Commentario del 13.01.2019

IN PRIMA PAGINA
Manifestazione a favore della Tav in primo piano su tutti i quotidiani. 30mila sì in piazza a Torino (Corriere). Il fronte Sì-Tav scuote il governo (Stampa). Salvini alla Stampa: "Voterei sì a un referendum. I grillini non possono opporsi".  Il Fatto attacca: Lega, Pd e forzisti in piazza, ecco il partito del cambianiente. La Lega nella piazza dei 30 mila sì, i duri 5S a Di Maio: "Non devi trattare" (Messaggero). "Ecco l'Italia del Sì" titola il Giornale.
In evidenzia sul Corriere l'intervista al ministro dell'Economia Tria: "Italia in stagnazione" (Corriere). "Il Paese deve ritrovare la fiducia" dice il numero uno dell'Abi Patuelli al Qn. E Colla (Cgil) aggiunge: "Basta slogan o rischiamo la paralisi". Messaggero torna a occuparsi del reddito di cittadinanza: stop a chi rifiuta il lavoro (Messaggero).
Tra i temi politici, i sondaggio di Piepoli (Stampa) – che evidenzia come gli italiani siano "populisti che amano l'Europa" - e quello di Noto (QN), che mostra la Lega staccare il M5S di 11 punti.
Dagli esteri. Francia, nono sabato dei Gilet gialli, con più gente rispetto all'ottavo. A Parigi nessuna violenza, scontri solo a Bordeaux. Per Macron l'incubo continua (Fatto).
Brexit, piano di Tria in caso di uscita senza accordo di Londra: un ponte di 21 mesi (Sole).

ECONOMIA
Dopo i dati Istat sulla produzione industriale, l'ex direttore della Bocconi Taballini alla Stampa (p.8) dice: "Recessione peggiore del previsto, difficile anche raggiungere un Pil dell0 0,5%". In primo piano sul Corriere (in apertura e p.2) l'intervista di Fubini al ministro Tria, che spiega: "Aspettiamo i dati dell'ultimo trimestre 2018, comunque in Italia non vedo una situazione di recessione, ma di stagnazione". Il titolare dell'Economia smentisce che ci sia stata e che ci sia l'ipotesi delle sue dimissioni, poi si concentra sugli obiettivi della manovra: "Nel 2019 il debito scenderà, è l'impegno del governo. Il calo sarà positivo per la crescita, poi questa dipenderà molto dalla politica monetaria della congiuntura internazionale. Anche in caso di revisione al ribasso del Pil terremo il disavanzo sotto controllo con un'attenta azione di monitoraggio che è stata prevista e rafforzata". Sui capitoli tasse e investimenti, Tria spiega: "Confrontando la pressione fiscale a cui tendevamo nel 2019 e quella programmatica dopo la legge di Bilancio, questa è diminuita. Abbiamo disinnescato le clausole di salvaguardia Iva da 12,5 mld, con cui le tasse sarebbero salite molto di più. Le clausole per i prossimi anni? Dovremo affrontare il problema con una maggiore crescita. Non lo faremo tagliando gli investimenti, il cui rilancio resta centrale nella strategia di politica economica". Anche il Messaggero (p.3) segnala l'impulso del governo agli investimenti per frenare la recessione: si punta ad accelerare la spesa in opere pubbliche. Ma restano le ombre della verifica dei conti che a luglio potrebbe obbligare a nuovi rischiosi tagli. Intanto, Confindustria contro Di Maio: "Macchè boom, è recessione" (Giornale p.7). A polemizzare con il vicepremier è il vicepresidente Stirpe, che dice: "Il Paese si avvia al declino e le stime di crescita del governo sono irrealizzabili".
Reddito e pensioni in  alto mare: slittato a giovedì il decreto per l'introduzione del sussidio di cittadinanza e quota 100 (Repubblica p.4). Il attesa dell'ok, il M5S torna a proporre una norma anti-sindacati, invisa alla Lega: "Ora prendiamo un po' di soldi anche da loro" ha detto Di Maio. Per Repubblica è la risposta del M5S alle forze sociali ostili, ma anche una scaramuccia verso la Lega, che ha stoppato il reddito perchè trascura i disabili. Vincenzo Colla, candidato alla guida della Cgil, al QN (in prima e p.4): "Il populismo fa male alla democrazia. Questo modello di populismo guarda alle campagne elettorali e non al futuro del Paese, proponendo un semplicismo demagogico. Ma a breve arriverà il conto sia economico che sociale. Da tempo questo Paese non ha una visione identitaria condivisa, manca soprattutto una politica di reindustrializzazione, di nuovo welfare. Il reddito di cittadinanza? E' distorsivo, perchè ciò che serve è il lavoro di cittadinanza, mentre questa misura non combatte le povertà e non creerà lavoro aggiuntivo. Rischia soltanto di dare una risposta assistenziale a tempo determinato. Per creare lavoro servono investimenti, pubblici e privati, a partire dal Sud". Intanto, arriva la stretta al reddito di cittadinanza: entro un anno il lavoro va accettato. Il rifiuto, in caso di offerta congrua in termini economici e di professionalità del candidato, comporterebbe la perdita del sussidio (Messaggero in prima e p.2). Tariffe di luce e gas agevolate per i beneficiari del sussidio (Sole p.2). E Libero (p.6) torna ad attaccare ai fannulloni pagheremo anche bollette e mezzi pubblici.

POLITICA
I Sì Tav conquistano di nuovo Torino (Corriere e tutti): 30mila persone ieri in piazza. C'erano anche Pd, Fi e tanti Comuni. La Lega apre alle modifiche al progetto della Torino-Lione, ma avverte: "Va fatta". Leghisti in piazza contro se stessi: il Carroccio contesta il suo stesso governo (Giornale p.3). Salvini alla Stampa (in prima e p.4): "Il M5S è sempre stato contrario, noi sempre favorevoli. Troveremo un compromesso, comunque il referendum sarebbe un'ottima soluzione. Io voterei sì Discutiamo con i dati sotto mano – prosegue -: aspetto l'analisi costi-benefici. Il progetto va rivisto, si devono tagliare i costi, non l'opera". E alla domanda su una possibile crisi di governo sulla questione Tav, il vicepremier leghista replica: "Di crisi non voglio sentir parlare". Ma nel M5S l'ala dura avverte Di Maio: "Non si tratta" (Messaggero p.5). E con Salvini parte il duello sul referendum: il voto del Nord fa paura al Movimento (Repubblica p.3). Per il Giornale (p.5) Di Maio fa finta di nulla mentre la Tav investe l'esecutivo. Il viceministro leghista del Mit Rixi a Repubblica (p.2): "L'opera va migliorata, ma il contratto di governo non prevede che si blocchi".  Anche Forza Italia in piazza, ma il vicepresidente Tajani al Corriere (p.9) attacca: "La Lega dovrebbe avere il coraggio di imporre l'opera, oppure di far cadere il governo. Il referendum sarebbe solo una perdita di tempo e di soldi"
Il Messaggero (p.4) intervista il direttore della Svimez, Luca Bianchi che, parlando di infrastrutture, torna a segnalare come dal tema resti fuori la questione Sud: "Le infrastrutture sono il vero nocciolo della questione meridionale, ma in manovra non ci sono notizie in tal senso". Scontro Nord-Sud che non riguarda solo la Tav, ma anche la questione dell'autonomia chiesta dalle Regioni settentrionali. La ministra Lezzi al Corriere (in prima e p.8): "Noi non siamo contro l'autonomia, ma bisogna stare nel solco della Costituzione, mettendo in chiaro diritti e doveri per evitare che le scelte vadano a scapito di altre Regioni. Mai verrà sottratto qualcosa al Sud: il divario tra le due aree del Paese è frutto dei mancati investimenti".
"Salvini stacca i 5S di 11 punti": Noto sul QN (p.3) riporta i dati del sondaggio sulle intenzioni di voto in vista delle Europee, con il Carroccio che sale al 34%, mentre i grillini calano al 23%. Sulla Stampa (in prima e p.7) il sondaggio di Piepoli mostra la crescita della Lega al 31,5% che, in caso di alleanza di centrodestra con Fi e FdI, arriverebbe al 45,5% (il totale del 4 marzo fu del 37%); la discesa del M5S dal 32,6 al 28%; il calo della sinistra e del Pd. Piepoli evidenzia come l'Italia sia un Paese di populismi, che ama l'unità europea ma con un'esigenza di sicurezza che supera le questioni della democrazia.

ESTERI
Francia, per i gilet gialli il sabato della maturità: "Dateci il referendum" (Messaggero p.10 e tutti). Servizio d'ordine istituito dai manifestanti in occasione dell'ottava giornata di protesta, nella quale aumenta il numero dei partecipanti ma si registrano meno incidenti. Scontri solo a Bordeaux.
L'America affonda nello shutdown record: il gigante è paralizzato (Repubblica p.6 e tutti). E' la più lunga crisi degli ultimi 20 anni. Il Congresso non ha fissato una sessione per tentare di uscire dall'impasse, ma il braccio di ferro rischia di trasformarsi in un boomerang per il leader americano. Trump cade infatti nei sondaggi (Sole p.5). Shutdown senza fine, enormi disagi in tutto il Paese, tra parchi sommersi dai rifiuti e poveri senza sussidi: ma il gioco non c'è solo la questione del muro con il Messico, ma anche i rapporti di forza politici in America (Messaggero p.11). E, intanto, per Trump spunta un'altra indagine Fbi: secondo il Nyt il presidente sarebbe sospettato di "agire per Mosca" (Corriere p.11 e tutti).

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