Raggi dirà no (Sole, Repubblica). Il Sole: chi decide sulla Capitale? Il Fatto: è ora di dare una risposta a 770 mila romani. Il Foglio: tre mesi di grillismo posson bastare. Il Tempo: aridatece Marino. M5S paga subito il caso Roma: crollo di 4,4 punti in sette giorni (Messaggero). Per Renzi la sfida è sul referendum: "In gioco c'è la credibilità del Paese non del governo" (Sole). Ma la Cgil dice no: "Troppi poteri al governo" (Fatto). Camusso: "A Renzi chiediamo un piano per i giovani" (Stampa). Parisi smonta Confindustria: "Col No nessuna catastrofe" (Giornale). Su tutti le mosse di Draghi: tassi invariati e richiamo ai governi "Riforme in tutta l'Eurozona, Berlino può fare di più" (Corriere, Sole, MF). Su tutti anche la bufera sul Mps, con le dimissioni di Viola e il possibile avvento di Morelli (Sole, MF e tutti). Il Fatto parla di trame di Palazzo Chigi. Su Italia Oggi la manovra di Renzi da 25 miliardi: 15 sono di spesa. Ai Paesi del Nord Europa non piacerà.

ITALIA-ECONOMIA
Dalla Bce tassi invariati e nuovo richiamo ai governi perché facciano la loro parte con le riforme strutturali (Sole p.5 e tutti). Tra le righe del discorso di Draghi, Fubini sul Corriere (p.3) coglie il riferimento all'Italia, che da governo "senza spazi di bilancio" dovrebbe "ridurre le spese e le tasse concentrandosi sugli investimenti" e non sui bonus a pioggia.  Ma per la manovra è la solita caccia alle risorse, con l'incognita una tantum (Sole p.7). Su Italia Oggi (in apertura e a p.27) la manovra di Renzi: sarà di 25 miliardi, di cui 15-16 finanziati con un aumento di spesa pubblica, 4 mld di spending review, 3,5 mld della lotta all'evasione, 2 mld di rientro dei capitali dall'estero, 500 milioni di risparmio sugli interessi. Previsti aiuti ai terremotati, politiche per aumentare gli investimenti, meno tasse per le aziende, sostegno alle famiglie, ritocchi alle pensioni minime e nessun aumento dell'Iva. Ma i tagli alla spesa dovrebbero colpire il fondo sanitario nazionale (112 mld invece dei 113 previsti). Una manovra tutta flessibilità e poco rigore che difficilmente piacerà a molti Paesi del Nord. Dai conti del governo a quelli delle famiglie. Grande distribuzione in allerta: la ripresa dei consumi ancora non c'è, né si prevede che torni a breve (Sole in prima e a p.9). Dal rapporto Coop calo delle vendite dello 0,03%. Sul trend pesano l'erosione dei redditi e del risparmio delle famiglie e il tasso di disoccupazione giovanile altissimo. Il Sole (p.9): le abitudini cambiano ma la crisi non arretra. "Vogliamo un piano straordinario per l'occupazione giovanile" dice la Camusso alla Stampa (p.9). "Temiamo che la legge di bilancio sia ancora di taglio tradizionale, senza un necessario sostegno alla domanda. Speriamo che il piano "Casa Italia" sia un'opportunità per rilanciare sviluppo e lavoro". E rilancia la sua proposta di "intervenire sui patrimoni per reperire risorse per un piano del lavoro per i giovani". Intanto a Siena nuova bufera su Mps: Viola se ne va, in pole position per la successione Marco Morelli, già in Mps e ora in Bofa Merrill Lynch (su tutti). Per la Stampa (p.7) il colpo finale a Viola è arrivato da Palazzo Chigi su mandato delle banche d'affari coinvolte nel piano di salvataggio. Il Tesoro: "La situazione è sotto controllo". "Palazzo Chigi Merchant Bank" l'affondo del Fatto (in prima e a p.8).

ITALIA-POLITICA
Caos Roma, "salta" anche De Dominicis: doveva fare l'assessore al Bilancio ma è indagato (su tutti). "Sono vittima di un complotto", lo sfogo dell'ex giudice. Sullo sfondo lo scontro tra Grillo e la Raggi (Stampa in apertura e a p.3, Repubblica p.3, Fatto p.3): il M5S aveva chiesto di estromettere Marra e Romeo dallo staff del Campidoglio ma la sindaco non vuol saperne. "Questa qui è pazza", lo sfogo del leader, che sarebbe pronto a levare il simbolo. Unica concessione della sindaca a Grillo il "no" alle Olimpiadi. Il Sole (in prima e a p.23): ma chi decide sulla Capitale? Renzi: "Non godiamo delle disgrazie altrui" (Corriere p.11 e tutti). Ma la strategia del logoramento, scrive la Stampa (p.3) è solo agli inizi. Secondo la Swg, in una settimana il M5S avrebbe perso il 4,4%, calando al 25,1% (Messaggero e Libero in prima). Ma è l'istituto di sondaggi che lavora per Palazzo Chigi, rimarca la Stampa, e il Pd avanza solo dello 0,6%. Per Renzi la battaglia campale è sul referendum, con la Cgil che ieri ha ufficializzato il suo "no". "Così troppi poteri al governo" (Fatto p.6 e tutti). Ma il sindacato non entrerà nei comitati. "Il nostro è un no nel merito non in funzione antigovernativa – dice la Camusso alla Stampa p.9 – Sono le politiche che ha praticato a non far crescere il consenso intorno al governo. Non ha convinto sul Jobs Act, non sulle pensioni e lo ha pagato alle amministrative. Forse lo pagherà anche in altre scadenze elettorali". Renzi: "Sul referendum in gioco la credibilità del Paese, non il governo" (Sole p.22 e tutti).

EUROPA
Draghi lascia invariati i tassi e per ora non allunga il Quantitative easing. Ma chiede a Berlino di usare il suo surplus per aiutare la ripresa (MF in prima e a p.4 e su tutti). Per MF l'unico brivido della conferenza stampa del governatore della Bce, il riferimento esplicito alla Germania, con l'auspicio "di salari più alti". La Bce teme infatti che con l'inflazione molto bassa intacchi le dinamiche delle buste paga, indebolendole e creando una spirale negativa. E in Germania c'è un tasso di disoccupazione inferiore al 5% ma con ampio ricorso ai mini job. Ma è difficile che la Merkel raccolga. Da Draghi appello a tutti i governi nazionali a fare di più sulle riforme strutturali. Da Draghi richiamo anche alle banche: "I tassi di interesse bassi non siano un alibi per tutto quello che non funziona nelle banche" (Sole p.4). "Nonostante gli sforzi enormi della Bce i risultati per ora non sono brillanti", l'analisi di Sorrentino sul Sole (p.5): le stime continuano a indicare una crescita moderata e un'inflazione bassa anche per i prossimi due anni, segno che l'economia ha problemi molto profondi. Per il Sole (p.7) e per la Stampa (p.6) con la crescita europea che fatica a ripartire Juncker è pronto a concedere maggiore flessibilità sui conti anche se dovrà vedersela con i "falchi" in seno alla Commissione Europea. Attesa per il discorso annuale sullo "Stato dell'Unione" che pronuncerà martedì a Strasburgo. "C'è una sola strada per la ripresa, gli Stati tornino a investire – dice il Nobel all'Economia Mirrlees al Corriere p.3 – La crescita? Serve più fiducia".

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