Commentario del 30.10.2015

IN PRIMA PAGINA
Marino sfida Renzi: resto sindaco (Repubblica). Ma è indagato per gli scontrini a Roma (Repubblica) e per truffa nel caso Onlus (Corriere). Il Pd: è finita (Messaggero). Marino-kamikaze per il Giornale e il Foglio, l'ottavo re di Roma per l'Unità. Sul Corriere la caccia ai consiglieri Pd per farlo dimettere oggi. Sul Messaggero il sogno del Marziano: "Io, l'anti-Matteo al congresso dem". In primo piano su tutti anche l'ultima inchiesta per tangenti, stavolta a Palermo sui sensori per i treni: il capo di Rete Ferroviaria Italiana agli arresti. Il Corriere: ma è un Paese marcio? Intanto Messina è senz'acqua da 6 giorni per un frana sulle tubature. L'ira del premier: "E' una vergogna" (Stampa). Su tutti anche il raid francese su Telecom (Sole): Niel all'11,2%, Consob indaga (Messaggero). Dall'estero l'addio al figlio unico di Pechino (Repubblica). Bremmer: "E' poco. E in ritardo" (Corriere). In cronaca la donna uccisa dalla figlia di 17 anni: le vietava cellulare e pc (Messaggero). In dirittura d'arrivo l'Expo: domani l'ultimo giorno. Sul Giornale la Moratti si toglie qualche sassolino – "Eravamo i soli a volere l'esposizione" – su Repubblica la sfida del dopo: salvare un'eredità da 21 milioni di visitatori. Su MF e Italia Oggi uno speciale con il voto delle imprese – 10 e lode – e il bilancio del ministro Martina: "Oltre 24 mld di export alimentare in otto mesi".

POLITICA
Marino ritira le dimissioni e sfida il Pd:"Non accetterò mai la porta di servizio" (Repubblica p.2). Ritirati gli assessori dalla giunta, scatta la conta dei consiglieri necessari a sbarrare al sindaco l'aula del Campidoglio: per il Messaggero (p.2) le firme ci sono già (oltre a quelle dem, quelle di Marchini e Onorato, del Ncd e di due fittiani) anche se saranno consegnate solo oggi. Ora più che mai, l'ago della bilancia diventa Marchini (Repubblica p.6), Causi sull'Unità (in prima e a p. 3) parla di una scelta contro la città. Speranza al Corriere (p.2): "Sbagliato chiudere il dialogo, così ci si fa del male. Renzi e Marino si vedano e provino a costruire un'uscita dalla crisi". Ma la linea di Renzi è quella di andare fino in fondo con il sindaco e di regolare quanto prima anche i conti con Orfini: "Poteva fermarlo prima" (Repubblica p.6). Marino sta diventando infatti un'altra arma della minoranza dem per attaccare il premier. Per il Messaggero (p.3) Renzi vuole subito le dimissioni necessarie per evitare il passaggio in aula e con lo scioglimento del consiglio Gabrielli potrebbe immediatamente avviare la fase commissariale nominando, con ogni probabilità, Bruno Frattasi. Su Avvenire (p.8) la "preoccupazione Oltretevere": il Vaticano tace ma l'evoluzione del caso Marino preoccupa e molto per la persistente confusione politica che si respira in città e questo non solo per quel che riguarda il Giubileo (per il quale "garantisce" Gabrielli) ma "soprattutto per la vita ordinaria della città. L'analisi dell'Osservatore Romano del 9 ottobre "potrebbe essere riproposta pari pari, anzi, con maggior vigore". Per il Sole (p.10) si prospetta una diarchia Gabrielli-Frattasi. con pieni poteri a Gabrielli per il Giubileo, affiancato dal "dream team" di Renzi (Fuortes, Malaga, Lettighieri tra i nomi). Squadra che, insieme all'Anac di Cantone, dovrebbe restituire smalto all'immagine disastrata della Capitale.
Nel centrodestra attesa per la manifestazione dell'8 novembre della Lega a Bologna. Salvini al Corriere (p.15): "Berlusconi è il benvenuto. E io penso che ci sarà. Sulle cose più importanti, dice Salvini, "con Berlusconi ho già parlato: flat tax, aliquota unica, immigrazione, giustizia. E siamo assolutamente d'accordo". Per il Corriere (p.15) la decisione è presa: Berlusconi andrà e in piazza ci saranno anche i pullman degli azzurri. Intanto però chiude la sede di San Lorenzo in Lucina: entro l'anno uffici e dipendenti saranno trasferiti a Palazzo Grazioli.

ECONOMIA
Effetto Draghi, BTp ai minimi storici (Sole p.2): in asta il tasso del quinquennale allo 0,53%. Una performance che come quella dei Bot non aiuta i risparmiatori – "adesso chi li compra finisce sempre in rosso" (Giornale p.2) – ma i conti pubblici sì. "Il debito ora costa meno", titola Repubblica (p.14): con zero interessi per il 17%, risparmi attesi per 6 miliardi. Un fenomeno, quello dei tassi zero, che sta investendo l'intera Europa: a monte c'è l'enorme liquidità del qe della Bce. Saccomanni a Repubblica (p.15): "La corsa ai bond in perdita è frutto dell'eccesso di liquidità mondiale. Ma in Italia c'è pure una lenta ripresa dell'economia reale". Nel mondo della finanza tiene invece banco il raid francese su Telecom (Sole in apertura e a p.35): dopo Vivendi (al 20%), spunta Niel con l'11,2%. Consob in azione per verificare eventuali azioni di concerto con Bolloré. Il Sole (in prima e a p.33) stigmatizza il silenzio del governo di fronte ad un'operazione dai contorni misteriosi che investe il primo player italiano di tlc. Nessuno si sognerebbe di scalare un incumbent europeo delle tlc senza avere il gradimento del Paese.  Plateroti (sul Sole in prima e a p.30): "restituire stabilità al futuro di Telecom". Anche senza invocare la golden share, il governo dovrebbe convocare le parti, pretendere spiegazioni su comportamenti e obiettivi, esigere spiegazioni sui piani e sulle cordate per la compagnia. Sul Giornale (in prima e a p.3) affondo contro Renzi per la gestione "pop" delle privatizzazioni: con Fincantieri prima e Poste ora fa perdere gli italiani in Borsa.

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