Commentario del 20.05.2016

IN PRIMA PAGINA
Due le notizie che dominano le prime pagine: la morte di Marco Pannella – col ricordo e il tributo di politici, artisti, amici e avversari - e l'aereo caduto sulla rotta Parigi-Cairo. Bomba a bordo della "jihad degli aerei" l'ipotesi più accreditata dai quotidiani. Egitto e Francia nel mirino. Il Messaggero: puniti due Paesi con un colpo solo. Per la politica oggi parlano i numeri: Pd avanti, M5S incalza, preoccupa il lavoro, il sondaggio del Sole. Su Repubblica la corsa alle città: Raggi avanti a Roma, Sala a Milano, il centrosinistra regge a Bologna, Torino e Napoli. Sul Corriere il duello di Milano: Sala resta avanti, Parisi più vicino. Repubblica: sarà un referendum su Renzi. Spazio anche all'economia, dopo gli annunci del premier: su Corriere e Messaggero il piano per tagliare l'Irpef, su Sole e Stampa il taglio del costo del lavoro. Scatta la corsa per la voluntary bis (Sole). Il Fatto: il condono sui soldi esteri per pagare 30 mld di promesse.

ITALIA-ECONOMIA
Sul Corriere (p.20) le otto richieste dell'Europa all'Italia, ovvero le "raccomandazioni" al governo sulle cose da fare: sotto la lente della Commissione il debito pubblico e i ritardi sulle privatizzazioni, le spese per gli investimenti su opere co-finanziate dalla Ue, un'accelerazione sulla riduzione delle sofferenze bancarie, la spinta alle liberalizzazioni, la razionalizzazione della spesa sociale, l'attuazione del Jobs Act con l'attivazione dell'Agenzia per le politiche attive del lavoro, la riforma della giustizia civile e quella della pubblica amministrazione. Sulla Stampa (p.13) intervista a Ermotti (Ubs): "Basta tassi bassi dalla Bce: permettono ai governi di evitare le riforme necessarie". Sul Sole (p.8) la riapertura del dossier "Concorrenza": Calenda mira a chiudere prima dell'estate rinforzando la competizione nei servizi ma tutto è rinviato a dopo le comunali. "Per rispondere ai rilievi Ue serve aprire nuovi settori" scrive Fotina sul Sole (p.8), e lì si capirà se il governo vuole cambiare passo. Sul Messaggero (p.17) e altri le varie ipotesi allo studio del governo per tagliare l'Irpef già da questa legge di Stabilità, dopo le parole di Renzi. Zanetti spinge per una flat tax al 27% che però costerebbe 9-12 mld. Ipotesi minima è la limatura di un punto delle aliquote al 27 e al 32%. Renzi punta a rivedere il sistema fiscale, e questo potrebbe voler dire consentire un parziale aumento dell'Iva. Il Corriere (p.18) avanza l'ipotesi di un piano di sgravi modulare spalmato su due anni, più soft nel 2017, più consistente nel 2018. Per finanziare il primo modulo si utilizzerebbero le entrate della nuova voluntary disclousure. Sul Sole (p.6) e sulla Stampa (p.14) focus sul cuneo fiscale, con Poletti che apre al taglio strutturale del costo del lavoro già nella prossima legge di Stabilità. Per il ministro "il lavoro stabile dovrebbe costare all'impresa un 10% in meno del lavoro a termine". Ma per il Corriere (p.18) non ci può essere spazio nel 2017 per entrambe le cose, taglio dell'Irpef e taglio del cuneo fiscale: e siccome i contribuenti votano e le imprese no, al momento sembra più forte l'ipotesi del taglio dell'Irpef.

ITALIA-POLITICA
E' il giorno dell'addio a Marco Pannella - il guerriero dei diritti (Repubblica), l'ultimo samurai della libertà (Giornale), il combattente delle battaglie sbagliate e no (Avvenire) – e dei sondaggi. Pd avanti al 32,9%, incalzato dal M5S al 30,8%, con Lega e Fi alla pari all'11,8% e Fdi al 4,2%, secondo la rilevazione Cise-Sole 24 Ore (Sole in prima e a p.26). In caso di ballottaggio M5S-Pd vittoria al M5S 51,1% a 48,9%; gradimento pari per Renzi e Di Maio al 42%. Quanto alla riforma costituzionale solo il 44% crede che la riforma sia positiva e andrà a votare a favore ma l'83% si dice comunque pronto ad andare a votare e per Renzi questa potrebbe essere una buona notizia. "Un quadro caratterizzato da grande volatilità", scrive D'Alimonte, con il lavoro in cima alle preoccupazioni del 60% degli italiani e con più del 50% di italiani che pensa che la situazione economica sia peggiorata. Sul Messaggero (p.14) il sondaggio Swg dà il Pd al 32%, M5S in calo al 25,9%, Lega al 14,2%, FI al 12%, Fdi al 4%. Renzi premiato al Nord e tra i giovani, il M5S paga le liti interne. Per il 44% degli italiani i Cinquestelle sono uguali agli altri una volta arrivati al potere. Su Repubblica (in prima e a p.16) il sondaggio Demos-Repubblica sulle grandi città al voto: a Roma al ballottaggio la Raggi vincerebbe su tutti, a Milano al ballottaggio vincerebbe Sala, a Napoli De Magistris, a Torino Fassino e a Bologna Merola. Diamanti: un pre-referendum su Renzi, perché il risultato influenzerà il clima d'opinione in vista del referendum costituzionale. Sul Corriere (p.22) il sondaggio di Pagnoncelli su Milano: Sala resta davanti al 38,8% ma Parisi si avvicina (37,1%); al ballottaggio si conferma il testa a testa con Sala al 51,2% e Parisi al 48,8% ma molti sono gli indecisi. Renzi in campo, per referendum e amministrative (Sole p.27): domani sarà a Bergamo per lanciare la campagna per il "sì". Poi le amministrative a sostegno di Giachetti, Sala e Fassino: "Ma le comunali non sono un test per il referendum".

EUROPA
In primo piano su tutti l'ipotesi bomba a bordo per l'aereo EgyptAir caduto in volo da Parigi al Cairo, che ha fatto 66 morti (Repubblica in apertura e a p.10 e su tutti): "kamikaze o ordigno a tempo dietro l'ultima virata dell'Airbus" (Repubblica p.11). "Puniti due Paesi con un colpo solo", l'analisi del Messaggero (in prima e a p.26): l'asse Hollande-Al Sisi colpito per i raid in Siria e gli accordi sulla Libia (Messaggero p.2). La falla-sicurezza nello scalo francese (Stampa p.9). L'attentato è il colpo di grazia al turismo egiziano, dopo quello all'aereo russo (Sole p.10). Timori anche per Euro 2016. Valls: "Non rinunceremo" (Sole p.10).   
Su Corriere (p.25) e altri il vertice Nato a Bruxelles: l'adesione del Montenegro rinfocola le tensioni con Mosca; probabile il prolungamento delle sanzioni Ue alla Russia per la crisi in Ucraina, accreditato dalla Mogherini. Il ministro Gentiloni media per un avvicinamento con il Cremlino. Ma il ministro della Difesa polacco Macierewicz lancia l'allarme: "Proteggeteci dal rischio russo" (Corriere p.25).

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