Commentario del 23.10.2015

IN PRIMA PAGINA
"La rete delle tangenti" (Corriere) dell'Anas su tutti i quotidiani. La "Dama nera" a capo del gruppo che aveva anche contatti con la 'ndrangheta. L'inchiesta ha portato a 10 arresti, tra cui l'ex sottosegretario Pd Meduri. Il Corriere intervista Delrio, "così faremo pulizia" e Pignatone "Corruzione molto diffusa. Anche la politica deve agire". E sull'Unità intervento di Armani (Anas): "noi i ladri li cacciamo". Mentre Orlando promette "tolleranza zero coi corrotti" (Unità). "La grande retata dell'Anas" (Repubblica). Gli altri quotidiani aprono con la manovra. "Ticket sanitari nel mirino" (Stampa) e Chiamparino lascia la guida della Conferenza delle Regioni parlando di rapporti difficili con il governo. Anche per Libero "aumentano tasse e ticket". Sul Mattino spazio al rapporto Svimez: "Sud, stop al crollo dell'economia". Il Sole punta sull'effetto "Bce su Borse e tassi": Piazza Affari +2%, spread sotto i 100 punti, "Draghi spinge le Borse" (MF). "E' un complotto ma il Papa non ha paura del caffè": il Fatto e tutti dedicano ampio spazio alla querelle sulla presunta malattia di Francesco. Al Fatto parla il Vescovo Brambilla, vicepresidente Cei: "tempistica del falso scoop sulla sua malattia rivela l'attacco finale al Sinodo". Ma QN definisce una "balla" il complotto (sostenuto in realtà da quasi tutti i quotidiani), d'accordo con Cangini Ferrara sul Foglio: "la grande balla del complotto contro il Papa".

ITALIA-ECONOMIA
"Deficit, sanità e addizionali, la rivolta delle Regioni. Chiamparino si dimette" (Repubblica p.3 e tutti), "il governo dia risposte" sulla Sanità (Sole p.8), "Regioni in deficit, possibile aumenti di ticket o tasse" (Corriere p.8): l'esecutivo non neutralizza la sentenza sui disavanzi. "Il mio non è un ricatto. Sulle tasse dico no a imposizioni per legge": Repubblica (p.4) intervista il presidente piemontese che giudica in maniera "positiva la legge di Stabilità nel suo complesso" e spiega che "l'intervento sul Senato è occasione per un vero riformismo regionale". In un'altra intervista all'Unità (p.6) chiede al governo di approvare subito un decreto "salva-Regioni". "Serve un regionalismo differenziato" aggiunge il presidente della Toscana, Rossi, intervistato dal Sole (p.8) che plaude alla manovra: "è la prima espansiva" e "rilancia quegli investimenti di cui il Paese ha bisogno come il pane". MF 8p.6) evidenzia che la manovra di Renzi e Padoan ha già incassato "tre endorsement pesanti" da Patuelli (Abi), Squinzi (Confindustria) e Sangalli (Confcommercio). Intanto nella manovra arriva la "retromarcia sulle slot machine. E il canone Rai si pagherà da giugno" (Repubblica p.3). "Il canone Rai finanzierà il calo delle tasse" (Messaggero p.9) e pagherà solo chi possiede tv o radio, non pc o tablet. Le prime bollette non prima di giugno 2016. Critico Giacalone su Libero (p.3): "canone Rai in bolletta pasticcio mai visto". Giannino sul Messaggero (prima e p.24) invita il governo a "non recedere sul premio agli enti locali più virtuosi". Intanto uno studio Confcommercio-Censis rivela il ritorno della "spesa delle famiglie": più fiducia, ma resta un 20% della popolazione a rischio povertà con spese più alte del reddito. "Le imprese: manovra aiuta il Pil" (Repubblica p.4). Secondo il CsC "dalla manovra una spinta dello 0,3% al Pil del prossimo anno" (Sole p.9) e per Bufacchi positivo anche il fatto che "ora l'Italia attrae i grandi investitori" (Sole p.5).
Una mano può arrivare nuovamente dall'Europa. "Bce amplierà il Qe. Draghi manda lo spread sotto 100" (Repubblica p.4): il presidente annuncia che verranno rivisti gli stimoli entro dicembre e le Borse festeggiano con Piazza Affari che balza al 2% e lo spread che scende a 98.

ITALIA-POLITICA
Tangenti Anas, nella rete anche un ex sottosegretario Pd, Meduri. E spunta un ministro (su tutti). Renzi attacca: "Cacciare chi ruba" e Mattarella "basta corruzione". Delrio al Corriere (in prima e p.5): "Lo scandalo aiuta a fare pulizia, svolta con il codice degli appalti" mentre Orlando, all'Unità (in prima e p.3): "Scandali emergono perchè c'è decisa azione di contrasto". Armani (Anas) alla Stampa (p.2) parla di "invasione di corrotti" ma assicura "ripuliremo". E all'Unità (p.3) scrive "I ladri li cacciamo". Pignatone, al Corriere (p.6): "Anche la politica faccia la sua parte".
Su Italia Oggi (p.9) sondaggio Lorien Consulting che vede in calo la Lega al 14%, di poco in crescita FI all'11,5% ma la sfida è sempre tra Pd e M5S: il primo perde lo 0,4% e si ferma al 33,5%, il movimento invece cresce dello 0,5% e si porta a 25,5% dei consensi.
Intanto in Senato "a Verdini due commissioni se sarà decisivo per il sì alla manovra" (Messaggero p.9): prenderebbero i posti di Matteoli e Nitto Palma. Nel rimpastino Sacconi alle Regioni e Amendola vice agli Esteri. A proposito di Verdini, secondo la Stampa (p.9) sono "già fallite" le prove di riavvicinamento tra l'ex FI e Alfano. A descrivere "il percorso accidentato" del Partito della Nazione ci pensa Folli su Repubblica (p.9) sostenendo che, per realizzarsi, la manovra non può essere solo parlamentare. A sinistra, intanto, "nasce la Cosa Rossa e guarda a Prodi. A Bologna primo test" (Repubblica p.9): le mosse dei fuoriusciti Pd alle amministrative mentre Vendola accusa Renzi di aver "ucciso il centrosinistra".
Dal M5S il capo Vigilanza, Fico, attacca la presidente Rai: "Maggioni predica bene ma vedremo le nomine sulla Rai niente patti Pd-Fi" dice in un'intervista a Repubblica (p.17).
In un'intervista al Sole (p.8) il governatore Toscano Rossi parla anche dell'ipotesi di candidatura alla segreteria Pd nel 2016: "Abbiamo bisogno di costruire un partito in grado nei territori di selezionare le classi dirigenti, di avere progetti ed essere capace di visioni. Non c'è democrazia se non facciamo funzionare i partiti. O si cade nel trasformismo parlamentare. E' uno dei punti su cui vorrei contribuire ad aprire un dibattito ne Pd".

EUROPA
Libia, a Repubblica (p.22) parla Bernadino Leòn, l'inviato Onu che ha tentato di costituire un governo di unità nazionale, al quale però si sono opposte le fazioni di Tripoli e Tobruk: "Nel Paese c'è che sabota l'accordo di pace – dice Leòn – ma le Nazioni Unite non lo permetteranno e agiranno con delle sanzioni". Leòn ha appena accettato l'estensione del suo mandato chiestagli da Ban Ki-Moon e continuerà a lavorare per l'accordo "che, nonostante le opposizioni, ha l'appoggio di molti parlamentari e la cui proposta è stata presentata dagli stessi libici. L'Onu lavorerà per mettere pressione per la conclusione entro breve visto che la minaccia del Daesh è molto seria". Al Corriere (p.15) parla l'ammiraglio Enrico Credendino, a capo dell'Operazione Ue, Sophia, contro gli scafisti: "La Libia è la Somalia del Mediterraneo. E' stallo totale, sono pronto a parlare con i libici quando ci sarà un governo: quando ci inviteranno ad intervenire nelle loro acque, e l'Onu lo consentirà, la missione sarà più efficace e gli scafisti non potranno neppure mettere in mare le barche. Finora abbiamo già preso 20 barconi assestando un duro colpo agli scafisti. La nostra non è una missione di guerra, chi parla di bombardamenti dice sciocchezze, ma siamo comunque pronti a sparare se i migranti non sono in pericolo". Angelo Panebianco sul Corriere (in prima e p.28) parla della stabilizzazione del Mediterraneo dicendo che "si dà troppa fiducia ai caschi blu dell'Onu: per difendere la sicurezza bisogna valutare come intervenire. Non con il placet Onu, ma in accordo con la Nato. Contro le minacce dell'Is le ragioni giuridiche contano zero".


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