Commentario del 23.01.2019

IN PRIMA PAGINA
In primo piano le questioni legate all'Europa e ai rapporti tra Italia e Francia.Difesa, asse rafforzato tra Francia e Germania (Sole). Patto Parigi-Berlino per la nuova Europa: "Fermeremo i populisti" (Stampa). Merkel e Macron si fanno l'Europa privata (Verità).  Migranti, schiaffo tedesco all'Italia (QN). Le accuse di Berlino (Corriere). La Germania si sfila dalla missione Sophia (Messaggero). La replica del Viminale: "Non importa" (Repubblica). Ma il commissario Ue Avramopoulos al Messaggero: "La Ue non resti a guardare, basta scaricare il peso sugli stessi Paesi". Il Fatto all'attacco della Lega: non gli basta chiudere i porti, vuole anche privatizzarli.
Francia: la gelata di Parigi sul governo italiano, rischi per Alitalia e Fincantieri (Repubblica).
In politica: via alla campagna M5S. Di Maio: il "reddito" misura anti-recessione (Sole). 5S show: tanto reddito e zero Salvini (Fatto). Polemica per la nomina di Lino Banfi ambasciatore Unesco. "Non sono di parte, mi sento Lino di Mameli" dice il comico (Repubblica). Per Libero diventa protettore di Di Maio. Nonno Libero all'Unesco (QN).
Tra i temi economi, in evidenza sul Messaggero l'intervista il viceministro Garavaglia: "Tfr agli statali, 5 mld di spinta al Pil".
Brexit, Corbyn apre a un secondo referendum (Sole).

ECONOMIA
Dalla Commissione europea all'Ocse, nuovi tagli alla crescita del Pil italiano (Messaggero p.8 e tutti). Il segretario dell'organizzazione con sede a Parigi Gurria: "A marzo potremmo rivedere al ribasso le stime". "L'incertezza frena la crescita" dice il segretario Ocse, che poi sull'attacco di Salvini a al Fmi: "Una cosa che ho già visto". Ma il ministro Savona replica a chi segnala il rischio di una manovra bis: "Mi sembra la solita malattia mentale". L'ad di Intesa Messina alla Stampa (p.5): "Le previsioni del Fmi sono esagerate, spesso si sono rivelate sbagliate. A Davos ho descritto l'Italia come un paese solido, anche nel confronto con le principali economia del mondo. Essendo una potenza esportatrice, siamo esposti alla frenata del ciclo mondiale. E inevitabile il rallentamento se la Germania cresce meno e se Cina e Usa si sfidano sui dazi". Poi Messina aggiunge: "La manovra italiana ha cercato di ridurre le disuguaglianze, ma si poteva evitare il rialzo dello spread. Da evitare anche lo scontro con la Francia, non ha senso alimentare lo scontro con un Paese che è sbocco naturale per le nostre esportazioni". Licia Mattioli (Confindustria) a Repubblica (p.3): "Francia fondamentale, è il secondo partner dell'Italia per l'export, il primo per il Piemonte. Per noi quella europea è l'unica prospettiva possibile". Ma di fronte al taglio delle stime sulla crescita italiana,  il presidente di Confindustria Lombardia, Bonometti al Corriere (p.9) dice: ""Nessuna sorpresa. L'avevamo detto che sarebbe finita così. E ora la recessione è già qui. Ma la cosa è che mi sento un don Chisciotte, uno che predica davanti ai mulini a vento".
Intanto si punta sugli effetti della manovra, nello specifico reddito di cittadinanza e quota 100. Messaggero (p.8) intervista Garavaglia, viceministro dell'Economia: "Nei prossimi giorni il 'decretone' in Gazzetta Ufficiale. Nessun problema con la Ragioneria: vale 16 mld, non ci devono essere sbavature nella stesura". Sugli impatti di reddito di cittadinanza e quota 100 sull'economia dice: "Con il sussidio, la propensione al consumo è vicina al 100%. Quota 100 avrà impatti sulla sostituzione della forza lavoro. E con l'operazione Tfs anticipato agli statali ci saranno 5 mld in più di consumi". Ma l'ex ministro Giovannini alla Stampa (p.16) dice: "Abbiamo già vissuto nel passato manovre che avrebbero dovuto generare chissà quale impulso, dai tagli alle imposte delle famiglie di Berlusconi agli 80 euro di Renzi. E sappiamo che i consumi, su cui punta il governo, hanno un moltiplicatore più basso degli investi menti. Non mi aspetto molto. Il reddito di cittadinanza non servirà con la recessione. Il decreto corregge molte delle aspettative negative che avevo. Va nella giusta direzione, ma la misura resta difficile da attuare, implica il coordinamento di Regioni, Comuni, Centri per l'impiego. Ci sono molti meccanismi che possono inceppare l'attuazione".

POLITICA
Su Panorama ampia intervista a Salvini, che parla dei rapporti con gli alleati di governo: "Di Maio è una persona seria, coerente e corretta. Ogni tanto litighiamo, mi inalbero quando viene messa in discussione l'onestà dei miei ministri. Di Maio e Conte non sono miei amici, sono colleghi con cui ogni tanto vado a magiare una pizza. Di Battista? Persona di valore, con idee diverse dalle mie, ma che rispetto. Lo aspetto per dare una mano al governo". Poi su trivelle, Tav e Tap dice: "Sulle trivelle non ho cambiato idea, sono solo contro le trivelle sotto costa. Per quanto riguarda la Tav siamo sempre stati a favore. E il Tap abbiamo lavorato perchè si facesse".
Italia-Francia, le polemiche bloccano il trattato del Quirinale siglato con l'Eliseo da Gentiloni (Stampa p.2): così il governo si allontana da Parigi. "Dai vicepremier parole da campagna elettorale" dice Moavero al ministro francese, ma Di Maio non ci sta e parla di "una battaglia di civiltà". Per Repubblica (in apertura e p.2) lo scontro Italia-Francia potrebbe avere come prime vittime Alitalia e Fincantieri: il gioco c'è la collaborazione in settori strategici e un flusso commerciale di quasi 80 mld. Conte prova a smorzare i toni, ma avverte: "Non medio all'infinito" (Corriere p.3). Il premier è stretto tra le campagne elettorali dei due vice. Colle e Farnesina temono l'isolamento, gli argini dei mediatori scricchiolano di fronte alle bordate dei giallo-verdi. A rischio il piano di stabilizzazione della Libia, ma anche gli accordi commerciali e i partenariati industriali importanti (Messaggero p.5). L'ex ministra francese Filippetti al Corriere (p.2): "E' una crisi molto grave. Certi politici usano la demagogia per fare della Francia un capro espiatorio, la brutalità di certi politici italiani è ingiustificata, scorretta e inutile. Conte sembra il padre di famiglia che richiama all'ordine i bambini".
M5S, parata di big per il reddito di cittadinanza. Di Maio esulta: "In caso di recessione i deboli saranno più sicuri" (Messaggero p.6 e altri). La kermesse sul reddito apre la campagna elettorale (Sole p.4). Per la Stampa (p.6) il M5S si auto-celebra. E' la giornata dell'orgoglio dei 5S e sul reddito rispuntano le slide (Corriere p.8). Intanto, Di Maio nomina Lino Banfi all'Unesco (su tutti). Polemica e ironie, Salvini: "Avrei scelto Bocelli" (Corriere p.6). L'incarico alla commissione italiana dell'ente Onu. "Mi sento Lino di Mameli. Non sono un giullare di corte" dice il comico a Repubblica.  "Studierò per capire, vorrei Canosa di Puglia patrimonio dell'umanità" aggiunge al Corriere (p.7). "Sono da sempre per le cose anomale – dice alla Stampa (p.7) -. I nonni saranno patrimonio dell'Umanità".
Un sondaggio rianima i dem, secondo la rilevazione Swg il 60% degli elettori sarebbe deluso dall'operato del governo gialloverde (Repubblica p.12). E Calenda rilancia: "Si può arrivare al 30%". Centomila adesioni al progetto dell'ex ministro, e Renzi sul listone dice: "Saggio unirsi". Intanto, nel Congresso, Zingaretti è al 50,2% tra gli iscritti, ma Martina contesta.

ESTERI
Difesa, asse rafforzato tra Francia e Germania. Accordo più stretto nella Difesa (Sole in prima, p. 2-5). Merkel e Macron, indeboliti sul piano interno, rinnovano il trattato dell'Eliseo puntando su una maggiore integrazione economica e politica dei due Paesi per tenere testa a Usa, Cina e alla globalizzazione. Il trattato di Aquisgrana prevede la creazione di una zona economica franco-tedesca. "Patto Germania-Francia per la nuova Europa: fermeremo i populisti" titola La Stampa (in prima, p. 2-9): "Il nostro è un contributo alla nascita di un esercito europeo, dobbiamo sviluppare un'industria degli armamenti comune. Vogliamo fare dell'Europa uno scudo per proteggere mi nostri popoli dai cambiamenti del mondo". Ma per La Verità (in prima e p. 2-3) Merkel e Macron si fanno l'Europa privata: il seggio Onu con Berlino è lo specchietto per le allodole e il trattato di Aquisgrana permette ai due Paesi di scavalcare Bruxelles.
Migranti, schiaffo tedesco all'Italia (QN e tutti). Mentre Conte prova a ricucire con la Francia dopo le polemiche sui migranti, la Germania annuncia la sospensione della partecipazione alla missione Sophia nel Mediterraneo, è la risposta alla chiusura dei porti voluta dall'Italia. "Facciano pure" è la replica di Salvini. Molteni, sottosegretario all'Interno, al Messaggero (p.2): "Più navi in mare significa più sbarchi, quindi se loro si sfilano a noi non dispiace. Sophia serviva contro gli scafisti, ma è stata usata per portare gli immigrati". Messaggero (p.3) intervista il commissario Ue all'immigrazione Avramopoulos: "È impensabile che di fronte a queste tragedie gli Stati membri restino a guardare. E non possono essere sempre gli stessi  Paesi a fornire risposte. Abbiamo bisogno di soluzioni europee strutturate e realmente condivise. Ecco perché mi impegno a continuare a lavorare per una riforma complessiva del Sistema Europeo di Asilo, Dublino inclusa. Ma finché non troveremo un accordo sulla riforma del Regolamento di Dublino, siamo pronti a lavorare con gli Stati membri per degli accordi temporanei".
Brexit, la sfida di Corbyn: referendum bis (Messaggero p.9): arriva la mossa del laburista anti-May che chiederà un rinvio delle scadenze e un ritorno alle urne sull'uscita dalla Ue. Una parte dei deputati conservatori potrebbe votare gli emendamenti dell'opposizione.  "Il nostro emendamento permetterà ai deputati di votare alcune opzioni per superare lo stallo della Brexit e evitare il caos di un 'no deal'". Bruxelles avverte che nel caso di no deal ci sarà una barriera fisica al confine irlandese. Emersi dati positivi sull'occupazione con una crescita dei salari superiore all'inflazione.

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