Commentario del 09.12.2021

PRIME PAGINE
Virus. Il governo cerca più vaccini (Repubblica). Omicron circola in sei regioni (Messaggero). Italia, 100 milioni di dosi, boom di No Vax rianimati (Giornale). Vaccini, 100 milioni di dosi (Corriere). Terza dose, Moderna rimpiazza Pfizer (QN). Omicron atterra a Roma, primi tre casi (Tempo). La Lamorgese a caccia di no pass ma i mariuoli sono al Viminale (Verità).
Politica. Draghi inchiodato (Giornale). Draghi, linea dura con i sindacati (Stampa).
Si scopre il bluff di quelli bravi. Il piano per i tram di Roma è lo stesso che il Pd contestava alla Raggi (Notizia). L'intervista a Marta Cartabia su Corriere: giudici-politici? Mai più un caso Maresca.
Sole: Villette, salta il limite per il 110%.
Ue, la stretta green che mina il mercato degli immobili (Messaggero). L'Europa filo islamica fa guerra a vino e birra (Libero).
Giuramento laico per Scholz, inizia la nuova era tedesca (Repubblica). Se la Merkel dice caro cancelliere (Stampa). In Germania inizia l'era Scholz, tre donne nei posti chiave (Corriere).
Zaki: "Sono libero grazie agli italiani" (Messaggero) e tutti. La gioia di Zaki libero a metà "Ora voglio l'Italia" Repubblica). A casa con Zaki (Stampa). L'intervista a Zaki su Corriere: "Avete tenuto la luce accesa su di me".

ECONOMIA
Sulle pensioni, su Stampa (p.9), Messaggero (p.9) e altri, i 71 anni come età pensionabile: l'Ocse lancia l'allarme, nell'Ue gli italiani oggi sono tra i primi a potersi ritirare ma per chi comincia adesso la prospettiva è lavorare quasi dieci anni in più. Oggi in Italia si esce dal lavoro a 61,8 anni ma la soglia salirà per le nuove generazioni, siamo secondi per spesa pensionistica pubblica: una cifra che vale il 15,4% del Pil. Libero (p.8) parla di "trappola previdenziale", tutti in pensione a 71 anni perché troppi vanno a 61 mentre Manifesto (p.3) critica: lavorare fino a 71 anni senza una pensione degna.  
Repubblica (p.26) evidenzia il licenziamento possibile da qui ai prossimi anni, di quasi 7 milioni di italiani con l'avvento dei robot e sono più uomini che donne esposti all'automazione dei processi produttivi. Lo mette in luce uno studio scientifico pubblicato nella rivista Stato e Mercato del Mulino.  
Sul lavoro agile, su Messaggero (p.25), l'editoriale di Martone che parla di "cambio culturale necessario richiesto dal lavoro agile: salto che dovrà essere compiuto da imprese, lavoratori e organizzazioni sindacali nella nuova normalità che ci attende, coniugare una migliore qualità e produttività del lavoro con modalità di organizzazione d'impresa più avanzate e sostenibili che non si risolvano in un danno per consumatori e cittadini". Anche del Viscovo (Giornale p.2), analizza le regole per far funzionare lo smart working, "la nuova dimensione del lavoro – scrive – sistema che tiene grazie alla fiducia reciproca tra azienda e dipendenti".
Intanto c'è l'ok alla direttiva rider, dalla Ue più garanzie e algoritmi trasparenti (Repubblica p.27): da ieri i rider non sono più dei lavoratori autonomi, pagati a cottimo e senza garanzie ma le aziende dovranno applicare un contratto da dipendenti a tutti gli effetti, li dovranno assumere.
Bollette, in arrivo altri 700 milioni e la Cisl va in piazza da sola il 18 (Repubblica p.15): almeno altri 700 mln per il caro bollette, le risorse per togliere il tetto Isee da 25 mila euro al Superbonus per le villette unifamiliari, alcune centinaia di milioni per la scuola, circa 150 mln per mantenere gratuita l'occupazione di suolo pubblico per bar e ristoranti. Sono interventi che trovano un sostanziale consenso tra le forze di maggioranza che sono al lavoro sulla legge di Bilancio, ma che non dispongono al momento, di risorse adeguate, intanto la Cisl, che non sciopera con Cgil e Uil, ha indetto per il 18 una "manifestazione nazionale costruttiva che punta a migliorare i contenuti della manovra e ad impegnare il governo sulle stringenti priorità economiche senza incendiare i rapporti". E sullo sciopero indetto dalla Cisl per il 18 dicembre, su Repubblica (p.32), c'è il commento di Rivara "che – dice – acuisce la rottura dell'unità sindacale che rischia ora di diventare una ferita profonda". E c'è la linea dura di Draghi col sindacato che aspetta la mossa di Landini (Stampa p.8). Il governo cerca la mediazione, riporta anche Corriere (p.16), i sindacati vanno avanti con lo sciopero. L'obiettivo delle prossime ore è riaprire un dialogo con i sindacati cercando di trovare un'intesa sui contenuti della manovra con i leader di Cgil e Uil. Effetto sciopero, evidenza Giornale (p.2) Cgil e Uil isolate, adesso sperano di trovare l'intesa: Landini e Bombardieri sotto assedio, "noi pronti al dialogo, anche in extremis". Cottarelli parla al Foglio (prima e p.3) e definisce lo sciopero "senza ragioni, contro il metodo Draghi. Cgil e Uil rischiano di perdere credibilità". Su Fatto (prima e p.7), la Cisl non sciopera, anzi mobilita piazze pro Draghi.
Superbonus, parte la corsa scompare l'Isee sulle villette Messaggero (p.3), Sole (prima e p.3): l'accordo in manovra, via i tetti di reddito ma entro giugno andrà fatto il 30% dei lavori. Sulle abitazioni unifamiliari cancellato anche il vincolo imposto alla prima casa. Oggi la riunione di maggioranza per varare i correttivi ai bonus edilizi.

POLITICA
100 milioni. Così il Messaggero (p.4-5) parlando della campagna vaccinale e del traguardo raggiunto: da gennaio arriverà anche Novavax. Uno studio dal Sudafrica intanto conferma: il richiamo di Pfizer può fermare la nuova variante. Ci sono però nuovi casi Omicron, tre di questi sono nel Lazio. La variante presente in 5 Regioni e a Bolzano, sinora accertate 17 positività. Il ministero della Salute: presto diventerà dominante. Parte una indagine campione. "Sbagliato rimandare, è necessario garantirsi una difesa immediata: arriveranno altre dosi", così l'immunologo Rasi al Corriere (p.5). Per Libero (p.3) aumentano del 32% i non vaccinati in terapia intensiva. Nelle ultime due settimane scendono invece del 33% i ricoveri gravi di persone immunizzate. Ieri registrati quasi 18 mila nuovi casi e 85 decessi. Il Corriere (p.8) riporta invece gli effetti delle strette del governo: in 20 giorni 600mila prime iniezioni, ma c'è il nodo delle scorte da qui a gennaio. Il bilancio delle somministrazioni dall'inizio dell'anno: scende il numero di italiani che non ha aderito, ora a quota 6,1 milioni. Secondo il Fatto (p.8-9) però non c'è solo il Covid: sono infatti gli altri malati a tenere il pronto soccorso in allarme. I casi gravi impegnano infatti troppi anestesisti.
Scenari politici. Suppletive, pressing centrista sul Pd. E nel collegio di Roma 1 Renzi candida Bonetti (Messaggero p.8 e altri). La ministra delle Pari opportunità in corsa per l'ex seggio di Gualtieri. Calenda a Letta: ora incontriamoci e troviamo l'intesa su un nome comune. Al Colle Casini o Amato, Repubblica (p.10) parla invece del dialogo tra Lega e Iv sul futuro presidente. Colloquio alla Camera fra i capigruppo Boschi e Molinari su un profilo super partes. Conte: "Non deve essere per forza di centrosinistra". Il Corriere (p.13) svela il retroscena di un Mattarella commosso per gli applausi alla Scala, ma resta contrario al bis: a decidere è il Parlamento.
No vax, prove di partito, scrive invece la Stampa (p.18). A Torino va in scena il convegno con Mattei, Freccero e Agamben: "Costruire un altrove politico per contrastare il draghismo – dicono. I morti? I numeri sono gonfiati". Repubblica (p.12) segnala intanto tre scenari con il Rosatellum: il campo largo batte i sovranisti. Alleanze decisive: maggioranza a un centrosinistra allargato o al centrodestra se unito. Ecco la simulazione che tiene conto della riduzione dei parlamentari. I centristi ago della bilancia sia da soli che in coalizione.

ESTERI
"Grazie a chi mi ha sostenuto, la speranza fa rimanere vivi", in apertura su Corriere (p.2-3) le parole di Patrick Zaki. Lo studente si racconta: "In cella leggevo quel che potevo, voglio andare a Napoli. In carcere una delle cose che ti fa più soffrire è il pensiero del dolore che provochi a chi ti vuole bene". Poi aggiunge: "Non dimenticherò le manifestazioni che ci sono state in Italia. E vorrei conoscere Liliana Segre, che si è interessata a me". "Sto bene, ma sono sotto shok", dice proprio Zaki a Repubblica (p.2-3). La sua però non è ancora una libertà piena, e la famiglia lo avverte: "Stai attento". Il ricercatore abbraccia la famiglia e torna a casa dopo 22 mesi, può espatriare ma è probabile che resti in Egitto per il processo (Stampa p.2-3). Repubblica (p.4) racconta però anche del gelo dei genitori di Regeni in attesa di un passo della Farnesina. La famiglia del ricercatore italiano ucciso al Cairo sarà domani al teatro comunale di Genova per chiedere un intervento dopo lo stop del processo agli aguzzini.
Russia e Cina: la tela di Biden, titola la Stampa (p.6). Washinghton allinea tutte le democrazie Ue e prepara un super summit: esclusa l'operazione militare Usa in Ucraina, ma "sanzioni mai viste". Separare Mosca da Pechino è il vero obiettivo della Casa Bianca. Kiev è una pedina in un gioco globale: Washinghton vuole isolare l'avversario numero uno, il presidente Usa è pronto a cedere qualcosa a Putin per convincerlo a staccarsi da Xi. Su Repubblica (p.19) intervista al primo ministro polacco Morawiecki: "L'obiettivo di Putin è dividere l'Europa, stop a Nord Stream". Poi sottolinea: "Vale la pena parlare di un esercito europeo a integrazione delle forze dell'Alleanza. Oggi con Draghi discuteremo delle minacce russe nell'Est dell'Europa".
Il Messaggero (p.10) racconta invece della Germania e di Sholz che riparte da Merkel (e dalla stretta sui No vax). Il cancelliere eletto con qualche defezione, in testa all'agenda figura l'obbligo vaccinale. La continuità con Angela: "Tra noi c'è sempre stata fiducia, le crisi ci hanno legato".
Il Foglio (prima) analizza invece le tre sfide della Germania con Sholz: Spd, Verdi e Liberali. L'equilibrio indispensabile che piace agli industriali tedeschi. Le priorità sono vaccini, energia e digitale. Repubblica (p.16) racconta del giuramento laico del cancelliere Sholz, ma al Bundenstag è ovazione per salutare la Merkel. Dopo sedici anni un socialdemocratico torna al governo. Le prime sfide sono Covid e Nord Stream 2: subito in agenda le trasferte a Parigi e Varsavia.
In Francia invece è Macron contro Zemmour, ma Pecresse lo sorpassa (Giornale p.14). Il polemista: "Ebrei francesi protetti da Vichy", il presidente: "Non falsifichiamo la storia". E il presidente uscente lancia il piano per l'Europa: "Politica estera e difesa comuni" (Repubblica p.17). Il primo gennaio al via il semestre di presidente francese dell'Unione. L'Eliseo conta sulla sintonia con Roma e Berlino anche per "riscrivere il Patto di stabilità" e parla di "congiuntura favorevole per riformare la Ue".

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