Commentario del 16.10.2015

IN PRIMA PAGINA
Manovra espansiva (Sole): giù le tasse su casa e imprese (Messaggero), tagli timidi (Sole). Via alla manovra da 27 miliardi, canone tv in bolletta (Repubblica). Via le tasse su ville e castelli e 8 euro al mese agli statali (Fatto). Poliziotti furiosi: "Presi in giro dallo Stato" (QN). Ma per Roma e il Giubileo soccorso per decreto da 500 milioni (Messaggero). L'Unità: "siamo fuori dal tunnel". Su tutti i giornali la legge di Stabilità nel dettaglio e con commenti e analisi. Consumi e crescita, è l'addio all'austerità (Messaggero). Unica certezza, sale il debito (Giornale). Il punto debole restano le coperture (Corriere). Renzi prova a ritrovare il 40,8% delle europee (Sole). Intanto a Bruxelles c'è un'intesa sui migranti: tre miliardi alla Turchia per controllare le frontiere (Corriere).  Mentre Obama ci ripensa sull'Afghanistan: "Resteremo a Kabul" (Stampa), sicurezza a rischio (Avvenire). E l'Italia? Si chiede il Corriere. Sul fronte interno ancora Roma in primo piano con il dossier Cantone sugli appalti dell'Atac – irregolare il 90% (Corriere) – e la copertina dell'Espresso: "L'abbuffata continua". Marino si è dimesso ma restano i funzionari che hanno alimentato il malaffare. Ostellino sul Giornale: Marino inetto ma fatto fuori da dei banditi. Il Foglio lancia per Roma la candidatura di "una Boschi" e di De Bortoli a Milano. Il Fatto riprende l'intervista al Papa di Paris Match: "Io Francesco: prete di strada in un mondo insostenibile".

POLITICA
Slittano le unioni civili e sulle adozioni i 5Stelle si dividono (Repubblica p.15): la Boschi in tv conferma lo slittamento al 2016 del ddl Cirinnà. Una frenata strategica, visti i tormenti del Ncd, a cui ora si aggiungono i ripensamenti dei 5Stelle sulle adozioni. Ieri scontro anche sui tempi di discussione della riforma Boschi (Corriere p.12): il governo spinge per fare presto, Fi frena. La Boschi: "Inaccettabile perdere tempo". Il sospetto è che il Pd voglia unire referendum e amministrative. Questo mentre si riaffacciano voci di modifiche all'Italicum, col Pd che pensa di nuovo a un premio di coalizione (Stampa p.6): modifiche concesse però solo a voto vicino e dando più seggi al primo partito. Intanto è battaglia nel Ncd: in sei pronti a lasciare (Messaggero p.9). Ma il partito conferma l'appoggio al governo e guarda a Verdini, Scelta Civica e Fitto (Repubblica p.10). Schifani al Corriere (p.13): "Nessun esodo, noi avanti. Ncd non sparirà nel Pd". "Come potrà Quagliariello votare contro una legge di Stabilità scritta con la mano destra?". Cicchitto a Qn (p.8): "Quaglieriello masochista. Pronti a unire le forze da Ncd a Fitto e Verdini per un nuovo soggetto politico che si allei con Renzi". Su Repubblica (p.11) parla Alfano: "Quagliariello sbaglia tutto. Con il premier fino al 2018, fa quello che diciamo noi".  "Con la legge di Stabilità ho realizzato i manifesti 6x3 della mia giovinezza, quando a 30 anni entrai in Parlamento con Berlusconi". Per il Corriere (p.14) possibili altri arrivi pro-Renzi da FI e soprattutto, possibile l'appoggio esterno da Verdini (Corriere p.15): in cambio chiederanno di inserire in Finanziaria il Ponte sullo Stretto, un super condono edilizio in Campania, più soldi alla sanità e fiscalità di vantaggio per il Sud. Obiettivo: assorbire gli esuli del Ncd del Sud, come FI sta assorbendo quelli del Nord.
Ma a preoccupare Renzi non sono i numeri in Parlamento ma le elezioni amministrative, alla luce dei risultati dei sondaggi. A Roma col Pd al 17-19%  Renzi punta su Gabrielli. A Milano la vittoria sarebbe assicurata solo se si candidasse Sala, anche se il Foglio avanza la candidatura di De Bortoli.

ECONOMIA
"Manovra anti-tasse da 27 miliardi" (Sole p.2): abolite Imu e Tasi sulla prima casa, ammortamenti del 140% sui nuovi macchinari, taglio Ires dal 2016 solo se c'è il via libera Ue alla clausola "migranti", bonus confermati per i lavori in casa, 600 milioni per le famiglie povere, prelievo Iva al 5% perle start up, canone Rai (ridotto) nella bolletta elettrica, ridotto anche lo sconto sulle assunzioni ma confermato, part time incentivato per gli over 63,  spending review da 5,8 mld, di cui 2 dalla sanità, tetto del contante a 3000 euro. "E' l'Italia col segno più" della legge di Stabilità (Repubblica p.7), la seconda del governo Renzi, presentata ieri dal premier con slide e tweet. "Una legge di fiducia" (Sole p.5) perché abbassa le tasse "in modo sistematico, costante e sorprendente" (Corriere p.5). Ma l'addio alla Tasi agita Bruxelles (QN p.5): Dombrvvskis: "Le azioni del governo italiano non vanno nella giusta direzione". Dubbi di Bruxelles anche sull'extra deficit (Repubblica p.6). Ma Renzi ostenta certezza: "Dombrovskis chi? Ho già l'accordo Merkel e Juncker" (Sole p.2). Altro punto debole, le coperture con l'aumento del deficit (Repubblica p.2): solo 5,8 miliardi di tagli, 13 di flessibilità, 2 dalla ripresa: circa la metà della manovra è in deficit (Messaggero p.2, Stampa p.4). E sui risparmi di spesa il conto è sceso a 5,8 mld, metà di quanto programmato (Messaggero p.5). Franceschini: "Per la cultura 150 milioni in più, assumeremo 500 professionisti" (Stampa p.4). La ministro Guidi all'Unità (p.3): "Finalmente per le imprese c'è un orizzonte chiaro". Squinzi: "Giudizio positivo, il massimo che si può fare nell'attuale situazione" (Sole p.5). Giudizio negativo dalla Cgil, luci e ombre per la Cisl, la Uil aspetta di vedere il testo ma tutti concordi nel criticare su pensioni e pubblico impiego (Sole p.5).
"Una sfida di crescita ma non senza incognite", il giudizio del Sole (Gentili in prima e a p.3): il riferimento è all'incertezza delle coperture, alla timidezza dei tagli e all'ottimismo sulle stime di crescita. Idem Marro sul Corriere (p.6): il punto debole restano le coperture, ma c'è massima attenzione al ceto medio. "Con la manovra Renzi prova a ritrovare il 40% delle Europee e un Pd pigliatutto", scrive la Palmerini sul Sole (p.32). "Quaresima archiviata", finalmente una manovra con chiari intenti espansivi il giudizio di Repubblica (Riva in prima e a p.36). Anche per Sapelli (Messaggero in prima e a p.33) è l'addio all'austerità. "Una scommessa a rischio sulla ripresa" per la Stampa (Lepri in prima e a p. 25). Un mix di "coraggio e furbizia", per Avvenire (Riccardi in prima), che somiglia molto a Renzi. "Unica certezza, sale il debito" il giudizio di Porro (Giornale in prima): per Renzi contava solo abolire l'imposta sulla prima casa e l'aumento di deficit pubblico per dare la "scossetta" che serve. Tanto pagheranno i nostri figli. Belpietro su Libero: "E' l'Italia col segno più ma a salire è il debito". "Tutti i problemi rinviati al 2017" l'analisi del Fatto. E per gli statali aumenti-mancia: 8 euro al mese (Fatto p.3). Ieri poliziotti in piazza per i contratti e con loro Salvini e la Meloni.

EUROPA
Piano Ue-Ankara: tre mld di aiuti per gestire i profughi (Corriere p.11 e tutti): annunciato durante la riunione dei 28 capi di Stato e di governo l'accordo di massima raggiunto tra Bruxelless e Turchia. Previsti controlli più stringenti alle frontiere turche e  integrazione dei siriani, l'Europa in cambio si impegna a sostenere finanziariamente l'accoglienza dei turchi e ad accelerare il negoziato di adesione, da valutare la richiesta turca di riconoscimento dello status si "Paese sicuro". Angela Merkel ha attribuito "un ruolo chiave" nella gestione della crisi migratoria alla Turchia e domenica si recherà ad Ankara per parlare con Erdogan mentre Hollande mette un freno all'accordo: "Vigileremo affinchè le condizioni non siano solamente poste, ma anche rispettate". Per Cerretelli sul Sole (p.30) "l'Ue, con l'acqua alla gola e divisa, è costretta a chiedere alla Turchia quella solidarietà che è incapace di esprimere al proprio interno pagando carissima l'apertura turca" e Libero (p.8) polemizza: "L'Ue cede al ricatto di Erdogan". Intanto Renzi replica al presidente del consiglio europeo, Tusk, che qualche giorno fa aveva accostato l'Italia all'Ungheria: "Frasi irrispettose e sbagliate" ha detto Renzi di fronte ai capi di Stato dei 28 (Stampa p.10 e tutti). L'Italia ha poi ricevuto i complimenti del segretario Onu, Ban Ki-Moon, che ha ringraziato Roma "per quanto fatto" (Repubblica p.20).
Oltre alla vicenda migranti, in Ue tiene banco la trattativa per evitare una Brexit: a novembre in arrivo le richieste di Londra per negoziare la permanenza nell'Unione (Sole p.30).

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