Commentario del 05.10.2021

PRIME PAGINE
Il risultato delle Amministrative in primo piano. Vince il centrosinistra, flop M5S. Al centrodestra solo la Regione Calabria (Sole). Caduta dei populisti, rivincita del Pd (Stampa). Le città premiano il centrosinistra (Corriere). Il crollo dei populisti: 5S al minimo storico, astensione record (Repubblica). Conte flop – scrive Libero – i grillini spariscono. Il Fatto: Pd e 5S uniti vincono, le destre unite perdono. "Città in rivolta contro il bla bla bla di Salvini e Meloni"  titola il Foglio. Libero: sveglia centrodestra, il voto è un campanello d'allarme. Secondo il Giornale è "un'occasione persa" per il centrodestra.
Covid, c'è il sì dell'Ema: terza dose a tutti gli over 18 (Corriere e altri).
Italia-Economia. Riforme, Draghi accelera. Nella delega fiscale, Iva, Castasto, Irap e cuneo (Sole).
Blackout social, in tilt WhatsApp e Facebook (Repubblica e altri). Crash globale di WhatsApp, Fb e Instagram. Giù Wall Street (Sole).

ECONOMIA
Dopo i risultati delle amministrative, Draghi: "avanti sulle riformee" (Stampa p.3).  Oggi convocata la maggioranza, sul tavolo c'è l'abolizione dell'Irap sui lavoratori autonomi, la revisione di Irpef e il riordino dell'Iva su una serie di prodotti a largo consumo. Si accelera anche sul Fisco: via alla delega, subito 10 mld per ridurre le tasse, legge di riforma in Cdm, il catasto verrà rivisto (Repubblica p.29, Sole prima e p.5). 
Pnrr, il messaggio del presidente Mattarella su Corriere (p.47): "E' la spina dorsale di un'Europa più solida e equa, le riforme associate al Pnrr sono gli strumenti per la trasformazione del nostro sistema economico". E sempre sul Pnrr, Sole (p.10) segala i mille esperti per aiutare gli enti locali: il 60% finisce al Nord. L'esigenza di fare in fretta guida anche il criterio di distribuzione di posti e risorse finanziarie. In gioco ci sono 320,3 milioni che saranno assegnati in base a un doppio criterio. Crescita, il Ministro Di Maio su Sole (p.7) focalizza l'attenzione sulle imprese e sul loro merito per la ripartenza. Al summit "Made in Italy 2021" il Ministro ha parlato di una "crescita generalizzata dell'export un po' ovunque": Germania (+24%), Francia (+25%) e Spagna (+30%), sono i paesi europei con più crescita ed è importante perché sono mercati maturi. E sui mercati più promettenti, dice: "Penso che dobbiamo puntare ai Paesi nell'ambito dell'Indo-Pacifico e, comunque guardare all'importanza dell'Asia". Di Maio ha poi ricordato che l'export potrà superare il contributo del 32% al Pil. E arrivano anche le parole del numero uno di Confindustria, Bonomi sempre dal Made in Italy Summit: "Oggi l'industria italiana è più solida e competitiva e rappresenta il principale fattore di traino della crescita del Pil, stimata al 6% nel 2021. Ma la sfida – aggiunge - è la crescita dal 2022 in avanti, che deve essere solida e duratura per garantire un futuro sostenibile al Paese".

POLITICA
Sono i risultati del voto nei Comuni a dominare le pagine dei quotidiani. Le città premiano il centrosinistra, che vince al primo turno a Milano, Napoli e Bologna (Corriere in prima e p.2 e tutti). A Roma sarà ballottaggio tra il candidato di centrodestra Michetti, che è avanti, e quello del centrosinistra Gualtieri: restano fuori Raggi e Calenda. A Torino il dem Lorusso in vantaggio su Damilano, ma si deciderà tutto al ballottaggio. Mentre la Regione Calabria va al centrodestra. Ovunque però si registra un forte astensionismo: affluenza più bassa di sempre. Tutti i quotidiani concordano sull'analisi del risultato elettorale: flop di M5S e destra, a vincere è il centrosinistra.
Dal fronte dem, Letta vince anche la sfida a Siena e torna in Parlamento: "Il centrodestra è finito, io ora più forte di Conte" (Stampa p.14). Il segretario dem punta alla leadership: "Sarò il federatore del nuovo Ulivo" (Corriere p.18). Letta esulta per la "rivincita" su chi criticava il Pd e a Repubblica (p.4) dice: "Queste elezioni sono la prova generale delle politiche perché testimoniano che la destra è battibile. Quando sei mesi fa mi è stato chiesto di tornare, la vittoria di Salvini e Meloni pareva ineluttabile. Noi abbiamo fatto una campagna casa per casa, sul territorio, fra la gente. Su temi concreti, parlando di ciò che interessa alle persone". Ora – commenta il Corriere (p.18) – tra i dem scoppia un'insolita pace: pura la minoranza si allinea al leader. La Serracchiani al Corriere (p.19): "I risultati sono una spinta all'intesa con il M5S. Andare alle urne? No, prima le riforme".
Flop del centrodestra, voti in fuga da Salvini e la Meloni lo sfida: "Noi primo partito" (Stampa p.16). Débacle della Lega, con FdI si apre il duello per la leadership. Crollo a Milano e Torino per il Carroccio: si sgonfia l'ondata sovranista (Repubblica p.6). Salvini ammette: "Abbiamo perso per demeriti nostri" (Corriere p.20 e tutti). Giornale (p.11) parla di "schiaffo" a Salvini, che ora fa autocritica, mentre la Lega diventa subito "governista". Libero (in prima e p.2) lancia la "sveglia" al centrodestra: il voto è un campanello d'allarme, gli elettori vogliono una classe dirigente responsabile. E il Giornale (in prima e p.4) scrive: il centrodestra è primo, ma non è stato capace di far votare gli indecisi. Intanto la Meloni crede ancora nella possibilità di fare 3-3 (Giornale p.6) e  rilancia: "Draghi al Colle e subito al voto" (Repubblica p.8). Il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, al Corriere (p.22) dice: "Non c'è nessuna sconfitta del centrodestra, si poteva fare di più, certamente, ma per il momento mi godo il risultato straordinario della Calabria".
M5S, tracollo al Nord. Ma i grillini mantengono un peso nel Mezzogiorno (Corriere p.23 e altri): in vista dei ballottaggi, Conte dice "mai con la destra". Cadono le città simbolo, il M5S si salva solo con il Pd (Stampa p.18). "Col Pd casa comune" rilancia Di Maio, con Roberto Fico che a Repubblica (p.11) conferma: "Premiata la mia linea. Il risultato di Napoli conferma la forza del progetto del Pd e del Movimento". Conte, che si intesta Bologna e Napoli (Fatto p.4), rivendica l'alleanza con i dem: "Ma il vero test – ammette – sarà l'intesa sul Colle" (Stampa p.19). Libero (p.10) attacca: grillini ridotti a ruota di scorta del Pd.
I risvolti sul governo: per Palmerini (Sole p.3), in attesa del ballottaggio, il primo tempo rafforza l'unità nazionale di Draghi. Per Feltri (Domani p.1) è il miglior risultato che il premier potesse sperare. Il test – secondo il Conti sul Messaggero (p.11) – rafforza Draghi: si allontana l'ipotesi urne. Il premier spinge sulle riforme: adesso il governo è più forte (Stampa p.3). Draghi incassa il risultato elettorale e con la vittoria del Pd punta a un autunno senza scossoni. "Il governo può ripartire con più forza" dice il premier (Repubblica p.3). Per Verderami (Corriere p.3) il voto non sfiora il governo: la partita vera si giocherà per il Colle.

ESTERI
Il terremoto Pandora spaventa i big, la Ue prepara la stretta sull'evasione (Stampa p.26, Corriere p.26 e altri). Le rivelazioni dei Pandora Paper stanno scatenando una tempesta, il database di circa 12 mln di documenti, per la prima volta, espone le ricchezze nascoste di un gran numero di capi di Stato e leader politici. La Ue ha confermato che, prima di fine anno, sarà presentata la proposta normativa per fronteggiare "gli abusi" delle società di comodo. Nei Pandora Papers anche l'amante di Putin ma il Cremlino nega (Repubblica p.22).
La battaglia per il clima (Stampa p.28) e altri: il pressing di Kerry su Cina e Russia per ridurre la Co2, affinché la conferenza per l'emergenza clima possa raggiungere i suoi obiettivi reali e concreti, la percentuale del Pil mondiale prodotto dai paesi impegnati a tenere il riscaldamento globale sotto 1,5 gradi dovrà salire dall'attuale 55% al 70%. Le chiavi restano soprattutto Cina, India e anche Russia. Per gli Usa questa è la soglia che definirebbe il successo della Cop26.
Un consorzio europeo che serva ad acquistare gas solo per lo stoccaggio, una riserva da utilizzare nei momenti di tensione sui prezzi dell'energia e di difficoltà nell'approvvigionamento. E' la
proposta che, stasera in Slovenia, verrà posta sul tavolo del Consiglio europeo. La prima mossa - sostenuta anche dall'Italia - per rispondere alla crisi che ormai da diversi mesi ha messo sotto stress il mercato dell'elettricità ed ha costretto alcuni Stati membri ad intervenire per calmierare le bollette (Repubblica p.28).
Ieri il balck out comunicativo dei social che ha tenuto tutti in ostaggio per ore, Whatsapp, Instagram e Facebook su Stampa e tutti.

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