Commentario del 28.01.2022

PRIME PAGINE
Quirinale, tutti contro tutti (Stampa). Il Colle dei veti incrociati (Repubblica). Trattativa a oltranza (Messaggero). Continua la giostra dei nomi. In Aula è il caos (Verità). Giornale: "Frittata Quirinale". Il Tempo scrive: infilzato un candidato all'ora. L'appello del QN: "Fate presto, il Paese ha altri problemi". Centrodestra, la carta Casellati (Corriere). Quirinale e Covid, Libero scrive: arriva prima la pillola del nuovo presidente. L'Ema infatti ha dato via libera alla pillola antivirale (Avvenire).
Italia-Economia. Il Pil è cresciuto troppo, ora i fondi del Pnrr rischiano la sforbiciata (Giornale). Caro energia, il ministro Franco annuncia "nuove misure" (Sole). Pensioni, ai giovani bonus contributi: così salirà l'assegno (Messaggero).
Esteri-Ucraina. L'ultimatum Usa: se la Russia invade l'Ucraina stop al gasdotto (Corriere). Guerra delle sanzioni (Messaggero). Mosca prende tempo e lascia aperto il dialogo con gli Stati Uniti (Sole).

ECONOMIA
Il ministro dell'Economia, Franco apre a un nuovo intervento del Governo con misure per calmierare i prezzi delle bollette, perché i 5,5 md stanziati per ridurre gli extra costi per imprese e famiglie, potrebbero non bastare. Bisogna evitare blocchi alla produzione per non compromettere una crescita del Pil superiore al 4% nel 2022. Il tema ieri al centro della partecipazione del ministro della Transizione ecologica, Cingolani al Consiglio generale di Confindustria (Sole prima e p.5). Il governo potrebbe dunque intervenire a breve con, nuove misure per calmierare i prezzi delle bollette (Stampa p.12). "La ripresa economica è in atto, ma il forte aumento dei prezzi dei beni energetici può affievolirne il percorso", è la sintesi dell'intervento del ministro dell'Economia anche su Corriere (p.28).
Pensioni. Il tavolo con i sindacati sulla riforma delle pensioni si è riunito anche ieri nonostante il caos per le elezioni del Presidente, si è discusso di una valorizzazione maggiore dei contributi per quei giovani che hanno carriere discontinue (Messaggero p.11). Un bonus ai giovani per aumentare l'assegno, per ogni anno di lavoro, 1,6 di versamenti Inps, il Tesoro apre ma prende tempo.
E sui ristori Covid, scatta il penale per i furbetti dei contributi, stretta del Fisco sulle richieste (Messaggero p.11). Ruffini (Agenzia delle Entrate) dice al Sole (p.38): "recupereremo gli aiuti per la pandemia che non erano dovuti". Ed è il giorno nero degli esuberi (Stampa p.12): nell'indotto auto esplode la crisi del passaggio all'elettrico, 700 tagli alla Bosch e 500 in Marelli, i sindacati: a rischio altri 4 mila impieghi.
Stampa (p.11) segnala i "timori dei mercati", nei vertici riservati tra banche d'affari e investitori, la preoccupazione per l'instabilità del nostro Paese,  il primo segnale è una fiammata dello spread subito rientrata, ma il debito resta osservato speciale.
Pnrr, (Italia Oggi prima e p.34) verifiche passo passo: i controlli della Corte dei conti sulla messa a terra dei progetti dagli enti territoriali saranno semestrali. Anche Giornale (prima e p.11) parla di Pnrr, il Pil è cresciuto troppo, ora i fondi del Pnrr rischiano la sforbiciata. L'Italia potrebbe vedere tagliata una parte dei 191,5 mld previsti da Next Generation Eu a causa del buon andamento dell'economia che ha messo a segno un rimbalzo superiore alle previsioni. Secondo Libero (p.15), per merito di SuperMario ci tagliano il Pnrr, l'Italia è cresciuta troppo e la Ue ci stanga, secondo i criteri di Bruxelles, se abbiamo fatto meglio di altri. ora dobbiamo essere puniti con una sforbiciata ai fondi.

POLITICA
La quarta fumata bianca per l'elezione del capo dello Stato in evidenza su tutti. Il quorum si abbassa, il centrodestra non vota e c'è l'ipotesi della doppia seduta, salgono le preferenze per Mattarella e oggi si decide se passare a due chiamate (Messaggero prima e p.2 e tutti). Gli scenari vedono a destra, il possibile nome di Casellati e si tratta ancora su Draghi ma resta l'ipotesi trasversale di Casini e, se salta l'accordo, si torna da Mattarella. Faraone (Iv) al Messaggero (p.3) assicura: "le soluzioni di spessore le abbiamo, ora un'intesa di tutta la maggioranza". Secondo Repubblica (prima e p.3), il centrodestra forza e oggi vota un nome, in pole Casellati e Nordio, nella rosa anche Frattini e Massolo, Meloni boccia Casini, FI lo sostiene. Intanto il premier vede Tajani, la speranza che FI si aggiunga a Meloni per sbloccare il no della destra alla sua elezione (Repubblica p.7, Stampa p.9 e altri). Da sinistra a destra, l'onda lunga che ancora spinge il Mattarella bis (Repubblica p.8 e altri), ieri i voti per il presidente sono stati 166, il Presidente garantirebbe stabilità, ma per convincerlo serve un appello corale dei partiti. Stampa (p.3) parla di "resa dei conti", Salvini brucia candidati, Letta teme la crisi, Conte evoca il voto della base e per Di Maio: "Stiamo andando tutti a sbattere, così si va a elezioni anticipate". Stampa (p.3-7), evidenzia la lotta nel M5s e la rabbia del Pd con Conte che teme il ritorno a Draghi e minaccia l'uscita dal governo. Dal Pd invece, dicono "basta con le provocazioni, l'ira di Letta contro la destra, i giallorossi valutano chi votare oggi, ipotesi Riccardi o Severino. Verderami su Corriere (p.3): "I messaggini di Casellati ai leader della coalizione ma sul tavolo restano le carte Casini e Draghi, la quinta votazione avrà un valore politico, è la prova chiesta da Meloni per dare un segnale di solidità", scrive. Franco (Corriere p.5) parla di "tentativo di esorcizzare la candidatura Draghi" mentre Galluzzo (Corriere p.8), riporta il totonomi dei possibili presidenti. Verità (prima) attacca: continua la giostra dei nomi, in aula è il caos mentre QN (prima) aggiunge: "fate presto, il Paese ha altri problemi". Pedullà (Notizia prima) scrive: "sul Colle tira un'ariaccia" . Giornale (prima e p.2) ironizza: "frittata Quirinale", trattative sempre più complicate alla ricerca del nome giusto. Anche Fatto (p.2) evidenzia: aumenta l'onda del bis di Mattarella, oggi anche la quinta rischia il flop.
Virus. Arriva l'ok dall'Agenzia europea del farmaco, "Paxlovid può essere messa in vendita", approvata la pillola anti-Covid (Messaggero p.9). E sui  vaccini, i ribelli all'obbligo sono 1,8 mln e, dal primo febbraio, via alle multe, l'imposizione ha convinto 320 mila over 50 (Repubblica p.17). Repubblica (p.18) parla di "esempio dei ventenni, più dosi che ai 50enni". Su Stampa (p.14) la frenata di Omicron con i contagi in discesa dopo 13 settimane. Va verso il termine il sistema a colori delle regioni (Corriere p.12): basta zona gialla e arancione, l'ipotesi di lasciare solo la rossa. Verità (prima e p.3) attacca: ospedali senza personale ma prevale la volontà di punire, a medici e infermieri guariti, è proibito tornare al lavoro, Belpietro scrive: "rendono la vita impossibile a tutti".
Le nuove regole per la scuola su Messaggero (p.8), Stampa (p.15 e altri): si potrà tornare in classe senza passare dal medico, basta il tampone negativo. Con due positivi in classe, alle elementari, non si va in dad.

ESTERI
Lavrov: "Delusi dagli Usa su Kiev". Washington avverte: "Se Mosca invade, siamo pronti a fermare il Nord Stream 2". Biden chiede a Xi di mediare. Putin incontrerà Erdogan (Repubblica p.10, Stampa p.20 e altri). Mosca non è soddisfatta dalle risposte americane alle sue richieste. Lavrov replica alla lettera di Usa e Nato: "Non affronta il punto principale, l'inammissibile espansione della Nato", dice no a Kiev nell'Alleanza ma tratta e teme per il Nord Stream 2.  Blinken invita Pechino a usare la sua influenza sul Cremlino, ma la Cina replica: "Le ragionevoli preoccupazioni russe per la sicurezza andrebbero prese seriamente".
La Ue è spaccata sull'invio di addestratori. Roma e Berlino frenano: "E' una provocazione" (Stampa p.20). Dopo il caso della videoconferenza con Putin, un altro scontro a Bruxelles, la Polonia spinge. Il piano prevede una missione simile a quella che opera in Mali. Ma negli ultimi giorni, l'Alto Rappresentante Borrell ha messo pressione ai governi affinché decidano presto.
Dall'Irlanda al Bosforo, Putin lancia la sfida globale con 140 navi da guerra (Repubblica p.11). L'intera flotta schierata per esercitazioni sulle rotte strategiche. La sfida è ovunque. Il confronto tra la Russia e l'Occidente si allarga sui sette mari, spingendo la tensione sempre più in alto.
Bruxelles denuncia la Cina: dopo il gas teme l'assedio-forniture (Messaggero p.12). Inoltrato ricorso contro le pratiche commerciali discriminatorie verso la Lituania. All'origine del muro contro muro tra Lituania e Cina, una scelta di campo da parte del piccolo Stato baltico, che l'anno scorso ha deciso di consentire l'apertura nella capitale di una sede diplomatica di Taiwan.
Tre donne afroamericane in corsa. Il piano di Biden per la Corte ridisegna gli Stati Uniti (Repubblica p.12 e Stampa p.19). Il presidente ha confermato ieri ciò che i media anticipavano: "Sceglierò un nuovo giudice dalle doti straordinarie. Avrà carattere, esperienza, integrità. Non ho ancora un nome ma una certezza: sarà la prima donna afroamericana alla Corte Suprema".

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