Commentario del 24.04.2022

PRIME PAGINE
Guerra in Ucraina, attacco a Odessa (Messaggero). Missili dal mare, strage a Odessa (Stampa). E ora la Moldavia ha paura (Repubblica e altri). Zelensky attacca l'Onu e Putin avanza nel Sud (Fatto). "Ministri americani a Kiev" (Corriere). Zelensky: "aspetto Draghi" (Repubblica). L'Italia studia l'invio di Lince e artiglieria.  Giornale segnala gli intrighi internazionali: si muovono le spie.
Italia-Politica. Centrodestra, ecco perchè la Meloni non farà sconti (Libero). Sul Giornale il messaggio di Tajani (Fi) a FdI: "Leader è chi fa vincere".
Italia-Economia. Il Sole riporta l'allarme di Confindustria sul Pil con Bonomi che chiede di andare avanti con le riforme. Orlando alle imprese: "Aiuti se alzate i salari" (Stampa).
Esteri-Francia. Macron 2, l'ultima chance per l'Europa (Repubblica). Il presidente uscente "vede" la rielezione, Le Pen appesa agli anti-sistema (Giornale). Macron si affida a chi non lo ama, mentre la Le Pen al Corriere: "Ritorni l'Europa delle nazioni".
C'è l'accordo in Europa: freno ai big tech e stop ai contenuti illegali sul web (Sole).

ECONOMIA
Petrolio e gas russi, intesa Usa-Europa per l'uscita graduale (Messaggero p.6-7). Si va verso uno stop selettivo: si muoveranno per primi i Paesi meno esposti. Uno schema che dopo il greggio verrebbe replicato anche per il metano. E l'Italia vuole la corsia veloce per l'energia, si sbloccano così 600 progetti. Nel nuovo decreto l'Autorizzazione Unica taglia i tempi per il via libera dalle Regioni. Una norma anche per allargare al massimo il numero di edifici su cui installare i pannelli.
Per il petrolio russo l'idea dell'Ue è quella del tetto ai prezzi, e gli Usa avvertono: "Nessuno violi le regole". La proposta arriverà mercoledì sul tavolo di Bruxelles. Washinghton pronta a ritorsioni contro chiunque decidesse di acquistare da Mosca a valori superiori.
Su Stampa (p.12-13) l'avvertimento di Orlando alle imprese: "Sì agli aiuti, ma alzate i salari". Bonomi: "Giù le tasse sul lavoro", Visco: "Gas meno caro solo da luglio". Ma l'industria è dentro la crisi. Secondo il report di Confindustria infatti c'è "netto indebolimento, crescita in bilico anche nel secondo trimestre".
Su Repubblica (p.26) spazio ai dati Istat sul 2021. L'inflazione provoca un milione di poveri in più, cibo e bollette pesano sulle famiglie. L'indice corre verso il 6%, aumentano le difficoltà a sostenere le spese essenziali. Per Libero (p.19) l'inflazione è una tassa occulta che ci costerà 40 miliardi. Secondo il Def, quest'anno lo Stato incasserà un forte extra-gettito legato al carovita. Vista la situazione serve reintrodurre il "fiscal drag" per aumentare il potere d'acquisto. Secondo il QN (p.8) la guerra ci toglie anche il grano. Prezzi folli, ora è incubo carestia. Ottanta Paesi nel mondo a rischio fame, secondo gli esperti le quotazioni erano già alte, ma il conflitto ha dato la spinta. In Occidente la stretta sui prodotti alimentari peserà sull'economia. Ma nel Sud del mondo metterà in pericolo 47 milioni di persone.
I ministeri assumono: arrivano i concorsi per undicimila posti (Messaggero p.10). Oltre metà destinati a Difesa e Viminale, al Tesoro mille posizioni aperte. Le professionalità andranno ad aggiungersi a quelle previste per il Pnrr.

POLITICA
L'Anpi fa dietrofront: "Resistenza in  Ucraina, legittimo usare le armi" (Messaggero p.8). Dopo le parole di Mattarella, il presidente Pagliarulo corregge il tiro: "Stop invasione". A Roma due cortei, divisi gli ex partigiani: "No al neutralismo e al tifo per Mosca".
Intanto Roma si fa garante per Kiev e Mosca, Zelensky: "Aspetto Draghi" (Stampa p.11). Presto vertice con la Turchia. La Russia espelle 30 funzionari italiani.
Scenari politici. Letta e Speranza, campo largo per il 2023: "Ora unità a sinistra" (Repubblica p.17). Il ministro della Salute eletto segretario, Calenda si smarca dai 5S, Renzi non invitato.
Per la Stampa (p.16) sono prove di reunion. Al congresso di Articolo 1 nuovo patto tra Letta e Speranza: "Insieme per un governo progressista, battiamo la destra". Secondo Libero (p.2-3) sono accuse e insulti sul 25 aprile: tra partigiani e Pd è guerra civile. I dem attaccano l'Anpi sulle armi a Kiev, i centri sociali fanno manifesti contro Letta. Repubblica critica la marcia per la pace di Assisi. Serra ammette: siamo lacerati.
Nel centrodestra ariva il messaggio di Tajani a Meloni: "Leader chi fa vincere gli alleati" (Giornale p.12). Il coordinatore azzuro replica a FdI. E il Cavaliere rilancia: "Noi determinanti, sarò a Napoli il 21 maggio". Libero (p.6) parla però di ripicche continue da Palermo a Verona: la coalizione si spacca alle amministrative. Nessuna intesa nei capoluoghi siciliani, rottura anche a Parma e Catanzaro. La Russa: "Se fontana non si candida, un nostro uomo in Lombardia nel 2023".
Istruzione, sul Messaggero (p.11) intervista al ministro Bianchi: "Scuola aperte in estate. Le chat? Sbagliato vietarle". Poi annuncia: "Assumiamo 70mila prof, ma i quizzoni cambieranno".
Covid, arrivano le nuove regole per l'estate (Stampa p.19). Allentamenti previsti dal 1 maggio, ma non sarà un liberi tutti. Ancora precauzioni per entrare nelle strutture sanitarie. Basta restrizioni, anche al chiuso, per bar e ristoranti. A scuola si andrà avanti fino all'estate con le protezioni.

ESTERI
Nelle trincee di fango con i soldati ucraini: "Ora siamo fratelli" (Corriere p.2-3). Nei rifugi a pochi passi dalle linee russe, tra giovanissimi militari di Kiev che vivono da due mesi al freddo e sotto bombardamenti continui: "Dateci armi, vinceremo". Intanto però è una Pasqua di sangue: i missili dei russi colpiscono a Odessa e ci sono almeno otto morti. Bombardato un palazzo residenziale di 15 piani nella zona sud della città. La contraerea ha intercettato solo due dei sei ordigni lanciati.
Kiev però annuncia: "Abbiamo ucciso due alti generali russi" (Messaggero p.2-3). Attacco ad Odessa, muore anche un neonato. E intanto la guerra entra nel terzo mese, prosegue l'offensiva nel Donbass. Repubblica (p.2-3) racconta de la grande paura della Moldavia dopo le minacce di Mosca: "Siamo un Paese fragile". Nella capitale Chisinau l'incubo che Putin voglia estendere la guerra dall'Ucraina alla Tansnistria. Le spie del Cremlino sarebbero pronte a destabilizzare il Paese per giustificare un attacco militare. La Stampa (p.6) racconta invece dei bambini in trappola nelle catacombe. Il Battaglione Azov diffonde un video dall'acciaieria di Mariupol: "Siamo qui da mesi, vogliamo tornare a casa e rivedere il sole". Non solo la Moldavia, su Repubblica (p.4) intervista a Zuzana Caputova, presidente della Repubblica slovacca: "Temiamo i russi, la Slovacchia è pronta a ospitare le truppe Nato. Se Putin raggiungerà i suoi obiettivi, nessun Paese vicino si sentirà in salvo".
Putin però vuole cancellare il nome Ucraina: "Si chiamerà Novorossiya" (Stampa p.8). A Mosca anche l'hotel più famoso costretto a cambiare nome. L'ucrainofobia dilaga, arrestati per un paio di scarpe gialloblù.
L'Occidente si muove con il vertice Usa-Ue a Ramstein: si va verso un'economia di guerra (Stampa p.10). Venti Paesi riuniti nella base in Germania: la produzione di armi decollerà. E Zelensky annuncia: "A Kiev Blinken e il capo del Pentagono: sono grato a Draghi" (Corriere p.5). Il presidente ucraino: non ho il diritto alla paura. L'annuncio (in anticipo su Washinghton) dell'arrivo dei due alti rappresentanti Usa: "Medieranno con Berlino". L'appello a Papa Francesco: "Ci aiuti a sbloccare i corridoi umanitari". E Roma prepara i cingolati pesanti (Corriere p.10). L'Italia va infatti verso il terzo decreto per le armi in Ucraina, che includerà mezzi "semoventi" di artiglieria. Di Maio: noi tra i Paesi garanti di un negoziato.
Voto in Francia, l'astensione fa paura ma Macron sogna il bis (Messaggero p.9). Oggi il ballottaggio con Le Pen per la conquista dell'Eliseo. Urne chiuse alle 20. Tante incognite sul voto a partire dall'affluenza, prevista ancora in calo. Oggi la Francia al voto, Macron l'ha rinnovata ma resta l'estremismo, scrive Repubblica (p.15). Il bilancio dei suoi cinque anni all'Eliseo: bene tasse, lavoro e starup. Aveva però promesso, senza riuscirci, di indebolire le spinte più radicali. In popolarità meglio di Hollande e Sarkozy. Sul Corriere (p.13) intervista a Marine Le Pen: "Voglio la Ue delle nazioni, a Putin non servono lezioni di moralità". Poi aggiunge: "Quando il conflitto in Ucraina sarà finito, dovremo fare in modo che la Nato si riavvicini alla Russia. Perché il più grande pericolo per noi è l'alleanza tra Mosca e la Cina. Stanno già creando una moneta comune".

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