PRIME PAGINE
Kabul, inferno all'aeroporto (Stampa). Primi blitz Usa a Kabul (Repubblica). Massoud, la resistenza è iniziata (Giornale). Baradar tratta per il governo, l'Europa a Biden: ritiro da rinviare (Messaggero). L'islamologo Kepel alla Stampa: "Ora l'Occidente non incuterà più timore".
Emergenza profughi, Turchia e Grecia alzano i muri al confine (Repubblica).
Italia-Economia. Lavoro, strappo di Confindustria (Messaggero). Schiaffo ai sindacati (Giornale). Green Pass, Bonomi all'attacco di Orlando e sindacati (Stampa, Repubblica). "Grande errore dei sindacati – dice il leader degli industriali -, il green pass dev'essere obbligatorio" (Sole). Il Fatto: la fatwa di Bonomi su Landini e Orlando.
Italia-Politica. Super vertice di Lega e Fi con i leader e i ministri (Giornale). L'intesa tra Berlusconi e Salvini su Quirinale e governo Draghi (Libero). Berlusconi in un intervento sul Giornale: l'individuo è un'entità sacra, così si crea il benessere. Avvenire intervista Renzi: "Il mondo è meno sicuro". Poi sul virus il leader di Iv dice: "Presto la terza dose".
Covid, il rientro a scuola in 20 punti chiave (Sole). Il ministro Bianchi al Sole: "Sui controlli sanitari le scuole non saranno lasciate sole".
ECONOMIA
In primo piano lo strappo di Confindustria sul lavoro (Messaggero in apertura, Sole e tutti). "Errore dei sindacati, il green pass sia obbligatorio" ha detto ieri il presidente Bonomi, ospite al meeting di Cl a Rimini. Rivolgendosi a Cgil, Cisl e Uil il leader industriali ha detto: "Sbagliato non sederi al tavolo con le imprese per introdurre subito il green pass nei luoghi di lavoro". La replica di Luigi Sbarra (Cisl) al Messaggero (p.4): "La svolta sull'obbligo del vaccino spetta solo al legislatore. A Confindustria diciamo di concentrarsi per allargare i punti di vaccinazione nei luoghi di lavoro, di evitare fughe in avanti con iniziative improvvide e unilaterali, di dar rispettare alle proprie associate l'avviso comune contro i licenziamenti. E' su questi capitoli che dovremmo lavorare unendo sforzi oltre che risorse, e non gettando benzina sul fuoco". Poi, sul green pass, Sbarra aggiunge: "E' uno strumento utile, ma sono inaccettabili le imprese che, in maniera solitaria e senza confronto, vogliono fissare regole per l'ingresso nelle fabbriche. Chiediamo al governo di fare chiarezza. Bisogna evitare che i luoghi di lavoro diventino campo di battaglia". Ma non c'è solo il tema del certificato verde nell'affondo della Confindustria, Bonomi ha attaccato anche il ministro Orlando sulle delocalizzazioni (Stampa p.12): "Il decreto sulle multinazionali in fuga – ha detto – è ispirato a una logica punitiva". Il governo però frena e fa sapere che le misure sono ancora da definire (Messaggero p.3): il testo in cdm già a settembre, ma l'iter della legge sarà lungo. La dichiarazione di guerra del leader degli imprenditori non può lasciare indifferente il titolare del Lavoro. Che ha scelto di non replicare, anche se – racconta Ciriaco su Repubblica - chi gli ha parlato ha raccolto il suo sarcasmo: "A qualcuno evidentemente piace che la gente venga licenziata via WhatsApp". Il segretario della Fim Benaglia alla Stampa (p.12): "Chi sposta la produzione paghi, funziona così in tutta Europa. Credo - aggiunge - che Bonomi abbia esagerato. Da parte nostra c'è piena volontà di dialogo ma questo provvedimento serve". E Sbarra al Messaggero commenta: "È una norma condivisibile, equilibrata e collaudata. Quella di Bonomi è una rappresentazione un po' curiosa. Qui si tratta di imporre alle multinazionali e ai grandi gruppi di non usare l'Italia come una terra di safari, di reintrodurre uno spirito e una responsabilità sociale nelle strategie d'impresa, nello stabilire che i lavoratori e le loro famiglie non sono pedine sacrificabili sull'altare del solo profitto".
Luigi Marattin, presidente renziano della commissione Finanze della Camera, al Messaggero (p.3) dice: "L'Italia va resa più competitiva o i lavoratori ci rimetteranno per primi. Se per scoraggiare le delocalizzazioni si vietano o si tassano i licenziamenti collettivi, si ottiene solo che nessuna azienda verrà più a insediarsi in Italia, danneggiando in primis i lavoratori italiani". Il Messaggero (p.2) segnala come con i nuovi paletti alle delocalizzazioni sarà addio a investimenti e migliaia di posti di lavoro: dopo anni di calo, nel 2020 le imprese straniere hanno aumentato del 5% l'impegno nel nostro Paese. Ma il nuovo decreto introduce una serie di lacciuoli burocratici.
POLITICA
Covid, contagi in crescita tra gli over 40 e l'Iss lancia l'allarme: 6,5 mln i non immunizzati in quella fascia d'età (Corriere p.10 e tutti). Intanto è un caso la Sicilia, dove si registra il record di positivi. Da Regioni e sindacati aumenta il pressing per l'obbligo di vaccino (Messaggero p.4). Per l'obbligatorietà serve una legge, ma il governo rischia una battagli in Aula – spiega la Stampa (p.17) -. Per ora si punta a convincere almeno l'80% della popolazione. Senaldi su Libero (in prima e p.3) chiede al governo di decidere in merito all'obbligo di vaccini: inutile pensare di convincere i no-vax con la persuasione. Il consigliere di Speranza, Walter Ricciardi, a Repubblica (p.16) dice: "Obbligo dei vaccini? Si creerebbero grandi polemiche e non so se avrebbe senso alimentarle. Una 'spinta gentile' come quella del Green Pass esteso il più possibile forse in questa fase è più efficace". Il costituzionalista Curreri alla Stampa: "La Carta è chiara, si può imporre un trattamento sanitario. Si riconosce che c'è un sacrificio della libertà personale purchè proporzionale all'interesse collettivo". L'ex direttore dell'Ema, Guido Rasi, al Giornale (p.4) dice: "Regole più dure con chi non si vaccina. E' l'ultima chiamata, poi scatti l'obbligo". Ma proseguono le polemiche dei no-Green Pass, a Torino manifestano in duemila (Stampa p.15). Parte nel frattempo la campagna con camper e hub nelle scuole per immunizzare 2 mln di studenti (Repubblica p.16). Il ministro dell'Istruzione Bianchi al Sole (in prima e p.5): "La vaccinazione è l'arma per tornare tutti alla normalità. Per questo abbiamo approvato l'obbligo di green pass: è uno strumento di tutela di tutti, a partire dai più fragili e le scuole saranno sostenute nella gestione dei controlli". Ma l'ex consulente di Bianchi, Agostino Miozzo, al Corriere (p.12) segnala il rischio della scuola ancora in Dad "a causa delle regole poco chiare". Il presidente dell'Aifa Palù, intervistato dal Corriere (p.11), propone di "valutare l'obbligo di vaccino per chi svolge funzioni pubbliche". Poi aggiunge: "Bisogna convincere gli 'esitanti': c'è un 4-5% della popolazione che è no-vax ed è inutile ogni tentativo di persuasione. Un altro 15-20% è composto da persone timorose: su queste dobbiamo lavorare con i numeri".
Scenari politici. Vertice Salvini-Berlusconi: Libero (in prima e p.10) spiega cosa prevede l'intesa tra i due. Ora tutti concentrati sulle Comuni, poi un coordinamento per pesare di più nella maggioranza. Oltre al governo, Salvini e Berlusconi puntano ad essere uniti sulla scelta del successore di Mattarella al Colle. In programma un super vertice tra Lega e Fi a fine settere con ministri e leader per parlare di flat tax, burocrazia e immigrazione (Giornale p.2). Berlusconi, in un intervento sul Giornale (in prima e p.3), rilancia il suo manifesto per la "rivoluzione liberale" che – scrive – oggi è più necessaria che mai, e rimane il primo dei nostri obiettivi. Per la Stampa (p.15) la federazione Lega-Fi è una sfida alla Meloni. Il Corriere (p.14) segnala invece come nella regia per il centrodestra Berlusconi proponga di coinvolgere la leader di FdI. Tajani al Tempo: "L'obiettivo è che il partito unico si generi nel 2023. Ciò che ha in mente Berlusconi è un forza come i Repubblicani negli Stati Uniti, in grado di governare l'Italia fino al 2050. È un progetto che coinvolge tutto il centrodestra, quindi non solo Fi e Lega, ma anche FdI".
M5S, a Milano passa la linea Conte: per le amministrative la candidata sindaca è Layla Pavone (Stampa p.14 e tutti). Conte trova nel cda del Fatto Quotidiano la candidata 5S per Milano, scrive Repubblica (p.15). E il Giornale (p.14) parla di "blitz Conte-Travaglio" a Milano: stop al candidato della base.
ESTERI
Primi blitz Usa a Kabul (Repubblica e tutti): temendo per la presenza dell'Isis, i marines escono dall'aeroporto. Blitz sul tetto di un hotel con gli elicotteri per salvare 169 americani. Il Pentagono non esclude altre operazioni. A Kabul è ancora inferno in aeroporto (Stampa e tutti): quattro donne uccise nella ressa e da Washington arriva l'avvertimento: "Americani, non andate in aeroporto". Il Pentagono valuta piani alternativi per i rimpatri, temendo raid dell'Isis sul ritiro.
Mentre i quotidiani raccontano la gioia di chi è sbarcato in Italia grazie al ponte aereo allestito dai militari, Draghi dà il via libera agli scali per i profughi nelle basi americane (Stampa p.8-9, Messaggero p.9, Corriere p.9). Dopo l'intesa col presidente Usa, velivoli in arrivo ad Aviano e Sigonella. Ma il governo italiano, che lavora per dare assistenza, aumenta l'attenzione su chi arriva. A Kabul i controlli su chi si imbarca sui voli per Roma sono saltati. Il Copasir non esclude il rischio infiltrazioni di terroristi. Le verifiche si faranno con meticolosità a sbarco avvenuto.
G7, sponda di Draghi per Biden, ma gli Usa ritardino l'uscita. Biden in difficoltà cerca alleati. L'Italia prova a mediare. Draghi spinge per il G20 in attesa di parlare con Xi Jinping. L'obiettivo è coinvolgere India, Russia e Cina. In settimana i Grandi presseranno gli Stati Uniti perché restino oltre il 31 agosto. Il Messaggero guarda alla "tela discreta" del Cremlino, che passa per Pakistan e Turchia, per rendere stabile la regione. Putin ha subito dialogato con i talebani. Ieri telefonata con Erdogan: "Più collaborazione". Repubblica guarda invece alla scommessa di Pechino: investimenti in cambio di stabilità. La Cina guarda ai giacimenti di "terre rare" ma chiede garanzie sullo stop al terrorismo. Von der Leyen: "L'Unione europea porta avanti contatti operativi con i talebani per evacuare i civili, ma non ci sono discussioni politiche e non c'è alcun riconoscimento. Con i talebani sono in corso contatti per facilitare l'uscita da Kabul di stranieri e collaboratori afghani. Non un euro a chi nega i diritti delle donne" (Stampa p.8, Repubblica p.3, Corriere p.6). Merkel: "L'esercito afghano è crollato a un ritmo mozzafiato. Ci aspettavamo una resistenza più forte". Di Maio: "Bisogna coinvolgere tutte le parti, anche i principali soggetti come Pakistan Russia e Cina"
Emergenza profughi, Turchia e Grecia alzano i muri al confine (Repubblica p.7, Messaggero p.9, Corriere p.6). La Grecia ha costruito un muro di 40 km lungo il confine: "Le nostre frontiere saranno inviolabili". Scali e campi profughi: le rotte della salvezza finiscono contro i muri. Iran e Pakistan rafforzano i controlli. La crisi divide gli Stati Ue. I Balcani accolgono i fuggitivi diretti negli Usa.
Intanto, il capo politico dei taleban, Baradar, arriva a Kabul per trattare con i vecchi "signori della guerra" per spartirsi il potere (Stampa p.4 e tutti). "Sarà un governo inclusivo" assicurano: i vertici talebani, confluiti da tutto il Paese, hanno avviato le consultazioni. Baradar, Karzai e Abdullah: sono 3 – segnala il Fatto - le anime per il nuovo governo. Nel frattempo parte il conflitto con la resistenza: il fronte di Massud riprende tre distretti (Repubblica p.5). E la paura arriva in Africa, "Shabaab e jihadisti pronti al patto con Kabul" (Repubblica p.8). In Mali Iyad Ag Ghaly, leader del gruppo radicale Jamaat Nusrat al-Islam wal-Muslimin, è ricomparso dopo 2 anni per congratularsi con i talebani
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Commentario del 22.08.2021
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