Commentario del 15.10.2015

IN PRIMA PAGINA
Attesa per la manovra, che sarà presentata oggi all'insegna dell'Italia forte, semplice, giusta e orgogliosa. Per gli over 63 incentivi al "part-time" (Sole, Repubblica, QN). Sconto ridotto alle imprese (Stampa). Cancellata la Tasi (Corriere). In tutto sarà una manovra da 27 miliardi (Stampa), ma la spending review è un mezzo flop. Avvenire: in manovra serve di più per i poveri. Il Mettino: poche risorse per il Sud. Sul fronte politico, rinvio al 2016 per le Unioni civili mentre passa a tempo di record la sanatoria per i fondi ai partiti (Fatto e tutti). Nel governo scoppia la grana Ncd dopo lo strappo di Quagliariello. "Ncd lasci Renzi o farò nascere un altro gruppo" dice al Corriere. Alfano: "Non trattengo nessuno" (Sole, Messaggero). A Roma primo appalto del Giubileo, primi arresti per corruzione (Avvenire e tutti).  Renzi pensa al commissario (Stampa). Gabrielli a Repubblica: "Ecco gli errori di Marino". Marino che ieri, con un "colpo di coda" a pedonalizzato i Fori Imperiali (Messaggero). Su tutti le scuse del Papa per gli scandali di Roma e del Vaticano. Intanto in Lombardia Maroni pensa al rimpasto, mentre il Pd chiede le dimissioni. Tangenti lombarde, per Salvini è tutta colpa dei giudici (Unità). Pisapia al Sole: "Milano, capitale globale della diplomazia delle città" (Sole). In cronaca nubifragi da morire (Corriere): tre morti per le piogge in centro Italia. In Europa il consiglio Ue sull'immigrazione: cambiano le regole sulle richieste d'asilo (Sole). Sul Corriere le lodi di Ban ki-moon all'Italia per la sua politica di accoglienza.

POLITICA
Slittano le unioni civili, mentre per i fondi ai partiti, la sanatoria è legge (Corriere p.15 e su tutti). Niente unioni civili in 27 anni, salva-soldi ai partiti in 24 ore il titolo di apertura del Fatto. Boccadutri al Corriere (p.15): "Giusto dare soldi alla politica. Bisogna pagare gli stipendi". Il suo ddl che sblocca 45,5 milioni di euro per i partiti anche per bilanci non certificati passa con la sola opposizione del M5S. M5S che sarebbe ora nel mirino di Renzi: col Pd tallonato dai grillini si pensa a una modifica dell'Italicum, assegnando il premio di maggioranza non alla lista ma alla coalizione. Una misura che avvantaggerebbe tutti i partiti fuorché il M5S (Fatto p.2 e altri) e che Napolitano ha implicitamente suggerito nel suo intervento sulla riforma del Senato. Ma ora l'attenzione è di nuovo sulla maggioranza, che perde pezzi al centro per lo strappo di Quagliariello. "Ncd esca dal governo, io pronto alla scissione" (Repubblica p.2): Quagliariello lascia il coordinamento del partito e chiede ad Alfano di rivedere l'alleanza con Renzi e il Pd. Alfano:"Non ho forzato a creare il Ncd, non trattengo con la forza nessuno". "Fuori da questo governo o darò vita a un altro progetto. La strada è con Tosi e Fitto" dice Quagliariello al Corriere (p.13). Su Repubblica (p.3) parla la Lorenzin: "Quagliariello se ne va proprio mentre l'Italia sta ritrovando stabilità e stiamo portando a casa le riforme. Renzi sta facendo le nostre riforme". E in futuro non esclude un'alleanza di governo col centrosinistra: "Se l'Italicum resta così com'è andremo da soli puntando a superare la soglia del 3%. Se cambia l'Italicum dobbiamo entrare in un'alleanza di governo".  Timori per le ripercussioni sul governo. Il premier rassicura i suoi: "Non cambia niente" (Repubblica p.2). Ma ora Verdini conta di più.

ECONOMIA
Legge di Stabilità oggi al consiglio dei Ministri: si va verso una manovra da 27 mld di euro (Stampa in apertura e a p.8, Sole in apertura e a p.2 e 3 e su tutti);. Addio alla Tasi (Corriere p.5),  rispuntano le pensioni anticipate – con un incentivo al partime degli over 63 con il concorso del datore di lavoro – mentre viene dimezzato il bonus assunzione da 8.000 euro e limitato a due anni. Confermato il canone Rai in bolletta (ma a rate) (Messaggero p.3) mentre sembra destinato a slittare il taglio dell'Ires, che il governo voleva anticipare al 2016 ma che senza flessbilità aggiuntiva dalla Ue non ha coperture. In dubbio anche la flessibilità sui migranti. Molto è legato al flop della spending review, scrive la Stampa: avrebbe dovuto fruttare 10 mld, a malapena si arriverà a 6, tant'è che si parla di dimissioni imminenti di Perotti. Si va comunque al taglio di 2 mld alla sanità, al taglio delle partecipate pubbliche e alla riduzione dei super dirigenti. Avvenire (in apertura e a p.5): "In manovra serve di più per i poveri".  Il Mattino (in prima e a p.4): poche risorse per il Sud. Ieri Padoan da Mattarella per presentare la manovra. Oggi il consiglio dei Ministri e la presentazione, all'insegna dell'Italia forte, l'Italia semplice, l'Italia giusta, l'Italia orgogliosa (Stampa p.9). Squinzi: "Mi sembra che il governo abbia colto le aree dove mettere mano" (Sole p.5), "ora rilanciare l'edilizia" (Messaggero p.2). Continua intanto la polemica sull'innalzamento del tetto dell'uso del contante a 3000 euro: "Regalo agli evasori e danno agli onesti", dice Milena Gabanelli al Fatto (p.7). "La misura risponde a esigenze trasversali e incentiva la concorrenza sleale". Critico anche Patuelli (Abi): "Troppe contraddizioni, servono identiche regole europee" (Stampa p.9). Zanetti (Sc) invece la difende: "La soglia a 3 mila euro? Meno vincoli ai cittadini" (Corriere p.9). "Va bene se si rafforza la lotta all'evasione", scrive De Mattia su MF (p.4). Intanto l'inflazione ripiega (a +0,2%) e cala anche il debito pubblico, ad agosto attestato a 2.184,7 miliardi di euro (- 15,5 mld), contro i 2.204,6 mld  di giugno. Ma per MF (p.4) non è ancora partita la flessione strutturale. L'altalena dipende dall'uso delle disponibilità liquide del Tesoro.

EUROPA
La Ue riapre il dossier immigrazione (Sole p.9): al consiglio europeo di oggi indicazioni alla Commissione sulla futura riforma della politica di accoglienza e le trattative con la Gran Bretagna per rivedere il rapporto tra Londra e Bruxelles. Al centro del summit la revisione del regolamento di Dublino sulle richieste di asilo (fin qui da presentare nel paese di primo sbarco), il ruolo dei centri di accoglienza e il rafforzamento dei confini esterni. Si parla anche dell'eventuale creazione di un corpo europeo di guardie-frontiera. Renzi in Parlamento: "La verità politica è che l'accordo di Dublino è finito. L'Italia aveva ragione, l'Europa no" (Corriere p.3 e su tutti). Quanto ai centri di accoglienza, non è solo una questione italiana ma anche tedesca se in Germania sono entrati 290 mila migranti senza essere identificati. Ora però la politica di immigrazione europea dovrà fare un salto di qualità perché "dall'Afghanistan alla Nigeria esiste un blocco frastagliato e diversificato contro il quale serve una coalizione internazionale in termini educativi, di aiuti allo sviluppo e di lotta al terrore". Renzi è anche tornato sulla lotta all'Isis ma con grande prudenza: "Giusto rispondere anche con l'impegno dei militari dentro la coalizione" ma "interventi pensati più per sistemare le proprie opinioni pubbliche interne hanno prodotto risultati che sono sotto gli oggi di tutti". Il riferimento era alla coalizione contro la Libia a guida francese del 2011.  Ban Ki-moon al Corriere (p.2 con richiamo in prima): "L'Italia fin qui è stata la pietra angolare dei processi di pace delle Nazioni unite. Ho apprezzato anche la generosità e la compassione in aiuto agli immigrati. Accoglierli non è stato facile ma spero che l'Ue e anche l'Italia mostrino ancora solidarietà globale".  

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