Commentario del 25.01.2022

PRIME PAGINE
Colle, la trattativa è partita (Messaggero). Colle, si tratta con tanti ostacoli (Corriere). Il gioco doppio di Salvini (Repubblica). Draghi apre le trattative sul Colle (Stampa). Decolla il dialogo, e si muove Draghi (QN). Per sbloccare il Quirinale, governo cercasi (Libero). Draghi si sporca le mani (Giornale). Il Quirinale ora è un referendum su Draghi (Foglio). Monarchia o Repubblica (Fatto). Meglio tardi che mai (Avvenire).
L'intervista a Renzi (Iv) su Messaggero: "Non possiamo perdere tempo, tra crisi e virus siamo in emergenza".
Virus. Figliuolo: "Omicron sta rallentando", colori, si cambia: resterà solo il rosso (Messaggero). "Effetto vaccini, siamo al plateau di Omicron" (Corriere).  Flop obbligo over 50, convinto solo 1 su 6 (Fatto). Il green pass diventa eterno (Verità).   
Pnrr, per gli investimenti scatta la tagliola delle clausole green (Sole). Da Lufthansa e Msc offerta per il controllo: pronte a comprare Ita (Corriere). Msc affianca Lufthansa per la maggioranza di Ita (Messaggero).
Ucraina e Fed (Repubblica): il lunedì nero delle Borse, l'Europa brucia 386 miliardi. Venti di guerra e Fed, Borse in caduta (Sole). Kiev, evacuate le ambasciate, borse a picco (Messaggero). Venti di guerra in borsa (MF). Baratro Ucraina, arrivano i soldati Nato (Giornale). Venti di guerra in Ucraina: Biden valuta l'invio di truppe (Corriere). Nella trincea che resiste a Putin (Stampa). Putin  prepara l'invasione Biden mobilita le truppe e sull'Ucraina l'Ue sta a guardare (Notizia). Gli Usa e la Nato schierano l'Europa (Manifesto).

ECONOMIA
La corsa al quirinale e le ripercussioni sul mondo economico su Messaggero (p.9): il faro dei mercati sul Colle, "la nomina di Draghi è un dilemma". Per il "Financial Times" e "Bloomberg", il governo rischia instabilità e debolezza e per il wall st.journal "'è una difficoltà a trovare un successore alla guida dell'esecutivo. Ora gli occhi sono puntati sulle scelte delle prossime settimane su Pnrr e debito. Anche Stampa (p.9) sulla corsa al quirinale: "i mercati votano Draghi". I grandi investitori compratori del debito pubblico italiano, non si fidano della politica e sperano che il premier rimanga garante del Paese, la preferenza è per la continuità a Palazzo Chigi. E sul Pnrr e i fondi da destinare alle università, c'è l'analisi di Manca e Verona su Corriere (p.26): "i finanziamenti del Pnrr aiuteranno il Paese ad allinearsi le logiche accademiche del mondo che conta e che sa utilizzare la capacità di formare – scrivono - nel piano disegnato dal governo, più di 10 mld sono destinati agli atenei e al trasferimento tecnologico".
E' scontro sulla patente verde (Stampa p.24 e altri): il governo sceglie di non schierarsi sul nucleare, l'Italia alla Ue, "troppi limiti al gas". I limiti che la Commissione europea vuole imporre sulle emissioni di gas sono "troppo bassi". Anche l'Italia muove le sue critiche alla discussa bozza della "tassonomia sulla finanza sostenibile" (Repubblica p.20). Il Pnrr rischia di schiantarsi sui vincoli ambientali imposti dalla Ue. (Sole prima e p.10) La clausola ambientale riguarda direttamente oltre 150 interventi del piano e per 70 di questi c'è l'obbligo aggiuntivo di contribuire ai target di miglioramento climatico.
Msc in tandem con Lufthansa punta alla maggioranza di Ita su Messaggero (p.17), Stampa (p.24 e altri). Il gruppo crocieristico e il colosso tedesco vogliono il controllo del vettore, l'offerta è sul tavolo del Tesoro, il presidente esecutivo Altavilla pronto a convocare un cda straordinario per valutare la nuova alleanza.
Boom a gennaio 2022 per le dichiarazioni sostitutive uniche, necessarie per chiedere l'Isee. l'Inps ha fatto sapere che fino al 23 gennaio ne sono arrivate oltre 2,64 mln con un aumento del47% su gennaio 2021 (Messaggero p.17).
Messaggero (p.18) segnala: Fallite 7.400 aziende con la crisi del Covid, il momento peggiore nel mese di marzo ma i sostegni hanno evitato problemi più gravi.

POLITICA
Colle, si muove Draghi: colloqui con i leader Salvini-Letta, oggi il bis (Messaggero p.2-3 e tutti). Il premier incontra il leghista, ma precisa: non sta a me occuparmi del futuro del governo. Contatti con Conte ed il segretario dem, ma resta in campo anche l'opzione Casini. Con Salvini però cala il gelo tra Colle e governo, scrive Repubblica (p.2). Per Stampa (p.2) Salvini sta giocando una partita doppia: tornare al Viminale o Frattini al Colle. "Nessun veto sul premier, ma il governo deve durare" dice invece Conte a Stampa (p.4). Il presidente M5S: un altro esecutivo avrebbe bisogno dell'ok della rete. Tra scheda bianca e nomi in libertà, alla prima votazione è fumata nera (Corriere p.8). L'ordine dei big era non indicare nessuno, ma in 200 non lo rispettano. Ex grillini su Maddalena. A Mattarella 16 preferenze, oggi secondo round.
"Non si perda altro tempo, il Paese è in emergenza", è l'appello di Matteo Renzi al Messaggero (p.7). "Il presidente deve essere un leader forte, credibile anche all'estero. Serve una soluzione politica senza tendenze populiste o anti-partitiche". Secondo il Foglio (prima) il Quirinale è un referendum su Draghi. Chi può dire no al premier? Veti che cadono, leader che dialogano. La politica è alla prova della parentesi, scrive il quotidiano.
Virus, Figliuolo: Omicron inizia la discesa, poi apre alle Regioni sulle regole (Corriere p.12 e tutti). Calano i positivi, non succedeva da fine ottobre. Sul Green Pass i tabaccai minacciano lo sciopero. Si va verso l'addio ai colori, resterà soltanto il rosso. Rimane però il rebus della scuola. Domani tavolo tecnico ministero-Regioni: chiusure con le intensive occupate al 30%. Cambia il conteggio dei ricoverati. Alle elementari deroghe ai vaccinati. A scuola è svolta anti-Dad, titola Repubblica (p.16): i vaccinati in classe anche alle elementari. Le nuove regole per la quarantena sono il primo tema sul tavolo dell'incontro ministero-Regioni. Sono 10 milioni gli italiani che hanno contratto il virus, uno su sei, scrive la Stampa (p.12). Per Verità (p.11) obblighi e divieti sono stati imposti grazie a numeri opachi e atti di fede. Le restrizioni devono essere valutate in base a dati chiari. Invece quelli forniti dagli "esperti", sventolati per giustificare ogni diktat, non lo sono.

ESTERI
Ucraina, in allerta 8.500 soldati Usa. Biden chiama gli alleati in Europa. Evacuate le ambasciate (Repubblica p.12, Corriere p.15 e tutti). Dopo il "Consiglio di guerra", il presidente concorda "sforzi congiunti" con i leader Ue. La Nato schiera navi e jet verso Baltico e Mar Nero. Stoltenberg: "Rafforzare il fianco Est". Usa, Australia e Regno Unito richiamano il personale delle sedi diplomatiche a Kiev. Macron prova a mediare con Putin. Cauto il tedesco Scholz "Misure solo in caso di aggressione". Il presidente Biden ha chiamato gli alleati, incluso Draghi, per discutere "sforzi congiunti per scoraggiare un'ulteriore aggressione russa, come i preparativi per imporre gravi costi economici alla Russia e rafforzare la sicurezza sul fianco orientale". Ucraina e Fed affossano le Borse, Milano perde il 4%, la peggiore (Repubblica p.20 e altri): fuga dal rischio sui listini, l'Europa brucia 386 mld ma Wall Street recupera, nuovo balzo del metano, tiene lo spread.
La telefonata con Draghi per scuotere l'Italia riluttante a schierarsi (Repubblica p.12). Ribadita l'esigenza di una risposta comune: "gravi conseguenze" in caso di escalation. Usa e Nato vogliono scuotere l'Italia dal torpore e dalla propensione a comprendere le ragioni della Russia. E allora, domani, in contemporanea con l'apparizione di Putin davanti agli industriali, a Roma il "Centro studi americani" convoca una giornata di studi sulla Russia. L'Italia farebbe a meno di schierarsi, perfino di parlare di Russia ma la Russia e i suoi avversari si fanno sentire.
Missili su Abu Dhabi. La città degli affari nel mirino degli Houthi (Repubblica p13). La guerra nello Yemen si allarga agli Emirati arabi uniti. I ribelli filo-iraniani contro la capitale per la seconda volta in pochi giorni. Si è aperto un nuovo fronte nella guerra dello Yemen che dura da sette anni, ha fatto almeno 250mila vittime ed è considerato il conflitto per procura - tra Iran e Arabia saudita - tra i più feroci in Medio Oriente.

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