Commentario del 20.08.2021

Primo Piano Rassegna Stampa
Venerdì 20 agosto 2021

PRIME PAGINE
La fuga dall'Afghanistan in primo piano su Repubblica e altri. Il muro di Kabul, le madri lanciano i figli oltre il filo spinato dell'aeroporto per salvarli, soldati in lacrime: "non possiamo portarli". (Repubblica). Kabul, il dramma dei bambini (Corriere). Esplode la furia talebana, a Kabul si muore (Stampa). Giornale: dietro il regime, "Ombre cinesi su Kabul". Per Conte i talebani sono "distensivi" (Verità).
Virus. Positivi in fuga dalla quarantena, Centinaia di segnalazioni: dopo il tampone, si rendono irreperibili per non rovinarsi le vacanze (Messaggero). Verità avverte: "così rischiamo un settembre nero". Virus, nessuna regione passa in giallo (Corriere). L'Italia resta bianca, rebus terza dose (QN). L'Oms: "no alla terza dose, prima vaccino per tutti. In Italia ricoveri in salita (Avvenire). Vaccini in frenata e in Sicilia è caos dati (Giornale).

ECONOMIA
Pnrr, il governo tratta con la Ue sui fondi per le reti elettriche (Sole p.6). Il piano stanzia 3,6 mld per potenziarle, l'esecutivo vuole finanziare i lavori con il Piano per evitare che i costi contribuiscano ad aumentare la bolletta. Ma per i distributori non è conveniente. Intanto, si cerca ancora la quadra sulla legge sulla concorrenza. Il viceministro del Mise Picchetto al Sole (p.6) spiega: "Parliamo di un provvedimento che investirà una pluralità di settori: concessioni portuali, mobilità elettrica, trasporti, rifiuti, energia, appalti, farmaci, sanità, piattaforme digitali. È normale che ci sia un complesso lavoro di raccordo, che sta richiedendo tempo, ma siamo in dirittura d'arrivo". Guardando al contesto economico, il viceministro preannuncia possibili sostegni mirati ai settori in autunno: "Credo che qualcosa andrà fatto. Però in modo più puntuale per alcuni settori, non meri indennizzi ma interventi orientati al rilancio industriale. Dovremmo puntare anche il prossimo anno su robuste garanzie per il credito. E dovremo proteggere le filiere e favorire le aggregazioni".
Green pass e lavoro, ancora polemiche. A settembre rischiamo il caos sociale, avverte la Verità (p.2). Mentre la politica non riesce a prendere una posizione, i sindacati dicono no al certificato verde per accedere alle mense e chiedono, come fa Landini (Cgil), al governo di introdurre l'obbligo vaccinale per legge. E, dalle imprese, parte l'offensiva contro i lavoratori: "Lasciapassare o restano a casa". A Repubblica (p.22) parla il presidente dell'Inps, Tridico: "Sì al Green pass per accedere nei luoghi di lavoro". Il numero uno dell'Inps guarda poi ai dati economici: "C'è una ripresa molto forte dei flussi contributivi, parliamo di oltre 400 mila nuovi occupati nel primo semestre 2021 rispetto al 2020. C'era preoccupazione per lo sblocco dei licenziamenti, ma non c'è stata la corsa a licenziare. C'è, piuttosto, un rimbalzo di nuovi rapporti di lavoro con una forte accelerazione. Stiamo assistendo a un veloce assorbimento della cassa integrazione. A luglio si è registrato il livello più basso di ore di cassa integrazione autorizzate: 170 mln contro i 500 mln del solo mese precedente".

POLITICA
Ripercussioni della crisi in Afghanistan anche sulla politica italiana. Diventano un caso le frasi di Giuseppe Conte, che ha parlato di "taleban distensivi" e ha aperto al "dialogo serrato" (Corriere p.9, Stampa p.13 e tutti). "Il gran caos della politica italiana" scrive il Giornale (p.2). Bufera sul leader 5S, anche Di Maio si smarca. Pd e renziani vanno all'attacco dell'ex premier: "Un conto è trattare sui profughi, altro è riconoscere il governo islamista". Ma anche Di Maio frena Conte, ribadendo la necessità di mantenere una posizione ferma sul rispetto dei diritti umani. Il rappresentante Pd al Copasir, Enrico Borghi, a Repubblica (p.10) dice: "Spero quelle di Conte siano frasi fuori contesto, non possono esserci ambiguità su Kabul. L'Italia non negozia con i terroristi". Libero (in apertura) va all'affondo: "Conte sta con i talebani". Il Fatto (in prima e p.4) si schiera con Conte: si tratta con i talebani, ma non si dice. Tutti contro l'ex premier, accusato di voler trattare con i talebani, ma Borrell alla Ue dice la stessa cosa e il G7 chiude auspicando "negoziati inclusivi". Un duro affondo arriva però anche da Beppe Grillo: un post sul blog del fondatore del Movimento attacca Usa e vertici 5S, definendoli "yes-man complici del disastro" (Repubblica p.11 e altri).
Virus, è allarme contagi, ma nessuna regione passa in giallo (Corriere p.12). Per ora la Sicilia evita la zona gialla (Stampa p.16). Oggi il monitoraggio dell'Iss: male anche Sardegna e Calabria. Il Messaggero (in prima e p.2) lancia l'allarme dell'epidemia sommersa: centomila asintomatici non rilevati dai test. Molti non vaccinati che avvertono lievi effetti del virus evitano di fare il tampone. Altri, dopo il test rapido positivo, fuggono dalla quarantena: evitano di fare il tampone molecolare pur di non rinunciare alla vacanza, la polizia fatica a trovarli perchè spesso usano recapiti falsi (Messaggero p.3). L'infettivologo Galli al Messaggero: "Non c'è dubbio che la quantità di persone contagiata sia più alta di quella che emerge dai numeri ufficiali". E, mentre l'Oms chiude all'ipotesi terza dose, spingendo prima a vaccinare i Paesi poveri, si riapre il dibattito in vista della riapertura delle scuole. Test salivari a campione su 110 mila alunni al mese: nel piano dell'Istituto di sanità saranno i genitori ad eseguire i test, che saranno svolti su base volontaria e coinvolgeranno bambini dai 6 ai 14 anni (Repubblica p.16). Ma resta il caos sul numero degli insegnanti no-vax: oggi i dati delle Regioni al commissario Figliuolo, ma il censimento è impossibile per via di assunzioni, uscita dei pensionati e precari non rilevati (Messaggero p.5 e altri). Il ministro dell'Istruzione Bianchi in una lettera al Corriere (p.13) scrive: il green pass non è una punizione, ma uno strumento fondamentale per la ripresa delle lezioni in sicurezza, che tutela soprattutto i più fragili e la scuola stessa, bene collettivo che tutti siamo chiamati a difendere con responsabilità.

ESTERI
Stampa (prima e p.2) evidenzia la furia talebana: "a Kabul si muore". Il primo passo per uscire dal disastro afghano è atteso mercoledì, quando il G7 dovrebbe bloccare gli aiuti al Paese se non ci saranno garanzie sui diritti. Il Ministro degli esteri, Di Maio, avverte: "L'Occidente deve mantenere una posizione unita e ferma". Ieri una riunione dei ministri degli Esteri del G7 ha chiesto ai taleban di garantire "sicurezza per gli afghani che vorranno uscire dal Paese", diritti a quelli che resteranno "donne, bambini, minoranze". Intanto Draghi ha parlato al telefono con Macron e Putin: via libera al G20 straordinario. Per Repubblica (p.6), Messaggero (p.6) e altri il leader russo appoggia il vertice che l'Italia presiede, per contribuire alla pace e alla stabilità in Afghanistan, l'obiettivo è tenere a settembre l'anticipazione dedicata alla crisi afghana del summit dei 20 Paesi.
La fuga dall'Afghanistan e l'assalto al muro di cinta con la folla disperata che cerca di passare il muro dell'aeroporto su Repubblica (prima e p.2 e tutti). Uno scenario drammatico, quasi 10.000 persone ammassate agli ingressi dello scalo nel disperato tentativo di uscire dal Paese. Anziani, giovani, donne e bambini, stretti fra i talebani e il blocco dei soldati Usa, sono pronti a morire per fuggire tutti vogliono andar via. Il ministro della Difesa Guerini, a colloquio con la Stampa, assicura: "Salveremo chi ha collaborato con noi".
In evidenza la paura dell'Europa: si rischia un'ondata di 250 mila profughi (Repubblica p.7, Giornale p.4), "con gli ultimi voli atterrati a Ciampino, sono più di 500 gli afghani arrivati nel nostro Paese", ha detto il ministro degli Esteri Di Maio al G7. Parla al Corriere (prima e p.5), Filippo Grandi (Unhcr): "Il rischio di nuove ondate migratorie verso l'Europa non lo considero imminente, ma non ho detto che non succederà. Ma ogni esodo sarebbe in primo luogo regionale: Pakistan, Iran, forse Tagikistan. In quel caso se gli aiuti a questi Paesi non fossero consistenti, allora sarebbe forte il rischio che i movimenti continuino verso l'Europa".
Nel frattempo, arriva la promessa di Biden dinanzi alle telecamere di Abc (Repubblica p.3),  "Nessun americano resterà indietro, a costo di restare oltre il 31 Agosto". Biden è rimasto saldo nella sua decisione, sminuendo però rispetto alle stime precedenti, il numero di afghani "amici" che troveranno rifugio negli Stati Uniti: "Ne accoglieremo 50-65 mila".
Elezioni in Germania su Stampa (p.24): Baerbock vuole la rimonta, "così cambiamo il Paese con la priorità del clima". Scholz invece spinge i socialdemocratici e sogna il posto da cancelliere (Stampa p.25).

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