Commentario del 08.10.2015

IN PRIMA PAGINA
Italia in Iraq, sul Corriere il piano del governo: Tornado in azione entro un mese. Cambio delle regole di ingaggio possibile anche senza voto delle Camere ma il governo garantisce il "coinvolgimento" del Parlamento. Pinotti: la coalizione ci chiede maggior impegno. Ma Renzi prende tempo (Stampa). Il Fatto: 4 Tornado a Obama per un posto al sole in Libia. Intanto Putin scatena i missili in Siria (Stampa e tutti). Sul fronte interno il caso Roma in primo piano su tutti i giornali. Marino e l'inchiesta sulle sue spese: "Restituisco tutto ma resto" (Corriere, Messaggero, Stampa, Fatto, Tempo). Ma il Pd lo scarica. Si fa strada l'ipotesi dimissioni (Repubblica). Per il Sole nella capitale è l'ora delle scelte. Repubblica parla del dovere di lasciare. Alta tensione anche al Senato: sinistra Pd e Forza Italia saltano sul carro del vincitore (Fatto). Opposizione divisa sulla riforma ma per Renzi scoppia il caso Ncd (Sole). Sulle unioni civili è rottura Ncd e Pd (Messaggero). Quagliariello pensa all'addio (Giornale). Rapporti tesi anche tra Confindustria e sindacati per il rinnovo dei contratti. Squinzi: sindacati freno per il Paese (Sole). E al Messaggero: "Subito salari legati alla produttività. Non si torna indietro". Su tutti l'ultimo caso di femminicidio: denuncia l'ex per stalking, uccisa a 20 anni il giorno del processo (Repubblica, Messaggero). Il Corriere: ci stiamo rassegnando? Su QN un documento segreto sul sequestro Moro che rilancia la pista di un patto Br-Palestinesi. Potevano evitarlo?

POLITICA
Iraq, "gli alleati ci chiedono impegno nella lotta all'Isis ed è un obiettivo che condividiamo" dice la Pinotti accanto al capo del Pentagono Carter. Per il Corriere (in apertura e a p.2) è la conferma che nel piano del governo c'è il riarmo di 4 Tornado e il loro impiego in Iraq nel giro di un mese. L'Italia cambia passo anche in Afghanistan: fino a ieri il contingente italiano rimasto a Herat sembrava destinato a rientrare entro fine anno. Ora la Pinotti dice: "è importante non lasciare solo l'Afghanistan, servirà "mantenere i contingenti". Il governo iracheno ringrazia – "la nostra guerra è la vostra" (Corriere p.2) – in Parlamento infuria la polemica. Il Fatto (p.2) parla di scambio Renzi-Obama: i Tornado in Iraq per non perdere un ruolo in Libia. Per il Corriere (p.3) la risoluzione approvata nell'agosto 2014 dal Senato già consentirebbe interventi di attacco ed ha la copertura Onu ma è intenzione di Renzi coinvolgere comunque le Camere. Anche la Stampa (p.5) e il Messaggero (p.7) parlano di Renzi che prende tempo, fermo restando il suo sì agli Usa sui tornado in Iraq. Romani al Corriere (p.5): "Ora basta con l'ipocrisia. Forza Italia a sostegno di nuove regole di ingaggio". Favorevole la Lega, "ma aspettiamoci la replica dell'Isis" dice Stucchi (Stampa p.5).
Ma la battaglia che ora infuria in Parlamento è su Senato e Unioni civili. Sulla riforma costituzionale il soccorso di Forza Italia al governo e l'accordo con la minoranza dem spacca il fronte dell'opposizione (Corriere p.10). Il Fatto (in prima e a p.6) parla di opposizione ormai squagliata. La Lega: "Fi stampella di Renzi". Toti al Messaggero (p.12): "Non c'è nessun ritorno al Nazareno ma siamo una forza responsabile". Matteoli a Repubblica (p.7): "Nessun soccorso ma non potevamo accettare l'Aventino o passare per alleati dei Cinque Stelle". Brunetta contro Romani e Berlusconi convinto dell'inutilità di un Aventino (Repubblica p.9). A questo punto, scrive Massimo Franco, Renzi ha registrato un vittoria persino più netta del previsto: gli unici partiti di opposizione rimangono M5S e Carroccio. E il perché Fi abbia scelto di correre in soccorso di Renzi al Senato lo scrive Verderami (Corriere p.11): la convinzione di Berlusconi che l'Italicum sarà cambiato e possa essere reintrodotto il premio di coalizione. Al contrario, per la Stampa (p.11) Berlusconi era all'oscuro del capovolgimento di fronte al Senato pilotato da Romani. Renzi ora è in una posizione di forza e dopo aver chiuso i conti con la minoranza dem si appresta a farlo con i centristi.
Sul Tempo (p.9) sondaggio DataMedia: cala il gradimento di Renzi (31%), Pd al 32,9%, cresce il M5S (25,7%), Lega in calo al 14,8%, Fi all'11,2%, Fdi-An stabile al 3,8%, Sel 3,6%, Ncd 2,6%.

ECONOMIA
Concorrenza, ieri l'approvazione del ddl alla Camera, ora il passaggio al Senato. Ma nel percorso si sono persi pezzi importanti scrive il Corriere (p.15). Salta la vendita dei farmaci di fascia C fuori dalle farmacie e la possibilità di compravendite immobiliari inferiori a 100 mila euro con l'avvocato invece del notaio. Sconti sulla polizza Rc auto per chi installa la scatola nera; eliminata la portabilità dei fondi pensioni; fine del mercato tutelato per energia e gas rinviata al 2018; rinvio al 2017 della fine dell'esclusiva a Poste Italiane sugli atti giudiziari; per il turismo, vietate le clausole che impediscono agli alberghi di pubblicare tariffe più basse sul proprio sito. Continua intanto la discussione sulla legge di Stabilità. Maggioranza in pressing sul governo perché introduca elementi di  "flessibilità" sull'accesso al pensionamento ma il pacchetto pensioni resta in bilico per via delle coperture. Per il Sole (p.10) probabile che alla fine entrino in manovra solo misure per esodati, opzione donna e disoccupati senior. Parallelamente si lavora ai tagli alla spesa: dai ministeri attesi almeno 1,5-2 mld. Probabile l'inserimento in manovra di un mini pacchetto di misure di attuazione della riforma della Pa, con il taglio degli enti inutili e degli uffici "doppione" (Sole p.10). E sul canone Rai in bolletta Renzi accelera (Stampa p.24): sarà nella prossima legge di stabilità e consentirà di scontare il canone di oltre 33 euro. Possibile anche il rialzo del tetto dell'uso del contante da 1000 a 3000 euro, come chiesto da commercianti e albergatori (Repubblica p.24).

EUROPA
Migranti, via al piano Ue per i rimpatri (Repubblica p.17 e tutti): oggi votazione per il piano che prevede il rimpatrio di coloro che non hanno diritto a restare. Ieri intanto discorso congiunto Merkel e Hollande a Strasburgo: "Serve un'Ue unita per aiutare Italia e Grecia" o "l'Unione rischia di morire" (Sole p.7). I due chiedono "riscrivere gli accordi di Dublino" e Renzi commenta soddisfatto: "Meglio tardi che mai, bene che abbiamo accettato il principio secondo cui Dublino è superato" (Corriere p.6). Messaggio forte dall'Europarlamento: "il dibattito non è tra più o meno Europa, ma tra l'affermazione dell'Ue e la sua fine". Polemico Ferrera sul Corriere (in prima e p.29) "che parla di occasione persa" sostenendo che Merkel e Hollande "hanno parlato di questioni che riguardano tutti, avendo però in mente gli interessi dei loro Paesi". Intanto cresce l'attenzione sul capitolo rimpatri: pronto un piano che sarà discusso oggi in Lussemburgo. L'Ue si farà carico della maggior parte dello sforzo con un ruolo attivo di Frontex. Per Cavalera sul Corriere (p.6) "potrebbe essere un punto di svolta sul piano della severità, purchè non si ricorra a metodologie burocratiche barbare". Il tema rimpatri è molto sentito in Italia. Nel nostro Paese ci sono 400 mila irregolari, avverte il Viminale, "ma solo uno su 40 viene poi espulso" a causa della mancanza di accordi con gli Stati di provenienza (Repubblica p.17). Intanto previsti domani i primi ricollocamenti: via dall'Italia 18 eritrei destinati a Stoccolma. Alfano: "E' la prova del successo ottenuto in Ue dal governo". Da Strasburgo intanto ieri la Merkel ha parlato anche dello scandalo Volkswagen: "Non venga usato per penalizzare il settore auto" (Sole in prima e p.2-3). Vw avvia intanto il maxi-richiamo: modifiche hardware a 3,6 mln di auto mentre l'inchiesta "dieselgate" si allarga anche all'Italia:. Indagine alla Procura di Verona, ipotesi di reato di truffa e frode di commercio.

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