Commentario del 19.05.2016

IN PRIMA PAGINA
Economia in primo piano su tutti con le condizioni della Ue all'Italia sui conti: sì alla flessibilità ma bisogna fare di più su debito, tagli e pubblica amministrazione (Sole, Repubblica). A ottobre nuova verifica (Corriere). Moscovici ad Avvenire: "Flessibilità, ma ora tagli al debito". Padoan alla Stampa: "Troppe banche in Italia". Spinta a nuove aggregazioni e privatizzazioni. Renzi via facebook: "Taglio Irpef per il ceto medio" (Messaggero), "presto l'addio a Equitalia" (Repubblica). Intanto frenano le assunzioni: -77% nel primo trimestre, finito l'effetto incentivi (Repubblica, Fatto). E l'Europa torna in deflazione (Sole). In primo piano anche il vertice Italia-Africa. Mattarella: "Siamo il ponte per l'Europa" (Sole). Dlamini-Zuma: "Investite nella mia terra" (Corriere). Ma in Libia è ancora caos, con Haftar che dice "no all'Onu" e non riconosce il governo Serraj (Messaggero). Tra politica e editoria il ritorno di Feltri a Libero: "Meglio renziano che figlio di p…" dice al Foglio. Il Fatto: "Il governo gli spalma i debiti e Angelucci regala Libero". In cronaca l'agguato al presidente dei Nebrodi: la mafia torna a sparare in Sicilia (su tutti).

POLITICA
"Taglierò le tasse al ceto medio e Equitalia non arriverà al 2018" (Corriere p.10 e tutti): in diretta su Facebook i nuovi annunci di Renzi, che conferma anche il bonus da 500 euro agli studenti ma dopo le amministrative "se non dicono che li compro". Attesa per la mobilitazione dem di sabato sul refrendum: "Finalmente si entra nel merito. Io se perdo me ne vado ma non sarà un plebiscito. Voglio vedere che faranno quelli del "no" se perdono". Sul Corriere (p.3) il dilemma della data del referendum: il periodo, metà ottobre, coincide con la manovra aggiuntiva chiesta ora da Bruxelles. Intanto a Renzi si riavvicina Emiliano: "Io insieme al premier? Le trivelle una parentesi, adesso c'è simpatia" dice al Corriere (p.11). Ma il fronte di scontro si è spostato nel campo editoriale, dopo l'avvicendamento a Libero tra Belpietro e Feltri. "Il governo gli spalma i debiti e Angelucci gli regala Libero" la tesi del Fatto (in apertura e a p.3), che rilancia sull'intesa a tre tra editore, Verdini e Lotti. Così tra editori e politica "si va verso il giornale unico" scrive sempre il Fatto (p.2) citando l'operazione "Stampubblica", le manovra in corso su Rcs, la vicinanza del Sole, la "linea Caltagirone" al Messaggero, e il sostegno di Foglio, Libero, Unità.: Oggi l'esordio di Feltri su Libero: "Chi non muore si rivede". E al Foglio (in prima) dice: "Meglio renziano che figlio di putt..:".

ECONOMIA
Ok dell'Ue sui conti, Italia promossa (Stampa p.4 e tutti) ma bisogna fare di più su debito, fisco, giustizia, banche, spesa e riforma della pubblica amministrazione (Sole p.3). Nuovo esame a ottobre. Renzi: "L'Italia è tornata credibile". Analisti concordi sul carattere "politico" del via libera ai conti italiani, con buona pace del Fiscal Compact (Foglio p.3 e altri). Su Avvenire (p.7) parla il commissario Ue Moscovici: "Abbiamo concesso flessibilità in cambio di riforme e dell'impegno a un ritorno a un bilancio sostenibile. All'Italia chiesto un impegno preciso per il deficit nominale dell'1,8% del pil e sul rispetto della regola per il debito pubblico. Premier e ministro hanno dato la loro parola, mi aspetto che gli impegni siano rispettati". Sulla Stampa (p.3) parla Padoan: "Abbiamo ottenuto quello che meritavamo: rispetteremo gli impegni. Sul debito l'assenza di inflazione non aiuta ma andiamo avanti con le privatizzazioni: Enav, Ferrovie, forse una nuova tranche di Poste, parte del patrimonio immobiliare". Padoan conferma il decreto "Finanza per la crescita" per le pmi. E sulle banche: "Favorire le aggregazioni: in Italia ci sono ancora troppe banche". Voce contro dalla Germania: "Un errore aver concesso tanto a Roma – dice Lars Feld a Repubblica (p.2) – Se l'Italia non riduce il debito in un momento di ripresa viene il dubbio che possa mai scendere". Ma per Repubblica (p.3) dietro al via libera della Commissione c'era quello della Merkel a Renzi, anche per non mettere in crisi uno dei pochi governi stabili d'Europa. Sui giornali le ipotesi di manovra per l'aggiustamento dei conti: il Giornale (in apertura e a p.3) evoca la patrimoniale e parla di manovra da 10 mld, la Stampa (p.4) di 11 mld, il Sole (p.3) di 12-15 miliardi.

EUROPA
In primo piano su tutti la conferenza Italia-Africa svoltasi ieri a Roma. Renzi: "l'Africa non è una minaccia ma un'opportunità" (Corriere p.6). Mattarella: "Destini incrociati. Doveroso salvare chi soffre" (Sole p.33). Sul Sole (p.33) nell'approfondimento di Tramaballi l'importanza degli investimenti in Africa. E' stata l'Europa a lasciare che la Cina investisse senza controllo in Africa. Il vertice aveva uno scopo più immediato, ovvero avere il supporto dei paesi africani per conquistare il seggio non permanente dell'Onu. Il nuovo strumento del "Migrant compact" mira a portare in Africa gli investimenti necessari perché i giovani si costruiscano un futuro nel loro paese. Sul Corriere (p.6) l'intervista a Nkosazana Dlamini-Zuma prima donna alla guida della Commissione dell'Unione Africana: "L'Africa ha bisogno di investimenti in  agricoltura, infrastrutture, energia e industria estrattiva. L'Europa deve recuperare il tempo perduto rispetto alla Cina e l'Italia può essere in prima fila, ma basta dialogo, servono azioni". Sul Messaggero (p.6) l'interscambio dell'Italia con L'Africa di 38 mld di euro, secondo Renzi, è ancora troppo basso, governo disposto ad investimenti. Per il Fatto (p.7) nel 2016 prevista una crescita del 4%  nel continente africano, cresce l'export di vini italiani.

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