Commentario del 06.07.2021

Primo Piano Rassegna Stampa
Martedì 6 luglio 2021

IN PRIMA PAGINA
Caos vaccini, così le Regioni ignorano il Cts (Stampa). Il Fatto attacca sui controlli: Aeroporti, ingresso libero alla Variante. Scuola, rischio nuova Dad: "Delta, Pfizer copre al 64%" (Giornale). "Ci riprovano con le scuole chiuse" titola il QN. Londra intanto riapre tutto, "ma qui in Italia serve prudenza" (Corriere). Via mascherine e distanze in Inghilterra. Riccardi: "Troppi infetti, è follia" (Messaggero).
Italia-Politica. Il ddl Zan in Aula il 13 senza accordo (Sole e tutti). Lite tra alleati, Letta: "Temo l'instabilità" (Corriere). Bivio ddl Zan: o il Pd media, o il testo cade in Aula (Giornale). Bonetti alla Stampa: "Sì al patto con la Lega". Ma il Pd sfida l'intesa Lega-Renzi (Repubblica).
Italia-Francia. Da Mattarella e Macron rilancio del progetto di una Europa forte (Sole, Corriere e tutti). Tra Mattarella e Macron – scrive Verità – il patto dei misteri. Mattarella a Macron: "Non chiudiamo le porte all'Africa" (Repubblica).
Ue-Cina, videosummit per ricucire tra Merkel, Macron e Xi (Sole).
Su tutti l'addio a Raffaella Carrà, simbolo della tv e di un Paese (Corriere). Ciao Raffa, la ragazza della tv (Repubblica). La fidanzata d'Italia (Messaggero).

ECONOMIA
Tasse: governo a lavoro per cercare di permettere di spalmare l'accumulo di rate relative al 2020 che si è prodotto a causa del blocco della riscossione e che, senza un intervento, dovrebbero essere versate entro il 2 agosto (Messaggero p.13 e altri). In ballo un gettito da 900 mln per l'erario. In evidenza anche su Italia Oggi (prima e p.27), "l'ingorgo di scadenze fiscali". Parla a Repubblica (p.20), Luigi Marattin, presidente della Commissione Finanze della Camera
che, ha redatto il documento sulla riforma tributaria e interviene sul nodo delle risorse necessarie al taglio delle tasse e dice: "Serve un cambio strutturale delle tasse".
"Sostegni bis, eco-bonus alle auto, sospensione parziale dell'Imu (Corriere p.32): nuovi ecoincentivi per l'acquisto di auto euro 6 o elettriche, niente Imu per i proprietari i cui inquilini sono sotto sfratto per morosità, ulteriori fondi per l'economia della montagna, per il comparto delle fiere e quello delle cerimonie, questi alcuni degli emendamenti al decreto Sostegni bis riformulati tra maggioranza e governo e che da oggi saranno votati in commissione Bilancio alla Camera.  Alla Camera entra nel vivo l'esame del decreto Semplificazioni, con molte convergenze sugli emendamenti (Sole prima e p.5).
Sui licenziamenti, Repubblica (p.20), Fatto (p.4) e altri parlano di accordo già saltato: sabato la Gianetti Fad Wheel ha fatto partire il licenziamento di 152 persone, senza prendere in considerazione le famose 13 settimane di cassa integrazione offerte dal governo proprio  a supporto dell'intesa tra  parti sociali e che puntano quantomeno a rinviare i tagli di personale nelle fabbriche.
Intanto il ministro Orlando dà il via al rush finale per la messa a punto della riforma degli ammortizzatori sociali con due incontri importanti (Messaggero p.17). Uno oggi con i segretari generali di Cgil Cisl e Uil per i contenuti, ed un altro domani con il ministro Franco per capire il budget a disposizione. Orlando inizierà a illustrare le linee principali dei nuovi ammortizzatori universali che dovrebbero coprire anche i lavoratori delle piccole aziende con meno di 15 dipendenti, oltre che i lavoratori autonomi.
Tridico (Inps) su Verità (p.14) ammette: "un errore la Cig giallorossa", ed evidenzia che le aziende "la chiedono molto meno del previsto e che i 20 miliardi stanziati nel 2020 dal governo, potevano essere usati per politiche attive o per fronteggiare in altro modo più adeguato, l'evoluzione  post pandemica del mercato del lavoro".

POLITICA
Virus, allarme varianti: balzo dei contagi in 10 Paesi europei (Stampa p.10 e altri). Si svuotano le rianimazioni ma tornano a salire i contagi (Repubblica p.14). Mentre in Inghilterra arriva l'addio a mascherine e distanziamento, Verità (in prima e p.2-3) attacca: in Italia ancora terrorismo. Ma il consulente del ministro Speranza, Walter Ricciardi al Messaggero (p.7) avverte: "La scelta inglese è delirante, rischioso abbassare la guardia". E Brusaferro (Iss) al Corriere (p.3) conferma: "Da noi è fondamentale un monitoraggio attento: i contagi non calano più". La Stampa (p.10) intanto sottolinea la "Babele" dei vaccini: preoccupano gli over 60 ancora scoperti, ma le Regioni vanno in ordine sparso sulla somministrazioni anche ai giovani. Figliuolo pressa, le Regioni però frenano e lamentano l'insufficienza delle dosi per tutti i richiami (Giornale p.17). Il governatore veneto Zaia alla Stampa (p.12): "Abbiamo meno vaccini del necessario, potremmo farne il doppio". In vista del ritorno a scuola a settembre, il ministro dell'Istruzione Bianchi spinge per dire addio alla Dad, ma i presidi segnalano il nodo trasporti (Messaggero p.7). Un anno dopo, sul ritorno in classe – scrive Libero (p.11) - c'è lo stesso caos.
Ancora tensione sul ddl Zan: va in Aula il 13 luglio senza accordo (Sole p.9 e tutti). Oggi in Senato Iv voterà la calendarizzazione del ddl con Pd e M5S, ma i renziano chiedono modifiche. Asse Lega-Renzi: tra Pd e M5S è allarme franchi tiratori (Messaggero p.12). Giornale (in prima e p.4) sottolinea il bivio: o il Pd media, o il testo cade in Aula. Salvini sfida i dem: "Colpa vostra se la legge sarà affossata". Ma Letta lancia la controffensiva: "Mi assumo la mia responsabilità, ma una legge senza tutele non avrà i voti dei democratici" (Repubblica p.8, Stampa p.14). È scontro sulle modifiche. Il Pd contro Italia viva: vi stanno usano (Corriere p.12). Alla Stampa (p.15) parla la ministra di Italia Viva Bonetti: "Si rischia il no in Parlamento, perchè il Pd non vuole mediare? Chi alza barricate sembra non cogliere che è necessario approvarla in tempi rapidi". Repubblica (p.9) sottolinea il collegamento tra il ddl Zan e la corsa al Quirinale: l'apertura di Renzi viene accolta dalla Lega come il primo passo per un'intesa sul Colle. Per il Giornale (p.5), a proposito della votazione sul presidente della Repubblica, il caos 5S e i guai del Pd fanno tornare l'ipotesi Mattarella-bis: la riconferma dell'attuale capo dello Stato o la salita di Draghi al Colle restano le due opzioni principali.
M5S, ancora tensioni interne. Conte ora vuole togliere a Grillo "l'azione politica" (Stampa p.17). E' scontro sullo statuto, con il garanta che rimarrebbe solo "custode dei valori" del M5S. Il Corriere (p.14) parla di passi avanti sulla trattativa: tre ore di riunione e per la prima volta c'è ottimismo, visto che ci sarebbe l'intesa su tre quarti dello statuto. Per il Giornale (p.6) il vero scontro Conte-Grillo è un tesoro conteso di 6 mln: l'ex premier vuole gestire da solo i soldi "restituiti" dal 2018, il garante vuole affidarli a un comitato di saggi.

ESTERI
In primo piano, Roma e Parigi e il nuovo tandem della Ue: "L'asse Mattarella-Macron riporta l'Italia al centro in vista del dopo Merkel" (Giornale p.8 , Messaggero prima e p.11 e tutti). Mattarella e Macron hanno tracciato ieri un nuovo asse europeo: meno Parigi-Berlino e più Parigi-Roma. Tanti i dossier aperti tra cui quello dell'immigrazione sul quale Mattarella ha focalizzato l'attenzione, invocando collaborazione e intesa. "Un'illusione vietare gli arrivi dall'Africa" ha detto Mattarella (Repubblica p.12 e tutti). "Tra Mattarella e Macron il patto dei misteri" scrive la Verità (prima e p.9). E sull'incontro, su Stampa (p.19) parla l'ex europarlamentare Verde, Daniel Cohn-Bendit: "Roma e Parigi insieme per spingere Berlino a un Recovery bis".
Londra, via mascherine e distanze: Johnson decide di riaprire tutto ma, secondo gli esperti, sarà "una fabbrica di varianti (Giornale p.16 e tutti).
Intanto in Israele, tanti i vaccinati ma contagi in rialzo, Pfizer meno efficace (Corriere p.2 e altri). Brutte notizie dal paese "Modello" (Fatto p.7).
Vertice Xi-Merkel-Macron sull'intesa sui commerci su Giornale (p.18): "Pechino, colpo alle aziende. Così muore il libero mercato". Il presidente cinese ha cercato di rilanciare l'accordo sugli investimenti con l'Europa chiedendo ai leader europei di «garantire alle aziende cinesi un ambiente commerciale equo, trasparente e non discriminatorio, in conformità con i principi di mercato".

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