Commentario del 21.05.2016

IN PRIMA PAGINA

In evidenza su tutti i quotidiani i dati del rapporto Istat, che mostrano una crescita persistente ma a bassa intensità. Sotto la lente soprattutto il ricambio generazionale. Italia diseguale ma salvata ancora dalla famiglia, commenta il Corriere. Il governo intanto ipotizza una riduzione fiscale strutturale di 4-6 punti sui neoassunti (Sole) e il rientro dei capitali permanente, che vale 2 mld l'anno (Messaggero). Gutgeld alla Stampa dice: "Giusta la flessibilità concessa dall'Ue, sulle riforme più rapidi della Germania". Ampio spazio sui quotidiani anche alla tragedia dell'EgyptAir: trovati in mare rottami dell'areo e corpi. In prima pagina su tutti i quotidiani anche l'omaggio a Pannella, oggi i funerali. In politica spazio alle amministrative: Su Repubblica le reazioni dopo gli ultimi sondaggi emersi ieri: a Roma il Pd cerca la rimonta con Renzi in campo, mentre la destra resta divisa.

 

ITALIA-ECONOMIA

"Crescita persistente ma a bassa intensità": così Alleva ha presentato il rapporto annuale dell'Istat  che evidenzia come l'Italia stia "finalmente uscendo da una recessione lunga ma a bassa velocità". Fuori dalla crisi a piccoli passi e cresce la disuguaglianza, analizza Repubblica (p.14).  "Dall'insediamento del governo il Pil ha svoltato passando dal -1,9% del 2013 al +0,8% del 2015. Anche i  dati sulla disoccupazione mostrano che la nostra crescita non è così lenta, passata dal 12,8% al 12,3% dal primo trimestre 2014 al primo del 2015, in quattro trimestri siamo andati sotto il valore iniziale": Yoram Gutgeld alla Stampa (in prima e p.5) elogia il lavoro del Governo, che "è riuscito a modernizzare e riformare il Paese come mai prima, in un contesto di debolezza interazionale e con problemi strutturali aggravati. Per questo – dice - la flessibilità Ue è meritata".  I dati Istat evidenziano però aspetti preoccupanti: anziani al lavoro, giovani a casa. E' un Paese alla rovescia (Stampa in prima e p.2). Un giovane su 6 a casa dei genitori a causa del lavoro incerto, e Di Vico sul Corriere (p.27) guarda alla famiglia utilizzata come strumento di welfare che "protegge (troppo) i giovani". Preoccupa anche l'analisi sul ricambio generazionale che non c'è, soprattutto nella Pa dove, a fronte di 125mila uscite, ci sono state solo 37mila entrate (Sole in prima e p.6 e tutti). L'analisi di Navaretti (Sole p.6) evidenzia come il problema principale è quello di essere un Paese "drammaticamente vecchio: l'età media dei lavoratori aumenta con effetti prevedibili sulla produttività". Per quanto riguarda le imprese i numeri parlano di una crescita nel valore aggiunto per una impresa su 2, mentre il numero degli addetti è cresciuto in una impresa ogni 5. L'istituto di statistica compie 90 anni e fotografa il Paese alle prese con un "ripresa produttiva caratterizzata da maggiore fragilità" e con una crescita occupazionale che resta abbondantemente sotto la media europea (Corriere p.8). E Giornale (in prima e p.3) attacca la "scommessa nata persa" del governo con il Jobs Act, che non ha prodotto i risultati ipotizzati. Di diverso avviso Brambilla (Foglio p.4), secondo cui il Jobs Act ha avuto un effetto radicale sulla volontà di assumere delle piccole imprese.

Intanto il governo lavora ad una riduzione fiscale con un taglio strutturale di 4-6 punti dei contributi previdenziali per i soli neoassunti a tempo indeterminato (Sole in prima e p.5). Al vaglio anche una misura per il rientro dei capitali permanente, una misura che vale 2 mld l'anno (Messaggero in prima e p.11). Già usata in altri 47 paesi, non è un regalo agli evasori, commenta Palumbo (Messaggero p.11).

 

ITALIA-POLITICA

Nel giorno in cui migliaia di persone rendono omaggio a Pannella, il premier lancia la campagna sul referendum, chiedendo una mobilitazione in massa per il si: "Con le riforme si dà stabilità al Paese – ha detto Renzi -. Se perdo con quale faccia posso continuare a fare il mio lavoro, per cambiare l'Italia?" (su tutti). "Se al referendum vince il no, Renzi non deve dimettersi" dice alla Stampa (in prima e p.4) Bersani, secondo cui "non si può usare la Costituzione per dividere il Paese". Poi avverte il premier: "Chiarisca se chi lavora per il no viene espulso o non può candidarsi per il Pd. Altrimenti mi ritengo libero". La minoranza dem attacca: "La consultazione sarà il congresso del Pd", ma Renzi non ci sta: "E' un voto sulle riforme" (Sole.8). Rosato all'Unità (p.5): "Il referendum day è un giorno di orgoglio per il Pd, ora tutti uniti per spiegare quanto fatto". E il premier lavora alla lista di 100 costituzionalisti di "area" per il sì al referendum, in risposta ai 56 che si sono già schierati per il no, rivela Verderami sul Corriere (in prima e p.15). Ma la sinistra togata si spacca sull'adesione ai comitati del no (Corriere p.15). Berlusconi chiede di votare "No" al referendum contro il regime (Giornale p.8) mentre Bechis su Libero (in prima e p.7) parla di un "fronte del no che non convince" e spiega: "Il voto non è su Renzi ma sulla riforma, che non è scritta benissimo, ma è meglio di niente".

"Entro l'estate la riforma del codice penale potrà essere legge": l'annuncio arriva dal guardasigilli, Orlando, intervistato dal Messaggero (p.7), che poi si rivolge all'Anm: "Visti i toni dell'ultimo periodo è difficile che dica qualcosa di positivo sull'attività di Parlamento e Governo".

 

EUROPA

Ue e Turchia restano divise (Sole p. 7 e sui nazionali). Senza l'accordo sulla liberalizzazione dei visti, il Patto sui migranti è in pericolo. Il governo turco rispetta 65 dei 72 parametri necessari, ma non vuole assolutamente modificare al legge anti-terrorismo. E la deriva politica di cui è oggetto la Turchia sta creando non pochi dubbi in Europa sul futuro del rapporto con Ankara. Previsto per lunedì un incontro tra la Merkel ed Erdogan, il cui governo ha da poco approvato una legge sull'abrogazione dell'immunità parlamentare che sembra nascondere la volontà di escludere dall'assemblea parlamentare i rappresentanti del partito curdo Hdp e quello d'opposizione Chp, . Negri "quello tra Turchia e l'Europa è un rapporto ormai logorato: Francia e Germania l'hanno tenuta troppo tempo nell'anticamera Ue consegnandola di fatto nelle mani di Erdogan".

Vicenda-airbus, sulla Stampa (p.8-9) l'ombra di esercitazioni militari dietro il disastro del volo EgyptAir. I sospetti dei piloti: le brusche manovre dell'MS804 effettuate per evitare "qualcosa". Nella zona dell'impatto col mare, a largo di Alessandria d'Egitto, ritrovati i corpi ed i bagagli dei passeggeri: intanto a Parigi gli inquirenti cercano di capire chi poteva accedere all'A320. Interrogati i dipendenti dello scalo che avevano accesso alle piste. Sul Messaggero (p. 2) parla l'esperto Bordoni: "Ma quale bomba, si vira in quel modo solo con una rissa in cabina di pilotaggio". Intanto crescono i timori per attacchi terroristici agli europeo. Max Abrahms, esperto Usa: "Europei di calcio possibile obiettivo Is" (Repubblica p. 8).

 

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