Commentario del 24.07.2021

PRIME PAGINE
Effetto Green Pass, corsa alle vaccinazioni (Repubblica). Vaccini, balzo delle richieste (Corriere). Giornale e QN parlano di "effetto Draghi". Nel governo si studia intanto un piano per il pass sul lavoro, mentre riparte la corsa delle vaccinazioni (Messaggero). Si va verso l'obbligo del certificato per i docenti (Stampa). Scuola, l'avvertimento di Giannelli a Repubblica: "Se non si accelera, rischiamo la Dad". Ma i politici inseguono i no-vax: un voto che vale l'1% (Libero).
G-20 ambiente, Clima, accordo a metà (Repubblica). Accordo frenato da carbone e riscaldamento globale (Sole).
Italia-Politica. Salvini al Corriere: "Ho fatto il vaccino. Le parole di Draghi? Ci sono rimasto male". "Salvini va a vaccinarsi, Meloni va alla guerra" titola Libero. Il monito di Mattarella: "Troppi decreti, basta o li rinvio" (Repubblica). Anche il Corriere riporta il richiamo del capo dello Stato sui decreti: "Siamo omogenei". Giustizia, Dadone evoca le dimissioni: poi fa retromarcia (Corriere). M5S nel panico: Conte non tiene il partito (Giornale). Il sondaggio della Ghisleri sulla Stampa: Conte leader non piace più.

POLITICA
Vaccinazioni, effetto green pass: in un giorno 250 mila prenotati (Corriere p.2-3 e altri). Spinta alla campagna dopo l'annuncio dell'obbligo. Figliuolo: aumenti fino al 200%. Mancano all'appello 2,1 milioni di over 60. Per la Stampa (p.3) è sfida alla quarta ondata. Il governo ora pensa ai prossimi passi: potrebbe imporre il certificato verde nelle classi, in uffici e fabbriche senza il distanziamento: più difficile su autobus e treni regionali.
E sul Foglio (prima e p.4) arrivano proprio le parole di Figliuolo: "Entro il 20 agosto sapremo chi non si è vaccinato nelle scuole. La campagna ora deve diventare più capillare e vicina alla gente. E senza uno slancio il rischio di fermarci c'è". Il Giornale (p.2) racconta del popolo "no-pass" che scende in piazza: da Roma a Catania è il giorno dell'ira. Dopo Torino, oggi proteste in 30 città italiane contro il certificato. Casa Pound, gilet arancioni e la rete "World Wide demonstration": ecco chi soffia sul fuoco. Il Viminale rafforza i dispositivi di sicurezza. Sul Corriere (p.6) intervista a Matteo Salvini: "Draghi? Sono rimasto male. Io vaccinato per scelta, non voglio imporre nulla". Il leader leghista: il premier mi ha stupito negativamente, poteva chiamarmi anziché usare la conferenza stampa. Poi, sulle proteste: "Capisco chi si lamenta del lasciapassare. Non abbiamo i numeri per bloccare la decisione ma eviteremo ulteriori obblighi inaccettabili". Secondo Libero (p.3) dopo le bacchettate del premier, il leghista sceglie di immunizzarsi e pubblica una foto dove si intravede il certificato  dell'inoculazione. La Meloni invece non demorde: "Il foglio verde comprime la libertà, da Palazzo Chigi parole di terrore".
Scenari politici. Tra i temi in evidenza la giustizia, con l'altolà di Mattarella al Csm: "Valutare l'intera riforma Cartabia" (Stampa p.6 e tutti). Il Capo dello Stato promulga anche il dl Sostegni ma avverte le Camere: "Non firmerò altri decreti omnibus".
Secondo Repubblica (p.6) sulla giustizia il premier congela la trattativa: tensione tra i 5 Stelle. Dadone minaccia le dimissioni dei ministri grillini, poi frena. Conte: "Noi lavoriamo a una mediazione". Secondo il Corriere (p.11) Conte non vuole rompere, ma senza modifiche al testo il voto di fiducia è un rebus. E proprio Conte è al centro del sondaggio di Alessandra Ghisleri su Stampa (p.9). Conte leader convince solo i 5Stelle, gli italiani scettici sull'ex premier. Per più di un elettore su due non riuscirà a rilanciare l'azione politica del Movimento. Ma la base grillina pensa che il nuovo capo politico potrà disturbare il governo Draghi.

ECONOMIA
"Pronti i primi 25 miliardi per l'Italia", uil governo parte da imprese e cantieri (Stampa p.20). Recovery, il commissario Hahn a Roma: "Soldi entro 15 giorni". Tre miliardi alle aziende. Privilegiati progetti già avviati per accorciare i tempi e mettere subito in circolo le risorse.
Certificato per lavorare, il governo chiama le parti. Misure estese agli statali (Messaggero p.8). Tavolo del ministro Orlando per trovare un accordo tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil. Anche per i dipendenti pubblici spunta l'ipotesi Green Pass per il rientro in ufficio. Repubblica (p.22) parla di fiducia sulle semplificazioni, ora esame lampo al Senato. Nel provvedimento la governance del Pnrr. Meno adempimenti per il Superbonus 110%, tempi più rapidi per gli appalti pubblici, commissari di governo contro il dissesto idrogeologico. Il Sole (p.5) parla di riforma armortizzartori rinviata alla manovra: nodi costi e mini imprese. Dote insufficiente, servono altri 6-7 mld. E va definito il sistema per le aziende sotto i cinque addetti: salterà la scadenza del 31 luglio.
Secondo il Giornale (p.10) per una riforma "forte" del fisco serve un bottino da 40 miliardi. Il ddl delega produrrà cambiamenti significativi. Franco: "Adesso bisogna solo lavorare per la crescita".
E sempre il Giornale (p.11) riporta il caso: in Italia boom di ruderi per sfuggire al salasso Imu. Dal 2011 è raddoppiato (+107%) il numero di immobili in rovina, gli unici esentati dalla tassa.

ESTERI
Intesa sul clima, la spinta di Italia e Usa. Ma Cina e India non firmano: il G20 deve rinviare la svolta su carbone e riscaldamento (Repubblica p.2, Corriere p.16, Stampa p.12, Messaggero p.13). Fallisce il tentativo di Ue e Stati Uniti di accelerare sui due punti chiave. Tra i frenatori anche Russia e Arabia Saudita. Il braccio di ferro rischia di far saltare il tavolo. Cingolani: "Intesa sui principi, è un passaggio epocale. A Napoli raggiunto l'accordo su 58 articoli su 60. Nessun Paese ha messo in dubbio l'accordo di Parigi ma alcuni rischiano di non farcela". "Per la prima volta si è allargato il fronte dei Paesi più "ambiziosi". "Marcegaglia, presidente B20: "Nei prossimi 10 anni serviranno 3.500 miliardi di investimenti in Europa, 650 in Italia". Il documento approvato mette insieme Paesi tra loro molto distanti. Restano però le divisioni sui due importanti temi. La parola passa ora ai leader che si incontreranno il 30 ottobre a Roma. Si continua a trattare in vista della Cop 26.
Intervista al ministro Roberto Cingolani: "Passi avanti decisivi Ora tutti i Grandi seguano l'Europa e l'America" (Repubblica p.3). La Cina si impegna a stare negli accordi di Parigi. Bisogna tener conto della diversità di economie, di modelli di sviluppo, di popolazione ". "Sono stati due giorni e due notti molto faticosi. I negoziatori non riuscivano a fare progressi su 5 o 6 punti: noi ministri siamo intervenuti".
Intervista all'economista Jerry Sachs: "Gli Usa di Trump hanno gravi colpe ma ora Pechino è senza giustificazioni" (Stampa p.13). "Non c'è più tempo, siamo all'ultimo stadio. Ma possiamo ancora salvare la Terra". Parigi non basta più al G20 di Roma vanno garantiti 100 miliardi ai Paesi in via di sviluppo". "Anche gli Stati Uniti sono stati irresponsabili a causa della lobby delle fonti fossili"
Proteste dell'acqua, l'Iran spegne il web (Corriere p.17). La Guida Suprema Khamenei: "l popolo ha manifestato il suo malcontento, ma non possiamo davvero criticarli, perché la questione dell'acqua non è cosa da poco, specialmente nel clima caldo del Khuzestan". Amnesty: "8 morti, gli agenti sparano sulla folla".

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