Commentario del 24.10.2015

IN PRIMA PAGINA
Prova di forza toghe-governo (Corriere): "Governo debole contro i corrotti" (Repubblica). "Più attenti alle intercettazioni che alla mafia" (su tutti). Il Pd: ingenerosi. Renzi: "Non sono Berlusconi" (Repubblica). Mattarella difende Bankitalia: vigilanza preziosa (Sole). Il Sole: il "vigile" ha fatto il suo dovere. Eccessivo l'uso del penale. Ma dalle inchieste panorama impietoso su Anas (Repubblica), Inps (Messaggero) e pubblica amministrazione. Cantone: "Cacciare chi sbaglia" (Stampa). Ma tra gli "statali furbetti" licenziati solo 3 su 100 (Stampa). Sul Messaggero parla la Madia: "Stop ad aumenti a pioggia per gli statali". Ancora in primo piano la manovra: Stampa e Messaggero parlano di 3,6 mld  di tagli alle Regioni: verso il rincaro dei ticket in quelle in deficit. Sul Sole i saldi finali: spesa ridotta solo di 2 mld, entrate di 18 mld. La Ue: va chiarito il piano sul debito (Sole). Sul fronte interno ancora in primo piano il caso di Roma: Marino non molla, Renzi chiede una "resa senza condizioni" (Messaggero). Dall'estero i timori per Patricia, l'uragano più forte di sempre: il Messico aspetta l'Apocalisse (Messaggero e altri). Intanto Pechino taglia ancora i tassi e le Borse volano. Anche la Bce aiuta: il Qe sarà potenziato (Sole). In Germania grandi manovre nella Cdu: in 60 vorrebbero Schaueble al posto di Merkel. Per la Cancelliera ipotesi Onu (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
La Bce potenzierà il quantitative easing (Sole in prima e a p.6 e su tutti): il 3 dicembre la fase due del qe, con Draghi che non ha escluso il taglio del tasso d'interesse sui depositi delle banche presso la Bce. Un'arma potente per far scendere l'euro e innescare una serie di effetti benefici: far salire i prezzi all'importazione che possono aiutare il recupero dell'inflazione e rendere più competitive le esportazioni europee, dando fiato alla crescita. A Roma il Quirinale in campo a difesa di Bankitalia: ieri Mattarella ha elogiato l'azione di vigilanza "preziosa e fondamentale" di Palazzo Koch, per il Corriere (p.5) un vero e proprio scudo istituzionale a Visco (sotto inchiesta a Spoleto) e un avvertimento seppure indiretto a usare scrupolo e responsabilità quando si coinvolgono autorità fondanti del Paese come Bankitalia. Da Fitch doccia fredda sull'Italia: si conferma la tripla B e l'outlook stabile ma si lancia l'allarme sul debito pubblico troppo alto, tale da lasciare l'Italia esposta a "shock avversi" (Repubblica p.14). Ancora in primo piano su tutti la legge di Stabilità: solo ieri il testo è arrivato al Quirinale, che ha preso tempo per l'esame. Difficile l'approdo in Senato prima di lunedì (Sole p.3). Fanno discutere i tagli alle Regioni e le ripercussioni sulla sanità. Per la Stampa (p.2) e il Messaggero (p.2) la gran parte dei risparmi (3,4mld) dovranno arrivare dai ministeri (1,6 mld per il Sole p..4), 1,8 mld dalla sanità e solo 218 milioni dalla minore spesa per gli acquisti. Complessivamente le Regioni dovranno fare a meno di 3,6mld. Emiliano a Repubblica (p.15): "Aumentare le tasse regionali significa beffare gli elettori: lo Stato sostenga la sanità" . Sul Sole (p.3) i saldi della manovra: con tagli per 7,9 mld e 6 mld di maggiore spesa l'effettiva riduzione della spesa ammonta a 2 mld; quanto alle entrate, i minori incassi previsti sul 2016 ammontano a 18 mld, quale risultato di 5,7 mld di maggiori entrate (tra voluntary e giochi), 16,8 mld di mancati aumenti e 7 mld di tagli fiscali effettivi. Da Bruxelles si conferma il via libera di massima ma resta alta la guardia su debito e tagli di spesa (Sole p.3). Dalla Madia, intervistata dal Messaggero (p.3) avvertimento agli statali: "Basta con gli aumenti a pioggia e maggiore trasparenza sulla pa". Ma la Furlan, su Avvenire (p.8) non ci sta: "Categoria pronta a mobilitarsi, gli aumenti previsti neppure dignitosi". Intanto sul fronte industria, nuova frenata ad agosto (Sole p.11): ordinativi a –5,5%, il peggior dato dal settembre 2011. Aumentano invece i consumi (+0,3% rispetto a luglio, +1,3% rispetto al 2014) (Sole p.12). Da Piazza Affari i numeri di Poste, che martedì farà il suo debutto in Borsa: azioni collocate a 6,75, allo Stato un incasso di 3,35 mld, (Sole p.25); nel capitale due fondi sovrani cinesi e la Kuwait investment Authority ma anche grandi investitori Usa (da Soros a BlackRock). Padoan: "La privatizzazione di Poste Italiane è stato un grande successo, ora i dossier Enav e Fs" (Sole p.25). Quanto all'incasso "andrà a ridurre il debito pubblico". Ma Orfini dissente: "Meglio utilizzarli per investimenti" (Repubblica p.28).

ITALIA-POLITICA
Giustizia e politica, è scontro tra giudici e governo (Sole p.9): "C'è in atto una consapevole strategia di delegittimazione della magistratura", l'accusa di Sabelli al congresso dell'Anm, che imputa al governo una politica timida nel contrasto alla corruzione, deludente sulla prescrizione e più attenta alle intercettazioni che alla mafia. Da Sabelli richiamo anche al mondo economico, perché sia respinta l'idea che "a minori garanzie e minori controlli possa corrispondere una maggiore crescita economica". Durissima la reazione del Pd: "Frasi ingenerose" (Repubblica p.2). Renzi "furibondo con l'Anm": "Non possono trattarmi come Berlusconi" (Repubblica p.2). Per Verderami (Corriere p.3) Renzi si aspettava un'offensiva ma non fino a questo punto: "Si dà scandalo per coprire altro scandalo?" tipo l'inchiesta che sta squassando il Tribunale di Palermo. Il vice ministro Costa al Corriere (p.3): "Si sentono attaccati perché non vogliono le riforme". E a Repubblica (p.3): "Falso dire che pensiamo più alle intercettazioni che alla lotta antimafia". Critica Sabelli per il suo passaggio polemico sull'economia Di Vico sul Corriere (p.2): "Una polemica da evitare, ora che dopo sette anni di recessione gli imprenditori provano a riprendere il cammino della crescita".
Altri vulnus per il Pd, Marino a Roma che vuole un pubblico dibattito in consiglio comunale prima di dimettersi (Repubblica p.12) e Verdini, che al processo sulla P3 fa uno show in aula (Corriere p.9).  Sul Fatto (p.12) e sul Giornale (p.11) il declino di Renzi in Europa: per lui né poltrone né inviti. Italia fuori dalla porta anche dal summit sui migranti convocati per domani. Ci sono Austria, Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Ungheria, Romania e Slovenia ma non Roma.
Su QN (in apertura e a p.2 e 3) il sogno di "abolire le Regioni", mangiasoldi e inefficienti. Renzi riapre il dossier, indeciso tra abolizione o fusioni e accorpamenti.

EUROPA
Germania, sessanta deputati dalla Cdu chiedono l'avvicendamento Merkel-Schaeuble per il ruolo di Cancelliere (Stampa p.10): crescono i malumori nel partito di maggioranza per le scelte nella politica di accoglienza della Merkel, che sta facendo perdere percentuali nei sondaggi ai cristianodemocratici. Per la Cancelliera si ipotizza un ruolo all'Onu, visto che il prossimo anno si libererà l'incarico di Segretario Generale delle Nazioni Unite. Per la sua sostituzione l'unico che potrebbe riportare in acque meno agitate il partito è l'attuale ministro delle Finanze, l'unico leader-cristiano democratico con analoga popolarità nel Paese.
Migranti, Juncker prepara un piano per aiutare Est e Balcani (Sole p.10): domani vertice a Bruxelles per discutere misure per coordinare meglio le azioni tra Paesi di transito, in arrivo meccanismo che consente a un Paese in difficoltà nel gestire i suoi confini di chiedere aiuto a livello comunitario.
Polonia verso le elezioni, la destra nazionalista di Legge e Giustizia si presenta in netto vantaggio sui liberali europeisti di Piattaforma Civica (Sole p.10 e altri): Paese diviso su una scelta che influirà sugli scenari futuri. Nonostante i successi economici, in Polonia è cresciuta la disillusione tra i giovani e nelle aree rurali ed è sempre più importante il peso del nazionalismo xenofobo.

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento