Commentario del 21.10.2021

PRIME PAGINE
Nodo pensioni ancora in evidenza. Pensioni, il no dei sindacati, "Quota 102 una presa in giro" (Stampa). Pensioni, Draghi tira dritto sette giorni per l'intesa (Repubblica). Bollette, pensioni e tasse, ecco il piano del premier (Giornale).
Sole evidenzia: export al record dei 500 miliardi. Intervista a Bonomi su Corriere: "Ai partiti dico: basta assalti alla diligenza".  Repubblica: Materie prime e chip, l'ingorgo globale delle merci.
Attacco hacker, rubati alla Siae i dati dei cantanti "non paghiamo" (Corriere). Nuovo attacco web, Italia senza difese (QN).
Gli scontri di Roma, l'Europa ci guarda: "Istigazione all'odio" (Messaggero).
Vertice da Berlusconi. Patto nel centrodestra, "Ora uniti per il Colle" (Giornale).
Virus. Notizia attacca i no pass: Duecento morti al giorno, la lezione inglese ai no pass italiani. "Vaccini, l'Italia va veloce" (Corriere). Morti di tutto non di Covid (Tempo). Verità: ma quale spinta ai vaccini: boom di tamponi e certificati (Verità).
Esteri-Italia. Draghi a Varsavia, "si sta in Europa" per i suoi ideali non per interesse" (Stampa). Draghi alla Ue: allarme sul gas. Dal pane al latte, primi rincari (Messaggero). Europiano Draghi (Avvenire).

ECONOMIA
Il tema pensioni e la manovra del governo ancora in evidenza  su Repubblica (prima e p.6) e altri. La strada è in salita: sindacati e Lega bocciano infatti la proposta del governo per uscire da Quota 100, ma Palazzo Chigi conferma tutto, ultima settimana per trattare prima del varo in Cdm ma l'Ocse avverte: per la previdenza, l'Italia spende troppo. Su Quota 102-104, l'ipotesi del Mef per evitare un ritorno immediato alla legge Fornero con uno scalone di cinque anni, non c'è
soltanto il no della Lega ma anche l'attacco della Cgil di Landini che la definisce "una presa in giro", per la Cisl è "inaccettabile" e per la Uil, "una beffa". A corredo, l'intervista alla viceministra dell'Economia, Castelli: "il reddito non si tocca e diventerà ancora più efficace, è sbagliato limitare il superbonus, è una misura che ha rimesso in moto l'edilizia".
Due miliardi contro il caro-bollette, ecobonus verso un calo al 70% nel 2024 (Corriere p.10, Tempo p.5) e altri, manovra da 23,4 md di cui 4 in sostegni alle imprese.
Delocalizzazioni: il decreto cambia. Incentivi a chi subentra nelle crisi (Repubblica p.24). Le misure sono sul tavolo del premier Draghi, ma tarda il varo. Agevolazioni fiscali e contributive per le imprese che seguono le regole, sanzioni meno pesanti in caso di inadempienze.  Stampa (p.4) evidenzia tutti i numeri della manovra, provvedimenti e fondi destinati, con una sorta di vademecum, la priorità al taglio delle tasse.
Al Corriere (prima e p.11) parla il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi che, sul documento programmatico dice: "abbiamo un'occasione storica – questa legge di Bilancio è importante, al di là delle cifre, perché dovrebbe essere il primo mattone di un percorso diverso – serve un grande intervento coraggioso sul cuneo fiscale", e sul reddito di cittadinanza, aggiunge - "Va cambiato, non intercetta i poveri del Nord ed è un disincentivo a lavorare al Sud".
La sottosegretaria al Ministero dell'economia parla al Sole (p.8): "Sui bonus Transizione 4.0, nuova proroga per favorire gli investimenti. Per le famiglie, l'attenzione è rivolta soprattutto ai bonus edilizi dove le posizioni espresse dalla maggioranza sono ancora distanti. Sui bonus ci sarà un
comunque un percorso definito che confermerà il superbonus del 110% fino al 2023"
Export al record dei 500 miliardi (Sole prima e p.2): nel 2021 il made in Italy si avvia a centrare lo storico obiettivo di un export oltre i 500 mld, un record che i numeri disponibili confermano alla portata, a meno di imprevisti: le vendite oltreconfine esprimono già da tempo un valore superiore ai 480 miliardi del 2019, livello più alto di sempre "ma – il premier avverte – ci sono i colli di bottiglia, c'è l'incognita delle materie prime".  Libero (p.2) parla di briciole sul fisco e attacca: più soldi alla banca del Pd che al taglio delle tasse: salvare Mps costerà allo Stato circa 8 mld, la riduzione del cuneo ne vale 7. Per tagliare le tasse – scrive il quotidiano – il governo spende meno quattrini che per salvare Mps.
Su Messaggero (p.3), gli aumenti nel carrello: tra pane, latte e verdure, il caro spesa che vede 1500 euro a famiglia.  La corsa delle bollette e il volo dei prezzi delle materie prime cominciano a farsi sentire pesantemente anche nel carrello.
Repubblica (p.7) evidenzia il business dietro ai tamponi con il prezzo che quintuplica: la corsa al tampone per ottenere il Green Pass muove tra i 5 e i 7,5 milioni di euro al giorno. In farmacia prima dell'obbligo se ne facevano circa 200 mila, all'inizio di questa settimana si è arrivati a 4 o 500 mila.
Lavoro. Le finte malattie dei no green pass su Corriere (p.5): solo lunedì chieste 152mila esenzioni, in crescita del 14,6% con il boom registrato in Lombardia e gli ispettori del lavoro sono solo 311.  Il 15 ottobre scorso, i certificati per malattia presentati dai lavoratori, pubblici e privati, sono stati in
tutto, 93.322. Anche Verità (p.3) segnala: "a crescere sono solo i certificati di malattia", l'Inps registra un record di assenze sul lavoro e mancano i medici di base per le visite fiscali.

POLITICA
"Italiani responsabili sui vaccini, noi meglio della media europea", in primo piano sul Corriere (p.2-3) le parole di Mario Draghi. Il premier chiede una politica "comune" sui migranti, ma loda l'Europa: ci stiamo non solo per bisogno, ma per realismo ed idealismo. Rimane però lo scontro con il centrodestra, che secondo il Messaggero (p.6) prova la tregua con un vertice: "Uniti per il Quirinale". Pace forzata dopo il pranzo nella villa di Berlusconi: "Lo rifaremo ogni settimana". Meloni impone il no al proporzionale, Salvini chiede al Cav di coordinare i ministri. Anche nel centrosinistra, in particolare nel M5S, è guerra sul capogruppo: non passa la linea di Conte, Crippa resta al suo posto, scrive la Stampa (p.8). Tensione nel Movimento per le nomine alla Camera, per ora l'ex premier non riesce ad imporre Bonafede. In vista dell'elezione del nuovo Capo dello Stato si torna a parlare di Legge elettorale. A Pd e Lega piace il maggioritario, con premio alle coalizioni che superano il 40%. I Dem puntano a una riforma che preveda anche il ballottaggio. Ma cambiare le norme attuali è difficile. Il proporzionale è invece la strada preferita da centro e 5Stelle, ma ogni partito va per sé: il meccanismo può ritornare in auge se l'elezione per il Colle farà saltare le coalizioni. Su Stampa (p.9) arrivano le parole di Pier Luigi Bersani: "Caro Pd, serve una nuova Cosa di sinistra, e attenti a non bruciare Draghi al Quirinale". L'ex segretario Dem: pensiamo ad una federazione che unisca i partiti progressisti e un accordo con i Cinque Stelle.
Virus. Il Corriere (p.5) parla de "le finte malattie dei no green pass". Lunedì chieste 152 mila esenzioni, in crescita del 14,6%. Boom in Lombardia, gli ispettori all'Inps però sono solo 311. Intanto le farmacie aprono alla possibilità dei test di notte, e avanza l'ipotesi terza dose ai 50enni (Messaggero p.11). Effetto Green Pass esaurito, rallentano le vaccinazioni. Ma è corsa ai tamponi. Forniture di Pfizer abbondanti, proposta l'estensione dei richiami ad altre fasce di età. Anche la Stampa (p.13) traccia la road map della terza dose. L'obiettivo è coprire over 60 e fragili entro l'anno, poi la fascia 29-59. In primavera toccherà ai più giovani. Trieste è la nuova capitale della protesta, crescono i timori per l'arrivo di 20mila no pass. Domani manifestanti da mezza Italia: allerta estremisti. Puzzer incontrerà Patuanelli, il movimento si divide. Secondo Libero (p.6) anche Letta vuole far fuori la Lamorgese. La ministra dell'Interno sta perdendo gli appoggi dentro il governo dopo il caso dei cortei no-vax. I dem ora puntano a sostituirla con il sottosegretario Gabrielli.

ESTERI
Draghi per la fermezza contro Varsavia: "Chi sta in Europa ne condivide gli ideali" (Stampa p.6, Messaggero p.2 e 8, Corriere p.17). Il premier: "Un'unica difesa continentale è inevitabile e necessaria. Sui rimpatri va dato seguito agli impegni". Oggi il Consiglio europeo, in agenda l'emergenza migranti, ma si va verso lo scontro sullo stato di diritto. Sassoli fa causa alla Commissione per non aver applicato il regolamento: l'accusa è di non aver ancora congelato i finanziamenti a Varsavia e Budapest.  È possibile bloccare i fondi ai Paesi membri per violazioni dello Stato di diritto. La questione dei prezzi sarà uno dei temi forti, al momento restano le diffidenze sull'ipotesi di un acquisto congiunto di gas per creare stoccaggi comuni. Bruxelles: "Agire subito per fermare i neofascisti". All'Europarlamento previsto anche il dibattito sull'assalto alla sede della Cgil a Roma. Faro sulla posizione tedesca tra centrale-acquisti e Patto.
Vertice sul clima. Gas, scorte comuni Ue per abbattere i costi. Draghi: "Uniti sui chip". Putin sulle orme di Xi i "grandi inquinatori" disertano la Cop 26 (Stampa p.22-23, Messaggero p.2). Il premier: "Spingere sui semiconduttori. Senza intervento degli stati le transizioni non si fanno. Le nuove regole europee ne tengano conto". Il presidente russo non sarà a Glasgow. L'India non ha ancora presentato alcun piano. Biden guida gli occidentali ma rischia di non riuscire a realizzare le riforme verdi negli Usa. Forse ha ragione Greta sui bla, bla, bla dei politici. Il pianeta però va ancora a carbone. L'Onu: "Un'utopia le emissioni zero, i Paesi usano sempre più i combustibili fossili". Solo Indonesia e Regno Unito ridurranno le estrazioni di petrolio nei prossimi anni. La Germania chiede di inserire il metano nelle fonti green. La Francia invece spinge sul nucleare. I paesi del nord frenano su una risposta coordinata sul caro-energia.
A Londra torna la paura. Il ministro: "Rischiamo 100.000 casi al giorno".  Ma per ora niente misure (Corriere p.6, Messaggero p.11). I decessi: oltre 130, per il governo la soglia dall'allarme è fissata a 250. Poi potrebbe scattare un "piano B".
Il premio Sakharov per Navalnyj, Lo schiaffo Ue al sistema Putin (Repubblica p.19, Stampa p.6, Messaggero p.8). Il riconoscimento che i sostenitori attendevano dal Comitato Nobel di Oslo, è arrivato da Strasburgo. L'oppositore russo in carcere Navalnyj è stato insignito dal Parlamento europeo del Premio Sakharov 2021 per la libertà di pensiero. Il blogger anti-corruzione è in carcere da gennaio. Appello di Sassoli: "Rilasciatelo immediatamente. Ha combattuto instancabilmente contro la corruzione del regime di Vladimir Putin. Questo gli è costato la libertà e quasi la vita. Il premio riconosce il suo immenso coraggio".
Intanto in Afghanistan dilaga l'orrore dei talebani: "Pallavolista decapitata" (Repubblica p.17, Stampa p.21). Mahjabin Hakimi militava nella squadra nazionale: non è riuscita a fuggire Era hazara, etnia perseguitata dagli studenti coranici. Denuncia dell'allenatrice. Silenzio della famiglia. La notizia arriva mentre a Mosca i nuovi padroni del Paese partecipano al primo vertice internazionale. Le atlete vengono cercate casa per casa chi è apparsa in tv è più a rischio.


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