Commentario del 08.04.2022

PRIME PAGINE
Guerra in Ucraina. Embargo e armi contro Putin (Corriere). "Invieremo armi": secondo gli strateghi russi ora Zelensky può vincere (Messaggero). Il Fatto: fine guerra mai, Johnson manda i tank. Il fronte del Dombass: verso la resa dei conti nella regione contesa (Stampa). Di Maio al Messaggero: "Pronti a essere i garanti se si parla di pace". Il ministro degli Esteri parla anche ad Avvenire: "Basta negazionismo e ora Difesa comune". Mosca intanto attacca l'Italia e ammette gravi perdite (Giornale). L'Onu sospende Mosca dal Consiglio dei diritti umani. Cina contraria (Repubblica, Stampa e altri).
Ok allo stop graduale al carbone russo (Sole). Gas, l'Ue chiede l'embargo totale, pressing dell'Italia sul Recovery di guerra (Messaggero). Il sondaggio Ipsos sulla Stampa: un italiano su tre dice no alle sanzioni (Stampa).
Italia-Economia. Draghi irritato: "Le tasse non aumenteranno". Ma è lite continua sulla delega fiscale (Stampa, Messaggero e tutti). Vertice con i partiti per ricucire (Sole). "I migliori traballano" titola il Tempo. L'idea dei sindacati – riporta il Giornale -: spunta la tassa di guerra. Libero attacca: sinistra pronta alla crisi pur di rifilarci le tasse.
Italia-Politica. Draghi abbassa termo e condizionatori (QN). Libero: come fare male a Putin senza spegnere l'Italia.
Esteri-Francia. Macron l'anti populista fa i conti con i francesi (Corriere). Su Repubblica intervista a Macron: "Resto all'Eliseo contro gli estremismi". Marine Le Pen riparte da Sud: "Vogliamo una donna presidente" (Stampa). Marine può farcela, l'Europa trema (QN).

ECONOMIA
"Le tasse non aumentano": Draghi interviene dopo il pressing di Lega e Forza Italia su catasto, affitti e risparmi (Messaggero p.8, Corriere p.16 e tutti). I due partiti di centrodestra chiedono un incontro urgente: maggioranza agitata e lavori della commissione sulla delega fiscale interrotti perchè è "impossibile andare avanti". Allora il premier assicura: "Non ci sarà nessun rialzo". Antonio Tajani, numero due di Fi, a Libero (p.2): "Vogliamo la tutela della casa e non vogliamo in nessun modo che vengano messe le mani nelle tasche degli italiani. Mi auguro non ci sia la fiducia sulla delega fiscale, o che ci sia un accordo sui contenuti. Noi non abbiamo nessun problema con il governo, però sui contenuti non possiamo cedere". Martedì previsto il confronto a Palazzo Chigi. Secondo Libero (in prima e p.2) il centrodestra unito dice no alle tasse e il Pd minaccia: "Governo a rischio". Il leghista Gusmeroli, vicepresidente della commissione Finanze, a Repubblica (p.20) dice: "Sono Pd e 5S che vogliono far saltare tutto. Semplicemente noi non possiamo approvare una riforma del fisco che preveda aumenti delle tasse sulla casa, sui risparmi, sugli affitti". Ma – avverte Repubblica (p.10) – le liti sulle riforme mettono a rischio gli obiettivi del Pnrr. Le fibrillazioni nella maggioranza e le valanghe di emendamenti rallentano il calendario concordato con Bruxelles.
Draghi nel frattempo lavora al patto sociale: appuntamento a dopo Pasqua per convocare sindacati e rappresentanti delle imprese con l'obiettivo di cercare soluzioni il più possibile condivise (Sole p.9). Il premier punta a un patto sui salari, la Cgil chiede una patrimoniale (Repubblica p.28). I 5 mld per il decreto aiuti non bastano a sostenere lavoratori, famiglie e imprese in emergenza, dicono i sindacati, che chiedono uno scostamento di bilancio o un prelievo del 10% sugli extraprofitti incassati dalle imprese. Ma Landini rilancia anche la richiesta di una patrimoniale come "contributo di solidarietà".
Dai sindacati arriva intanto la proposta di una tassa di guerra: prelievo dell'1% sui patrimoni più alti (Giornale p.3).
Intanto, la crisi energetica per la guerra in Ucraina porta il governo a pensare nuove misure anche per contenere i consumi: l'esecutivo impone di cambiare di un grado la temperatura negli uffici pubblici per risparmiare energia (Repubblica p.13, Corriere p.11). Stretta in arrivo su termosifoni e condizionatori.
Interessi sul debito, 30,4 mld in più di spesa in tre anni (Sole p.8): alla base del no allo scostamento nel Def l'effetto della crisi sui titoli di Stato. Secondo le stime, il costo è al 3,5% del Pil nel 2022, 10,7 mld sopra le previsioni della Nadef.

POLITICA
Scintille tra Draghi e Mosca. Il premier replica alle accuse della portavoce degli esteri del Cremlino Zakharova: "Indecenti le sanzioni? No, indecenti sono i massacri che vediamo ogni giorno" (Stampa p.10 e tutti). Di Maio al Messaggero (p.6): "Non dobbiamo cadere nelle provocazioni, penso che abbia già detto tutto molto bene il presidente Draghi. Indecenti e vigliacchi sono i massacri". Il ministero degli Esteri parla anche ad Avvenire (in prima e p.8): "La Russia ha superato la linea rossa. Dobbiamo allontanare questa violenza antidemocratica che vuole invaderci. Spese militari? L'Italia è per la Difesa comune e per una politica estera coordinata, così si garantisce la sicurezza". Un sondaggio Ipsos sulla Stampa (in prima e p.11) fotografa l'opinione degli italiani sulla guerra in Ucraina: scende il numero di chi si dice molto preoccupato e si riducono i timori di una trasformazione in un conflitto mondiale o nucleare. Un italiano su due preoccupato per le conseguenze economiche, ma è in aumento anche la percentuale di chi teme un coinvolgimento diretto nel conflitto. Solo una piccola minoranza è favorevole a intervenire nel conflitto, prevalente la quota di chi è favorevole alle sanzioni e appoggiano la posizione del governo.
Covid, mal di gola e respiro corto i sintomi della variante Xe. "Ma il booster ci protegge" dicono gli esperti (Messaggero p.12). L'ultima mutazione del virus è un mix tra Omicron 1 e 2 ed è più contagiosa". Intanto arriva l'allarme varianti: dopo Omicron è difficile scovarle (Corriere p.23). Gli esperti avvertono sul fatto che il tampone non basta più, mentre l'Oms inviata a continuare i sequenziamenti.

ESTERI
Crisi in Ucraina, il parlamento Ue: "Embargo totale e immediato alla Russia", ma sul carbone, stop da settembre. Per il petrolio strada in salita (Repubblica p.12, Corriere 10 e tutti). L'Ue frena su input di Berlino, il Parlamento: subito lo stop di tutto l'import, gas compreso, anche il centrodestra italiano vota per la stretta. La Von der Leyen oggi a Kiev. Draghi media sul gas con l'olandese Rutte per il tetto ai prezzi. Von der Leyen: "Ora il petrolio. Stiamo già lavorando al prossimo pacchetto, prepariamo l'uscita dal petrolio russo". Draghi intanto pressa i falchi sul Recovery di guerra.  L'Italia: "Aiuti anche a noi, oltre che all'Ucraina". Gli eurodeputati chiedono anche un tribunale speciale per i crimini di guerra. Messaggero (p.6) intervista Luigi Di Maio: "Ora conferenza di pace. Pronti a fare da garanti". Il ministro degli Esteri spiega: "La Nato non vuole la guerra, e questo è anche il motivo del no alla No fly zone. Lo abbiamo sempre detto: non è creando una guerra più grande che si mette fine a quella in Ucraina. Una terza guerra mondiale sarebbe una catastrofe per l'umanità".
Gli Usa: "L'Ucraina può vincere". Kiev implora: "Più armi". Le tre richieste del ministro ucraino Kuleba: "Armi, armi, armi" (Repubblica e tutti). Il senato americano rispolvera la legge usata contro Hitler per spedire le armi. Immediata reazione del Cremlino, con il portavoce Peskov che dice: "La scelta di imbottire l'Ucraina di armi non aiuta il progresso positivo dei colloqui russo-ucraini, e l'adozione della nuova legge al Congresso americano avrà certamente un effetto ampiamente negativo". Anche dall'Unione europea arrivano altri 500 milioni di euro per fornire equipaggiamenti. Stoltenberg: "La guerra durerà anni". E la Finlandia si prepara ad aderire alla Nato (Repubblica p.7). La Nato non ha "alcuna indicazione" che la Russia abbia rinunciato a occupare e controllare l'intero Paese. Durante il vertice con i ministri degli Esteri, il segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha spento qualsiasi illusione.
Dall'Onu intanto arriva lo schiaffo a Putin. Russia sospesa dal Consiglio Onu dei Diritti Umani. Ma la Cina vota no (Repubblica p.6-9, Messaggero p. 2 e 4 e tutti). Russia fuori con 93 favorevoli. Solo 24 Paesi con Mosca, che accusa: "Gli Usa vogliono mantenere il dominio totale". L'India decide di astenersi. Europei compatti: anche Orbán dice sì al bando. Mosca: "Decisione illegale. Ci difenderemo con ogni mezzo legale". Finora lo stesso disonore era toccato solo alla Libia di Gheddafi.  Washington mette fine ai normali rapporti commerciali e apre la strada a dazi pesanti.
Francia verso le presidenziali. Repubblica (in prima e p.19) intervista Macron: "Voglio restare altri 5 anni all'Eliseo per sconfiggere tutti gli estremismi". Il presidente è "costretto" - secondo il Corriere (p.18) - a fare i conti con i francesi: l'affaire consulenze d'oro mette a rischio Macron. In calo nei sondaggi, corre soprattutto contro la propria impopolarità. La Le Pen riparte invece dal Sud: "Alla Francia serve una donna all'Eliseo" (Stampa p.23). Corriere (p.19) intervista Éric Zemmour: "Demonizzatemi pure, la gente vuole me, non Le Pen. Lei è sottomessa alla sinistra".
Attentato a Tel Aviv: spari sulla movida due morti e dieci feriti (Repubblica p.18, Corriere p.15, Stampa p.23, Messaggero p.11 p.11). È il quarto attacco in pochi giorni.

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