Commentario del 13.10.2015

IN PRIMA PAGINA
Lavoro, in un anno 319 mila posti in più (Messaggero). Renzi: "E' il Jobs Act". Ma sulle pensioni è rottura tra governo e sindacati per il rinvio al 2016 della flessibilità (Repubblica,QN). Per la Stampa mancano i fondi anche per gli esodati. Ipotesi social card o assegni fino a 400 euro al mese per le famiglie povere. Sul Sole tutte le misure in arrivo con la legge di Stabilità per imprese e famiglie. Ieri intanto via all'Ipo-record di Poste, in Borsa dal 26 ottobre (Sole).  Caio a MF: "Con l'ipo Poste Italia al centro d'Europa". Sul fronte politico muro di Alfano contro le Unioni civili (Corriere). Ma il Pd accelera sulla legge. Anche FI pronta al sì. Oggi il voto sul Senato, che segna l'addio al bicameralismo. Ma è ancora Roma in primo piano su tutti, dopo le dimissioni di Marino. Si profila un "supercommissario" che coordini un comitato di 9 membri (Messaggero). E per il voto primarie modello Prodi (Repubblica). Ma dopo le cene di Marino si indaga anche su quelle di Renzi: dopo le rivelazioni del Fatto si muove la Corte dei Conti. Su tutti il giallo del Sinodo: appare una lettera firmata da 13 cardinali per fermare Bergoglio. Muller: "E' un nuovo Vatileaks" (Corriere). Su tutti anche l'inchiesta su diritti tv e calcio: indagati Lotito e Preziosi (Corriere). La Procura: "Asta truccata per favorire Mediaset" (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Pensioni, l'ira dei sindacati per lo stop alla flessibilità (Repubblica p.10 e su tutti): rinviato al 2016 il nodo pensioni. Mancano i soldi anche per salvare tutti gli esodati (Stampa p.3). Braccio di ferro anche sui tagli alla sanità: in ballo 2 miliardi (Repubblica p.10). Nella legge di Stabilità da 27-30 miliardi, ormai in dirittura d'arrivo, troppo corposi gli impegni e incerte le coperture: per il Sole (p.7)mancano ancora all'appello almeno 3 o 4 miliardi. Sul fronte Tasi Renzi ha garantito che non ci sarà aumento nel prelievo sulle seconde case e che ai Comuni sarà garantito il gettito. Confermato anche l'intervento a favore delle famiglie povere e misure per sostenere lo sviluppo. In via di ridimensionamento il bonus assunzioni (Stampa p.2). Ma sulle tre clausole che il premier vuole attivare con l'Europa non c'è certezza (Messaggero p.8). E la bocciatura ieri a Bruxelles della legge di Stabilità spagnola viene interpretato come un avvertimento all'Italia. Per il Fatto (p.8) l'Ue colpisce Madrid per educare Roma: troppo simili le due manovre per non cogliere questo pericolo. Intanto però continua l'avanzata del posto fisso: in un anno 319 posti in più; oltre 90 mila il saldo tra attivazioni e cessazioni tra gennaio e agosto. Per l'Inps merito della decontribuzione. Ma ora si cerca un exit strategy per una misura che non convince più, anzi, comincia a preoccupare, scrive Marro sul Corriere (p.11). Le decontribuzioni delle assunzioni del 2015 costeranno allo Stato 12 miliardi. Su tutti la presentazione di Poste a piazza Affari: il prezzo sarà fissato il 22 o 23, l'esordio per il 26 o il 27 ottobre. Caio: "Alle cedole l'80% degli utili per due anni" (Sole p.3). "Con l'ipo, Italia in cima all'Europa" dice Caio a MF (p.3). "Questa scelta di Poste fa parte di un processo di riforme e di modernizzazione del Paese e mette non solo Poste ma tutto il Paese al centro dell'attenzione degli investitori internazionali". Per la Ferrari parte il road show in Usa in vista dell'esordio a Wall Street previsto per il 21 ottobre.

ITALIA-POLITICA
Senato, riforma al traguardo (Corriere p.6): oggi l'addio a Senato e bicameralismo. Il governo punta a quota 170 voti. "Una bella giornata" scrive Zanda nell'editoriale dell'Unità. Ma le opposizioni non voteranno. Berlusconi pronto alla battaglia (Giornale p.8): probabile l'uscita dall'aula di Fi al momento del voto. Si profila una Camera con funzioni ridotte e meno poltrone, ma l'80% dei costi resta (Stampa p.4). Rodotà: "Una legge nata male e gestita ancora peggio" (Fatto p.7). Critico anche Becchi (Libero p.6): "Questa riforma mette il potere nelle mani di una minoranza". Su Libero (p.6) la proiezione dei seggi: nel Senato di Renzi  il Pd ne avrebbe 55 su 100. Archiviata la riforma del Senato si riaffaccia l'ipotesi di cambiare l'Italicum (Repubblica p.15). Maggioranza divisa sulla calendarizzazione del ddl sulle Unioni civili. Ieri il vertice Renzi-Alfano ha certificato le distanze tra Pd – favorevole a portare il testo subito in aula – e Ncd, che chiede tempo e modifiche più approfondite al testo. Alfano: "Noi contrari alle adozioni". Dietro il meccanismo della stepchild adoption intravedono l'utero in affitto. Al contrario, FI sarebbe pronta a votare ne merito, almeno una parte. La Brambilla al Corriere (p.9): "Berlusconi favorevole. E la strepchild adoption garantisce i bambini". Pronti a votare sì anche i 5S: "Ma non devono toccare più nulla" dice a Repubblica (p.4) il senatore Airola. Intanto dopo le cene di Marino diventano un caso quelle di Renzi, rivelate dal Fatto. Scattato l'accertamento della Corte dei conti sull'intervista del ristoratore di Firenze amico del premier, che secondo Repubblica avrebbe in gran parte di ritrattato. Sul Fatto (p.2 e 3) la "manica larga di Renzi" tra aragoste, sushi e viaggi.

EUROPA
Brexit, parte il braccio di ferro tra Londra e Ue (Stampa p.13): dalla Gran Bretagna le prime richieste per negoziare la permanenza nell'Unione, anche se il governo non ha ancora presentato una proposta precisa. Intanto Bruxelles mette i suoi paletti. Tra i punti chiave della trattativa ci sarebbero la richiesta inglese di una dichiarazione europea in cui si dica che l'euro non è la moneta ufficiale, una nuova struttura di governo Ue che tuteli maggiormente i Paesi esterni e l'adozione di un sistema che permetta alla Gran Bretagna di respingere, su alcune materie, la legislazione Ue. In vista del referendum sulla permanenza, per il quale non c'è una data certa, Leonardo Maisano sul Sole (in prima e p.29) parla di "cinismo inglese che fa tremare l'Europa: in gioco non c'è solo l'esplosione del Regno Unito, ma la fuga generalizzata dall'Ue che si troverebbe esposta ai populismi e ai sentimenti antieuropei presenti in molti Paesi. L'esempio inglese potrebbe far scuola lasciando l'Europa con 28 piccoli Paesi senza peso economico e senza influenza globale".
Spagna, la Ue boccia la finanziaria di Madrid (Sole p.21 e altri): opinione negativa della Commissione che parla di legge che rischia di non rispettare il Patto di Stabilità. Giudicato insufficiente lo sforzo di risanamento.

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