Commentario del 21.10.2015

IN PRIMA PAGINA
Papa Francesco è malato: scoperta una macchia al cervello. Il piccolo tumore è curabile. La notizia in esclusiva è su QN. Per un leader mondiale c'è "il dovere di scriverlo". Su tutti il dietrofront di Renzi sulle case di lusso: pagheranno l'Imu (Repubblica). Per Libero Renzi si arrende a Bersani ma la manovra è ancora un cantiere aperto. Boeri la critica (su tutti), Gutgeld (sul Corriere) la difende: "I tagli? Bastano". Lorenzin al Sole: "La mia road map contro gli sprechi nella sanità". Delrio all'Unità: ora più trasparenza. E senza Tasi l'edilizia cresce. Fa discutere anche l'inchiesta di Spoleto che investe Visco: sul Fatto la relazione top secret che rivela le manovre di Bankitalia sulla Popolare umbra. Bankitalia: "Su Spoleto il Tesoro approvò tutto" (Fatto). Ieri Visco da Mattarella. Il Sole parla di abbagli giudiziari, la Stampa di un'inchiesta alla rovescia. Intanto Pirelli ha il suo presidente cinese (Giornale) e la Ferrari debutta a Wall Street. Sul fronte politico pesano i casi Campania – per la sentenza Severino che "inguaia" de Magistris e De Luca – e Roma, con il "ritorno" di Marino in Campidoglio. Il Pd: "Deve lasciare" (Repubblica, Unità). Galli della Loggia sul Corriere e altri sottolineano la solitudine del premier "per un partito che non ha", soprattutto in periferia. Su tutti il caso del pensionato accusato di omicidio volontario per aver ucciso il ladro sorpreso in casa. Lo Stato sta con i ladri (Giornale). Corteo della destra: siamo con te (Repubblica). Il Messaggero:  il proteggersi non sia una colpa.

ITALIA-ECONOMIA
Megaville e castelli, l'Imu si paga (Sole p.5 e su tutti) e rispunta la super Tasi dell'8 per mille su seconde case e altri immobili. Coinvolte circa 73 mila abitazioni principali, per un gettito da 90 milioni. Su tutti i giornali il dietrofront di Renzi, che su facebook difende la manovra e rimanda all'abolizione dell'Ici di Berlusconi del 2008. D'altronde una versione definitiva della legge di Stabilità ancora non c'è nemmeno al Colle, forse sarà per stamattina. Il Sole (p.5) parla di mossa del premier per disarmare la sinistra prima della battaglia in aula. Nessun dietro front – almeno per ora – sul tetto del contante. Renzi: una fesseria dire che aiuta gli evasori. Gutgeld sul Corriere (p.11) difende la manovra: "In due anni via tasse per 34 miliardi e ora un miliardo contro la povertà. Mi pare un pacchetto largamente a favore delle classi disagiate, del lavoro e della ripresa degli investimenti". Quanto ai tagli (rimandati) sulle detrazioni fiscali: "Non è il messaggio che ora volevamo dare. Tra il 2015 e 2016 faremo già una manovra sulla spesa da 20 mld". "Delrio all'Unità (p.4): "Nella legge di Stabilità una grande scommessa sulla casa, perché dare respiro all'edilizia significa dare respiro all'intero Paese". Sul Sole (p.4) la Lorenzin difende invece la manovra sulla sanità: "Il 2016 sarà l'anno della svolta, i 111 mld al Ssn una chance per fare tante cose. I risparmi resteranno dentro il Ssn, per reinvestirli in saluti e riutilizzarli nel sistema. Spero che le Regioni sappiano usare le leve della manovra". Critiche invece alla manovra da Boeri: "Solo interventi parziali, sulle pensioni bisognava intervenire" (Corriere p.9, Stampa p.11). Il 42,5% degli assegni non arriva a mille euro; 1,8 milioni le pensioni sotto quota 500 euro. E nei primi mesi del 2015 boom delle pensioni di anzianità: + 109 mila e 12,48 mld di esercizio negativo (Sole p.4 e su tutti). Baretta a Repubblica (p.3): "Un errore pensare che sia necessaria una nuova riforma delle pensioni. Ne abbiamo fatte abbastanza. Serve flessibilità in uscita e nel 2016 ne riparleremo". "Evasione e baby pensioni affondano l'Inps ma Boeri parla d'altro", l'affondo di Belpietro su Libero (in prima e a p.3). Altra bomba pronta ad esplodere, i conti delle Regioni: deficit fuori controllo per Piemonte, Lazio e Campania, che con i fondi per pagare i debiti della pa hanno fatto altra spesa. A breve l'intervento del governo per il Piemonte, con un decreto salva-Regioni. Anche Venezia affonda nei debiti. Brugnaro: "Stimo Renzi, ci aiuti" (QN p.11).
Su tutti l'inchiesta di Spoleto sul governatore Visco, ieri a colloquio con Mattarella. Bankitalia: "Sulla Popolare di Spoleto il Tesoro approvò tutto" (Fatto p.3). "Una catena di abbagli", per il Sole (p.20 con richiamo in prima) che difende Bankitalia: di solito ci si è sempre lagnati di interventi tardivi, stavolta l'accusa è opposta, quella di aver fatto fino in fondo il proprio dovere in una banca decotta e con i vertici dediti al malaffare. Sul Fatto (p.2) il rapporto riservato di Bankitalia che svela le manovre degli ispettori. Boccia (Pd): "Il nodo politico è questo: se un'autorità indipendente si trasforma in advisor. Bankitalia deve vigilare, non consigliare acquisti di questa o quell'altra banca".

ITALIA-POLITICA
La sentenza della Consulta sulla Severino – legge salva, rischiano de Magistris e De Luca (Corriere p.5) – e il "ritorno" di Marino in Campidoglio – "rifletto sulle dimissioni", col Pd che lo invita comunque a lasciare (Repubblica) – rilanciano il tema della "solitudine" di Renzi e della reale consistenza del Pd nei territori. Per la Stampa (p.7) Renzi medita di posticipare a metà giugno il voto nelle città: troppi guai locali nel partito, serve più tempo. Libero (p.12) evoca una sfida nazionale a Renzi da sindaci-imprenditori, quali Marchini a Roma, Dipiazza a Trieste, Passera a Milano. Galli della Loggia sul Corriere (in prima e a p.32) parla del paradosso di Renzi, il leader senza partito: dalle Alpi alla Sicilia la sua periferia si presenta come un insieme di feudi in mano a capi locali virtualmente autonomi. Anche Massimo Franco sul Corriere (p.14) parla di "maledizione degli enti locali" per i dem nel centro sud: e quanto il caso Roma quanto quello della Campania "si ritorcono contro il premier con una potenziale instabilità. C'è un leader ma non è chiaro se abbia un partito".
Fi aspetta il rientro di Berlusconi sulla scena internazionale: sarà a Madrid, al congresso del Ppe, dove potrebbe esserci un faccia a faccia con la Merkel. "Tocca al Ppe dare una scossa all'Unione" dice Tajani al Corriere (p.14). "La crisi dell'immigrazione è più grave della crisi economica. Dal congresso del Ppe deve partire un segnale forte altrimenti rischiamo l'invasione biblica". Serve "una soluzione solidale ma che rafforzi le frontiere con maggiori controlli, rivedere il Trattato di Dublino, mantenere Schenghen e investire in Turchia e magari in Afghanisthan". Per il Giornale (p.11) quasi certo il bilaterale con la Merkel. Per Libero (p.15) è l'ultimo sgarbo di Berlusconi a Salvini.
Salvini che al Foglio (p.4) spiega la "fase due" della Lega di governo: "Penso sia importante che in tv si veda più spesso la Lega che ben governa", dice lanciando Zaia e Giorgetti in tv. "Abbiamo 300 sindaci, gli amministratori locali sono la forza della Lega". Per Milano Salvini prende tempo – fino a febbraio – ma chiude a Lupi e al Ncd: "Tutti tranne che lui". Per Stefano Folli (Repubblica p.11) Salvini parla di "fase due" per la Lega, proiettata verso il governo ma poi non rinuncia a cavalcare casi come quello del pensionato di Milano, il consueto "leghismo lepenista".

EUROPA
Libia, affonda l'intesa per il governo di unità. I due fronti dicono no (Corriere p.19 e Libero p.6): esce di scena l'inviato Onu, Bernardino Leòn, che da mesi lavorava al progetto di un governo che mettesse d'accordo Tripoli e Tobruk. Secondo le due fazioni Leon avrebbe "forzato i tempi" scegliendo unilateralmente i nomi del nuovo governo. Gentiloni, a margine di una conferenza Osce si è augurato "che le parti prendano atto che l'unica soluzione possibile è quella di Leòn".
Migranti, la Ue non rispetta le promesse, ricollocamenti a rischio (QN p.6 e altri)e per il Giornale (p.6) l'Europa ci molla gli immigrati. Dall'Italia dovrebbero essere distribuiti in Europa 1.500 profughi al mese ma solo sei Paesi hanno dato la disponibilità all'accoglienza per poche centinaia di posti. E Bruxelles lancia l'allarme. Intanto per Libero (p.6) c'è il rischio di una nuova invasione di migranti in Italia provenienti dal nord-est: la chiusura delle frontiere in Croazia e Ungheria sta mettendo in difficoltà la Slovenia: nel caso in cui anche la Germania decidesse di sbarrare l'ingresso, come chiede da tempo gran parte dell'opposizione alla Merkel, l'ondata di profughi attualmente in Slovenia, potrebbe riversarsi sui confini italiani. 
Fisco dimezzato per chi fa ricerca: l'Irlanda annuncia il regime agevolato, al 6,25%, sui ricavi da brevetti o software protetti da copyright se frutto della attività di ricerca e sviluppo (Sole in prima e p.8). Si tratta del "Knowledge development box" e consentirà alle aziende di pagare meno tasse sulle entrate da attività intellettuale. Le autorità assicurano che non sarà una scappatoia fiscale per le multinazionali, ma un premio all'innovazione sviluppata in loco. 

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