IN PRIMA PAGINA
Il voto divide l'Austria a metà (Corriere): in primo piano su tutti le elezioni presidenziali austriache, con il candidato antisistema Hofer avanti di un soffio sul verde Van der Bellen. Decisivi i voti postali. Repubblica torna sul piano Ue per fermare i migranti: per l'Italia 7 gli Stati africani dove agire subito. Stampa e Sole tornano sul rischio Brexit: i timori dei partner Ue, cosa cambierebbe per famiglie e imprese italiane. In primo piano anche la politica. Boschi: "I veri partigiani voteranno per il sì". Ira di Bersani, lite nel Pd e nell'Anpi. E' un caso anche la promessa della Meloni a Roma di dedicare una via ad Almirante. La Comunità ebraica: mai. Repubblica: il Paese sembra tornato al '46. Spazio anche all'economia. Sul Messaggero il ritorno dei consumi e l'avvio del confronto governo-sindacati sulle pensioni. Giornale all'attacco del governo:poco lavoro, troppe tasse. Libero all'attacco dell'Inps: ha un tesoro e non lo usa. Sul Corriere lo scarso appeal dell'Italia presso gli studenti Erasmus. Su A&F dal tennis al golf,lo sport fa volare il pil.
POLITICA
"I veri partigiani voteranno per il sì". L'intervento della Boschi su Rai3 dalla Annunziata è il caso politico del giorno per le reazioni che innesca nel Pd e nell'Anpi (Repubblica in apertura e a p.6 e 7 e su tutti). Bersani: "Come si permette di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Renzi si dia un freno". La precisazione della Boschi non placa le polemiche. Renzi difende la Boschi: le due uscite più contestate non sarebbero errori ma frutto di una linea concordata, quella d'attacco (Repubblica p.7). Ma il "no" dell'Anpi alle riforme brucia e Orlando e Orfini temono l'autogol. Ieri in tv anche Napolitano sempre a Rai3: "In caso di sconfitta Renzi sarebbe in una condizione insostenibile. Ma bisogna parlare della riforma, perché è necessaria all'Italia". Il Fatto (in apertura e a p.2): "Rai di regime, parla solo il Sì". Da Berlusconi, ieri a Roma a fianco a Marchini per la presentazione della squadra del candidato sindaco, nuovo affondo contro Renzi: "Dai comuni primo avviso per Renzi, con il referendum daremo l'avviso a Renzi di andare a casa" (Corriere p.11). Quanto alla scissione in atto nel centrodestra Berlusconi minimizza: "Vale solo per Roma.Il centrodestra non è finito: alle politiche torniamo tutti insieme".
ECONOMIA
Pensione anticipata, via al confronto (Messaggero p.10): domani l'incontro governo sindacati. Sul tavolo la proposta di Poletti: uscita anticipata per la pensione con penalizzazione differenziata in base alla categoria fino a un massimo del 12%. Nell'incontro anche il tema cuneo fiscale: l'ipotesi è di un taglio per i nuovi assunti almeno in parte strutturale. Il Giornale (in apertura e a p.3): sul lavoro troppe tasse e stipendi bassi. Secondo l'Ocse negli ultimi cinque anni il cuneo fiscale è aumentato di due punti. Porro (Giornale in prima e a p.3): gli annunci del governo hanno le gambe cortissime. Su Libero (in apertura e a p.3) nuovo attacco all'Inps: ha un tesoro che non usa. Giordano: dicono che per le pensioni i soldi non ci sono, ma non è vero. E tagliarle sarebbe un furto: sono soldi nostri. Sempre domani il vertice di Unicredit, con il probabile "benservito a Ghizzoni" (Repubblica p.17): l'ad dovrebbe presentarsi dimissionario, così da accelerare la sostituzione. Timori per la ricapitalizzazione del gruppo: servono 5-7 miliardi. Intanto le quattro banche salvate a novembre sono a un passo dall'essere cedute. Nicastro a CorrierEconomia: "A luglio le offerte vincolanti. A giorni i nomi dei pretendenti: abbiamo una decina di candidati, molti dal private equity, per lo più stranieri. Analizzeremo le offerte e le presenteremo a Bankitalia, cui spetta la decisione sentita la Ue". Nel frattempo le attività sono ripartite, e si studiano azioni di responsabilità verso gli ex amministratori.
EUROPA
La destra xenofoba spacca l'Austria e spaventa l'Europa(Stampa in apertura e a p.2 e su tutti): attesa per il risultato delle presidenziali austriache. Dai parziali del ballottaggio il candidato dell'estrema destra Hofer risulta in vantaggio di un soffio su Van dei Bellen, l'indipendente sostenuto dai Verdi. Decisivi i 900 mila voti per corrispondenza (14%) che saranno scrutinati oggi. Il Giornale (p.9): "Chiunque vincerà sarà un presidente dimezzato". Hofer: "Un risultato che è già nella storia, Se non vinco ci riprovo tra sei anni" (Stampa p.2). Gozi alla Stampa (p.3): "Bruxelles deve svegliarsi, dobbiamo offrire un'alternativa al populismo". E tra un mese voto su Brexit. Sulla Stampa (p.4) perché il referendum inglese riguarda tutti: Berlino teme una Ue debole di fronte a Russia e Cina; in Francia l'unico partito a favore è il Fn; in Spagna l'incubo è la svalutazione della sterlina. In Italia il timore è per i 600 mila connazionali che vivono e lavorano nel Regno Unito. Anche sul Sole (p.9) focus sulla Brexit, con le implicazioni su dazi, sanità, imprese.
Su Corriere (p.5) e altri la risposta italiana alla stretta austriaca sul Brennero: molti di più i profughi che dall'Austria entrano in Italia. Repubblica (p.3) torna sul piano Ue per i migranti, con l'Italia che rilancia sul Migration Compact: partire subito in 7 Paesi africano con aiuti allo sviluppo in cambio dello stop alle partenze. Bruxelles vuole approvare il Migration compact il 7 giugno e poi portarlo all'attenzione del summit del 28 e 29 giugno dei capi di Stato e di governo.
Il voto divide l'Austria a metà (Corriere): in primo piano su tutti le elezioni presidenziali austriache, con il candidato antisistema Hofer avanti di un soffio sul verde Van der Bellen. Decisivi i voti postali. Repubblica torna sul piano Ue per fermare i migranti: per l'Italia 7 gli Stati africani dove agire subito. Stampa e Sole tornano sul rischio Brexit: i timori dei partner Ue, cosa cambierebbe per famiglie e imprese italiane. In primo piano anche la politica. Boschi: "I veri partigiani voteranno per il sì". Ira di Bersani, lite nel Pd e nell'Anpi. E' un caso anche la promessa della Meloni a Roma di dedicare una via ad Almirante. La Comunità ebraica: mai. Repubblica: il Paese sembra tornato al '46. Spazio anche all'economia. Sul Messaggero il ritorno dei consumi e l'avvio del confronto governo-sindacati sulle pensioni. Giornale all'attacco del governo:poco lavoro, troppe tasse. Libero all'attacco dell'Inps: ha un tesoro e non lo usa. Sul Corriere lo scarso appeal dell'Italia presso gli studenti Erasmus. Su A&F dal tennis al golf,lo sport fa volare il pil.
POLITICA
"I veri partigiani voteranno per il sì". L'intervento della Boschi su Rai3 dalla Annunziata è il caso politico del giorno per le reazioni che innesca nel Pd e nell'Anpi (Repubblica in apertura e a p.6 e 7 e su tutti). Bersani: "Come si permette di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Renzi si dia un freno". La precisazione della Boschi non placa le polemiche. Renzi difende la Boschi: le due uscite più contestate non sarebbero errori ma frutto di una linea concordata, quella d'attacco (Repubblica p.7). Ma il "no" dell'Anpi alle riforme brucia e Orlando e Orfini temono l'autogol. Ieri in tv anche Napolitano sempre a Rai3: "In caso di sconfitta Renzi sarebbe in una condizione insostenibile. Ma bisogna parlare della riforma, perché è necessaria all'Italia". Il Fatto (in apertura e a p.2): "Rai di regime, parla solo il Sì". Da Berlusconi, ieri a Roma a fianco a Marchini per la presentazione della squadra del candidato sindaco, nuovo affondo contro Renzi: "Dai comuni primo avviso per Renzi, con il referendum daremo l'avviso a Renzi di andare a casa" (Corriere p.11). Quanto alla scissione in atto nel centrodestra Berlusconi minimizza: "Vale solo per Roma.Il centrodestra non è finito: alle politiche torniamo tutti insieme".
ECONOMIA
Pensione anticipata, via al confronto (Messaggero p.10): domani l'incontro governo sindacati. Sul tavolo la proposta di Poletti: uscita anticipata per la pensione con penalizzazione differenziata in base alla categoria fino a un massimo del 12%. Nell'incontro anche il tema cuneo fiscale: l'ipotesi è di un taglio per i nuovi assunti almeno in parte strutturale. Il Giornale (in apertura e a p.3): sul lavoro troppe tasse e stipendi bassi. Secondo l'Ocse negli ultimi cinque anni il cuneo fiscale è aumentato di due punti. Porro (Giornale in prima e a p.3): gli annunci del governo hanno le gambe cortissime. Su Libero (in apertura e a p.3) nuovo attacco all'Inps: ha un tesoro che non usa. Giordano: dicono che per le pensioni i soldi non ci sono, ma non è vero. E tagliarle sarebbe un furto: sono soldi nostri. Sempre domani il vertice di Unicredit, con il probabile "benservito a Ghizzoni" (Repubblica p.17): l'ad dovrebbe presentarsi dimissionario, così da accelerare la sostituzione. Timori per la ricapitalizzazione del gruppo: servono 5-7 miliardi. Intanto le quattro banche salvate a novembre sono a un passo dall'essere cedute. Nicastro a CorrierEconomia: "A luglio le offerte vincolanti. A giorni i nomi dei pretendenti: abbiamo una decina di candidati, molti dal private equity, per lo più stranieri. Analizzeremo le offerte e le presenteremo a Bankitalia, cui spetta la decisione sentita la Ue". Nel frattempo le attività sono ripartite, e si studiano azioni di responsabilità verso gli ex amministratori.
EUROPA
La destra xenofoba spacca l'Austria e spaventa l'Europa(Stampa in apertura e a p.2 e su tutti): attesa per il risultato delle presidenziali austriache. Dai parziali del ballottaggio il candidato dell'estrema destra Hofer risulta in vantaggio di un soffio su Van dei Bellen, l'indipendente sostenuto dai Verdi. Decisivi i 900 mila voti per corrispondenza (14%) che saranno scrutinati oggi. Il Giornale (p.9): "Chiunque vincerà sarà un presidente dimezzato". Hofer: "Un risultato che è già nella storia, Se non vinco ci riprovo tra sei anni" (Stampa p.2). Gozi alla Stampa (p.3): "Bruxelles deve svegliarsi, dobbiamo offrire un'alternativa al populismo". E tra un mese voto su Brexit. Sulla Stampa (p.4) perché il referendum inglese riguarda tutti: Berlino teme una Ue debole di fronte a Russia e Cina; in Francia l'unico partito a favore è il Fn; in Spagna l'incubo è la svalutazione della sterlina. In Italia il timore è per i 600 mila connazionali che vivono e lavorano nel Regno Unito. Anche sul Sole (p.9) focus sulla Brexit, con le implicazioni su dazi, sanità, imprese.
Su Corriere (p.5) e altri la risposta italiana alla stretta austriaca sul Brennero: molti di più i profughi che dall'Austria entrano in Italia. Repubblica (p.3) torna sul piano Ue per i migranti, con l'Italia che rilancia sul Migration Compact: partire subito in 7 Paesi africano con aiuti allo sviluppo in cambio dello stop alle partenze. Bruxelles vuole approvare il Migration compact il 7 giugno e poi portarlo all'attenzione del summit del 28 e 29 giugno dei capi di Stato e di governo.
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