Commentario del 22 ottobre 2021

Primo Piano Rassegna Stampa
Venerdì 22 ottobre 2021

PRIME PAGINE
Pensioni, riforma graduale (Corriere). Chi perde la pensione anticipata (QN). L'analisi di Cottarelli (Repubblica): pensioni, la via da cercare. Allarme imprese. Fuga dal lavoro, ripresa a rischio (Messaggero).
Pa, salta il limite sullo smart working e schermi spenti per 11 ore al giorno (Messaggero). Smart working finito per 1,5 milioni (Sole). Gli irriducibili anti Green Pass, un milione di lavoratori fantasma (Repubblica). Fatto evidenzia il concorso beffa: gli esperti di Brunetta, "Siamo incompetenti". Bonomi: la ripresa passa dal sud (Mattino)
No Pass, annullata la manifestazione a Trieste: Troppi rischi di violenze, salta il corteo dei No Pass (Giornale).
Virus. Ciciliano: "Emergenza verso la fine, contro il Covid il Cts non serve più" (Messaggero). Il green pass ammassa la gente sui bus (Verità). 
Italia-Politica. L'audio del leader leghista sulle "rotture" di FdI (Corriere). "Un nuovo centrodestra, liberiamoci dei sovranisti" dice Berlusconi (Repubblica). Berlusconi: garantisco per Salvini e Meloni e incassa l'assoluzione al processo Ruby Ter. (Corriere). C'era una volta la destra: implode Forza Italia e Salvini accusa la Meloni di "rompergli i co..." (Notizia, Stampa e altri). Centrodestra nel caos, Forza Italia divisa, ira Salvini su Meloni (Messaggero).
Passaggio di consegne in Campidoglio. Roma riparte dall'era Gualtieri (Messaggero). Gualtieri: "Roma può rinascere, la ripulirò entro Natale" (Repubblica).
Esteri. L'Europa sbanda sui diritti (Stampa e altri).

ECONOMIA
Il tema pensioni ancora in evidenza su Stampa (p.8) Corriere (prima e p.2) e altri. Si tratta sul passaggio alle quote 102 e 104, ma spunta Quota 103. Il Tesoro è a caccia di coperture aggiuntive per integrare le risorse indicate nel Documento programmatico (1,6 mld nel triennio) e allargare le maglie del nuovo sistema. La mediazione più delicata è quella con la Lega, che ancora non ha digerito l'addio a Quota 100. E mentre si tratta sulle Quote, viene estesa la platea dei lavoratori gravosi (Repubblica p.20): altre 30 professioni nell'Ape sociale. L'analisi di Cottarelli su Repubblica (p.27) in merito alla riforma delle pensioni: "Non è giusto che si obblighino le persone a lavorare oltre a una certa età: servono strade che tengano conto delle differenze nelle aspettative di vita, come avvantaggiare chi fa lavori gravosi e meno pagati".
Su Messaggero (p.15) l'appello del Ministro Franco e del governatore di Bankitalia, Visco per la ripresa: "Le prospettive sono favorevoli – ha detto Franco – la ripresa è intensa e la dinamica export positiva", l'economia dunque è in ripresa e vola ma i sostegni non vanno ridotti. Secondo Visco inoltre: "la qualità dei prestiti è molto buona". Il ministro avvisa: "dobbiamo essere pronti ad un aumento delle tasse" (Corriere p.2).
Infrastrutture-lavoro. Su Messaggero (prima e p.2) il Recovery plan messo a punto dal governo Draghi si concentra sul rilancio degli investimenti pubblici e sulla necessità di riequilibrare i divari territoriali fra Nord e Sud. "La vera sfida è realizzare le opere nei tempi programmati", ha sottolineato Pietro Salini, ad di Webuild. "Si stima - dice - un fabbisogno di personale di circa 100 mila unità. Di queste, 26 mila sono figure specializzate difficili da reperire sul mercato". Messaggero (p.3) stila l'elenco dei tecnici che mancano, necessari per le grandi opere: da ingegneri a saldatori, project manager e contabili.
E dal convegno di Confindustria parla il ministro del Sud, Carfagna (Mattino p.2): "Dalla crisi non si esce accendendo solo il motore del Nord, i fondi al Sud sono blindati". Anche Carlo Bonomi parla di un "Mezzogiorno fondamentale per il rilancio di tutto il Paese, abbiamo chiesto noi il vincolo dei fondi" (Mattino p.3). Dal convegno di Confindustria, il presidente Bonomi interviene anche sul taglio del cuneo fiscale (Sole prima e p.5): "E' la priorità per far ripartire la domanda interna e rendere più competitive le imprese". Poi sul fisco aggiunge: "Sembra che vengano messi 8 mld ma non si è ancora capito come". Il presidente Mattarella evidenzia come i risparmi siano una risorsa preziosa e "mobilitarli, contribuirà alla ripartenza" (Repubblica p.8). 
Reddito di cittadinanza. Di Maio fa retromarcia e afferma, " va cambiato, se rifiuti le offerte lo perdi" e il presidente di Confindustria, Bonomi aggiunge: "Subito i correttivi, la misura non crea occupazione" (Messaggero p.2). Repubblica (p.21) segnala lo stop all'assegno Inps per gli invalidi con un "lavoretto": l'Inps non erogherà più i 287,09 euro al mese per 13 mesi a chi ha
una percentuale di invalidità tra 74 e 99% e, nel frattempo, lavora.
Smart working. Nessun limite, le amministrazioni pubbliche se rispetteranno precisi
paletti, potranno far fare ai propri dipendenti tutto lo smart working che vogliono. Salta dunque, l'annunciato tetto del 15% al lavoro agile per gli statali. Per premi e produttività in arrivo 300 mln nella manovra, intanto oggi il ministro vedrà i sindacati per illustrare le linee guida del nuovo smart working. Su Sole (prima e p.2) si parla di smart working finito per 1,5 milioni: nelle piccole aziende il passaggio a lavoro in presenza è quasi totale. Per le grandi imprese industriali e dei servizi, invece, le formule per il rientro prevedono ancora una parte di lavoro da casa. Nel complesso, tra privato (800mila) e pubblico (700mila), sono circa 1,5 milioni i dipendenti che sono tornati o che a breve torneranno in ufficio.

POLITICA
I nodi del centrodestra in primo piano. Alleanza nel caos: Forza Italia divisa e scoppia l'ira di Salvini sulla Meloni (Messaggero p.6, Repubblica p.2, Stampa p.5 e tutti). Il leader della Lega all'opposizione su Pass e quota 100. E attacca la Meloni. In un audio riservato, il segretario del Carroccio contro FdI: "Stia all'opposizione, ma non ci dia fastidio". Poi in tv Salvini smorza i toni: "Non mi farete litigare con Giorgia". E lei concorda (Corriere p.5). Secondo il Giornale (p.5) Salvini ricompatta le truppe e punta a portare la Meloni al vertice con Draghi. Berlusconi invece, incassata l'assoluzione sul caso Ruby ter perchè "il fatto non sussite", pensa al Quirinale. "Draghi resti premier" ha detto Berlusconi, che si lancia per il Colle puntando sulle promesse di Salvini e Meloni, che gli assicurano appoggio (Libero p.3, Repubblica p.4 e tutti). Una volta superata la partita per il Quirinale, Berlusconi pronto a cercare il federatore del centrodestra: secondo Verderami (Corriere p.5) con il ruolo di "garante", il Cav strapperà più voti. Berlusconi centrale anche in Europa, rivendica il Giornale (p.2). Ieri l'ex premier ha incontrato la Merkel e si è dichiarato garante di Salvini e Meloni nella Ue: "In Italia basta sovranismi – ha spiegato Berlusconi -: sulla Lega garantisco io" (Stampa p.4). Per il leader di Fi il Carroccio andrà con i popolari, anche se Salvini tratta con la Le Pen e a Bruxelles ha votato in difesa dei polacchi, scatenando l'ira di Draghi. Berlusconi intanto deve fare i conti con i "ribelli" interni, che criticano la "deriva sovranista" di Forza Italia: il Cav prova a stoppare Gelmini - "è fuori dalla realtà" -, ma i suoi ministri lo sfidano (Messaggero p.6 e altri). Intervistato da Repubblica (p.3) Brunetta dice:0 "Ha ragione Gelmini, un centrodestra unito non c'è più, qualcuno segue il richiamo del consenso. Forza Italia – prosegue il ministro della Pa – deve essere pivot di un centrodestra popolare ed europeo, mai come ora mi sento più del Ppe che di Fi, che rischia di appiattirsi su altre culture, non sue".
Malumori anche nel M5S dopo la scelta dei vice da parte di Conte (Corriere p.9 e tutti). Taverna vicepresidente vicaria, Gubitosa, Turco, Ricciardi e Todde gli altri vice. Appendino e Azzolina escluse dalle nomine. Tanti parlamentari lasciano l'assemblea. E intanto Conte pronuncia un discorso duro nei confonti di Calenda e Renzi: "Mai con loro". L'ex premier apre al dialogo con il Pd, anche se precisa: "Non siamo le loro ancelle".
Nel centrosinistra non scalda la proposta di Bersani di una nuova "Cosa" (Stampa p.6): Azione e Italia viva contrarie alla proposta, che non piace anche a molti dirigenti dem, di un allargamento della coalizione attraverso un accantonamento del Pd. Il dem Graziano Delrio alla Stampa dice "no" alle ammucchiate: "Serve una federazione: la sinistra si sostanzia sulle scelte e si misura sui temi. Io vedo quello che vede Letta: una federazione di forze diverse e un Pd accogliente al suo interno".

ESTERI
La Polexit divide l'Europa. La Merkel in campo per l'ultima mediazione (Repubblica p.12, Stampa p.2, Corriere p.15, Messaggero p.10). Braccio di ferro al summit di Bruxelles su Polonia e crisi energetica. La cancelliera nel giorno dell'addio a Bruxelles tenta la mediazione sul caso-Polonia: "Con Varsavia deve prevalere il dialogo. Dietro la lite sullo Stato di diritto c'è il modo in cui i Paesi vedono l'Ue. Più dialogo e meno ricorsi". Rutte contro Morawiecki – "Non ci pieghiamo ai ricatti - sullo stato di diritto, è pronto a trattare lo stop al tribunale speciale dei giudici. Orbán con Varsavia: "Sanzioni ridicole". Ma è gelo tra gli Stati anche su gas e nucleare. Draghi insiste per le scorte comuni: "Bisogna intervenire al più presto per limitare gli aumenti del prezzo dell'energia, preservare la ripresa e salvaguardare la transizione ecologica". Mandato alla Commissione per garantire gli approvvigionamenti. Ma l'intesa tra i Ventisette non c'è: la Ue rinvia a dicembre
Mattarella intanto spinge l'integrazione Ue: "Sarà completa solo con i Balcani" (Stampa p.3, Corriere p.15, Messaggero p.10). Il Presidente a Gorizia con lo sloveno Pahor: "Il confine è elemento di unione. Gorizia città di dialogo".
Arriva l'esercito Ue, subito 5000 unità. Operativo con decisioni a maggioranza (Repubblica p.13). Si chiamerà "Eu Intervention Force", avrà anche uno "Scudo spaziale". Previste dal 2025 missioni in tutto il mondo e intelligence comune. Contrari i Baltici
Clima, un piano per sabotare il Cop 26 (Stampa p.14). Un'inchiesta smaschera una lobby di Paesi che cerca di truccare il rapporto sul clima prima della conferenza di Glasgow. Oltre alle defezioni di Cina e Russia a Glasgow, viene fuori che alcuni dei Paesi produttori di carbone, petrolio e carne bovina stanno tentando di "annacquare" il prossimo rapporto sul clima dell'International Panel on Climate Change (Ipcc) delle Nazioni Unite, per eliminare informazioni e conclusioni più scomode, che potrebbero minacciare gli interessi di alcune grandi aziende. Arabia Saudita, Giappone e Australia, ad esempio, sono tra i Paesi che "chiedono" alle Nazioni Unite di minimizzare la necessità di abbandonare rapidamente i combustibili fossili
Biden è nella stretta dei moderati: "Pronto a tagliare il piano sul clima" (Corriere p.17).  La scelta del presidente arriva a pochi giorni dalla Cop 26, la manovra rischia di essere dimezzata.

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