Commentario del 25.07.2021

PRIME PAGINE
Nelle piazze il  virus dei "No-pass" (Stampa). No vax, la piazza sfida Draghi (Repubblica). Estremisti in piazza contro il pass (Giornale). Intanto, contagi a picco tra i vaccinati (Messaggero). Brusaferro (Cts) a Repubblica: "Accelerare sui vaccini, è l'unico antidoto". Verità segnala: scuola e sport sotto ricatto, "chi non si vaccina è fuori". Il presidente di Confindustria, Bonomi, al Corriere: "Ora l'accordo sulle aziende".
Italia-Politica. Conte sulla giustizia dice: "O si cambia o leviamo la fiducia" (Fatto).
Giustizia. Giornale parla di "bufera" e di "ricatto" al Colle (Giornale).
Cronaca, a Voghera corteo per la vittima dell'assessore tenuto nascosto (Repubblica). Immigrati in corteo: "Trattati come bestie" (Stampa).
Olimpiadi: su tutti, spazio alle prime medaglie italiane. Un oro nel taekwondo e un argento nella scherma.

ECONOMIA
Green Pass e lavoro, sono ore decisive per capire quale strada prenderà l'utilizzo della certificazione anti-Covid in azienda: imprese e sindacati sono in attesa della convocazione del governo (Messaggero p.6). Bonomi, presidente di Confindustria, al Corriere (in prima e p.7) dice: "Mai chiesto di rendere il vaccino obbligatorio per accedere al luogo di lavoro. E mai parlato di applicazione unilaterale. C'è stata una strumentalizzazione da parte di chi vuole rimettere in discussione i vaccini o magari vuole rivedere lo sblocco dei licenziamenti". Al Messaggero (p.6) parla il segretario della Cisl, Luigi Sbarra: "Se nei luoghi di lavoro non ci sono state valanghe di contagi lo dobbiamo ai protocolli sulla sicurezza che abbiamo siglato con governo e Associazioni datoriali. Il ruolo delle parti sociali è quello di favorire in maniera responsabile la vaccinazione in tutti i luoghi di lavoro e nelle aziende che si sono rese disponibili a costituire hub vaccinali aggiuntivi a quelli della sanità pubblica, come avevamo sottoscritto il 6 aprile scorso insieme a Confindustria ed alle altre associazioni imprenditoriali. Il green pass – aggiunge Sbarra - non rientra nel perimetro di quel protocollo: dobbiamo usare lo stesso metodo. Serve un'azione condivisa. No a circolari di parte o imposizioni".
Riforma fiscale, la sottosegretaria all'Economia, Maria Cecilia Guerra, a Repubblica (p.20) dice: "Facciamola, ma facciamola bene. E soprattutto con equità. Abbiamo imposte diverse, a parità di reddito, se sei un lavoratore dipendente, un autonomo, un agricoltore, una piccola impresa sotto forma di società di persone. Un fisco fatto a categorie. Per questo serve una riforma, per riportare riportare tutti i redditi da lavoro e pensioni dentro la progressività dell'Irpef, e garantire per gli altri un trattamento omogeneo". Guerra torna anche sulla proposta della patrimoniale del suo partito, Leu: "Sostituirebbe quattro imposte (Imu, tasse sui bolli delle attività finanziarie e patrimoniali su beni immobili e mobili detenuti all'estero), e sarebbe a gettito invariato".

POLITICA
Navi, aerei, treni: entro agosto il pass obbligatorio (Corriere p.3). Migliaia di "No Green Pass" in piazza da Torino a Roma: si registrano anche disordini nella Capitale (Stampa p.2 e tutti). 80 mila nei cortei in tutta Italia, guidati dall'estrema destra (Repubblica p.2): Forza Nuova e CasaPound tra gli organizzatori, ma si registra la presenza anche di ex centri sociali di sinistra. Messaggero (p.5) segnala come fake news e odio alimentino la protesta dei No vax: l'epidemia usata per diffondere sfiducia verso la classe dirigente e le istituzioni.  Ora – scrive Repubblica (p.4) – Lega e FdI si contendono i nemici del green pass: in palio 6 mln di voti. Secondo i sondaggi, infatti, l'11-13% degli italiani sarebbe contrario all'immunizzazione, anche se sono in calo i "no vax", ma si aggiungono ora coloro che reclamano la libertà di scelta. La Stampa (p.8) segnala come Salvini e Meloni siano "carissimi nemici": il leghista teme l'insofferenza della base e sul Green Pass vuole dare ascolto al popolo "free vax", la Meloni invece cavalca l'opposizione e si gode la crescita dei consensi e le difficoltà della Lega, appiattita sul governo.
I dati dell'Iss nel frattempo confermano l'efficacia dei sieri: con il vaccino, contagi crollati e zero morti tra gli under 60 (Messaggero p.3). I nuovi casi concentrati tra chi non ha ancora ricevuto le due dosi. Brusaferro del Cts a Repubblica (p.3): "La vaccinazione è la nostra via d'uscita. Il vaccino è il metodo più efficace per convincere i No Vax". Intanto, le nuove regole sul green pass spingono le prenotazioni: raddoppiate le prime dosi in una settimana (Giornale p.6). Sono i ragazzi a trainare la corsa al vaccino (Repubblica p.6). E' l'effetto Green Pass a spingere i giovani: hanno ricevuto il triplo delle dosi rispetto agli over 50 (Stampa p.4). Il direttore dell'Aifa, Magrini, a Repubblica (p.7): "Sbaglia chi dice che il vaccino ai giovani non serve. Sono a rischio anche loro".
A livello strettamente politico resta in primo piano la giustizia, con i tormenti del M5S sulla riforma (Corriere p.10). Conte detta le condizioni: via i reati di mafia o fiducia a rischio (Repubblica p.8, Fatto in prima e p.2). M5S pronto a spaccarsi sulla fiducia sulla giustizia (Messaggero p.8). C'è l'idea di astensione tra i grillini, con il segretario dem Letta che avvisa Conte: "La riforma è una priorità, tutti gli alleati devono votarla in Senato". Secondo la Stampa (p.6), l'ex premier frena gli scontenti 5S e rassicura Letta sulla riforma Cartabia.
Sul Corriere (p.13) il sondaggio di Pagnoncelli sulle intenzioni di voto vede il recupero del Pd, che ora è testa a testa con la Lega per il ruolo di primo partito. I dem risalgono al 20,9% (+1,2%) e si avvicinano al Carrrocio (21,1%, +1%). In risalita dello 0,6% anche il M5S al 17,1%, mentre si registra una leggera flessione di FdI al 19% (-0,4%). Si mantiene alta la fiducia degli italiani in Mario Draghi (70%), mentre cala – dal 69 al 65 – quella nel governo. Anche secondo il sondaggio di Noto (QN p.7) la fiducia nel premier sale, il 74% condivide le parole "vaccinarsi o morire", e il 60% degli italiani preferisce il suo stile asciutto a quello del predecessore, Giuseppe Conte.

ESTERI
Budapest arcobaleno, migliaia al Gay pride sfilano contro Orban (Stampa p.13 e tutti). Oltre 30 mila persone in corteo chiedono l'aiuto dell'Europa. "Il pride invade Budapest" scrive Repubblica (p.9): nella capitale la sfilata di attivisti da tutta Europa per dire no alla norma che discrimina la comunità Lgbt e scava un solco con Bruxelles.
Afghanistan, riprendono i raid Usa per fermare i talebani (Repubblica p.12). Nonostante gli americani siano ormai pronti a lasciare definitivamente il Paese, alcuni interventi nelle ultime ore sono serviti a rallentare l'avanzata dei fondamentalisti, che hanno ormai conquistato più della metà degli oltre 400 distretti del Paese. Gli attacchi aerei sono partiti dagli Emirati, dopo la chiusura delle basi. In realtà - scrive Repubblica - i bombardamenti dall'alto non possono influire molto sulle sorti dello scontro, e semmai mettono in rilievo l'incapacità delle forze governative di difendere il Paese senza un congruo sostegno esterno. I militari spesso abbandonano le posizioni prima dell'inizio degli scontri, cedendo le armi ai talebani solo sulla base delle minacce. Inoltre, con le truppe ormai quasi del tutto fuori dal Paese, la posizione americana nel confronto con i fondamentalisti sembra debole. Unico punto significativo su cui far pressione è l'immenso sforzo finanziario che sarà necessario per ricostruire l'Afghanistan.

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