Commentario del 01.04.2022

PRIME PAGINE
Putin e l'Europa, sfida sul gas (Corriere tutti). Il leader del Cremlino
ricatta l'Ue con il gas (Repubblica, QN e tutti). "Il gas avvelena i
rapporti" titola Avvenire. Il Fatto scrive: gas, inciucio sui rubli tra
Europa e Putin. Putin alla guerra del gas (Stampa). Ma il Foglio
attacca: pagare la guerra a Putin? Ora basta. Il piano del commissario
Ue Breton, che parla alla Stampa e punta su "carbone e nucleare".
Bloccato il 90% delle rinnovabili (Sole). Intanto, l'Italia – annuncia
il premier – è stata accettata come garante dalle parti in guerra
(Tempo). Draghi con Putin candida l'Italia a "garante" della pace
(Avvenire).
Italia-Politica. Armi all'Ucraina, passa la fiducia. Conte a Mattarella:
"I 5S con Draghi" (Repubblica). "Non voglio la crisi" assicura il leader
grillino al Capo dello Stato (Corriere). Il premier cede a Conte che si
smarca dal Pd (Fatto). Per il Giornale "Conte dichiara guerra al Pd,
nasce il partito No Nato".
Covid, Speranza: "Fine dell'emergenza. Ma servirà la quarta dose"
(Repubblica). Scuola, lavoro, ristoranti: l'Italia prova a riaprire
(Corriere).
Italia-Economia. L'inflazione arriva al 6,7%. Alimentari, rincari record
(Corriere). Energia e alimentari fanno volare l'inflazione al 6,7%, mai
così alta in Italia da 31 anni (Sole).

ECONOMIA
Gas, arriva il dietrofront e l'ultimatum (ambiguo) di Putin: "Rubli o
stop alle forniture" (Corriere p.8 e altri). Il pagamento potrà avvenire
attraverso un doppio conto. Colloquio tra Draghi e il cancelliere
Scholz. Gli Usa preleveranno un milione di barili di petrolio al giorno
dalle riserve strategiche. Ma ora rischiamo di restare senza gas,
valgono i contratti. I dubbi sul decreto del Cremlino, pericoli sulle
forniture all'Ue. Dal gasdotto che arriva al confine italiano di
Tarvisio passando per l'Ucraina i flussi sono aumentati da quando è
iniziata la guerra. Timori di Francia e Germania. Un miliardo sul "Conto
K" e Mosca elude le sanzioni, scrive invece il Messaggero (p.3).
Versamenti alla banca di Gazprom in euro, e dollari subito convertiti in
moneta locale. Prestanomi e criptomonete nella corsa degli oligarchi a
nascondere i patrimoni. Dall'Algeria a Baku, corsa del governo per non
restare a secco (Repubblica p.4). L'esecutivo sta chiudendo accordi con
i Paesi produttori per rimpiazzare il metano di Mosca. Si punta a
coprire oltre metà quota russa entro fine anno. Il Sole (p.3) però parla
di rinnovabili bloccate per il 90% e produzione di gas in caduta.
Autorizzazione per i nuovi impianti eolici ferme al 99%, poco meglio per
il fotovoltaico. Cala ancora a febbraio l'estrazione nazionale di gas
(-25%), impianti fermati nell'Adriatico. La Stampa (p.6) parla di
"labirinto dell'energia". Il 74% della produzione di gas da Mosca è
importato dai Paesi occidentali: indipendenza difficile. Gli Stati Uniti
si candidano a sostituirla, ma l'escalation rischia di fermare le
imprese. Il commissario europeo Breton: "Pronti a sostituire il metano
russo, ma serviranno carbone o nucleare". Il piano prevede "più Gnl e
spinta all'eolico e al solare. E se non basta si potranno riattivare le
centrali: una misura estrema".
Gli effetti del caro energia intanto continuano ad avere impatto.
Salgono i prezzi di frutta e verdura: 2mila euro in più a famiglia
(Messaggero p.7). L'inflazione annua si impenna al 6,7%, è il livello
più elevato dal luglio del 1991. Bollette e prodotti di largo consumo
mai cosi in tensione da oltre vent'anni. Ormai è un'economia di guerra,
inflazione ai massimi dal 1991, titola anche il Giornale (p.3), che
parla anche di disoccupazione in calo e boom di contratti a termine.
Anche Repubblica (p.28) sottolinea come il record di contratti a termine
spinga il lavoro, mentre gli indeterminati scendono. Timori per il Pil,
con Visco che lancia l'allarme: "Dalla guerra ferite profonde".
 Secondo Libero (p.5) gli effetti del caro-bollette si ripercuotono
anche sulla sanità, che rischia il collasso. Appello al premier delle
imprese socio-sanitarie: "Impossibile coprire i costi di gestione per
l'assistenza ad anziani e fragili".

POLITICA
Il voto sul Dl Ucraina crea tensioni nella maggioranza: il governo
ottiene la fiducia con 214 sì e 35 contrari ma è l'intesa sul 2% di Pil
in spese militari a creare problemi. Non si placano le polemiche. "La
fiducia è passata, la crisi no" scrive il Fatto (p.5). Conte va
all'attacco anche se rassicura Mattarella sulla lealtà all'esecutivo
(Corriere p.10 e tutti). Tra il leader del Movimento e il premier è
scambio di battute piccate: "Nessun dietrofront" dice Draghi rispetto
allo slittamento al 2028 dell'impegno di aumentare la spesa militare al
2% del Pil, ma Conte ribatte: "Stai mentendo". Questo il botta e
risposta, che ha irritato il premier,  ricostruito da la Stampa (p.14).
Ma Conte – che ieri è salito al Colle e ha rassicurato Mattarella - è
andato anche all'attacco del Pd: "Non siamo una loro succursale, ci
devono rispettare" (Repubblica p.11 e tutti). Libero (p.7) vede
l'alleanza giallorossa a pezzi e sottolinea come Conte stia provando a
fare il duro. E Letta sarebbe preoccupato sia per il governo che per le
urne del rapporto con il M5S (Stampa p.15): i timori del leader dem sono
di una escalation da parte dei grillini, che logorerebbe l'esecutivo e
portare il premier a mollare, un fatto che farebbe implodere l'alleanza
di centro-sinistra. Il segretario del Pd continua comunque a chiedere
calma ai suoi, anche se tra i dem monta l'ira contro "l'osceno balletto"
dei 5S (Repubblica p.13).
Election day il 12 giugno: il Viminale ufficializza le date del voto
sulle Amministrative, che coinciderà con i quesiti referendari sulla
giustizia proposti da Lega e Radicali (su tutti). "Una vittoria di
Salvini" secondo il Tempo (p.7), visto che i quesiti sulla giustizia
avranno più possibilità ora di raggiungere il quorum. "Si risparmia"
evidenziano Libero (p.13) e Giornale (p.16): 200 mln di euro in meno.
Sarà un test per il centrodestra, segnala il Messaggero (p.10): da
osservare la sfida del Nord e il nodo della tenuta della coalizione, che
rischia di andare però divisa in Sicilia.
Covid, Italia fuori dall'emergenza: anche i contagi in frenata spingono
verso la normalità (Stampa p.20 e tutti). Da oggi addio al Green Pass
all'aperto e al primo pacchetto di restrizioni: i casi sono in
diminuzione a poco più di 73mila nelle 24 ore, ma aumentano i ricoveri.

ESTERI
"Roma sarà garante, lo chiedono Mosca e Kiev", il Corriere (p.10-11)
riporta le parole del premier Mario Draghi e il retroscena della
telefonata con Putin: "Sul cessate il fuoco ha detto che le condizioni
non sono ancora mature. Il pagamento in rubli delle forniture di gas
russo? Inaccettabile". Nonostante le speranze di pace, l'attacco
prosegue: "Mosca vuole un terzo del Paese". A Mariupol,
evacuazione-incubo. Ucciso un miliziano italiano (Repubblica p.8 e
tutti). Sul campo di registra una ritirata "strategica" dei russi per
chiudere le falle. Il leader polacco Morawiecki: "Putin mira a tutto il
Donbass e al Sud". L'obiettivo del Cremlino è negoziare la tregua da una
posizione di forza. Non ci ha mai creduto nessuno, in Ucraina, che la
de-escalation fosse un'opzione credibile, e che avrebbe risparmiato
vite. "L'unica trattativa che conta è quanto sappiamo resistere nei
nostri territori", ha detto Vitaliy Kim, il governatore scampato al
missile che ha sventrato il palazzo della Regione di Mykolaiv e il suo
ufficio. A Mariupol, il corridoio della paura. Chi è rimasto racconta di
palazzi che tremano in continuazione per le bombe. Intanto a Chernihiv,
nel Nord, i mezzi di soccorso sono stati colpiti. I rinforzi russi
arrivano a Sud-Est. I russi lasciano Chernobyl: "Soldati contaminati e
malati". Intanto aumenta il numero dei disertori in Russia. "Non andiamo
a combattere": i soldati dicono no allo zar anche con le carte bollate
(Repubblica p.6, Stampa p.8). A Krasnodar 12 ufficiali sono stati
licenziati: "Non è una guerra? Allora non siamo obbligati a combattere".
Molti militari stanno rifiutando di combattere, e se anche sono arrivati
in Ucraina hanno poi deciso di tornarsene a casa. Putin sempre più solo
e mal consigliato: "Ormai non parla più nemmeno ai falchi" (Repubblica
p.7, Corriere p.13). Il presidente non ascolta più nessuno. Non crede
nei negoziati di pace, se non per guadagnare tempo, ed è ancora convinto
che sia possibile conquistare la costa del mar d'Azov e la parte di
Donbass ancora sotto il controllo di Kiev.  In assenza di vittorie
militari, Vladimir Putin potrebbe presto rivendicare una incruenta
vittoria politica, come lo fu l'annessione della Crimea otto anni fa.
L'Ossezia del Sud che nel 1991 ha autoproclamato l'indipendenza dalla
Georgia terrà un referendum per unirsi alla Russia. Previsto oggi il
vertice Europa-Cina: "Non aiutate la Russia" (Messaggero p.2). "La Cina
non aiuti la Russia ad aggirare le sanzioni occidentali e scelga da che
parte stare": l'ambiguità mantenuta finora "non è nel suo interesse". È
questo, in sintesi, il messaggio che i presidenti di Consiglio europeo e
Commissione, Charles Michel e Ursula von der Leyen, affidano al summit
bilaterale Ue-Cina di oggi. Per quanto riguarda i negoziati, Kiev punta
su Erdogan. Mosca vieta l'ingresso ai leader della Ue (Corriere p.12,
Stampa p.4). Il leader turco è ottimista su un altro round, lavora a un
vertice tra i due presidenti rivali e loda gli sforzi di Macron e
dell'oligarca Abramovich.

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