Commentario del 28.10.2015

IN PRIMA PAGINA
L'Ue apre all'Italia: "Emergenza sbarchi, conti più flessibili" (Stampa, Sole, QN). Arriva lo sconto Ue: Italia, altri 3 miliardi sul deficit (Messaggero). Ora manovra da 30 mld: taglio Ires anticipato al 2016 (Unità). Il Giornale: Renzi ci fa invadere per denaro. Sul Corriere la beffa dei profughi: un flop le quote e i trasferimenti in altri Paesi. Ma la manovra resta il tema caldo del giorno: è la manovra di Confindustria, attacca il Fatto. Camusso: è priva di investimenti pubblici (Unità). Morando la difende: "Casa e contanti. Il governo non arretra" (QN). Speranza: "Inaccettabile un governo che dà ai ricchi" (QN). In primo piano anche l'annullamento delle nozze gay all'estero deciso dal consiglio di Stato. Ma è bufera sul giudice "no gender" tra i relatori. Foglio, Giornale e Libero lo difendono: "fango sul giudice". Sole e Stampa: la colpa è della politica che non decide. Su tutti anche il dietrofront di Marino: resto (Messaggero). Sfida al Pd: "Ritiro le dimissioni, no all'ignominia" (Corriere, Giornale). Ma Renzi va avanti: il sindaco? Ormai non ha i numeri (Corriere). Il Foglio parla di disastro Capitale. Su tutti anche l'allarme carni rosse, Lorenzin frena: "Sistema italiano controllato e sicuro" (Messaggero). Ma i consumi già giù del 20%. "A rischio 180mila posti" (Repubblica). Gli allevatori: "L'allarme sulla carne ci distruggerà" (Stampa). Sul Fatto "Ecco come sarà il nuovo Twitter: video e notizie".

ECONOMIA
Bruxelles apre sulla flessibilità migranti (Sole p.5 e su tutti): "Se un Paese fa uno sforzo straordinario, interpretazione in linea con questo sforzo", le parole di Juncker, che per il Corriere (p.2) "concede flessibilità all'Italia". Per l'Italia altri 3 miliardi sul deficit (Messaggero in prima e a p.2). E con la manovra a 30 miliardi taglio dell'Ires anticipato al 2016 (Unità in prima e a p.3). Morcone all'Unità (p.2): "Misura necessaria, ho già pronti tutti i conti". Ma il Sole (p.5) è più cauto: l'Italia ha chiesto flessibilità anche per le riforme e gli investimenti pubblici e sarà difficile strapparla su tutti e tre i fronti in un contesto di debito elevato, scarsi tagli alla spesa e senza aggiustamento del deficit strutturale. Renzi: "L'Italia esce in mare per salvare vite, la vecchia Europa chiude le porte e alza i muri" (Sole p.5). Il Giornale (p.3): Renzi ci fa invadere dai migranti in cambio del sì Ue alla manovra. Manovra da domani al Senato: il Sole (p.5) parla di possibili mini-ritocchi su contante e pensioni. Poletti rinvia al 2016 la riforma delle pensioni: "Il prossimo sarà l'anno dei pensionamenti flessibili" (Repubblica p.4). Da Camusso bocciatura senza appello: "Questa manovra non cambia verso. Mancano gli investimenti pubblici, crescita affidata solo alle imprese" (Unità p.4). Morando a QN (p.5): "Non ci sarà assalto alla diligenza. Su casa e contanti non si torna indietro. E sul fisco la Orlandi va aiutata". Ma Speranza insiste: "Serve vera progressività, non vorrei che ci ritrovassimo a non pagare la Tasi ma poi a dover pagare la Tac" (QN p.8). Anche Brunetta critico: "Renzi compra il consenso col deficit. Le tasse aumentano e la ripresa non c'è" (Corriere p.5). La Stampa (in prima e a p.3) lancia l'allarme sui tagli alla spesa per l'innovazione nella pa: dimezzata la cifra per informatica e tlc. Protesta anche Confindustria digitale (Repubblica p.4). Per il Fatto (in prima e a p.4) è la manovra di Confindustria: Renzi ha annunciato 25 mld di tasse in meno ma i tecnici parlamentari lo smentiscono. 17 sono virtuali e il resti finisce nelle tasche di imprese e redditi più alti. Briciole agli statali – che il 28 novembre sciopereranno – tagli a servizi e pensionati. Da Bankitalia allarme sui debiti della Pa: troppo lenti i tempi di "smaltimento", serve un taglio di 50 miliardi (Corriere p.6, Sole p.7 e su tutti). Tajani al Giornale (p.5): "Adesso tocca a Bruxelles battere un colpo". Per Libero (p.2) nessuno paga più nessuno: solo un'azienda su 3 salda senza ritardi e Renzi si è messo in tasca 60 mld delle imprese. In realtà dallo studio emerge che Regioni e enti locali hanno usato il denaro avuto dal governo per saldare vecchi debiti per fare nuova spesa. Intanto dal fronte del Sud il Rapporto Svimez segnala il ritorno alla crescita, seppur dello 0,1%. Renzi: "Finalmente, è una buona notizia". Ma il divario con il Nord aumenta (Stampa p.3, Sole p.11): gli investimenti continuano a calare (-1%) a fronte di un recupero dell'1,5% nel centro nord il che "non giustifica entusiasmi". Dal 2008 il Mezzogiorno ha perso il 34,8% della produzione manufatturiera, gli investimenti sono diminuiti del 38%. Migliori i dati sull'occupazione, cresciuta più al Sud che al Nord grazie all'effetto della decontribuzione. Dalla Svimez una serie di proposte per sostenere il Sud, tra cui decontribuzione piena, reddito di inclusione sociale, fondi di private equity specifici. Anche Confindustria incalza: "Serve un piano" (Stampa p.3), "nella legge di Stabilità non c'è traccia del Sud" l'accusa di Laterza.
Ma su Poste in Borsa il governo ha sbagliato i conti, attacca il Giornale. Al debutto il titolo prima schizza del 3,65% poi scivola in territorio negativo chiudendo a -0,7%. Per il Sole (p.2) il mercato sembra fare fatica a mettere a fuoco le effettive potenzialità di sviluppo di Poste e quindi resta cauto sul prezzo. Caio: "Per il lungo periodo Poste è un investimento solido". E a gennaio entra a Piazza Affari Ferrari: "Arriverà in dual listing, come è stato fatto con Fca" dice al Sole Jerusalmi (Borsa Italiana).

POLITICA
L'annullamento delle nozze gay all'estero da parte del Consiglio di Stato e il dietrofront di Marino sulle dimissioni da sindaco di Roma scuotono la politica. E' polemica per le posizioni cattoliche tradizionaliste di uno dei relatori della sentenza, il giudice Carlo Deodato e il presidente della sezione, scrive il Corriere p.8 è dell'Opus Dei. "Quel giudice è prevenuto" (Repubblica in prima e a p.10 e 11). Foglio, Giornale e Libero lo difendono: "Fango sul giudice". "Mi accusano solo perché sono cattolico – dice Deodato a Repubblica p.10 – se vogliono i matrimoni cambino la legge".  Il Sole (p.22) parla di polemica inutile contro le toghe: la "colpa" è della politica che non decide. Alfano soddisfatto: "Le nozze gay in Italia non esistono, abbiamo vinto". Soddisfatta anche la Meloni: "I Comuni non possono fare quello che vogliono. Questa sentenza è una lezione a chi si ritiene al di sopra della legge" (Corriere p.8). Lo Giudice (Pd): "E' la dimostrazione che serve una legge" (Stampa p.5).  Marcucci: "Approveremo il ddl Cirinnà". Ma il partito resta diviso sulla stepchild adoption. Anche FI spaccata (Corriere p.8). Il sindaco di Bologna Merola: "Decisione ideologica, i sindaci danno risposte a gente vera" (Corriere p.9). "Questo fa l'assenza della politica, che resta indietro rispetto alla società". Berlusconi tra "due forni": apre alle unioni civili ma incontra i cattolici di Rotondi e pensa di scendere in piazza con Salvini e la Meloni (Libero p.6). Il Giornale (p.6) parla invece di un Berlusconi pronto alla spallata contro Renzi, insieme a Lega e Fdi, mentre continua il pressing di Salvini per averlo in piazza a Bologna. Fedriga: "Non faremo un V-day alla Grillo: spero che Berlusconi ci sia".

EUROPA
"Profughi, la beffa delle quote": in primo piano sul Corriere i numeri che dimostrano il flop del piano di accoglienza della Ue, che prevede il trasferimento di 40 mila migranti in due anni. Ma dall'Italia invece degli 80 stranieri al giorno, ne sono partiti 90 in un mese: 40 per la Svezia, 50 per la Finlandia. Gli altri in lista d'attesa che rischia di durare per sempre visto che i "nulla osta" sono solo 525. La Germania ha dato disponibilità per 10 posti, la Francia 20, la Spagna 50, 100 la Svezia, 200 la Finlandia. Olanda e Portogallo non possono prendere nessuno. E l'Italia frena sugli hot spot: ne avrebbe dovuti aprire 5, funziona solo quello di Lampedusa. "Li apriremo tutti solo quando andrà a regime la redistribuzione", la posizione di Alfano. Per l'Italia non tornano neppure i conti economici: a fronte di una spesa di 1,1 miliardi, avrà dall'Europa 310 milioni.

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