Commentario del 15.05.2016

IN PRIMA PAGINA
Debito, Berlino contro l'Italia: "nessuno sconto a Roma" (Messaggero). Per il Corriere c'è il "sì" alla flessibilità ma serviranno tagli al deficit per 10 miliardi.  Prodi sul Messaggero: più coraggio per spingere investimenti e consumi. Sul Sole il piano Delrio per le metropolitane. Sempre sul Sole come cambia il fisco per professionisti e autonomi. Ma per gli artigiani stangata da 18 miliardi (Giornale). E anche per le tasse locali 5 anni di aumenti (Repubblica). Spazio alla politica, per lo scontro tra Pd e M5S sulla questione morale. Di Battista a Repubblica: "Regole dure per resistere". Di Maio su Pizzarotti: ora vada via (Avvenire). La base: via tutti gli indagati (QN). Legnini (Csm) torna sullo scontro Pd-toghe: "La politica non tema i giudici" (Mattino). Ancora in primo piano le unioni civili. Costa ai giudici: niente sentenze creative sulle adozioni gay (Corriere e tutti). Avvenire: sulla famiglia serve un segnale subito. Su Repubblica il piano Lorenzin per le famiglie: "Rischio crac demografico". Sul Corriere e tutti lo spirito dei Ferreriani: il capitalismo visto da Alba.   

POLITICA
Scontro Pd-M5S sul caso Pizzarotti. "Cacciate Pizzarotti con mail anonime", l'affondo della Boschi (Repubblica in prima e a p.2). A decidere la sospensione di Pizzarotti lo staff di Casaleggio jr (Corriere p.5): "Voleva creare un nuovo partito" (QN p.2). Il direttorio fa quadrato intorno a Grillo e Casaleggio. Di Maio: "Non siamo il Pd, Pizzarotti infantile". Di Battista a Repubblica (p.2): "Abbiamo regole dure ma è l'unico modo per tenere la barra diritta". Pizzarotti "chieda scusa ai cittadini che l'hanno votato: aspettiamo le sue controdeduzioni". Ma il sindaco pensa ad una convention per riunire in un nuovo movimento i dissidenti grillini (Repubblica p.3). E al Messaggero (p.4) dice: "Non accetto decisioni verticistiche.  Ricandidarmi? Parma merita continuità". Su QN (p.3) parla l'ex senatore Campanella: "I 5 Stelle come i vecchi partiti ma più pericolosi per l'inesperienza. Non hanno il senso della misura". Ma la base non fa sconti agli indagati: secondo un sondaggio Ipr il 60% degli elettori del M5S è per le dimissioni all'arrivo dell'avviso di garanzia. Né si registrano variazioni nel trend del consenso ai candidati grillini alle prossime amministrative.

ECONOMIA
"Nessuno sconto sul debito all'Italia" (Messaggero in apertura e a p.2): in una lettera a Juncker il capogruppo del Ppe Weber si dice preoccupato per una "interpretazione e applicazione permissiva del Patto di stabilità". Nel mirino Spagna,Portogallo ma soprattutto Italia, il più complicato dei casi all'attenzione della Commissione Ue, che il 18 dovrà pronunciarsi sulla legge di Stabilità. Per il Messaggero (p.2) l'orientamento di Bruxelles va verso un ammorbidimento dei parametri. Anche Palazzo Chigi non teme sorprese: "Sulla flessibilità carte in regola". Il governo si attende il riconoscimento delle riforme e qualche raccomandazione (Messaggero p.3). Per il Corriere (in prima e a p.2). l'Italia ha ottenuto quasi tutta la flessibilità che chiedeva ma a ottobre dovrà tagliare il deficit con una manovra da almeno 10 miliardi. Trichet al Corriere (p.3): "Francia e Germania per prime non applicarono il Patto di Stabilità. Il problema dell'Europa è la disoccupazione ma la soluzione non può trovarla la Bce: sono i governi che devono aumentare il tasso di crescita con le riforme. Governo e parlamento italiano lo hanno capito". Prodi sul Messaggero (in prima e a p. 20): l'occupazione non migliorerà con la ripresa modesta che c'è, serve più coraggio per spingere investimenti e consumi. Sul Sole (p.4) il piano Delrio per le infrastrutture: cantieri per 3-4 mld nell'arco di due anni per metropolitane, tram e treni locali. Sempre sul Sole (in apertura e a p.3) come cambia il fisco per autonomi e professionisti: tra maggio e dicembre in arrivo un nuovo pacchetto di semplificazione e di incentivi a pmi per valutare canali alternativi alla banca per l'approvvigionamento  finanziario. Avanti anche su flat tax, tassazione per cassa e abolizione degli studi di settore. Sul Giornale (in apertura e a p.2) quanto sono costati fin qui: più di 18 miliardi a autonomi e imprese, secondo la Cgia di Mestre.

EUROPA
Sulla Stampa in apertura e a p.2 la grande fuga dalle Borse mondiali: da inizio d'anno gli investitori hanno ritirato 90 miliardi di dollari. Pesano i timori per la frenata dell'Asia e la possibile uscita della Gran Bretagna dall'Europa. Il Nobel Eugene Fama alla Stampa (p.3): "A frenare a crescita le regolamentazioni eccessive e la presenza asfissiante dello Stato". Pesa anche l'instabilità politica: "In America come in Europa vedo una forte espansione dei populismi, a destra come a sinistra, cioè reazioni emotive e irrazionali. Le banche hanno fatto i loro errori ma non è strozzando il credito a colpi di regole che si fa ripartire l'economia. E se l'economia non riparte, la gente normale ne risente".  Sul Corriere (p.3) intervista all'ex presidente della Bce Trichet, che chiede quanto prima un ministero e un ministro delle Finanze dell'eurozona e su Brexit dice: "Le conseguenze sarebbero gravissime per la Gran Bretagna sul piano economico, finanziario e politico. Credo invece che sarebbero limitate per la Ue". "Il problema dell'Europa è la disoccupazione ma la soluzione non può trovarla la Bce: sono i governi che devono aumentare il tasso di crescita con le riforme. Governo e parlamento italiano lo hanno capito".

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