Commentario del 17.05.2021

PRIME PAGINE
Il coprifuoco sarà eliminato (Corriere e tutti). Speranza e Di Maio: ora alle 23, ma va superato. Banchetti di nozze con green pass. Finalmente più liberi alla faccia dei gufi (Giornale). Dati mai così buoni, Speranza& C. cedono. Coprifuoco alle 23, ok ai ristoranti al chiuso. Esulta il centrodestra.
Draghi, la scossa dei primi 90 giorni: Pnrr, vaccini e ora si punta alla crescita (Messaggero).
Draghi, via alle riforme (Repubblica). Cronoprogramma del premier per iniziare il percorso che mette al sicuro il Recovery. Nei prossimi tre mesi interventi su fisco, semplificazioni, concorrenza. Poi la giustizia. Via ai vaccini dal mese di giugno anche nelle aziende (QN).
Landini: non è tempo di pace sociale (Stampa). Pressing Cgil sul governo: "No allo sblocco dei licenziamenti, serve la riforma di salari e orario".
Grillini stufi di Grillo (Libero). Il sondaggio: la metà degli elettori pentastellati pensa che il Movimento debba prendere definitivamente le distanze dal suo fondatore.

ECONOMIA
In primo piano sul Sole il divario tra Nord e Sud del Paese che si fa sempre più ampio e articolato: "L'Italia divisa, Sos ritardi del Sud: cura in sette anni con 210 miliardi", titola il quotidiano. È la somma tra fondi europei e nazionali, indietro rispetto al centro-nord del 38% nel reddito e del 52% nel lavoro femminile. Un gap evidente e da superare, anche attraverso il Pnrr. 20 i divari principali, che vanno dai redditi al turismo. In primis il divario tra le donne relativo al lavoro: solo 3 ogni 10 lavorano nel Mezzogiorno contro le 6 su 10 al centro-nord.
Sul tema del lavoro Stampa (p.3) intervista il segretario della Cgil Maurizio Landini: "Il governo ci deve delle risposte, non è il tempo di pace sociale", Landini chiede poi "assunzioni negli ispettorati e nei servizi sanitari. Patente a punti alle imprese per partecipare ai concorsi pubblici".
"Fisco, la riforma fa i conti con tasse piatte da record", Sole (prima e p.5). Cedolare secca sugli affitti, flat tax per i lavoratori autonomi e altre imposte sostitutive nel 2020 hanno raggiunto i 22,7 miliardi di gettito per l'Erario. Una cifra record che rende ancora più delicato il dossier dei regimi fiscali alternativi, in vista della riforma annunciata dal Governo. Per ora il premier Draghi ha messo pochi paletti ma chiari e il primo è quello sul sistema fiscale che rimarrà "progressivo".
I primi 90 giorni del governo sul Messaggero (p.8) e Repubblica (prima e p.2): entrambi i quotidiani fanno focus sul cronoprogramma del premier e gli "obiettivi centrati su Pnrr e lotta alla pandemia". Ora "la sfida è la crescita": un bilancio dei primi mesi del governo Draghi che si concentra sui dati sanitari ed i primi effetti degli investimenti finanziati dal Pnrr concentrandosi sui prossimi passi da effettuare come il primo decreto economico. Serve un cronoprogramma che inizi un percorso che metta al sicuro il Recovery: nei prossimi tre mesi, previsti interventi su fisco, semplificazioni e concorrenza, poi toccherà alla giustizia.
Secondo il Giornale (p.7) l'assegno unico è un rebus per una famiglia su tre. Il nuovo sussidio per i figli può penalizzare il 29,7% dei beneficiari di detrazioni e bonus. Famiglie numerose e nuclei con maggiorenni a carico possono perdere i benefici.
Infine, da segnalare in apertura di A&F un focus sui "padroni del pallone": mentre i principali club della Serie A sono assediati dai debiti, i grandi procuratori si spartiscono un affare colossale, cioè 913 milioni di commissioni in sei anni. "I veri fenomeni sono i procuratori" quindi, nonostante il giro d'affari non sia più sostenibile.

POLITICA
In apertura sui quotidiani il tema della ripartenza. La road map del governo: così sparirà il coprifuoco (Corriere p.2-3 e tutti). Asse Pd-M5S-Leu. Speranza e Di Maio: allentare e poi superare la misura. Salvini rilancia: con questi dati bisogna ripartire, anche al chiuso e alla sera. Il Messaggero (p.2) segnala riaperture con il pass, primi test in discoteca a Gallipoli e Milano. Oggi la cabina di regia, Gelmini: stiamo valutando un utilizzo esteso del certificato. Il 5 giugno in 2mila torneranno sulla pista da ballo all'aperto, al chiuso in Lombardia.
Il Giornale (p.4) racconta "i giorni della spallata": così in una settimana siamo usciti dal tunnel. Contagi settimanali scesi di quasi ventimila unità, e i morti sotto quota cento dopo sette mesi.
Si accelera intanto sui vaccini, le Regioni moltiplicano gli Open Day. Il Lazio: "Ora tocca ai maturandi" (Corriere p.4 e altri). Alta adesione all'iniziativa dedicata alle fasce di età non ancora raggiunte dalla campagna nazionale. In Sicilia 15mila somministrazioni in due giorni.
Scenari politici. "Sono pignolo e amo Roma, diventerà il motore del Paese", sul Messaggero (p.7) intervista a Roberto Gualtieri che lancia la sua candidatura per la capitale: "Serve una visione che guardi ai prossimi vent'anni. Appello alle forze migliori delle imprese, del lavoro e della cultura per un patto civico".
Nelle grandi città al voto i partiti in difficoltà, scrive Repubblica (p.10): non si trovano i sindaci. Il Corriere (p.8) racconta intanto la spinta di Letta per fare le riforme, e non vuole elezioni prima del 2023. Il leader dem: nessun imbarazzo su tasse e giustizia, semmai Salvini è in difficoltà, ma ora stop ai giochini.
"L'Italia si aspetta di più da Draghi", su Verità (p.13) intervista alla sondaggista Alessandra Ghisleri: "Governo promosso sulla gestione dei vaccini, ma si pretende una svolta sull'economia Europa bocciata sui migranti, cala la fiducia nella magistratura, centrodestra in vantaggio su Pd-M5S". "Che impegno salire così nei sondaggi", dice invece Giorgia Meloni a Libero (p.5). La leader di FdI: "Più cresci più hai responsabilità, io non voglio mai deludere. Con Salvini farei un vertice al giorno". E infine Stampa (p.14) racconta le resistenze al ddl Zan e il Paese all'avanguardia che si scopre diffidente. Oggi si celebra la giornata internazionale contro l'omotransfobia. Ma l'Italia aperta e coraggiosa di quarant'anni fa sembra lontana.

ESTERI
Il giorno più sanguinoso della guerra Israele-Hamas. Ma si tratta sulla tregua (Repubblica p.14-15, Corriere p.12-13). Netanyahu: "Non è ancora finita". Nella Striscia 45 morti, tra cui molti bambini. Pioggia di ordigni su Tel Aviv. Israeliani nei rifugi per il fitto lancio di missili. Attentato a Gerusalemme: l'esercito accusa l'Iran: "È dietro l'arsenale di razzi e droni". Distrutti 31 centri dove venivano assemblate armi. Appello dell'Onu. Convocata riunione Ue. Il papa: "L'odio e la vendetta dove porteranno? Pensiamo di costruire la pace distruggendo l'altro? Faccio appello alla calma". Biden resiste al pressing in casa dem. L'ala radicale del partito chiede un cambio di rotta verso l'alleato storico, Ocasio e Sanders incalzano: "Non possiamo avere la linea di Trump". Luce verde a Netanyahu sui raid. Tensione Usa-Cina al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il pressing Onu non basta. Il capo di Hamas sfugge alle bombe di Netanyahu (Stampa p.10-11, Messaggero p.10-11). Bersagliata nella Striscia la casa di Sinwar. Un alto ufficiale dell'esercito: "Tutti quelli che hanno scatenato questa guerra sono un n ostro obiettivo". Ebrei e arabi nelle città miste: "Sconfitta dell'integrazione". Nelle zone calde tra paura e voglia di andare avanti: "Colpa degli estremisti".
Intervista a Lina Attlah, direttrice del quotidiano online Mada Masr (Corriere p.14). "Su Zaki serve rumore. La pressione globale ha difeso noi cronisti". "Più consapevolezza sui diritti, mancano le riforme". Il dissenso della voce: "La nostra abitudine è di alzare la voce e non fidarci dei colloqui confidenziali tra politici senza fare anche pressione".

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