Commentario del 24.05.2016

IN PRIMA PAGINA
Sorpresa Austria, stop alla destra (Messaggero), presidente il verde Van der Bellen (Sole). In primo piano su tutti la sconfitta di misura dell'ultradestra austriaca. Gentiloni: sospiro di sollievo. "Sbagliato esultare, servono risposte vere" (Corriere). In primo piano anche la campagna per il referendum, con Renzi che schiera 184 professori per il "sì" e difende la Boschi: "rispettiamo tutti i partigiani". Il Corriere: discutere, non tifare. In campo anche gli industriali. Rocca (Assolombarda) al Corriere: riformare la Carta, gli industriali si impegnino. Spazio anche all'economia, con il report del Fmi sull'Italia: bene le riforme italiane, ora ridurre cuneo e debito (Sole). Il Corriere: l'Italia a crescita bassa può cambiare solo adesso. Il Sole: non disperdere risorse, fare le cose difficili. Oggi l'incontro governo sindacati su pensioni e lavoro. Sul Messaggero l'ultima ipotesi sulle pensioni anticipate: tagli legati al reddito e prestito variabile. E perle Poste si profila il passaggio di controllo a Cdp e la quotazione in Borsa dell'ultima quota rimasta. In prima pagina anche Fca, nel mirino tedesco per le emissioni, e Unicredit, che oggi decide su Ghizzoni (MF). Sul Sole i piani di Salini: "Salini Impregilo, ora il target sono gli Usa".  

POLITICA
Renzi schiera 184 professori universitari per il "sì" e difende la Boschi: "Nessuna gaffe, rispetto per tutti i partigiani" (Corriere p.8 e tutti). Ieri il lancio del manifesto per il "Sì" sottoscritto da 184 docenti universitari favorevoli a una riforma "non priva di difetti ma dove non ci sono scelte sbagliate o antidemocratiche" (il testo sul Sole p.23 con un commento di Ceccanti). Tra i firmatari Treu, Bassanini, Ceccanti, Tabellini. Ma il più autorevole sponsor della riforma resta Napolitano: "Un'offesa dire che il sì è un voto contro la Costituzione" (Repubblica in prima e a p.6). Il premier scommette: "Sono solo i primi. Poi arriveranno gli economisti, poi gli altri. Saranno una marea" (Corriere p.8). Sul Corriere (p.9) intervista a Rocca (Assolombarda): "Spero che il referendum passi. Serve l'impegno degli industriali". Su Repubblica (p.6) i primi sì tra i magistrati. Targetti, pm di Milano: "Una catastrofe lo stop". Sul Corriere (in prima e a p.27) l'editoriale del direttore Fontana: "Per il referendum serve discutere, spiegare, non indossare una casacca e tifare. E' un errore trasformare il voto in un referendum sul governo e su Renzi: per quello si voterà alle Politiche. Anticipare i tempi porta solo confusione e non pochi danni".

ECONOMIA
Bene le riforme italiane, ora ridurre cuneo e debito: sul Sole (in apertura e a p.3 e su tutti) la "pagella" del Fmi dopo la missione a Roma. Promosse le "impressionanti" riforme del governo, rivisto al rialzo il pil all'1,1% ma la crescita resta modesta e servono maggiori sforzi per contenere il debito pubblico – rilanciando le privatizzazioni – e per abbassare il cuneo fiscale. Altra raccomandazione, "rafforzare le banche". Dal Fmi indicazioni anche su lavoro e contratti – serve una contrattazione di secondo livello che rafforzi il legame salari-produttività – e sulle pensioni: accettabili uscite anticipate ma solo se sostenibili per i conti. Per tornare ai livelli precrisi bisogna aspettare la metà degli anni Venti. Su Repubblica (p.24) parla il capo missione Goyal: "Non mollate sulle pensioni. Banche minori, serve un'indagine". Pesole sul Sole (in prima e a p.3): non disperdere risorse, prioritario il taglio del cuneo. Fubini sul Corriere (in prima e a p.6): ora l'occasione di cambiare, i tassi bassi e il crollo del prezzo del petrolio non sono per sempre. Lepri sulla Stampa (p.5): il Paese ha perso vent'anni di crescita, più liberalizzazioni e meno burocrazia per agganciare la ripresa.
I dossier sono tutti aperti. Per il cuneo fiscale si ipotizza un taglio su imprese e lavoratori (Sole p.2): si parla di un taglio di 4-6 punti dei contributi dei neoassunti che costerebbe fino a 1,5 mld e sarebbe ripartito in parti uguali. Sull'anticipo delle pensioni l'ipotesi è di applicare penalità medie del 3, 4% l'anno per gli over 63 con il prestito assicurato dalle banche (Sole p.2 e altri). Il Messaggero (p.5) parla invece di tagli legati al reddito e prestito variabile. Oggi l'incontro governo-sindacati per avviare un confronto. Intanto il governo accelera sulle privatizzazioni (Sole p.3 e altri): al vaglio la cessione di immobili e di una ulteriore quota di Poste.

EUROPA
L'Austria dice "no" alla destra xenofoba (Sole p.7 e tutti): per un pugno di voti diventa presidente l'ecologista Van der Bellen, europeista convinto, che aveva criticato la linea dura del governo sul Brennero. Gentiloni: "Tiriamo un sospiro di sollievo" (Sole p.7). Renzi: "Pericolo scampato ma ora la Ue faccia uno scatto su crescita e migranti" (Messaggero p.3). Tajani al Mattino (p.7): "La vittoria di Van der Bellen è il minore dei mali. O cambiamo i Trattati o l'Unione è finita". "Senza una stretta sui migranti vinceranno gli egoismi nazionali". "Sollievo europeo fuori luogo – dice il politologo francese Reynié al Corriere p.5 – Questi non sono solo episodi. Populisti pronti a governare, da Varsavia a Parigi". Molti i riferimenti a Brexit. Un rapporto del governo britannico prospetta "un decennio di incertezza in caso di vittoria del sì": lo ha detto l'ambasciatore a Roma Prentice, ieri a Milano a cena con un centinaio di imprenditori italiani e inglesi (Messaggero p.3). Intanto a Istanbul richiamo della Merkel a Erdogan: "Rispetti la democrazia o niente visti ai turchi per l'Ue" (Repubblica p.12). L'incontro al summit umanitario dell'Onu. Appello alla mobilitazione per far cessare le guerre.

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento