Commentario del 05.01.2019

IN PRIMA PAGINA
In apertura sui quotidiani le tensioni nel governo sui migranti (Corriere). Conte e Di Maio scavalcano Salvini (Fatto). La nave che spacca il governo (Repubblica). Asse tra il premier e Di Maio sul caso delle navi ong a Malta, ma Salvini: "Non cambio idea" (Sole). "Caos totale" titola il Giornale, che vede il governo allo sbando. Decreto sicurezza, mentre perde slancio il fronte dei sindaci disobbedienti (Messaggero), "l'obiezione di coscienza" è la mossa della Chiesa contro il dl (Stampa).
Tra i temi economici, in primo piano l'imminente decreto sul pensionamento, per gli statali tempi stretti per uscire a luglio. Il Sottosegretario Durigon: "Prestito bancario per il tfr" (Messaggero).
Germania: assalto hacker ai politici tedeschi, spiata la Merkel (Corriere). Diffusi online dati e chat di mille politici, "colpiti tutti, tranne l'estrema destra" (Repubblica).
Cronaca: un'altra tragedia sulla neve, bimba di 8 anni muore sulla slitta (QN e tutti).

ECONOMIA
In primo piano le misure in arrivo per riforma delle pensioni e reddito di cittadinanza. Sulle pensioni, in particolare su quota 100, è allarme dei sindacati: tempi stretti per usufruire di quota 100: solo 15 giorni per "prenotare" l'uscita a luglio (Messaggero p.6, Corriere p.8 e altri). Ma è polemica anche per il rischio che il tfr degli statali sia posticipato. Il sottosegretario al Lavoro Durigon al Messaggero (p.7) rassicura: "Buonuscita con il prestito per i dipendenti pubblici. Stiamo negoziando un accordo con le banche, gli interessi saranno a carico dei beneficiari, ma si tratterà di cifre bassissime". Durigon assicura che "non ci sarà nessuna fuga di massa dalle amministrazioni statali e locali" e annuncia una staffetta generazionale sia nel pubblico che nel privato, anche grazie alla possibilità per le aziende di anticipare il ritiro dei dipendenti fino a tre anni rispetto ai 62 fissati da quota 100, attraverso il ricorso ai fondi bilaterali di solidarietà "ma – spiega – a condizione che per ogni uscita ci sia una nuova assunzione". Entro metà gennaio sarà varato il decreto legge, che conterrà anche le indicazioni sul reddito di cittadinanza: "Andrà anche agli stranieri che hanno almeno 10 anni di residenza in Italia". Ma i costituzionalisti sollevano dubbi sul rischio che la norma possa essere discriminatoria nei confronti degli stranieri (Corriere p.8). Intanto, il governo studia dei provvedimenti anti-furbi per impedire che la spesa ecceda il tetto dei 7,1 mld stanziati dopo il taglio di 2 mld imposto dall'Ue. Uno dei passaggio chiave in tema di lavoro è il superamento dei centri per l'impiego. Mimmo Parisi, il docente a cui Di Maio ha affidato l'incarico, alla Stampa (p.6) dice: "Servono 10 mila navigator, figure che aiutano le persone a orientarsi e superare le difficoltà. Stiamo cercando laureati che abbiano una propensione alla gestione delle risorse umane. I nuovi centri per l'impiego? Partiremo dalle strutture che abbiamo, ma saranno rivoluzionate grazie alla tecnologia. Il modello è la creazione di un cybernetic state: un ecosistema di dati focalizzato sull'utilizzo di tecnologie come il machine learning, l'intelligenza artificiale e il Cloud. Dobbiamo capire come utilizzare dati e tecnologia per rendere il modello italiano un'avanguardia".
Nel frattempo, in vista dell'entrata in vigore del reddito di cittadinanza, il governo non si fida: M5S e Lega pronti a commissariare Inps e Inail (su tutti). Il governo vuole sostituire Boeri e De Felice, per l'istituto di previdenza in corsa Tridico e Calderone (Repubblica p.8). Durigon al Messaggero in vista della scadenza del mandato di Boeri: "Stiamo pensando ad un cambio nella governance con una reintroduzione dei consigli di amministrazione". Novità anche sul Fisco con la "pace fiscale": previste agevolazioni del "saldo e stralcio" e sconti per chi è in difficoltà economica. Il governo vuole dare un nuovo volto all'Agenzia delle Entrate (Stampa p.7).

POLITICA
Scontro nel governo sul caso delle navi ong Sea Watch. "Accogliamo noi donne e bambini" apre Di Maio, con l'appoggio di Conte, ma Salvini lo gela: "Per loro frontiere chiuse. Il traffico di esseri umani va fermano. Meno partenze, meno morti: io non cambio idea" (su tutti). Il vicempremier 5S chiede a Malta di far sbarcare i migranti e di mandarli in Italia, "poi tratteremo con l'Ue" dice. Ma arriva l'altolà di Salvini e quello di La Valletta, che avverte: "Attenti alle parole" (Messaggero p.2). Per Repubblica (p.2) dietro lo strappo del leader grillino ci sarebbero il dissenso di Fico e Di Battista e le pressioni europee sul premier. Anche per il Messaggero (p.3) Di Maio, con la mossa sui migranti, cerca di stoppare la fronda interna e marcare la distanza dalla Lega in vista del voto di maggio per trovare nuovi alleati in Ue. E arriva la telefonata del commissario Ue ai migranti Avramopoulos a Conte per sbloccare la crisi. "Basta con i ricatti" replica Salvini: nel duello tra le due forze della maggioranza c'è l'avvio della campagna elettorale in vista delle Europee, con il premier che tenta una difficile mediazione (Corriere p.3). "Malta deve fare il suo dovere. La nave è nelle acque maltesi, quindi c'è un approdo naturale per i migranti, i porti sono chiusi – spiega al Messaggero (p.2) il sottosegretario all'Interno, Candiani -. Non correggo Conte, che dovrà farsi carico della scelta di aprire i porti ai migranti anche nei confronti della maggioranza". Ma mentre Roma e Malta litigano, le navi restano in mare al freddo (Messaggero p.3). Giorgia Linardi, portavoce della Ong tedesca, al Messaggero: "Violate tutte le regole internazionali del soccorso in mare, i naufraghi a bordo non se lo spiegano".
La polemica sull'accoglienza prosegue anche sul dl Sicurezza. Nel M5S cresce la polemica interna, in molti ritengono un errore il sì al dl (Messaggero p.5). Restano le polemiche dei sindaci. Messaggero (p.5) parla di "carica dei sindaci-Brancaleone: tra pasdaran, tentennanti e silenti", mentre il Corriere (p.6) mette in evidenza l'eterno ritorno in scena dei sindaci, che non riescono mai a farsi partito. Libero (p.4) parla di "golpe di Pulcinella": sindaci di sinistra e 5S schierano i migranti contro Salvini. Per il Giornale (p.4) la rivolta dei sindaci non è solidarietà ai migranti ma nasce da un calcolo: i Comuni ribelli e le coop amiche, con il dl, non riceveranno più i fondi per gli Sprar e perderanno 150 mln. Al fronte contrario dei sindaci si aggiunge quello della Chiesa, con Bagnasco che schiera la Cei: "Sul decreto sicurezza sì all'obiezione di coscienza" (Stampa in prima e p.3). Il senatore leghista Pillon alla Stampa: "Il mondo ecclesiastico è disinformato sui reali effetti del provvedimento: chi ha diritto di essere accolto in Italia godrà di tutti i diritti, chi entrerà illegalmente dovrà essere rimpatriato. Le regole certe che si è data l'Italia disincentiveranno le partenze dall'Africa". E il sottosegretario all'Interno Candiani commenta al Messaggero (p.2) la polemica dei sindaci: "Il presidente dell'Anci Decaro ha tentato di far passare la polemica di Orlando e De Magistris come battaglia dei sindaci. Invece in tanti condividono la legge". Intanto, Repubblica (p.4) evidenza la rivolta anche tra i governatori: Piemonte, Toscana e Lazio contro il rischio che i profughi possano restare senza tutele sanitarie.

ESTERI
Attacco hacker in Germania, mille politici e vip spiati. Assalto informatico senza precedenti a parlamentari, attori e giornalisti. Si fa chiamare "God" l'hacker che ha svelato dati e indirizzi giorno per giorno dal primo dicembre- C 'è anche la Merkel tra i bersagli, ma gli hacker "risparmiano" l'ultradestra, e i sospetti per l'attacco ricadono sui neonazisti(Corriere p.12, Repubblica p.6). Il portavoce di AfD, Luth, al Corriere (p.12): "I dati sono stati raccolti molto prima dell'ingresso di AfD nel Parlamento federale, è solo un caso che non siamo coinvolti".
Missioni militari all'estero, il ministro Moavero i missione negli Usa: "Il ritiro delle truppe americane avrà un impatto sui nostri militari" (Corriere p.11). Ma sul ritiro dei contingenti in Siria e Afghanista l'amministrazione Trump "non sembra avere un calendario definito, né tappe definite". Nella visita a Washinton, il titolare degli Esteri ha avuto una serie di incontri per parlare anche della situazione in Libia e nel Mediterrano, con l'amministrazione Trump pronta a sostenere un ruolo da protagonista dell'Italia. Moavero ha evidenziato il "sostegno americano alla tenuta del sistema dell'Ue" pur notando "l'interesse Usa a mantenere un rapporto più specifico con il nostro Paese". Per la Stampa (p.9) Moavero incassa il sostegno Usa in Europa: vogliamo riformare la Ue, non disegregarla. Ma l'esperto Usa Kupchan, intervistato dal Corriere (p.11), dice: "L'amministrazxione Trump è apertamente ostile al progetto di integrazione europea, che vede come una minaccia per l'economia americana. Mentre sul tema migranti nel Mediterraneo, gli Usa lo considerano un problema europeo".

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