Commentario del 23.04.2022

PRIME PAGINE
Ucraina, l'avanzata russa (Stampa). Putin punta su Odessa (Messaggero). Il Corriee racconta l'orrore delle fosse comuni. Su Repubblica il reportage nella catacomba di Mariupol.
Italia-Politica. Verso il 25 aprile, il no di Mattarella alle ambiguità: "La nostra pace arrivò con le armi" (Repubblica, Stampa e altri). "Mattarella – scrive il QN – esalta la resistenza ucraina". Tensioni nel centrodestra in vista delle Amministrative: ultimo avviso della Meloni agli alleati. Ronzulli: "Diktat dannosi" (Libero, Giornale). Secondo il Tempo la Meloni tende la mano a Salvini: "Sono tre mesi che non lo sento".
Economia. L'Fmi vede la recessione in Europa (Sole).
Francia, verso il voto: Macron-Le Pen all'ultiuma battaglia e il presidente cresce nei sondaggi (Stampa). Macron spera ma la Le Pen gioca la carta populista (Repubblica). Rischio astensionismo sulla conferma di Macron (Sole)

ECONOMIA
Energia, Draghi a Washinghton: fonti diversificate e stop al metano russo per isolare Putin (Repubblica p.8-9). Il nostro Paese può diventare il primo referente europeo degli Stati Uniti. Il premier a Kiev forse già la prossima settimana. Per il gas arriva il decreto sblocca-estrazioni, e il governo riaccende il carbone. La quota di produzione "termica" salirà al 10%. Si studia la riattivazione dei giacimenti in mare. Secondo la Stampa (p.10) l'Ue colpisce il petrolio russo, ma l'embargo sarà graduale. Pronto il pacchetto di sanzioni: ogni Paese gestirà i tempi dell'uscita. Secondo la Bundesbank lo stop al meta costerà a Berlino 180 miliardi l'anno. E anche la Stampa (p.11) parla di ritorno al carbone. Il governo studia il rinvio della transizione ecologica, ma rischia lo scontro. Il Tesoro valuta il rialzo della tassa sui profitti extra e scudo contro l'inflazione.
Anche il Messaggero (p.8) riporta l'allarme di Bundesbank e Fmi: recessione sicura con l'alta al gas di Mosca. Secondo l'istituto di Washinghton "impatto duro sull'Europa, l'Italia sarebbe la più esposta". Ma secondo Libero (p.6) con l'inizio della guerra l'Italia ha aumentato i consumi di elettricità. L'appello di Mario Draghi a ridurre il riscaldamento e a prepararsi ad un'estate con i condizionatori a mezzo servizio è già caduto nel vuoto, i numeri sono in crescita.
Per la Bce intanto è l'ora della stretta (Stampa p.26). Lagarde: sui tassi entro fine 2022, è la prima apertura della banchiera. La grande accelerazione della Fed spaventa i mercati, le Borse cadono. S&P intanto conferma rating e outlook: "Le riforme sosterranno l'Italia". Prospettive positive, ma le stime di crescita del Pil vengono tagliate.
Sisma, crescono i fondi statali per la ricostruzione delle case (Messaggero p.16). Verso l'innalzamento del 20% per i contributi alle abitazioni private e al 25% per le imprese. Governo e Regioni vicini all'accordo per adeguare i prezzi perché tengano conto del rincaro dei materiali.,

POLITICA
Mattarella sferza l'Anpi: "Non aiutare l'Ucraina tradisce la resistenza" (Messaggero p.6). Il capo dello Stato e il 25 aprile: "Pace non significa arrendersi alla prepotenza". Il governo prepara nuove espulsioni di diplomatici russi.
Sul fronte politico interno arriva l'ultimatum di Meloni al centrodestra: "Io lavoro per l'unità, Fi e Lega non lo so…". La leader di FdI: "Non sento Salvini da tre mesi, gli alleati vogliono sconfiggere noi o il Pd?". Stallo sui candidati in Sicilia: "Senza un accordo faremo le nostre scelte".
Anche per il Messaggero (p.10) Meloni accusa gli alleati. La leader di FdI lancia la convention del partito: "Noi non abbiamo piani B, loro puntano a sconfiggere Fratelli D'Italia, non la sinistra". Per la Stampa (p.18) è Meloni contro tutti.
Nel centrosinistra intanto ora il M5S paga Grillo. Il fondatore consulente per la comunicazione: 300 mila euro all'anno (Corriere p.17). Il Giornale (p.12) si concentra su Conte: "Da santo a impresentabile, è un dilemma per il Pd". I rapporti con Mosca e le ambiguità sulla Le Pen mandano in crisi i dem. E Letta teme per le elezioni. Conte con chi sta? Titola la Stampa (p.19). Letta apertamente anti-Le Pen, l'ex premier è titubante. Tornano gli ammiccamenti con la Lega, e Grillo prova a ricucire.
Virus, i contagi non calano e la mascherina al chiuso rimarrà obbligatoria (Stampa p.20). Più casi rispetto ad una settimana fa, in tre giorni quasi 600 morti. Si attende l'ordinanza di Speranza: linea dura al lavoro e sui bus. Magrini: "Quarta dose non indispensabile, vaccino annuale per gli over 50". Il direttore generale dell'Aifa: "Pfizer e Moderna restano i più usati. Il farmaco universale contro tutti i coronavirus non prima del 2023".

ESTERI
Ucraina, il sentiero delle fosse comuni: "Fino a 9mila corpi" (Corriere p.2-3 e tutti). Le foto satellitari hanno mostrato la terra smossa: da giorni si scava. "Sono i morti di Mariupol". Accanto al villaggio di Manhush scoperti già 300 cumuli, un'altra grande buca segnalata ieri: "Ci sono mille cadaveri". Chi scappa racconta: "I russi li hanno sepolti qui, in strada erano ovunque".
Intanto Mosca comunica di puntare fino al confine Ovest. Dubbi degli analisti. Si accelera sulla consegna di armi: decisive le prossime quattro settimane. Salta l'incontro tra il Papa e il patriarca Kirill. Il Messaggero (p.2-3) parla di piano per la conquista di Odessa e del porto: "Vogliamo tutto il Sud". La strategia in tre mosse per sottrarre a Kiev l'intera costa. L'obiettivo del Cremlino è chiudere la partita prima del 9 maggio. Repubblica (p.2-3) racconta l'inferno Azovstal e l'assalto dei ceceni agli ultimi difensori. "Arriveremo alla Moldavia", per la Stampa (p.6) sono questi i veri piani del Cremlino. Il generale Minnekayev: "Vogliamo tutta l'Ucraina meridionale", annuncia. Putin intanto manda un messaggio alla Ue: "Siete irresponsabili", e Johnson avverte: "Può vincere". Lavrov: "Negoziati in stallo perché l'Ucraina non ci risponde". Kiev smentisce e Scholz chiede di "evitare la Terza guerra mondiale" (Repubblica p.6). Al Corriere (p.6) parla il consigliere del Cremlino Dimitrij Suslov: "Noi in guerra contro la Nato. Come proseguira? Al Cremlino due idee diverse: conquista del Donbass e poi accordeo con l'Ucraina. Appaertengo a questa scuola di pensiero. Ce n'è un'altra più massimalista, il presidente non ha ancora deciso".
Si muove la diplomazia, ma Michel avvisa: Putin dice solo no. Tra Usa e Ue vertice di guerra, riferisce la Stampa (p.8). Il presidente del Consiglio europeo chiama lo Zar: nessuna tregua in vista. Martedì a Ramstein gli alleati faranno il punto, Guterres andrà a Mosca.
Repubblica (p.10) racconta intanto della rivolta degli "Stan" i Paesi satellite di Mosca che decidono di schierarsi con Kiev. Le cinque nazioni dell'Asia centrale difendono l'integrità territoriale ucraina. Il Kirghizistan vieta la "Z". Il Kazakhstan pronto a tagliare i ponti con la Russia.
Voto in Francia, Macron si affida alle grandi città: "Basta con l'odio, saprò riconciliare" (Repubblica p.16). Il fondatore di En Marche: "Dobbiamo batterci fino all'ultimo". Il suo vantaggio su Le Pen varia dagli 11 ai 15 punti. La rincorsa della Le Pen va sulle ali del populismo: "Votate contro la Francia arrogante". La leader del Rn per i sondaggi è indietro: "Il presidente non ama il nostro Paese e deride chi non lo contesta".

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