Commentario 28.10.2021

PRIME PAGINE
La bocciatura in Senato, del Ddl Zan in evidenza su Repubblica e altri. I diritti possono aspettare, voto segreto, addio al ddl Zan (Repubblica). Zan, il Parlamento dei diritti negati (Stampa). Omofobia, affossata la legge (Corriere). Affondata la legge bavaglio, psicodramma tra Letta e il Pd (Verità). Destre e franchi tiratori affossano la legge Zan mentre Renzi festeggia a casa del nemico dei gay Bin Salman (Notizia).  Salta la legge Zan, piange il Pd. Che bello (Libero).  Affossato il Ddl Zan. Fine del delirio gender (Giornale). Affossato il dl Zan, fondata la maggioranza di destra-Iv (fatto). Ddl Zan, arriva lo stop (Avvenire).
Su Corriere l'intervento di Mario Draghi: "dico grazie all'Italia dei generosi".  L'intervista al Ministro Cingolani su Stampa: "Patto europeo per il gas ora accordo con la Cina".
Nodo pensioni. Quota 102 solo per un anno (Messaggero). Pensioni, il governo va avanti con Quota 102. Reddito, più controlli. Addio a cashback (Corriere). Pensioni, Quota 102 solo per il 2022. Stretta sul reddito di cittadinanza (Sole). Pensioni, Draghi è al bivio (ed è tentato dallo sfilarsi) (Giornale). Per Draghi quota 99: in pensione a 59 anni (Fatto). Pensioni anticipate solo nel 2022 (QN). Pensioni, una sola certezza il colpo basso ai disabili (Verità).
Turismo, arriva il superbonus 80% (Sole). Turismo, raffica di incentivi (Italia Oggi).
Virus. Proroga Green pass il governo prepara l'obbligo fino a luglio (Messaggero). Verità attacca: pass colabrodo, ma vogliono estenderlo. Inchiesta europea. Megatruffa: rubate le chiavi è per falsificare i green pass (Giornale).
Esteri. Giustizia, la Ue multa Varsavia: 1 milione al giorno (Repubblica).  Supermulta a Varsavia, la disUnione costa cara (Avvenire).

ECONOMIA
Nodo pensioni su Stampa (prima e p.6), Repubblica (p.10) e tutti. Le tensioni sembrano placarsi, arriva il compromesso. L'ultima mediazione di Draghi arriva con Quota 102, 38 anni di contributi e 64 anni di età, ma solo per il 2022, e non più per due, tre anni come stabilito dal ministro Franco. Una soluzione-cerotto per sanare la rottura con i sindacati. "Abbiamo proposto di migliorare la legge Fornero proprio per rispondere alle esigenze dei più giovani",  ha detto il numero uno della Cgil, Landini. Salvini si dice soddisfatto, il Pd anche e poi, sul fisco, i sindacati fanno asse con i partiti (in questo caso solo i dem) per ottenere che tutti e gli otto mld del fondo vengano destinati al lavoro dipendente. Draghi apre ai sindacati: un tavolo anche per riforma e fisco e fondo di 8 miliardi per il taglio delle tasse, sono destinati a ridurre il cuneo fiscale (Messaggero prima e p.4). Corriere (p.6) evidenzia la linea del premier: "andiamo avanti", 4 ore di riunione con un premier persino ironico. La cabina di regia fila liscia in vista del Cdm di oggi. La mediazione sulle pensioni va bene alla Lega, malumori M5S invece su cashback e Reddito. Verità (prima e p.10) attacca: pensioni, una sola certezza, il colpo basso ai disabili: "l'Inps- scrive il quotidiano – cambia le regole sull'assegno di invalidità e se il ricevente percepisce un reddito da lavoro, non potrà più ottenere il contributo di sua invalidità".
Su Messaggero (p.4) e Giornale (p.6), l'intervista al leader della Cisl, Sbarra: "non si può tornare alle rigidità della Fornero – dice – il governo ne discuta al di fuori della manovra – e aggiunge - sul fisco c'è tuttora un deficit di chiarezza su come verranno distribuite le risorse, insufficienti i soldi per gli ammortizzatori".
Sul Corriere (p.9), il commento di Manca sulle pensioni: "la verità – dice – è che ci si vuole occupare solo delle politiche passive del lavoro dove basta spendere di più e non preoccuparsi dei conti pubblici per risolvere i problemi. Ben più difficile è fare in modo che ci siano politiche attive del lavoro efficaci". Senaldi su Libero (p.7) parla di una Cgil tradita dai democratici e accusa: "la sinistra se ne frega dei lavoratori – quando la Cgil serve per andare contro
la Lega, è benedetta, ma se crea problemi nei rapporti con Draghi, va sacrificata".
Su Stampa (p.5), si parla di generazione tradita con l'allarme del ministro Franco: "perdiamo le energie giovani – dice – in 10 anni, mezzo milione è andato all'estero. Nel 2019, sono 70 mila i giovani con meno di 40 anni che hanno lasciato il Paese. L'elemento nuovo è il Pnrr – continua il Ministro - una leva importante per uscire da una situazione di stallo".
Decreto Recovery, al turismo 2,4 miliardi, cantieri veloci per le ferrovie, ok al Cloud (Stampa p.6) Repubblica (p.11) e altri. Il pacchetto più robusto riguarda il turismo, uno dei settori più colpiti dalla crisi, a cui vengono destinati 2,4 mld che, con la leva finanziaria salgono a 6,9. Turismo, arriva il superbonus 80% evidenzia Sole (prima e p.2): tra i beneficiari, alberghi, terme, fiere e agriturismi, per usufruirne, vale l'ordine cronologico delle richieste inviate.
E si rivede il Reddito di cittadinanza (Stampa p.7), i controlli aumenteranno e viene introdotto il décalage degli assegni, per incentivare i percettori degli assegni ad accettare un nuovo lavoro, per loro, prevista una progressiva riduzione dell'assegno a partire dal secondo rifiuto di una proposta di lavoro. Anche Messaggero (p.5) evidenzia le regole più rigide sul reddito, Villette e superbonus con Isee. Libero (p.7) attacca: falso un povero su 3 che percepisce il reddito grillino, su un milione di furbi, scoperti appena 90mila e il M5s dice "nì" al taglio dell'assegno dopo la seconda proposta di lavoro rifiutata.
Il segretario della Uil, Bombardieri parla a Repubblica (p.11) e si dice contrariato per il trattamento avuto sulla legge di bilancio: "Bonomi e Stirpe ci avevano proposto un patto trilaterale, con il governo, ma non si discute mai dei contenuti, della visione del Paese nei prossimi anni – dice – le contestazioni al premier sulle pensioni, le avevamo già da tempo evidenziate ma forse Draghi non aveva nemmeno letto".

POLITICA
La legge Zan fermata con il voto segreto, Letta: uno stop al futuro. I sospetti su 16 senatori (Corriere p.2-3). Lacrime e nervosismo nel Pd, attacchi a Renzi. E c'è chi accusa il M5S. I dubbi tra i dem sul muro contro muro. Ora è allarme sugli scrutini per il Quirinale. Repubblica (p.2) parla di franchi tiratori a sinistra, ddl Zan colpito e affondato. Scambi di accuse tra Pd-5S-Iv. Con 154 voti a favore e 131 no. passa al Senato la "tagliola" ideata da Lega e FdI che blocca la legge. Letta: "Ecco l'Italia che vorrebbero le destre, allineata con Polonia e Ungheria". "Renzi complice di questa destra, sul Colle temiamo altre manovre", queste le parole Provenzano intervistato da Stampa (p.3). Il numero due del Pd: "Forza Italia sempre più subalterna a Salvini e Meloni, volevano bloccare tutto. L'esultanza da parte loro per aver negato il riconoscimento dei diritti è qualcosa di cui devono vergognarsi". Bonetti, intervistata dal Corriere (p.5) dice: "Noi renziani trasparenti, serviva il dialogo, irresponsabile insistere". Per il Foglio (prima) non è il fascismo il nemico dello Zan. Il colpo subito dal ddl nasce a causa non di un complotto, ma di due guai che il Pd e Fedez dovrebbero studiare: le leggi bandierina e il rischio di lasciare ai magistrati l'interpretazione delle parole.
Secondo Libero (p.4) il centrodestra gode: al Senato è nata un'altra maggioranza. Per Verità (p.3) invece la "tagliola" stronca le ambizioni di Letta. Inebriato dalla vittoria alle amministrative, l'ex premier ha snobbato le proposte di mediazione ed è andato a schiantarsi. La fine ingloriosa del disegno di legge sull'omotransfobia dimostra che sui temi etici non si va avanti a colpi di maggioranza. La strategia del M5S intanto è quella di Draghi al Quirinale e Franco premier (Stampa p.9). Conte prepara l'incontro con il presidente del Consiglio entro la settimana: "Ci sentiamo spesso, ma i non cerco passerelle a Palazzo Chigi". Giornale (p.8) riporta la linea del Cav: compatti con la Lega. Oggi vertice con Salvini, Meloni e i ministri.
Virus. Pass, si studia la proroga con il modello francese: obbligo fino all'estate (Messaggero p.8). Prime ipotesi in vista della scadenza del 31 dicembre: estensione legata ai contagi. "Vaccinati verso quota 90%". Senza Qr code il governo teme lo stop alle prime dosi. Il Qn (p.8) parla di hub chiusi per risparmiare, Regioni avanti in ordine sparso. Eppure i governatori insistono: "Vaccinare subito tutti. E regole chiare". Ma ci sono rischi nel ritardare troppo i richiami. Secondo Repubblica (p.12) crollano le prime dosi che ora viaggiano a 20mila al giorno: l'immunità di gregge slitta a febbraio. Figliuolo: "Il traguardo del 90% resta". Il Papa riceve la terza dose, minacce di morte a Sala dei No Vax.

ESTERI
Intervista al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani: "Patto Ue sugli acquisti di gas alla Cop26 serve l'accordo con Cina e India" (Stampa p.10). "Sul caro-bolletta se ne è parlato dell'immediato, nel medio e lungo termine. E nell'immediato, l'Europa può far poco, era naturale che si rimettesse alle misure e mix energetici nazionali. Era difficile aspettarsi di più per il quadrimestre in corso. I tempi europei sono più lunghi". Poi sottolinea: "Il costo dell'energia scenderà nel 2022. Il vertice di Glasgow non fallirà, ma non bastano Usa ed Europa. L'Europa deve puntare ad acquisti e stoccaggi congiunti di energia: così diventiamo un grande cliente continentale".
Come riportato da tutti i quotidiani intanto l'Ue punisce la Polonia: "ogni giorno una multa da un milione di euro" (Repubblica p.15, Stampa p.21, Corriere p.16, Messaggero p.9). La Corte di Giustizia denuncia l'"Inquisizione" di Stato per non aver rispettato l'indipendenza dei giudici e non aver ancora abolito la Commissione disciplinare che fa capo alla Corte suprema, controllata dal governo e che ha il potere di cacciare i togati. "L'osservanza delle misure cautelari disposte il 14 luglio 2021 è necessaria al fine di evitare un danno grave e irreparabile all'ordinamento giuridico dell'Unione europea e ai valori sui quali tale Unione si fonda, in particolare quello dello Stato di diritto". Il governo all'attacco: "È un ricatto, ignorano la nostra Costituzione".
Biden arriva in Europa con l'incubo flop, piano green ostaggio del Congresso (Stampa p.11, Corriere p.17). Obiettivo budget prima del G20. Il presidente tratta con i democratici moderati e spera di chiudere prima di partire per Roma. Domani visita in Vaticano e poi l'incontro con Mattarella e il premier Draghi. A Capitol Hill manca l'accordo su come trovare 500 milioni per l'ambiente.
L'Iran intanto annuncia: torniamo ai negoziati sul nucleare (Corriere p.17). Iran pronto a riprendere a novembre a Vienna i negoziati sul nucleare, sospesi da giugno. Lo ha annunciato ieri via Twitter il vice ministro degli Esteri e capo negoziatore di Teheran Ali Bagheri. Frena il portavoce della Commissione Ue: «Non c'è nulla da annunciare per ora» da parte di Bruxelles.
Francia. Sondaggio: "Il 56% voterà a destra alle elezioni 2022" (Stampa p.21). Cresce la contestazione che si traduce in una svolta a destra e nel rischio astensionismo o di scheda bianca al voto di aprile 2022. Un sondaggio rileva che il 56% è intenzionato a votare per uno dei candidati di destra ed estrema destra - Xavier Bertrand, Nicolas Dupont-Aignan e Marine Le Pen - incluso il giornalista Eric Zemmour, anche se al momento non ha formalizzato la volontà di correre. Solo il 34% si orienta invece verso uno dei candidati di sinistra tra Anne Hidalgo, Yannick Jadot o Jean-Luc Melenchon



@riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento