Commentario del 20.10.2015

IN PRIMA PAGINA
Bankitalia, indagato Visco: sul Fatto in esclusiva l'inchiesta sulla vendita della Popolare di Spoleto, col governatore indagato per corruzione, truffa e abuso d'ufficio. Sul Sole parla Padoan, che difende la manovra – "c'è un cambio di fase" – e rassicura sul sì dell'Europa: "La pressione fiscale cala al 42,4%, ora preoccupa l'inflazione bassa". Manovra in primo piano su tutti per il primo sì di Bruxelles e lo scontro interno al Pd. Renzi: "Vi opponete a prescindere", come Totò (Sole). Avvenire sempre all'attacco sul gioco d'azzardo – è ri-condono – per il Fatto la manovra ancora non c'è. Intanto in Italia la casa riparte: +6,6% le compravendite. E' boom anche per i mutui (+23%) (MF). E su Internet veloce il governo accelera: ieri sentita Vodafone, domani Enel, che spinge sui contatori-web (Corriere). Su tutti l'assoluzione di Erri De Luca: "Sabotare il Tav" non è reato (Fatto). Assolto il cattivo maestro (QN). "Ha vinto la libertà di parola" (Repubblica). Il Messaggero: la violenza spacciata per libertà di pensiero. De Luca (Vincenzo) e De Magistris "appesi alla Consulta" per la Severino (Fatto, Tempo). Su tutti anche l'audizione di Marino in Procura: "Non sono mie le firme sulle ricevute delle cene" (Repubblica). Marino scarica sui collaboratori (Giornale, Tempo) e usa i pm per provare a restare sindaco (Libero). Intanto  "l'Air Force Renzi" è pronto ma resta a terra: panico a Palazzo Chigi per gestire l'imminente viaggio in America Latina con imprenditori e giornalisti al seguito.

POLITICA
Muro contro muro nel Pd sulla manovra. Renzi: "La minoranza Pd mi ricorda Totò" (Avvenire p.9), "vi opponete a prescindere" (Sole p.4). "In questa finanziaria ci sono misure che rappresentano battaglie storiche del Pd". Speranza: "Castelli e case di lusso battaglia storica del Pd?". Martina al Messaggero (p.4): "La minoranza fa un errore politico: aiutiamo esodati, poveri e partite Iva". I "dissidenti" preparano emendamenti, il premier agita la minaccia della fiducia (Repubblica p.2). Bersani appare isolato, si riparla di scissione. Ma per il Fatto (p.4) e per Libero (p.8) il nuovo "gufo" da abbattere è Delrio, nel mirino del giglio magico per la sua contrarietà al Ponte sullo Stretto. E ieri a Otto e mezzo il ministro ha avvertito: "Se Verdini dovesse entrare in maggioranza se ne dovrebbe discutere". Intanto "Cicchitto scioglie Alfano" (Giornale in apertura e a p.4): "Sciogliamo il Ncd, facciamo un nuovo centro con Verdini e Sc e un patto con il leader del Pd. Renzi è riuscito dove non riuscirono Craxi e Berlusconi" (Corriere p.16). E sull'Unità comincia il "processo" a Berlinguer: rivoluzionario o conservatore?
Altro fronte di scontro interno alla maggioranza le Unioni civili. Ieri nuovo richiamo della Chiesa: "La famiglia è un'altra cosa". Rottura anche sull'ipotesi affido dei bambini al posto delle adozioni. Renzi: "Non alziamo muri, ognuno ascolti le ragioni dell'altro" (Corriere p.8, Stampa p.6). Il Messaggero (p.11) parla di gelo tra Renzi e Chiesa: saltata la vecchia rete dei pontieri il governo procede ignorando il no dei vescovi. Sul Corriere (p.8) le posizioni in Parlamento: compatti sul no alle adozioni solo Lega e Ncd. Divisi tutti gli altri partiti, a cominciare dal Pd e da Fi. Per la Stampa (p.7) la maggioranza ci sarà in ogni caso, ampia e trasversale. Su Libero (p.8) l sondaggio sulle coppie omosessuali: 7 su 10 non voglio adozioni omo, ma il 51% degli italiani è d'accordo a dare maggiori diritti alle coppie gay.
Su Repubblica (p.13) e Libero (p.9)  il "cambio verso" di Salvini: in tv basta immigrati, al posto del leader sempre più spazio a Zaia, al capogruppo Fedriga e a Giorgetti. Con Fi è alta tensione: l'ex Cav starebbe cercando con insistenza un bilaterale con la Merkel nel corso del congresso del Ppe. Parallelamente lavora a una contromanifestazione a Firenze lo stesso giorno della manifestazione della Lega a Bologna. Salvini: "Bologna è aperta a tutti, in primis a Fi. Ma se vogliono vedere chi porta più gente in piazza facciano".

ECONOMIA
Bankitalia, indagato Visco (Fatto in apertura e a p.2): il governatore sotto inchiesta per truffa per il caso della Banca Popolare di Spoleto, che passò al Banco di Desio durante un commissariamento disposto da Bankitalia poi giudicato illegittimo dal Consiglio di Stato. "Il sistema bancario comincia a vacillare", il commento di Stefano Feltri. Su tutti il primo sì della Ue alla manovra anche se la partita vera è rimandata a novembre (Corriere p.3). Quasi certa la bocciatura della clausola-migranti da 3 mld (Stampa p.2). Padoan: "Questa manovra non sarà respinta. Ci potranno essere rilievi e osservazioni ma l'importante è che si taglino le tasse" dice al Sole (in apertura e a p.2 e 3). "Grazie alle nostre misure la pressione fiscale calerà al 42,4%". Per il calo del debito bisogna aspettare il 2016. Idem per il taglio delle tax expenditures: "E' stata una scelta politica, perché ridurre le spese fiscali vuol dire aumentare le tasse". E sull'innalzamento del tetto dell'uso del contante: "Rivendico il diritto a cambiare idea. Non c'è correlazione con l'evasione. Preoccupa semmai l'inflazione bassa". "Questa manovra segna un cambio di fase: Ciampi aveva l'obiettivo dell'avanzo primario, il nostro è l'occupazione e la crescita". L'ex ministro Visco alla Stampa (p.2): "Con Prodi e Ciampi abbiamo adottato politiche dure ma c'era il pericolo del default. Ora il governo doveva usare i margini di bilanci per fare investimenti che aiutano la crescita". Repubblica (p.4) rivela l'intesa politica tra governo e Commissione sulla manovra, una sorta di patto informale sarebbe stato siglato a Roma il 19 settembre in un incontro riservatissimo tra Renzi, Padoan e Moscovici, con l'avallo di Juncker. Per Libero (p.2) la vera partita con Bruxelles è l'okay alla bad bank per smaltire 300 mld di sofferenze. Okay che secondo Morando dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno (Messaggero p.18). Il Fatto (p.4) parla di manovra fantasma e fuorilegge: del ddl Stabilità, che andava presentato entro il 15 ottobre, non c'è traccia, lo stanno ancora scrivendo al Tesoro. Che cosa ha votato il consiglio dei ministri? Sulla Stampa (p.3) le "sorprese" della manovra: sulla prima casa resta la Tasi da 40-100 euro per box e cantine. Intanto Renzi riapre il dossier della banda ultralarga (Corriere p.5). Ieri i vertici di Vodafone a Palazzo Chigi, domani dovrebbe andare Starace, a riprova del ruolo di aggregatore che il premier pensa per Enel.

EUROPA
Piano Ue per la Libia: "40 giorni per salvarla" (Repubblica p.6). Mogherini ha presentato un piano d'azione per il sostegno al governo di "accordo nazionale" libico, sul quale si è espresso negativamente Tobruk che ha bocciato il piano Onu (Messaggero p.15) mentre oggi è attesa la votazione da parte del Parlamento di Tripoli (Messaggero p.15). Intanto la Nato "mostra i muscoli" inviando un monito a Libia, Turchia, Siria e Russia avviando la maggiore esercitazione nel Mediterraneo dalla Guerra Fredda (Corriere p.13 e altri). "Ogni tentativo di violare la sovranità di un Paese Nato comporterà la risposta dei 28" ha detto Philip Mark Breedlove, comandante supremo della Nato in Europa, commentando l'esercitazione che prevede il dispiegamento di aerei, droni, navi e truppe di terra che per la Stampa (p.13) rappresenta la "prova" di una missione in Libia. A rafforzare l'ipotesi di un preparativo di una possibile operazione libica è il capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, Claudio Graziano: "E' importante come deterrente in sé. Ci prepariamo in caso  l'autorità politica decidesse per un intervento di peacekeeping per ripristinare le forze di sicurezza".
Migranti, al confine tra Slovenia e Croazia in migliaia bloccati al gelo per ore mentre in Ungheria vola la destra xenofoba e Orbàn esulta: "La barriera anti-immigrati funziona" (Repubblica p.9). Caos anche a Calais. Polemiche sui negoziati Ue-Turchia: Erdogan, chiede 3 mld per frenare l'esodo di siriani. Libero (p.11) parla di "truffa della Merkel che per blindare i confini tedeschi ci vende alla Turchia" mentre per Parsi (Sole p.21) la Cancelliera "riapre la trattativa per l'ammissione turca in Ue in un momento in cui è evidente l'involuzione autoritaria del suo regime".
Ttip, stretta finale sul trattato (Corriere p.10): prosegue a Miami il negoziato mentre in Ue non si fermano le proteste: raccolte 3 mln di firme per chiedere la sospensione dei negoziati. Per Avvenire (p.20) il trattato è in alto mare e "affonda tra contestazioni e disaccordi".

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