Commentario del 06.04.2022

PRIME PAGINE
Stragi, torture: orrore senza fine (Corriere). "Bambini torturati" (Stampa e altri). Zelensky chiede "una Norimberga per Putin" (Repubblica). Intanto dalla Ue nuove sanzioni a Mosca su carbone, porti, anche e tecnologia (Sole e altri).
Italia, espulsi 30 diplomatici: "Sono 007 di Mosca" (Corriere). "Guerra di spie: hanno ucciso il negoziato" titola il Giornale. Per il Fatto è la "solita ammuina". Scontro M5S-Lega (Stampa). La maggioranza litiga sulle spie: la Lega si dissocia (Libero, Repubblica e tutti).
Italia-Economia. Rincari di energia e materie prime: nel Pnrr già 3 mld di costi in più (Sole). Messaggero segnala il nodo burocrazia: Pnrr in ritardo in un Paese che deve ripartire. Def, oggi il varo: resta lo scontro tra i partiti sullo scostamento di bilancio (Sole).
Giustizia e riforma del Csm, primi voti e nuove spaccature nella maggioranza (Sole e altri).
Covid, Remuzzi al Corriere: "Cinque motivi per essere più ottimisti".

ECONOMIA
Carbone e scambi, sul tavolo Ue nuove sanzioni per 20 miliardi (Corriere p.10-11). La discussione sulle misure. Draghi: appoggio pieno dell'Italia. Finanza e politici, oggi altre mosse degli Usa. Putin pensa intanto di ridurre l'export di cibo ai Paesi ostili. Anche Stampa (p.12) sottolinea come Putin sfoderi l'arma del cibo: "Pronti a fermare l'export ai Paesi che ci sono ostili". Mosca e l'Ucraina sono tra i primi fornitori di grano e mais al mondo, ma il Cremlino non può fare a meno dell'Occidente: si sospetta un bluff.
E proprio Draghi annuncia: "Gas? Pronti a farne a meno" (Messaggero p.7). L'audizione del premier al Copasir: "Faremo tutto ciò che è necessario", e ci sono i primi problemi di approvvigionamento per le aziende di ceramica nel Paese.
"Basta col carbone russo", e Bruxelles sospende anche banche, porti e tir (Messaggero p.8). Via al nuovo pacchetto di restrizioni, stop scambi per 20 miliardi di euro. Il prossimo passo sarà colpire il petrolio, ma resta il no di Berlino al blocco del metano. La Stampa (p.13) analizza il prezzo dell'embargo. L'alt al carbone che i russi vendono all'Europa vale 4 miliardi. In Italia il totale delle sanzioni è già costato 10 miliardi di euro.
Sul fronte economico interno nel Def aiuti solo per 4 miliardi, sul Fisco invece è battaglia su Btp e affitti. Oggi la cabina di regia e poi il Consiglio dei ministri per approvare il documento. Pressing per altro deficit. Dal centrodestra un emendamento per inserire una clausola "anti-tasse". Slitta la riforma fiscale. Secondo Libero (p.4) Draghi non trova i soldi per la crisi, e i partiti insorgono. Per non toccare il debito il premier riesce a pescare solo 5 miliardi per gli aiuti. La maggioranza chiede lo scostamento di bilancio. Oggi il vertice del Def. Secondo la Stampa (p.26) però Draghi punta a un piano in due tempi, usando le nuove risorse europee: in alternativa farà deficit.

POLITICA
L'Italia espelle 30 diplomatici russi: dall'inizio della guerra in Ucraina sale a 315 il totale di quelli espulsi dai Paesi occidentali (Corriere p.8 e tutti). Dura la reazione di Mosca, che ha parlato di "decisione miope" che non rimarrà senza risposta. Contraria alle espulsioni la Lega: "La pace si raggiunge con il dialogo e la diplomazia, non espellendo i diplomatici" hanno commentato dal Carroccio, suscitando l'irritazione di Pd e M5S. "Il governo litiga pure sui diplomatici russi espulsi" titola Libero (in prima e p.8). Il Fatto (in prima e p.5) scrive: dei 30 espulsi, 25 sono militari, addetti commerciali e funzionari amministrativi dell'ambasciata e dei consolati russi nel nostro Paese; gli altri sono tecnici che servivano a fare numero, nella logica di una decisione condivisa con i governi alleati. Draghi ha parlato al Copasir e ha avvertito i partiti: "Serve trasparenza con Russia e Cina" (Repubblica p.11 e altri). Dal premier un segnale a Salvini, Conte e aziende pubbliche per rimarcare la bussola geopolitica del Paese: atlantismo, europeismo, "unità e coerenza" con gli alleati.
Sondaggio Ipsos su Repubblica (p.18): oltre il 60% degli italiani attribuisce a Putin la colpa della guerra in Ucraina, il 44% crede che un accordo di pace farà cessare i combattimenti. Italiani divisi sulle armi: il 37% è favorevole, il 38% dice no. Mentre si avvicinano al 50% coloro che ritengono che le sanzioni contribuiranno a risolvere il conflitto. I dati di un sondaggio Swg sul QN (p.4) confermano che gli italiani sono contrari all'invio di armi e prediligono le sanzioni. Negativo il giudizio sull'attività di Draghi: poco efficace secondo il 54% degli italiani. Tra i leader politici, Conte il più apprezzato per le posizioni sul conflitto: poi Letta e Meloni.
Amministrative, Pd e M5S continuano a litigare sulle armi all'Ucraina ma restano uniti alle Urne: "Col centrodestra diviso possiamo vincere" (Repubblica p.29). Conte e Letta marciano insieme nel voto per le città: l'accordo sui candidati sindaco già raggiunta per l'80% dei Comuni.
Giustizia, è tutti contro tutti: la riforma del Csm non decolla e cresce la tensione tra i partiti di maggioranza (Stampa p.18 e tutti). Nel frattempo si accende lo scontro interno al Pd: c'è un'ala garantista dei dem che vuole due giorni di voto per i referendum (Giornale p.14). Cresce il fronte aperto di chi è favorevole alle urne aperte anche lunedì 13 giugno. Gianni Pittella al Giornale (p.14): "Ogni scelta che può estendere la partecipazione democratica, come l'estensione del voto al lunedì, è da considerarsi positivamente".

ESTERI
"Bimbi torturati e uccisi", l'orrore nelle città liberate (Messaggero p.2-3 e tutti). I russi si lasciano alle spalle una scia di barbarie: stragi a Borodyanka e Irpin. Il sindaco di un villaggio vicino alla capitale: "Sotto le macerie 200 civili". A Mykolaiv bombe russe sull'ospedale pediatrico, Mariupol distrutta al 90%. Aumenta la pressione sui centri abitati, la cui presa è decisiva per arrivare ad Odessa. Fermati e rilasciati medici della Croce Rossa. La Stampa (p.2-3) racconta delle donne di Bucha. Violenze durante l'occupazione russa: "Facevano stendere gli uomini e simulavano esecuzioni, chiunque usciva veniva ucciso". E Zelensky punta il dito: "L'Onu non ci ha difesi, cambi o si sciolga" (Repubblica p.6-7). Il presidente ucraino ha parlato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite chiedendo un nuovo processo di Norimberga contro i "crimini" russi e una conferenza internazionale a Kiev per costruire un nuovo "sistema di protezione". Inizia la cacciata dei diplomatici russi dall'Europa, l'Italia ne allontana 30: "Sono agenti" (Repubblica p.8). Allontanati dai vari Paesi un totale di 300 addetti delle ambasciate. Draghi: "Decisione condivisa con i partner atlantici. Putin risponderà dei crimini di guerra". Nel mirino finiti dirigenti di primo livello. Il Cremlino: "Replicheremo al gesto di Roma". In patria però lo Zar ha l'83% dei consensi: "E' l'orgoglio russo. Le ritorsioni? Inutili". La prima indagine mensile del Levada Center sulla guerra: due russi su tre la sostengono: "Non sanno nulla dei crimini di Bucha. E se sapessero, appoggerebbero anche quelli".
La trappola di Mosca e il "bivio" delle armi: quanto può durare il conflitto in Ucraina, analizza il Corriere (p.15). Dalle scelte Usa può dipendere l'esito della guerra. Senza forniture più potenti, l'esercito di Zelensky potrebbe essere sopraffatto nel giro di qualche settimana.

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