Commentario del 17.08.2021

Primo Piano Rassegna Stampa
Martedì 17 agosto 2021

PRIME PAGINE
In evidenza su tutti i quotidiani, la tragedia di Kabul, "L'Europa non li lasci soli", l'intervista a Gentiloni: "Piano per i profughi" (Messaggero). I Talebani al potere, l'ora della vendetta (Repubblica), Biden: evacuazione pacifica o useremo la forza. Apocalisse Afghanistan (Stampa). Caos a Kabul, assalto agli aerei (Corriere). Il tramonto dell'occidente (Giornale). La linea d Biden: "non moriremo per Kabul" (QN). Fuga dall'Islam e Di Maio segue la crisi in costume dalla spiaggia (Libero).
Emergenza Covid. Un sindacato da ridere su vaccini e Green Pass (Stampa). Vaccini, la corsa degli adolescenti ma aumentano contagi e ricoveri (Messaggero). Verità attacca: "il ricatto del tampone". Fatto: Covid, i ricoveri ancora su. Sicilia da oggi in giallo, i dati dell'Agenas. Covid, la sfida dei giovani, con vaccini senza prenotazione e la Sicilia è a rischio giallo (Avvenire). La Sicilia rischia il ritorno in zona gialla (Corriere).
Eutanasia. Fine vita, 500 mila firme e adesso il referendum (Stampa). In mezzo milione
per il referendum sull'eutanasia (Corriere). Eutanasia, referendum, adesso rischio vicino (Avvenire).
Banda ultralarga, il piano di Colao (Sole)

ECONOMIA
Niente soldi per le quarantene, l'Inps: "Intervenga il governo". I sindacati insorgono a seguito della novità che vede l'isolamento per quarantena, nel 2021, non più considerato malattia. Secondo i sindacati, è inaccettabile e Tridico, presidente Inps, si difende: "il problema non dipende certo dall'Istituto". Una circolare del 6 agosto ha cambiato le regole e la norma è retroattiva: Tutti coloro che dal 1° gennaio2021,  hanno fatto i dieci giorni di isolamento fiduciario (ridotti ora a 7 per i vaccinati) e sono stati a casa, seppur asintomatici, con un certificato medico, vedranno decurtarsi lo stipendio perché l'azienda non potrà usufruire del rimborso dell'Inps ma i sindacati chiedono che venga riconosciuta la malattia come nel 2020 (Stampa p.12).
Green Pass nelle mense, gli operatori sulle barricate: Le società della ristorazione collettiva contro l'obbligo introdotto dal governo via Faq. Confindustria: "Non previsto dalle norme". Confcommercio: "Il controllo non spetta a noi",  (Repubblica p.22). Green pass in mensa, i sindacati all'attacco (anche quelli di polizia), (Corriere p.15), dalla Cgil alla Cisl insorgono: "paradossale dividersi a pranzo dopo aver lavorato insieme per otto ore".
Riforme, Pd e Lega replicano a Bonomi: "Basta scaricare tutto sulla politica" (Stampa p.16): i partiti reagiscono così all'appello lanciato dal presidente di Confindustria, tutti concordando sul fatto che serva un "patto sociale", tipo quello siglato da Carlo Azeglio Ciampi nel 1993 e lo sforzo deve essere collettivo. Il rischio del rallentamento delle riforme è reale, perché il cronoprogramma è ambizioso e si rischia l'ingorgo in Parlamento, "ma – dicono - non si può puntare il dito solo contro la politica, serve un'assunzione di responsabilità anche delle forze sociali, un nuovo patto sociale".
Corsa contro il tempo per la seconda tranche di fondi Ue: 24 miliardi di euro alla fine dell'anno (Stampa p.17). Incassato il primo bonifico del Pnrr, il governo si dovrà mettere al lavoro in vista della seconda tranche dei fondi europei. Lo scenario plausibile è una richiesta a Bruxelles tra ottobre e novembre per ottenere il pagamento il mese successivo, magari come regalo di Natale. Su Sole (prima e p.4), la banda ultralarga e i fondi del Pnrr per coprire 6,2 milioni d'indirizzi. Il piano banda ultralarga finanziato dal Recovery plan ora ha un obiettivo preciso: raggiungere 6,2 milioni di indirizzi degli italiani.
La viceministra al Mise, Todde parla a Stampa (p.24): "stiamo scrivendo, insieme al ministro
del Lavoro Orlando, il provvedimento che renderà più difficili le delocalizzazioni - non colpiremo chi deve fare ristrutturazioni per rimanere competitivo".
Su Corriere (p.29), l'intervista e l'appello del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inail, Giovanni Luciano: "per gli infortuni sul lavoro, gli ispettori non bastano, vanno dati più poteri ai dipendenti e servono figure interne forti e un safetypass". 
Le misure per l'edilizia su Repubblica (p.23): Voglia di Superbonus, le detrazioni superano quota 5 miliardi. Il Superbonus batte l'Ecobonus: a meno di un anno dall'avvio, le detrazioni al 110 per cento hanno già raggiunto i 5,2 miliardi, contro i circa 3,5 miliardi annui delle precedenti
detrazioni per migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Intanto  la Corte dei Conti richiama
all'ordine la Pa sulle spese in vista del Recovery Plan (Messaggero p.14).

POLITICA
Emergenza Covid, "Allarme Sicilia, da lunedì rischia la zona gialla (Stampa p.12 e altri): 3674 i nuovi contagi di ieri su 74.021 tamponi e il tasso di positività sale dal 3,5% al 5%, intanto per la fascia 12-19 anni, via alle dosi senza prenotazione (Stampa p.13, Messaggero p.10). Per la Sicilia l'ingresso in zona gialla, da lunedì 23, è quasi una certezza (Corriere prima e p.12), secondo il governatore Musumeci: "manca la paura".
Pfizer: "Servirà la terza dose, sale la protezione contro le varianti" (Messaggero p.10). L'estate più dura del Covid "Ma la curva ora rallenterà", i contagi rispetto all'anno scorso sono stati dieci volte di più, ma i ricoveri meno del doppio, secondo il professor Battiston: "in dieci giorni vedremo l'effetto del Green Pass, sperando in un settembre più sereno" (Repubblica p.12). Secondo Abrignani (Cts) (Giornale prima e p.16), "il vaccino è indispensabile per tutti, lo renderei obbligatorio, solo così quest'inverno il Covid potrà diventare come un'influenza". "Affollamenti, balli abusivi e anche lo schiuma-party: il Ferragosto senza regole su Messaggero (p.8), multe per 150mila euro alle strutture turistiche sul litorale laziale, feste illegali e assembramenti ovunque. Intanto sui tamponi ai prof, resta il no dei presidi e c'è l'ipotesi dei test salivari per tutti gli studenti (Messaggero p.10).
Eutanasia, superate le 500 mila firme, Vaticano in allarme. Su Stampa (p.18), Messaggero (p.11) e altri, più di mezzo milione di firme per l'eutanasia legale. La prima vittoria, per i promotori del referendum, arriva a un mese e mezzo dal termine fissato per la raccolta delle sottoscrizioni. Il Vaticano boccia l'eutanasia per legge (Libero p.10), il comitato promotore del referendum annuncia: superato il quorum  ma monsignor Paglia è duro: "Nuova forma di eugenetica: chi non nasce sano, non deve nascere?".
Scenari politici. Elezioni nella Capitale: "Pecore tosaerba e carbonara, Raggi in fuga dalla politica", il voto si avvicina ma la sindaca moltiplica le iniziative bizzarre che poco riguardano il governo della città (Repubblica p.14).  Il Conte "nordista" spacca i 5Stelle, Casaleggio prepara la contromossa (Messaggero p.11): l'avvocato mira a spostare a nord il baricentro per attrarre gli elettori delusi dal Carroccio.  Navi ong, Salvini (e FI) vanno in pressing sul Viminale (Corriere p.16). All'attacco della Lamorgese ancora una volta Matteo Salvini, che riprende i dati forniti dal Viminale sugli sbarchi: "Ad oggi sono 34.455, più di quelli registrati in tutto il 2020 (34.154) e il triplo di quelli del 2019 (11.471)" e lancia l'allarme: "Gli arrivi non si fermano".

ESTERI
In evidenza su tutti i quotidiani il caos in Afghanistan, con il ritiro degli Usa che ha spianato la strada al ritorno del regime talebano: i jihadisti sono entrati a Kabul senza trovare resistenza, issando la loro bandiera sul palazzo presidenziale e dichiarando di volere "relazioni pacifiche" col mondo. Già in Qatar ad esempio i nuovi vincitori hanno incontrato il generale Usa McKenzie.   Potrebbe essere Baradar a prendere il comando: l'erede del mullah Omar è il volto pubblico del movimento, rilasciato tre anni fa da un carcere pachistano su richiesta di Trump. Intanto per la popolazione in fuga i voli degli occidentali sono l'ultima speranza. L'aeroporto di Kabul è stato invaso e gli aerei interamente occupati: c'è chi si appende ai carrelli e muore precipitando. I militari e il presidente Ghani scappano in Tajikistan, accusati dalla popolazione di essere "traditori". L'esercito regolare è di fatto sparito in pochi giorni. La delegazione italiana rientra e salva decine di persone: a Fiumicino arriva l'aereo con gli italiani e 20 afghani che hanno collaborato con militari e civili: "Ma avremmo voluto fare molto di più", assicurano le prime testimonianze sbarcate.
Intanto molti commenti spiegano che l'abbandono del Paese da parte degli alleati, così come in Siria e in Iraq, rischia di favorire potenze "nemiche", come Cina, Russia e perfino Hamas, che già starebbero trattando coi talebani. La Cina ad esempio già offre "relazioni amichevoli" in cambio di garanzie per gli investimenti, anche se resta il nodo della sicurezza dei confini e delle infiltrazioni terroristiche e il personale diplomatico non è stato evacuato. Anche l'ambasciatore russo oggi incontrerà i jihadisti.
Nel frattempo Biden si difende: "Eravamo lì solo per combattere il terrorismo. Non possiamo pagare noi se Kabul non sa combattere e morire in una guerra civile altrui. Non era compito nostro costruire una nazione". Ma allo stesso tempo ammette: "Tutto è avvenuto più rapidamente del previsto". Non mancano le critiche, dato che lo stesso Biden diceva che il governo avrebbe tenuto.
Ma Biden rincara di nuovo la dose contro i talebani: "Evacuazione pacifica, o usiamo la forza".
"I talebani proteggono Al-Qaeda": è l'allarme dell'Onu sul nuovo emirato. Il report delle Nazioni Unite parla di presenza dei jihadisti già in 15 province, mentre l'intelligence internazionale teme una nuova ondata di foreign fighters. Oggi vertice dei ministri degli Esteri a Bruxelles: l'Europa divisa su come gestire la crisi dei migranti. La Merkel: "Vent'anni di sforzi senza successo" e ipotizza un Consiglio Ue straordinario. Ma i "falchi" dell'Unuione già pensano ai rimpatri dei profughi. Sul tema interviene anche Draghi, con una posizione d'apertura: "Proteggeremo chi ha collaborato con noi" (Repubblica e Stampa p.10, Corriere p.5). "L'impegno dell'Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione e difendere le donne. Siamo al lavoro con i partner europei per una soluzione della crisi che tuteli i diritti umani". Il premier italiano quindi sprona gli altri leader a una "soluzione europea alla crisi", puntando a una linea comune. Oggi riunione straordinaria dei ministri degli Esteri: per l'Italia, PD e Lega risultano divisi sui profughi. Sul tema interviene il commisario europeo Gentiloni, intervistato dal Messaggero (p.4): "Accogliere i rifugiati o l'Europa rischia arrivi fuori controllo: l'epilogo della missione è stato disastroso, ma fu una giusta la risposta ai fatti dell'11 settembre. Non penso che l'Emirato islamico piaccia alla Cina, ma è chiaro che l'Occidente ne esce indebolito".
Repubblica (p.9) invece intervista il leader dem Letta, che traccia un bilancio totalmente negativo della missione: "La democrazia non si può esportare con la guerra: la fuga caotica dell'Occidente da Kabul cancella anche quanto di buono è stato fatto per la società afghana. Ora servono corridoi umanitari e una grande mobilitazione nazionale per aiutare chi resta e accogliere chi fugge". Sulla stessa linea Casini, intervistato dal Messaggero (p.3): "Sono scene vergognose ed è anche colpa nostra, che abbiamo tradito ogni promessa. Gli Usa hanno deciso da soli, ma una vera coalizione non può funzionare così".
Da segnalare anche le forti polemiche su Di Maio, "beccato al mare mentre a Kabul è l'inferno", titola l'inchiesta del Giornale (p.1-11): il ministro degli Esteri fotografato a Porto Cesareo con la fidanzata, Emiliano e Boccia durante la crisi internazionale, incassa per ora solo battute e sfottò, anche perché su Twitter assicurava agli italiani di stare "monitorando la situazione 24 ore al giorno", ma si dice comunque pronto a riferire subito in Parlamento.
Infine, lunga e difficile notte ad Haiti, che dopo il terremoto subisce pure l'uragano: i report di Repubblica (p.17) e del Corriere (p.19) evidenziano la paura per la tempesta tropicale sull'isola, che già conta 1.300 morti per la scossa di magnitudo 7.2 di sabato. I feriti vengono curati in strada, dato che sono crollati gli ospedali e si registrano un milione e mezzo di case inagibili. Paura per i mancati arrivi di aiuti, bloccati dalle gang della capitale.

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