Commentario del 31.01.2019

IN PRIMA PAGINA
Economia in primo piano. Italia in recessione, tagli in vista (Messaggero). Allarme di Conte sulla recessione: economia in calo (Corriere, Sole). Conte anticipa la recessione: "In arrivo un altro calo del Pil" (Repubblica). La rabbia degli industriali: "Basta con il clima d'odio" (Stampa). Oggi i dati del Pil, ma Conte e Tria minimizzano (QN, Tempo). Reddito, le Regioni bocciano i navigator (Sole). Quota 100, così le date per andare in pensione (Sole). Quota 100 può scendere a 94 (Italia Oggi).
Tra i temi politici, in evidenza la richiesta di processo al ministro dell'Interno. O Salvini o morte del governo: se M5S vota per processare Matteo, addio esecutivo (Libero).  M5S per il no in Giunta. Di Maio teme divisioni in aula (Messaggero). Silvio Berlusconi: "Nel caso di una crisi di governo pronti a far rinascere il centrodestra con i fuoriusciti dai Cinquestelle" (Repubblica).
Sul caso Sea Watch, L'Europa si piega all'Italia: via libera allo sbarco (Notizia Giornale). La nave a Catania rischia il sequestro (Corriere).
Intanto, è caos alla Camera sulla Tav: Toninelli blocca l'audizione del prof che disse no alla Tav (Messaggero). Altra inchiesta su Aspi: da Genova a Canosa: "Controlli truccati su cinque viadotti" (Stampa). Ponte di Genova, altri dieci indagati nell'inchiesta (Sole).
Esteri, Venezuela: Maduro cerca il dialogo, no di Guaidò (Corriere). Maduro apre al dialogo, Guaidò:  non basta, elezioni subito (Messaggero). Caracas, Maduro marcia con l'esercito, ma l'opposizione riempie le piazze (Stampa). Brexit, Juncker gela May: non si tratta (Messaggero).
Il ministro Bussetti: "Maturità impossibile? Non sarà così. Ma i ragazzi vanno allenati alla fatica" (Repubblica).

ECONOMIA
"Il Pil sarà in calo, ora rilancio dei cantieri": il premier Conte nella sede di Assolombarda anticipa i dati Istat del quarto trimestre 2018, in uscita questa mattina, ma esprime ottimismo per il futuro in vista del secondo semestre del 2019 in cui ci sono tutti gli elementi per sperare in un riscatto e ripartire (Sole in prima e p.6 e tutti). A pesare sono la frenata globale, la guerra dei dazi, la Brexit ma anche le scelte dell'esecutivo (Repubblica p.2). Mentre il premier parlava ad Assolombarda e Piazza Affari, l'Ufficio Parlamentare di bilancio metteva in evidenza i rischi e le incertezze sui target di finanza pubblica (Corriere p.2). "In Italia torna la recessione, con più deficit rischio tagli" titola il Messaggero (p.2), secondo cui si va verso 4 mld di maggior disavanzo a fine anno e l'Upb segnala il rischio tagli nella sanità. Il ministro dell'Economia Tria, in viaggio negli Usa, resta ottimista: "Il Pil in calo a fine 2018 non è un dato drammatico. Credo che la fiducia degli investitori sull'economia italiana, e quindi la fiducia che ripongono nella sottoscrizione del debito italiano, non venga meno" (su tutti). Lo spread ieri è sceso ai livelli più bassi da settembre e anche la richiesta dei Bot è in aumento. "Insieme alla fiducia dei consumatori italiani – dice Salvini – sono ottimi segnali, lavoriamo per migliorare ancora". Per il Messaggero (p.2) il governo prova a tenere il punto, ma avanza lo spettro di una manovra bis, anche se i tecnici del Tesoro smentiscono l'ipotesi (Corriere p.2). Per la Stampa (p.3) gli imprenditori lombardi, che ieri hanno incontrato Conte, sono delusi dal governo: "Non ci ha convinto, serve un progetto a lungo termine e sbloccare i cantieri". E il presidente di Assolombarda Bonomi al Corriere (p.3) spiega: "Ho apprezzato la disponibilità al confronto. Ora sulle grandi opere basta con le analisi tecniche, partano i lavori". Su Repubblica (p.3) una serie di proposte per uscire dalla crisi. Alberto Vacchi, leader degli industriali emiliani, dice: "La recessione tecnica non è allarmante se spinge ad una reazione, altrimenti c'è da preoccuparsi. Si torni a mettere al centro impresa e lavoro". Il segretario degli edili della Cgil Genovesi punta sulle grandi opere: "Sbagliato fermarle, con l'attesa delle analisi costi-benefici 7 grandi aziende edili su 10 sono in crisi". "Senza investire non si cresce" è l'avvertimento dell'esperto di politica economica De Romanis, mentre l'economista tedesco Daniel Gros invita a puntare sul rilancio dell'export: "Non mi fascerei la testa in anticipo, l'Italia mantiene forti potenzialità di recupero anche se entra in recessione".

POLITICA
Ancora in primo piano le spaccature nella maggioranza sulla richiesta di processo a Salvini: il documento di Conte fa sponda per il no e spacca il M5S (Sole p.7). Di Maio e i vertici pentastellati sperano che da qui al 23 febbraio, deadline per il voto in Giunta per le immunità del Senato, riescano a far passare la linea del voto contrario non come uno scudo per salvare il leghista ma come un modo per esprimere il consenso alla linea politica del governo. "La maggioranza cerca salvezza nei tempi lunghi della Giunta" titola il Giornale (p.2). Grillini al bivio: o salvano Salvini o il governo muore (Libero in prima e p.2). Ma i 5S restano in bilico. "L'esecutivo non è a rischio" spiega Di Maio, ma l'area Fico è pronta a dire sì al processo (Stampa p.6). Bocciata l'idea di Casaleggio di un voto tra la base su Rousseau (Repubblica p.4). La deputata 5S Sarli a Repubblica (p.4) avverte: "Non tradirò i miei principi solo perchè governiamo con la Lega". E ora il M5S non sa come cambiare idea (Libero p.2). Ma Giarrusso, senatore 5S in Giunta per le autorizzazioni, al Corriere (p.6): "Il Movimento voterà compatto, è una scelta politica. Bisogna valutare se vi sia interesse nazionale o meno nell'azione di governo, non stiamo parlando di singoli, di gruppi o di partiti". E arriva l'avvertimento del premier Conte: un sì del M5S creerebbe un cortocircuito, Di Maio parlerà alla base (Corriere p.7). E nel Carroccio parte la raccolta firme (Libero p.3).
Intanto, arriva lo sbarco per i 47 migranti della Sea Wach: dopo 6 giorni di blocco a Siracusa, sono sbarcati a Catania (Stampa p.4 e tutti). "Saranno accolti in sette Stati europei" e il ministro delle Infrastrutture Toninelli esulta: "L'Italia rialza la testa in Ue". Intanto però è sfida tra il Viminale e il comandante della nave: Salvini ha indicato Catania come città di approdo con la convinzione che il pm Zuccaro sequestrerà la nave, per questo ora il comandante temporeggia prima di lasciare Siracusa (Messaggero p.6). Ora il governo lavora alla norma per bloccare le navi Ong(Stampa p.5).
Repubblica (p.7) intervista Silvio Berlusconi, che si schiera contro il processo a Salvini - "sono da sempre contrario all'uso politico della giustizia" - e difende la linea leghista sui migranti: "Fa bene Salvini a fermare un traffico vergognoso di esseri umani". Poi il leader di Fi guarda agli scenari futuri: "Invito a porre fine a una formula di governo innaturale e negativa per gli italiani. Al voto dopo le europee? Noi siamo pronti, ma in molti dicono che ci sarebbe una maggioranza diversa in questo Parlamento, in grado di sostenere un governo di centrodestra senza passare dal voto".
Pd, ora la sfida è sull'affluenza. Appello dei leader: "Votate" (Repubblica p.10). Dopo il dato basso delle votazioni nei circoli, arriva l'invito a recarsi nei gazebo il 3 marzo. Nelle votazioni tra gli iscritti, Zingaretti è al 47,95%, Martina al 36,5% e Giachetti all'11,2%. Ma Giachetti a Repubblica (p.10) spiega: "Sono stupito del risultato, se Renzi mi appoggia sorpasso gli altri due. Finora l'ec premier si è tenuto fuori dalla partita, ho ottenuto questo risultato a mani nude". Poi dice: "Se diventassi leader, non farei mai intese con il M5S".

ESTERI
Maduro marcia con i militari, ma l'opposizione riempie le piazze (Stampa e altri). In Venezuela situazione ancora delicata: il leader del regime ha detto di essere pronto al dialogo con l'opposizione ed ha inviato lettere a vari Paesi fra cui la Santa Sede per avviare una mediazione, oltre ad essere disposto a convocare le elezioni legislative per l'Assemblea nazionale, cioè il Parlamento.  Ma Guaidò non ci sta, si appella all'Europa ed aspetta le sanzioni. "Chiediamo le presidenziali" (Messaggero). Il capo dell'opposizione risponde a Maduro sostenendo che "qui non si tratta di destra e di sinistra, ma di una questione umanitaria". Intanto il regime continua ad arrestare bambini: finora 77 minori sono finiti in carcere "picchiati tutti i giorni", per gli oppositori si tratta di una strategia per incudere paura (Corriere). Dall'Italia il ministro degli Esteri, Moavero Milanesi, ha chiesto che dopo un periodo di "vera riconciliazione nazionale si arrivi a un rapido ritorno alla legittimità democratica, garantita da nuove elezioni libere e trasparenti".
Brexit, May esulta e vede Corbyn. Gelo Ue: "Verso il no deal" (Giornale e altri). La premier, dopo settimane di rovesci politici, si è presa una piccola rivincita ricompattando il suo partito: ora il pallino torna in mano ai Tory, ma i negoziati si prevedono in salita a 57 giorni dall'uscita dalla Ue. E da Bruxelles, Juncker gela la May: "Le possibilità di un'uscita senza accordo sono aumentate: prepariamoci al peggio". Tusk conferma, ma gli euroscettici britannici insistono: "Alla fine la Ue cederà" (Messaggero).

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