Commentario del 16.09.2016

IN PRIMA PAGINA
L'Italia frena, Pil a +0,7% (Sole,Messaggero): gli industriali prevedono crescita più bassa (Corriere). "Il Paese non cresce da 15 anni" (Repubblica). Padoan: abbiamo stime migliori sul pil. Calenda al Mattino: "Crisi lunga, aiutiamo le imprese che investono". Con questi dati, in manovra tagli per 5 miliardi (Stampa). Sul Corriere l'appello per l'euro del governatore della Banca di Francia: "Un patto a tre con Berlino e Roma". Spazio anche alla politica. Renzi duella con l'Anpi sul referendum: "Vado a casa solo se sfiduciato" (Repubblica). Raggi sotto attacco dai 5 Stelle (Corriere) ma Grillo la difende. Parisi si presenta a Milano. Meloni: se mi vuoi devi fare così (Libero). Libero rilancia l'allarme migranti: ne arrivano 235 mila, sarà una catastrofe. Il Giornale torna sulla polizia allo stremo a Ventimiglia: "Alfano e Renzi vengano a vedere". In cronaca la morte dell'operaio travolto da un tir: sulla Via Emilia il Far West della logistica (Corriere). Su Repubblica i segretari in crociera con i soldi della Uil. 

ITALIA-ECONOMIA
"Lavoro, basta sgravi. Bisogna sostenere le imprese che investono": così Calenda al Mattino (in apertura e a p.11). "I cittadini devono sapere che ci attengono ancora 12-18 mesi difficili sul piano economico e geopolitico". Per Calenda "il Jobs Act resta fondamentale ma dobbiamo dare all'azione la prospettiva che può crescere: se investe, l'occupazione tiene". Motore di tutto l'innovazione, che il governo si prepara a sostenere con il piano "Industria 4.0. Ieri da Confindustria limate al ribasso le previsioni di crescita: "L'Italia frena, pil a +0,7%" (Sole in apertura e a p. 2 e 3 e su tutti). Riviste al ribasso anche per il 2017: +0,5%. Padoan: "Le stime del governo sono migliori grazie alle policy in arrivo" (Sole p.2): "le riforme produrranno un effetto molla sull'economia". Boccia: "Mi auguro che il nostro centro studi abbia torto: da italiano faccio il tipo per le stime del governo" (Stampa p.4). Ma la debolezza del Paese persiste e viene da lontano: "L'Italia non cresce da 15 anni" (Repubblica in prima e a p.6): "a questi ritmi tornerà ai livelli pre-crisi solo nel 2028" (Sole p.3). Boccia: "Serve un patto per la crescita e la stabilità in chiave italiana. Non un ritorno alla concertazione ma attori di una grande intesa su produttività, investimenti e finanza".  E con la Ue che non ha intenzione di rivedere i criteri sul Pil, Renzi costretto a più tagli (Stampa in apertura e a p.5): nella manovra almeno 5 miliardi di risparmi chiesti a tutti i ministeri. Ieri Renzi ha smentito tagli alla sanità e una tassa sulle sigarette per finanziare l'acquisto di antitumorali lanciati da Repubblica (Sole p.5 e tutti). Ma con il pil rivisto al ribasso e senza nuova flessibilità si rischia una manovra da 16,6 mld (Sole p.2, Repubblica p.7). Intanto il debito pubblico segna un altro record: a luglio toccata quota 2.252,5 mld, 80,5 mld in più in 7 mesi (Sole p.5). Sulla Stampa (p.4) voce agli economisti. Deaglio: "Le incertezze sono globali, illusorio pensare di correggere questa condizione in poco tempo. Servono anni. E non promettere cose che non si possono mantenere". Daveri: "Andava anticipato al 2017 il taglio dell'Irpef: le misure sono armi spuntate se i consumi non crescono". De Nicola: "Bisogna ascoltare Draghi che chiede di tagliare la spesa, tagliare le tasse e fare riforme strutturali: il governo eviti il gioco dei tanti piccoli interventi".

ITALIA-POLITICA
Scintille tra Renzi e Smuraglia al confronto di Bologna sul referendum: "Costituzione stravolta nelle regole fondamentali". "Falso" (Repubblica in prima e a p.2 e 3 e su tutti). Renzi rivendica i 580 mila posti di lavoro in più, il pubblico lo fischia e gli urla "vai via". "A casa ci andrò se lo decide il Parlamento". Intanto D'Alema per il comitato per il "No" ingaggia un giovane ex renziano, Stefano Schwarz (Stampa p.6): "Noi siamo per il cambiamento ma non questo. Non voglio rottamare Renzi ma lavorarci a condizioni diverse. Votiamo no, poi torneremo attorno a un tavolo". Da Letta arriva invece un "sì". Per la data bisogna aspettare fine mese: potrebbe essere il 27 novembre (Repubblica p.3). "Sconcertante lo spettacolo che sta offrendo il Pd sul referendum – scrive Franco sul Corriere (p.12) – da questo scontro un'ipoteca su governo e legislatura. Si sente forte odore di elezioni anticipate. Così il Pd regala un'autostrada offensiva al M5S".
Ma il M5S è dilaniato dal caso Roma e spaccato sulla sindaca Raggi. Dopo l'ennesimo attacco interno dalla Lombardi, Grillo la blinda: "Raggi non si tocca" (Corriere p.2). Su Corriere (p.3) e tutti lo sfogo della sindaca: "difendetemi o mollo". Ma 12 consiglieri sarebbero pronti alla sfiducia. Sullo sfondo l'implosione del direttorio e la guerra tra ortodossi e leader. Su Repubblica (p.11) anticipazioni del libro "che fa tremare il Movimento": lo ha scritto Marco Canestrai, ex braccio destro di Grillo e Casaleggio, con le rivelazioni dei colpi bassi tra i big.
Nel centrodestra oggi è il giorno di Parisi: a Milano, per la convention del manager , palco senza politici e più di 4mila persone in platea (Corriere p.12). Da Berlusconi le ultime indicazioni: "Parisi deve difendere la mia storia", nessuno strappo col passato. Tra gli interventi attesi quelli di De Albertis (Ance), Gozzi (Federacciai).

EUROPA
Bratislava, la Ue divisa sui migranti cerca l'intesa sulla Difesa comune (Stampa in prima e a p.2): Oggi il vertice a Bratislava dei 27 capi di Stato e di Governo: "L''Unione va avanti anche senza Londra"(Stampa, p.3). Vertice su tre temi: diagnosi della crisi post-Brexit, spaccatura Est/Ovest sull'immigrazione e Sud/Nord sul tema economico (Sole, p.15). Merkel e Hollande si sono incontrati ieri a Parigi per fare il punto sulla plenaria europea e rimettere ordine (Stampa, p.3). Merkel :"L'Europa si trova in un momento decisivo e deve trovare risposta concreta ai problemi". Hollande:" Brexit è la crisi che potrebbe minacciare l'esistenza dell'UE". Intanto i paesi dell'Est chiedono più sovranità nazionale. L'Italia rilancia sui rimpatri chiedendo di affidarli alla nuova Guardia Costiera; nodo da sciogliere è il piano di ridistribuzione dei richiedenti asilo. Da discutere anche le misure per l'economia, Junker auspica per una "flessibilità intelligente" che concili le "ricette del rigore", con quelle della "flessibilità" richieste dai Paesi meridionali (Sole, p.15). La ricetta per la ripresa economica la suggerisce il governatore della Banca di Francia De Galhau in un intervista sul Corriere (p.9):"Serve un patto tra Parigi, Roma e Berlino. Gli interventi della Bce funzionano, fino a 0,5% in piu all'anno di crescita e inflazione. Ha torto Stiglitz, uscire dall'euro sarebbe una catastrofe per famiglie ed Imprese. Bisogno in Europa di un Italia forte".

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