Commentario del 09.04.2022

PRIME PAGINE
Ucraina, in primo piano la strage della stazione (Repubblica, Messaggero e altri). Missile sui civili in fuga (Corriere). Immobili davanti ai crimini di guerra (Foglio). Von der Leyen davanti ai corpi di Bucha: "E' stata distrutta l'umanità" (Repubblica). La presidente della Commissione Ue apre: "Primo passo per l'Ucraina nella Ue" (Stampa). Von der Leyen a Kiev per la pace, ma la Ue non rinuncia al petrolio russo (Tempo). Di Maio, l'Italia a Kiev: "Riaprirà l'ambasciata" (Corriere e altri). Draghi sull'attenti: manda altre armi (Fatto).
Italia-Economia. Sanzioni alla Russia, Confindustria favorevole ma Bonomi avverte: "Ora occupiamoci delle nostre imprese laggiù" (Messaggero). Imprese e banche in rivolta: l'embargo alla Russia è un suicidio (Libero). "Qui si ferma tutto" è l'allarme lanciato dal Giornale. Lo spettro recessione sull'Italia, Draghi punta a un Recovery bis (Avvenire). Def, sale a 401 mld la spese per il welfare (Sole).
Covid, isolata una nuova variante di Omicron (Repubblica). Sì alla quarta dose agli over 80, la variante Xe in Italia (Messaggero).
Esteri. La Francia sceglie il presidente: testa a testa tra Macron e Le Pen (Messaggero). Putin piomba sulle elezioni, Macron preoccupato (Tempo).

ECONOMIA
Arrivano altri stop alle trivellazioni: siamo pieni di gas, ma non lo estraiamo (Libero p.2-3). Bocciate 37 richieste di esplorazione del sottosuolo. E su 123 giacimenti oggi in funzione, soltanto 21 possono continuare l'attività senza restrizioni. Arriva anche l'allarme delle imprese: "Con l'embargo russo migliaia di fallimenti". Aziende contro il governo: "Con le sanzioni interi serttori saranno in ginocchio". E non abbiamo il coraggio di rimandare il piano per la transizione energetica. Per il gas, secondo il Messaggero (p.8) sul tavolo del governo i correttivi al piano Conte che spegne i pozzi italiani. Il Pitesai, concepito per la transizione green, rende impossibile avviare nuove produzioni. Senza una rapida deregulation l'obiettivo di 5 miliardi di metri cubi sarà irrealizzabile. Il Giornale (p.9) parla di harakiri energetico targato 5Stelle: l'Italia bloccherà 2 giacimenti su 3. Il Piano per le estrazioni, varato da Draghi ma pensato da Conte, ferma il settore gas.
"Ora dobbiamo occuparci delle nostre aziende laggiù", dice invece il presidente di Confindustria Bonomi, che aggiunge: "Tetto al prezzo del metano, anche se Bruxelles non vuole. Si è perso tempo sul Patto per l'Italia, bisogna mettersi seriamente al lavoro". Su Repubblica (p.11) le stime di Bankitalia sul peso del conflitto sul Pil: senza gas russo inflazione alle stelle. E' il peggiore dei tre scenari previsti dalla Banca d'Italia. Riduzione anche per la produzione e Pil giù di mezzo punto.
Continuano intanto le sanzioni: congelati beni per 30 miliardi, sull'energia scatta il divieto all'import di carbone (Corriere p.13 e altri). Stop al combustibile a partire da agosto, l'impatto soprattutto sull'industria siderurgica. Al bando altre 4 banche, colpite le due figlie di Putin e l'oligarca Deripaska.
Intanto il presidente dell'Abi Pautelli dice "no a nuove tasse sui risparmi". E spiega: "Se le imprese hanno problemi, i pericoli li corrono pure i loro fornitori. E fra questi ci sono gli istituti di credito". Poi la mano tesa alle aziende: "Abbiamo proposto alla Ue di allungare il termine per ripagare i debiti".

POLITICA
Sul fronte politico interno Conte archivia l'era filorussa: "Serve un nuovo atlantismo". Dopo il distinguo sul riarmo, il leader M5S guarda a Washinghton: "La nostra collocazione mai in discussione, Mosca da condannare" (Stampa p.13).
E Di Maio annuncia: pronti a tornare a Kiev. L'ambasciata riaprirà dopo Pasqua (Corriere p.14). Si allarga la missione di Draghi negli Stati africani per gli accordi sui rifornimenti energetici. Lunedì l'Algeria, poi Congo, Mozambico e Angola.
Intanto su Stampa (p.18) spazio alla minaccia di Salvini. Il Carroccio alza il tiro: non votiamo la delega fiscale. Pochi giorni per trovare un'intesa nella maggioranza. Letta: "Chi vuole far cadere questo governo è a destra". Ma Draghi è pronto a fare senza la Lega: "Sulle riforme serve pragmatismo". Il capo dell'esecutivo disposto ad una mediazione, ma il catasto non si tocca. I leghisti: "Noi più ridigi del premier".
"Si a Draghi, no a Putin", Berlusconi sbarca a Roma e spunta la fede nunziale, riporta il Messaggero (p.14). Il leader di FI oggi chiuderà la kermesse del partito rilanciando la linea atlantista degli azzurri. "Il capo sono ancora io", Berlusconi sbarca a Roma per riprendersi la scena, titola Repubblica (p.18) sul tema.
Non arriva invece l'intesa sulla giustizia: "Testo il 19? Irrealistico", e rispunta anche la fiducia (Giornale p.14 e altri). Scetticismo di Lega-FI, oggi il nuovo incontro, in settimana invece previsto un vertice Tajani-Draghi. Tra pm e giudice un solo salto di carriera, ma sul nuovo Csm Salvini blocca tutto, scrive Repubblica (p.17). Altolà leghista sulla riforma, FI risponde all'alleato. Rischia di saltare l'approdo in Aula il 19 aprile.
Virus, quarta dose per 5 milioni di persone: over 80 e ultrafragili tra 60 e 79 anni. Si parte la prossima settimana: la sfida è convincere gli indecisi. Escluso chi è guarito dopo il booster.

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani l'attacco ai civili. Strage alla stazione: uccisi assieme ai figli che portavano in salvo (Corriere prima e p.2-3 e tutti). A Kramatorsk i morti sono almeno 50m anche giovani e bimbi. Il presidente Zelensky: "Dai russi un raid disumano". Ma il Cremlino nega e parla ancora di una provocazione. Il presidente americano Biden accusa i russi, ma il Cremlino nega: "Non abbiamo quei sistemi d'attacco". Ma è falso. Zelensky: "Malvagità senza fine" (Repubblica p.3-4). Tra i temi in evidenza anche la visita di Von der Leyen a Bucha: "Umanità in frantumi" (Messaggero p.4 e tutti). La presidente della Commissione Ue: "Kiev vincerà, Putin deve essere sconfitto". Consegnato a Zelensky il dossier per l'ingresso nell'Unione europea. La leader della Commissione si commuove davanti ai corpi delle vittime  e promette: "Poche settimane per la candidatura Ue". E Zelensky chiede armi.
La Stampa (p.6) racconta de "i sepolti di Chernihiv". Dopo il ritiro dell'esercito di Mosca i cittadini continuano a vivere nei rifugi sottoterra e senza elettricità: "La guerra può tornare, abbiamo paura". Il reportage di Repubblica (p.6) invece racconta come nelle città liberate si riaccende la voglia di normalità. A Irpin, ancora senza luce e gas, c'è fretta di avviare la ricostruzione. E a Kiev si torna a vivere, con bar e ristoranti aperti e niente più checkpoint. "L'operazione finirà presto", adesso Mosca ripiega a Est. Il Cremlino parla di "obiettivi raggiunti". Si punta a Mariupol e Donbass. Secondo gli Usa però "Putin recluta altri 60 mila soldati". Per il Messaggero (p.5) Mosca alza il tiro su Odessa. Il Cremlino evoca lo stop al conflitto, la Turchia annuncia nuovi colloqui a Istanbul. Guerini però è pessimista su possibili intese, le bombe russe cadono anche nel Sud del Paese.
Repubblica (p.8) segnala invece il partito dei falchi contro Peskov, il numero dei morti spacca il Cremlino. Il portavoce del presidente aveva definito una "grave tragedia" le "perdite significative" auspicando la fine rapida del conflitto. Sommerso da un'ondata di critiche: "Stupidità o tradimento?". E ha fatto retromarcia: "Abbiamo solo i dati della Difesa".
Su Stampa (p.11) spazio alle quattro mosse anti-Putin dell'America: "Porteremo Kiev alla vittoria". Armi all'Ucraina, sanzioni sempre più dure, isolamento, Nato globale. Dopo la strage di Bucha Biden accelera: "Faremo tutto il possibile". E' allarme Fao sul cibo: la guerra spinge i prezzi ai massimi da 31 anni. Dal grano ai semi di girasole, dallo zucchero alla carne le quotazioni hanno raggiunto il livello più alto di sempre da quando l'organizzazione ha creato l'indice alimentare (Repubblica p.10).
Elezioni in  Francia: Macron giù nei sondaggi, il presidente trema (Messaggero p.12). Non ha completato la rivoluzione che aveva in mente, e il ruolo da leader sull'Ucraina non ha aiutato. Il quotidiano racconta poi della mossa di Marine Le Pen, quella di smarcarsi dallo zar. Ha mandato al macero milioni di volantini elettorali in cui stringe la mano a Putin. Così i suoi consensi sono in crescita. Secondo Libero (p.16) l'Eliseo ora è nel panico: la Le Pen fa davvero paura. Nei sondaggi la leader del Rassemblement National è arrivata ad un solo punto da Macron. E in caso di ballottaggio può contare anche sulla sinistra sovranista.

Nessun commento:

Posta un commento