Commentario del 03.12.2021

PRIME PAGINE
Virus. Su Stampa il governatore Zaia: "Nelle mie Asl niente tamponi ai No Vax". L'Europa dell'obbligo (Repubblica). Ospedali, sale la pressione (Corriere). Il super esperto tedesco:  "non vaccinerei i  miei figli" (Verità). Bus e locali, piano per i controlli (Messaggero). Dove non si pass (Avvenire). Vaccini e pass, le date da ricordare (QN).
Lavoro. Istat, più lavoro 35 mila assunti nell'ultimo mese ma tutti uomini (Repubblica). Questo non è un Paese per donne l'occupazione risale solo al maschile (Messaggero). Bollette, altri 2 miliardi, donne, il lavoro non c'è (Stampa). Prima gli uomini (Manifesto). Altra bastonata sul turismo: via la Cig (Verità). Bollette allarme rosso (Libero).
Gentiloni: "Il Patto di Stabilità sarà meno rigido" (Messaggero). Draghi dà un contentino sul "cuneo" (Manifesto). Meloni su Giornale: "Berlusconi al Colle tutelerà la sovranità". Cingolani vuole a capo del Pnrr il McKinsey boy (Fatto). Altro che transizione ecologica, il mite Cingolani si ributta sul nucleare (Notizia).
Virus-esteri. Se adesso Merkel invidia l'Italia (Stampa). Merkel: "Sul Covid vorrei essere l'Italia", super pass, ecco le regole per i controlli (Giornale). Sorpresa: la Merkel vorrebbe essere italiana  (Libero). Papa: "No ai muri della paura e ai nazionalismi" (Repubblica). Il Papa a Cipro: no ai muri della paura (Avvenire).

ECONOMIA
In primo piano su Repubblica (p.11) e altri, il lavoro che aumenta ma non per le donne. I dati Istat scattano una fotografia che lascia indietro le donne: 35mila occupati in più a ottobre, ma sono tutti uomini. La variazione mensile dell'occupazione  femminile è zero, il tasso corrispondente non arriva neanche al 50%, inferiore di quasi 20 punti a quello maschile. "Le donne sono quelle che hanno pagato il prezzo più alto della crisi" ricorda Camusso, della Cgil. A latitare, anche il lavoro autonomo che perde oltre 9mila unità rispetto a settembre.
Su Repubblica (p.38), l'analisi di Marzano. "Non è una ripresa per donne": "la vera sfida che attende il nostro Paese – scrive - consiste nel creare le condizioni necessarie affinché le donne siano veramente libere di lavorare. Il grado dell'emancipazione femminile è la misura naturale dell'emancipazione universale". Maria Latella su Messaggero (p.24), parla di un "Paese, l'Italia, non per donne con l'occupazione che risale ma solo al femminile,  siamo un Paese vecchio – scrive – va cambiata la mentalità degli uomini, padri e madri devono avere gli stessi congedi parentali". Anche Querzè su Corriere (p.39) commenta i dati Istat: "le donne sono state le prime a uscire dal mercato del lavoro quando è arrivato il Covid e i dati ci mostrano ora che sono le ultime a rientrare".
Su Repubblica (p.13) e altri, l'offerta del premier Draghi ai sindacati scontenti del piano per tagliare l'Irpef.  L'impianto a quattro aliquote non cambia mai il premier propone un taglio da 1,5 mld ai contributi previdenziali, un alleggerimento delle buste paga dei lavoratori fino a 47 mila euro, ma solo per un anno, e 500 milioni contro il caro-bollette. Una tabella dettagliata illustrata da Draghi e preparata dal Ministro Franco ma Landini (Cigl) è insoddisfatto: "Gli 8 mld a disposizione devono andare a pensionati e lavoratori, senza interventi anche sull'Irap".Sbarra della Cisl valuta invece positivamente il riparto del governo e Bombardieri (Uil) sottolinea che "i redditi da zero a 26 mila euro sono penalizzati dall'intervento sull'Irpef". Dal governo altri 2 mld  per bollette sgravi, la minaccia dello sciopero generale resta, oggi nuovo vertice, riporta anche Stampa (p.8). Manifesto (prima) ironizza: Draghi dà un contentino sul "cuneo fiscale" mentre Libero (prima e p.8) evidenzia, bollette, allarme rosso, aumenti fino al 400%, le storie delle imprese che rischiano di chiudere a causa dei rincari. E tra poco anche alle famiglie toccherà pagare.   
Stampa (p.8) e Messaggero (p.11) segnalano, in Italia evasione dell'Iva e frodi a livelli record, l'Ue: "Nel 2019, danno da 30 mld".  Ruffini, direttore delle Entrate parla al Corriere (p.13) evidenziando che non è facile, per gli italiani, capire cosa cambierà del Fisco: "Oggi si sta scrivendo un nuovo capitolo nel rapporto tra Fisco e cittadini – dice - tra leggi, norme e decreti abbiamo superato quota 800 e orientarsi è un'impresa, solo lo 0,1% dei contribuenti, circa 40 mila, dichiara più di 300 mila euro e 3 mila più di un mln".  Sconti e bonus, così cambia l'Irpef, evidenzia Sole(prima e p.3).
Nel corso del webinari #italia2030, il ministro Giovannini parla di un Pnrr  vicino all'obiettivo con un'Italia più connessa, evidenziando le 5 riforme in dirittura di arrivo: "L'Italia del 2030 – dice - sarà un Paese in cui si vivrà meglio e le aziende avranno migliori interconnessioni, più possibilità di connettersi con porti, aeroporti, ferrovie, in modo da ridurre costi di trasferimento di merci e passeggeri e, allo stesso tempo, un Paese più sostenibile" (Messaggero p.2).

POLITICA
Lotta al Covid in primo piano. Si accelera sul vaccino mentre crescono i malati ricoverati (Corriere in prima e p.2 e altri): oltre 200 mila i positivi, occupato l'8% delle terapie intensive. Intanto è boom delle vaccinazioni: più di 430 mila iniezioni in 24 ore e raddoppiano le prime dosi. Intanto, in vista del Natale aumentano i controlli (Stampa p.2, Messaggero p.7 e altri): il piano del Viminale punta sui vigili in bar e ristoranti, polizia nei bus. A rischio giallo Lombardia, Veneto, Calabria e Lazio. Ciciliano (Cts) al Corriere (p.3) dice: "Una stretta sulle regole serve per scongiurare l'obbligo dei vaccini". Mentre la Germania vara l'obbligo vaccinale da febbraio, in Italia si valuta di introdurre l'obbligo del siero ai lavoratori se, entro gennaio, l'Rt non scenderà (Repubblica p.3): è solo un'idea nel governo, che per il momento preferisce spingere sulle terze dosi. Sulla strada verso l'obbligo vaccinale restano infatti diversi ostacoli: partiti divisi – con Fi, Iv e Pd favorevoli -, ma per introdurlo serve una norma che non contrasti con la Costituzione (Giornale p.2). Nel frattempo, il piano di Figliuolo punta sull'accelerazione dei vaccini per i bambini: si parte il 16 dicembre, prima tranche da 1,5 mln di dosi con le Regioni che sono pronte ad allestire mini hub pediatrici (Stampa p.2 e tutti). La presidente della Commissione tecnico-scientifica di Aifa, Patrizia Popoli, al Giornale (p.5) dice: "L'Ema ha stabilito che anche nei bambini di 5-11 anni i benefici superano i rischi, e i dati dell'Iss ci dicono che in questa fascia di età è concentrato il massimo incremento dei contagi". Magrini, dg Aifa, al Corriere (p.6) conferma: "Efficacia nella riduzione delle infezioni sintomatiche nei bambini del 91% rispetto al placebo. Non sono emersi eventi avversi".
Tra le questioni strettamente politiche tiene banco la corsa al Quirinale. Si muove il fronte del Mattarella-bis per evitare la staffetta Draghi-Franco a Palazzo Chigi (Repubblica p.15 e altri): il Pd presenta un ddl che prevede l'abolizione del semestre bianco e vieta il secondo mandato al Colle. Ma per gli analisti il ddl favorirebbe la rielezione di Mattarella per un "mandato a tempo", con la certezza che il suo bis sarebbe l'ultimo. Il Capo dello Stato potrebbe infatti dimettersi nel 2023 con le elezioni politiche. Intanto però Draghi ha intenzione di correre per il Quirinale: il premier "mobilita" i ministri per avere una sponda (Giornale p.8). Anche Mattarella – secondo Libero (p.2) – tiferebbe Draghi come suo successore: il capo dello Stato non intende essere un ostacolo per il premier. Mentre il Fatto (p.10) prosegue nella sua petizione contro la candidatura di Berlusconi al Colle, Libero (in prima e p.3-4) lancia una contro-petizione a favore del leader di Fi: "No a chi vuole rubarci il Colle". Il centrodestra – scrive Libero – ha il diritto di stare in corsa con chi gli pare. E per il centrodestra Berlusconi è la prima scelta. "Garantisce la sovranità nazionale" dice infatti la Meloni a proposito di Berlusconi (Giornale in prima e p.9 e altri).
Nel frattempo, anche nel voto su Lotito al Senato Repubblica (p.14) vede "prove di Quirinale": Palazzo Madama nega al presidente della Lazio il seggio reclamato. Nello scrutinio segreto si scatenano i franchi tiratori (su tutti).

ESTERI
L'ultimo atto della Merkel: da febbraio in Germania il vaccino sarà d'obbligo (Repubblica p.2, Stampa p.7 e tutti). La cancelliera: "La situazione è grave, con un'incidenza di contagi come in Italia sarei più tranquilla". Intanto scatta il lockdown per i No Vax. Stretta anche negli Usa. Biden impone il tampone per chi arriva e unità mobili per le iniezioni. Biden vara il piano anti-Omicron: stretta sui viaggi e test gratuiti (Corriere p.8). Oltre al vaccino, chi parte per gli Usa dovrà effettuare un tampone 24 ore prima del volo.
Gentiloni: "Patto di Stabilità verso la revisione sul debito" (Messaggero p.3). L'annuncio del commissario ribadito in Bce. Berlino: non potremo opporci a ogni modifica. Apertura del direttore del Mes: "Un'applicazione rigida sarebbe costosa". Adesso che anche il nuovo governo di coalizione in Germania è a bordo e i rigoristi che guideranno le Finanze rompono con i "falchi" e aprono alla necessità di riformare il Patto di stabilità, il dibattito sul futuro della governance economica europea entra nel vivo. Gentiloni. "È chiaro che servono cambiamenti".
Europa spaccata in due sull'energia. I Paesi del Nord fanno muro (Messaggero p.18, Stampa p24). Slitta a metà mese la proposta per dotare l'Unione di stoccaggi comuni per far fronte al rincaro del gas. Francia e Italia contro la Germania che si oppone alla radicale modifica delle attuali regole sui prezzi. Nessun accordo per fronteggiare la crisi degli approvvigionamenti.
Profughi, la Lamorgese incontra Patel (Messaggero p.14). Incontro al Viminale con l'Home Secretary, approfonditi alcuni temi di comune interesse tra l'Italia e il Regno Unito, a partire dal controllo e dalla gestione dei flussi migratori irregolari e dall'impegno congiunto per il contrasto delle organizzazioni criminali che sfruttano la tratta di esseri umani.
"Niente fondi della Ue per costruire le barriere". Ma i 27 sono divisi (Repubblica p.7). La Commissione sfida il fronte dei Paesi dell'Est e rilancia l'ipotesi di patto sui migranti. "La decisione è stata presa. Non si possono costruire barriere fisiche con i nostri soldi ai confini dell'Unione. Né muri, né filo spinato, né altro ancora. Noi siamo stati chiari su questo". Il vicepresidente della Commissione europea, Schinas, è netto.

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