Commentario del 06.10.2021

PRIME PAGINE
Salvini apre lo scontro con Draghi (Stampa e tutti). Riforma per Irpef, Iva, Irap e catasto. La Lega diserta, Draghi: "Spiegherà" (Sole). Strappo di Salvini sul Fisco, Draghi va avanti (Corriere, Repubblica, Messaggero). Salvini fa Salvini: Lega via dal Cdm e lite con Draghi (Fatto). Salvini – scrive il Foglio – fugge da una riforma fiscale fatta a misura di Lega. "Crisetta di governo" titola Libero. Enrico Letta al Corriere: "Leader leghista irresponsabile. Noi con il premier". Andrea Orlando alla Stampa: "Coi leghisti a rischio i fondi Ue". Tajani (Fi) al Giornale: "Niente blitz né aumenti, vigileremo noi". Mentre Tremonti dice: "Questa riforma non va" (Stampa).
Italia-Politica. Roma, comincia la partia per il ballottaggio (Repubblica). Michetti chiama la Raggi, Gualtieri guarda a Calenda (Messaggero). Calenda alla Stampa: "Sì a Gualtieri se scarica i 5S". Sul secondo turno, la Meloni dice: "Ballottaggi aperti, FdI è cresciuto ovunque" (Messaggero). Renzi alla Stampa: "Sconfitto chi sta con i no Pass".
Italia-Economia. Conti pubblici, primi rilievi: crescita ok, rischio debito (Sole). Pa, sì al lavoro agile solo con il Green Pass. Controlli ogni giorno (Messaggero).
Europa. Ue alla proca della Difesa comune e dell'ingresso dei sei Stati balcanici (Sole).
Nobel a un italiano: Giorgio Parisi il fisico che prova a riordinare il caso (Libero, Repubblica e tutti).

ECONOMIA
Lavoro, imposte giù. Ma la riforma parte solo con 2 miliardi (Messaggero p.2-3). Nella delega fiscale promessa della riduzione "graduale" dell'Irpef coperta grazie alla revisione dell'Iva e di altre tasse. Secondo Libero (p.2) niente sforbiciate e tante trappole: bomba a tempo sugli estimi catastali. Secondo il quotidiano non c'è copertura per i tagli e sulle imposte indirette si rischia la stangata ecologica. L'aumento delle tasse sulla casa rinviato di cinque anni.
Anche la Stampa (p.6) fa il punto sul nuovo Fisco. L'esecutivo prepara la rivoluzione da completare in un anno e mezzo. Franco: lotta all'evasione prioritaria, il sommerso vale 100 miliardi annui. Ma per il 2022 a disposizione ci sono solo tre miliardi di euro.
Secondo Giulio Tremonti, intervistato da Stampa (p.7) "toccare il Catasto è un suicidio politico, il governo è stato timido sul taglio del cuneo". Poi aggiunge: "La riforma prevede un carico maggiore sul lavoro rispetto agli altri redditi, non mi sembra giusto. L'Iva e la tassazione sui Bot cresceranno, assurdo prevedere un testo unico fatto con molti decreti". Anche il Sole (prima e p.2-3) fa il punto sulla riforma fiscale. 18 mesi per ridurre il cuneo, semplificare l'Ires, archiviare l'Irap de sostituire le addizionali con sovraimposte. Possibili fondi da tax expenditures e Iva. Per quanto riguarda l'Irpef invece subito il taglio al cuneo in manovra e poi la riduzione delle aliquote. Troppa disparità tra il prelievo in Italia e quello Ue. Obiettivo della riforma è un sistema duale con una tassazione progressiva dei redditi da lavoro e una proporzionale su quelli da capitale. Si punta a ridurre gli spazi di elusione sul risparmio.
Intanto Repubblica (p.30) sottolinea come i prezzi record dell'energia si abbattano anche sui trasporti. Il petrolio sale del 4% in due giorni e trascina al rialzo benzina e diesel. Il gas naturale è raddoppiato da inizio anno e arriva al massimo storico: un pieno di metano ora costa più di uno di gasolio. In Europa intanto ecco i "volenterosi" dell'energia: cinque Paesi entrano nel patto contro i rincari. Tra nuove norme, appalti e depositi in comune il nuovo piano prende forma. Gas, petrolio e benzina aumentano ancora. Ancora niente intesa però sullo scudo comune: Francia e Spagna avanti con chi ci sta, l'Italia per ora non c'è.
Statali, niente lavoro agile per chi è senza Green pass (Messaggero p.11). Arrivano le linee guida di Brunetta e Speranza per il rientro in presenza. Stipendio sospeso, pensione ritardata e stop agli scatti per chi non ha il certificato.

POLITICA
In primo piano sui quotidiani lo strappo della Lega sul Fisco. Il Carroccio diserta il Cdm, ma la delega passa (Repubblica p.2-3 e tutti). Gli esponenti del partito non partecipano alla riunione dell'esecutivo che approva la legge. Salvini contesta il metodo: "Non è l'oroscopo". Il capo del governo: "Spiegherà il suo no".
"Dimmi almeno cosa c'è che non va", poi il premier decide di tirare dritto, scrive il Corriere (p.3). Il doppio binario delle relazioni con Matteo.
"Salvini problema per l'Italia, atto irresponsabile: così prova a far saltare il banco", queste le parole di Enrico Letta al Corriere (p.5). Il leader del Pd poi aggiunge: "Non so se intenda uscire dal governo, sta a lui chiarirlo. C'è un nesso evidente tra questa mossa ed il disastro elettorale della Lega". Sul Messaggero (p.5) intervista a Giorgia Meloni: "FdI contro ogni nuova tassa, ai ballottaggi la partita è aperta". La leader: "La Lega ha fatto bene a non votare in Cdm la legge delega in bianco. Ora uniti per Michetti a Roma: siamo in vantaggio e dobbiamo crederci".
Anche il ministro Orlando, intervistato da Stampa (p.5) dice: "Basta con l'ambiguità, così saltano i fondi Ue per la ripresa". Il ministro del Lavoro poi precisa: "Lo strappo sul fisco è grave non tanto nei confronti del governo, ma del Paese".
Tra i temi in primo piano anche tutti i risvolti politici dopo il voto nei Comuni. Calenda detta le condizioni a Gualtieri: "Ti voto solo se tagli fuori i grillini" (Stampa p.8 e altri). Il leader di Azione: "In politica non c'è spazio per rancori personali. Ma il M5S non può tornare a governare Roma".
Secondo Repubblica (p.6) Lega in retromarcia nelle metropoli: tutti i numeri del sorpasso di FdI. Il partito di Salvini è tornato alle percentuali di voto del 2016, quando però aveva radici solamente nel Nord. Fratelli d'Italia avanti a Torino, Bologna, Roma e vicini a Milano. Fontana: "Lasciati dalla maggioranza silenziosa". Per la Stampa (p.9) Renzi esulta e prepara il nuovo centro: "Il Pd mi ringrazi – dice -, il M5S non arriva al 2023. Meglio di così non poteva andare. Noi abbiamo salvato l'anima riformista dem che era per Conte e adesso sta con Draghi".
Ilvo Diamanti su Repubblica (p.7) sottolinea intanto come la forte astensione nel voto amministrativo segnala che il distacco dei cittadini dalla politica ormai si è "trasferito" anche a livello locale. Per il Giornale (p.8) nel M5S sono tutti contro Conte, che frena sui ballottaggi: bruciati 500 mila voti. Il diktat del leader: si parla solo di Napoli, e la Raggi ringrazia Di Battista.
Per il Messaggero (p.8) il Pd scalza il Carroccio nei fortini lumbard: i ceti popolari vanno a destra. Al Nord gli operai scelgono Lega e FdI, i giovani più orientati sui candidati dem. A Roma il 30% degli elettori grillini va agli altri partiti. Nessuna donna ai ballottaggi. Gualtieri a Repubblica (p.9) parla di "convergenza naturale con gli elettori di Calenda e Raggi, i moderati non votano Michetti".
Virus, si alla riapertura delle discoteche, ma col 35% dei clienti. L'ira dei gestori: così impossibile riaprire. Ad un anno di distanza dalla chiusura gli esperti autorizzano il ritorno in pista. Obbligatori i bicchieri monouso, la mascherina si potrà togliere solo per ballare (Repubblica p.25 e altri).

ESTERI
La Chiesa francese travolta dalle accuse: "In 70 anni 330mila vittime di preti pedofili" (Repubblica p.17, Stampa p.24-25, Corriere p.24). Svelato il "rapporto Sauvé". L'autore: "Ho visto il male assoluto. Indifferente crudeltà, le violenze sui minori avevano carattere sistemico. Una realtà spaventosa che supera nell'orrore qualsiasi immaginazione". L'80% delle vittime aveva tra 10 e 13 anni. Dolore del Papa: "Penso alle vittime e al loro coraggio nel denunciare". Chiedendo perdono alle vittime, il presidente della Conferenza episcopale francese, Eric de Moulins-Beaufort, fa capire che non è più tempo dell'omertà. Il consigliere del Papa, Hans Zollner: "Ora tocca ai vescovi italiani trovare il coraggio di indagare".
La Ue lancia intanto un piano contro l'antisemitismo: "La lotta è un dovere" (Repubblica p.18). E' la prima volta in assoluto. Strategia presentata da Margarita Schinas: "Non voglio più vedere sinagoghe in Europa sorvegliate dalla polizia. L'antisemitismo non è un problema degli ebrei ma degli antisemiti. L'antisemitismo è incompatibile con tutto ciò che rappresenta l'Unione europea". Nel mirino l'odio online. Von der Leyen: "Promuoveremo la vita ebraica". Azione esplicita e formale per fermare e contrastare uno dei fenomeni più aberranti del nostro continente.
I leader si vedono: spinta per la difesa Ue (Corriere p.22). Il premier Draghi: "Non abbiamo tempo, bisogna agire". Macron insiste. Michel: "Rivedere i rapporti atlantici". Una cena informale tra i leader Ue si è tenuta ieri sera al castello di Brdo, vicino a Lubiana, in cui si sono stati affrontati i temi che negli ultimi mesi hanno messo in difficoltà l'Unione: dal ritiro americano dall'Afghanistan fino al patto Aukus sulla sicurezza tra Usa, Gran Bretagna e Australia, passando dalla relazione con la Cina. Situazioni che hanno evidenziato la necessità per l'Ue di sviluppare una propria autonomia strategica e una difesa comune. Ma Francia e Germania si trovano su fronti opposti nelle forniture di navi della disfida greco-turca. È il paradosso della strategia europea (e della Nato).
Su tutti i quotidiani anche l'assegnazione del Nobel per la Fisica a Giorgio Parisi: "Un premio alla scienza che si batte per il clima" (Repubblica p.14-15, Stampa p.30, Corriere p.16-19, Messaggero p.12-13). Il fisico che da Roma svela come si muove il mondo. Il Nobel venuto dal caos: indagando la sinfonia tra l'ordine e il disordine ha individuato le leggi che fanno funzionare la realtà. Dalla rete di neuroni alle relazioni tra persone, premiate le ricerche sui sistemi complessi. È stato insignito insieme a Manabe e Hasselmann. La telefonata da Stoccolma: "Pensavo a uno scherzo" Poi il bagno di folla alla Sapienza.

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