Commentario del 25.05.2016

IN PRIMA PAGINA
In primo piano su tutti i quotidiani l'incontro governo sindacati: aperto il tavolo sulle pensioni. Renzi annuncia un bonus o assegni più alti, interventi anche sulle uscite anticipate. Sul cuneo fiscale avanza l'ipotesi del taglio strutturale (Sole). Spazio anche all'addio di Ghizzoni ad Unicredit: ceo pronto a dimettersi. In politica l'argomento del giorno sono le parole di Renzi a Repubblica tv: duello con Letta sulle riforme (Stampa). E Sul Fatto la polemica del presidente del Comitato per il No alla riforma costituzionale, Pace: Rai, il Sì a reti unificate. Per il No un minuto in tutto. Negli esteri tengono banco il caso Grecia – pronti nuovi aiuti per Atene (Sole) -, le proteste in Francia per il Jobs Act (Corriere e Stampa) – e la Libia, per la quale il comandante Credendido a Repubblica afferma: "Flotta Ue contro gli scafisti". Intanto Mattarella lancia un monito contro il rafforzamento dei controlli in Austria: "No alle barriere, servono ponti".
Sul Sole l'analisi sui 4 anni di Squinzi in Confindustria e il passaggio di consegne con Boccia all'assemblea privata.

POLITICA
"Con il sistema che abbiamo oggi, l'inciucio è più facile, con le riforme abbiamo la possibilità di un governo che duri 5 anni": Matteo Renzi a Repubblica tv difende la riforma costituzionale, e attacca gli oppositori: "Capisco i parlamentari che sono terrorizzati dall'idea di dover tornare a lavorare. Anche gli elettori di Lega e M5S voteranno Sì, anche se alle elezioni non votano Pd" (Repubblica p.7). E' duello tra il premier e Letta (Stampa in prima e p.2 e tutti). L'ex premier attacca: "fai del referendum una corrida". La replica di Renzi: "Tu al governo non hai fatto nulla". Scontro anche con Bersani sul ruolo di Verdini (Corriere p.4). Premier contro la minoranza dem "Ogni giorno ce n'è una, hanno un atteggiamento che considero incomprensibile" (Repubblica p.7) Sorgi (Stampa p.3) parla di "congresso anticipato tra Enrico e Matteo, una sfida democristiana senza più la Dc". Intanto sul referendum è pace in extremis tra i partigiani: i "dissidenti" non daranno vita ai comitati per il Sì: "Ma libertà nelle scelte individuali" (Corriere p.4). "Voglio bene ai partigiani – ha detto Renzi a Repubblica tv -, sono emozionato per quelli che votano Sì, ma chi vota No lo rispettiamo". Renzi abbandona i toni polemici per ricucire a sinistra, commenta Folli su Repubblica (in prima e p.4).  Appoggio alla campagna per il Sì arriva dal presidente dell'Istituto Gramsci, Giuseppe Vacca,  a QN e Unità: "Passare da due Camere a una non mi pare poco, ma guai a semplificare". Fatto (in prima e p.2) intervista il presidente del Comitato per il No, Alessandro Pace: "Per la Rai siamo inesistenti, al No solo pochi secondi".

ECONOMIA
Pensioni si cambia: disgelo governo-sindacati, aperti due tavoli di confronto. In vista della prossima legge di Bilancio, Renzi rilancia su pensioni minime, lavori usuranti, uscita anticipata dalla Fornero, riduzione dell'Irpef e cuneo fiscale (su tutti).  "E' partito un confronto su temi fondamentali – dice Furlan (Cisl) al Corriere (p.2) -. E' stata una riunione costruttiva, noi proponiamo che tutti i lavoratori possano andare in pensione al compimento dei 62 anni di età o 41 di contributi. Siamo contrari ai tagli per le pensioni anticipate". Soddisfatto anche Landini (Fiom): "Finalmente si apre il confronto – dice a Repubblica (p.2) -. Ma non va colpito chi lascia in anticipo". E sulle promesse di Renzi resta scettico: "Non è la prima volta che fa annunci in campagna elettorale, noi però abbiamo bisogno di fatti. Finora hanno avvantaggiato solo le imprese, ora tocca ai lavoratori". Orioli sul Sole (in prima e p.7): Non è la ripresa della concertazione ma la ripresa di un dialogo da Paese normale.  Il governo ha già chiari gli interventi che saranno varati ad ottobre: niente tagli per chi sarà costretto ad anticipare la pensione, tagli del 3-4% annuo per chi sceglie volontariamente, ma la misura più onerosa riguarda il bonus da 80 euro per le pensioni minime (Repubblica p.3 e Corriere p.3). Un aspetto importante riguarda anche il cuneo fiscale: il governo punta al taglio strutturale ma si partirà dai neo-assunti (Sole in prima e p.6-7). Un intervento strutturale dà più certezze alle imprese, commenta Pesole sul Sole (p.6).  Renzi ha detto "no" all'ipotesi di prorogare la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato: "Vogliamo – ha precisato – rendere stabile la riduzione del cuneo fiscale cercando di ridurre il costo del lavoro per tutti". Resta da sciogliere il nodo delle coperture: serve quasi un mld per i correttivi alla Fornero, mentre il bonus agli assegni bassi vale fino a 3 mld (Messaggero p.3). La dote dovrebbe derivare dalla spending review, dalla riforma del bilancio e da un pianto anti-evasione Iva (Sole p.7). Per Marro (Corriere in prima e p.27)  promettere l'aumento delle pensioni minime, la revisione della Fornero e il taglio del cuneo fiscale appare incompatibile con i vincoli di bilancio, perciò bisognerà scegliere. Intanto Orlandi (Equitalia) al Mattino (in prima e p.5) sottolinea il lavoro per combattere l'evasione, "che però, per quanto riguarda le imposte erariali, si stima bruci ancora circa 90 mld l'anno".

EUROPA
Italia e la Nato pronte ad addestrare la guardia presidenziale in Libia (Repubblica in prima e p.10).  L'ammiraglio Credendido sottolinea il ruolo della flotta europea che "fermerà il traffico d'armi e combatterà gli scafisti. Oggi a Libia – spiega - è una Somalia nel cuore del Mediterraneo, serve innanzitutto stabilizzare il Paese". Renzi a Repubblica (p.7): "Noi non interverremo in Libia col nostro esercito a meno che non ci sia una richiesta specifica. Lavoriamo diplomaticamente per garantire stabilità all'intero paese". Su Repubblica (p. 13 e Unità p. 1-2) il piano sulla "Migration compact": centri d'accoglienza in Africa e rimpatri collettivi, i nodi del piano Ue per i profughi. L'Oim: "Evitare che i campi nei paesi di transito diventino città di disperati". Intanto sono le barriere al confine Italia-Austria a tenere alta la tensione. Mattarelladice "no" alle barriere tra Stati: "Non garantiscono sviluppo" (Corriere p. 6 e tutti). "Si rischiano – aggiunge - balzi all'indietro a causa delle forze disgregatrici". Intanto Vienna manda altri agenti per il controllo del Brennero: presidi su ciclabili e sentieri (Corriere p. 6 e Repubblica p. 12). Sul Sole (prima e p. 2 e altri) i nuovi aiuti per Atene: si cerca un compromesso anche per il debito greco. L'Eurogruppo avvia la tranche da 10mld: trattative fino a tarda sera, l'intesa sul passivo condiziona l'appoggio del Fmi al terzo bailout. Bastasin (Sole p. 1-2) spiega "Perchè serve agire in fretta sul debito".

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