Commentario del 03.01.2018

IN PRIMA PAGINA
Politica. Sfida tra sindaci e Salvini (Corriere). Sindaci ribelli contro Salvini (Messaggero). In primo piano su tutti i quotidiani la questione-migranti e il decreto-sicurezza. Orlando: non lo applico. Il ministro: rinunci anche ai fondi. Migranti, i sindaci disobbedienti: legge disumana, non va applicata. La rivolta parte dal palermitano Orlando. Salvini: gravissimo, ne risponderete in tribuale (Repubblica). Orlando, Nardella e De Magistris ribelli contro il Dl Salvini (Fatto). Rivolta dei sindaci rossi (Giornale). Guerra tra Salvini e sindaci (QN). Renzi choc rivela a Oggi: "Presto tornerò al governo" (Tempo).
Autonomia, dal Piemonte al Lazio e alla Calabria, 13 regioni chiedono allo Stato di avere più risorse e competenze (Repubblica).
Manovra. Quota 100, arriva il bonus alle imprese che assumono (Corriere). Reddito: ecco chi lo avrà, cosa dovrà fare e quanto prenderà (Fatto). Le 10 tappe per ottenere l'assegno (Sole). Prime lettere ad aprile: assegno medio 498 euro (Stampa).
Economia, statali: primi aumenti da aprile, stretta del fisco sui finti poveri (Messaggero). Gli economisti: nel 2019 arriva un'altra crisi (QN).
Sondaggi, Le donne italiane sono le più istruite al mondo: prime per iscrizioni all'università (Libero).
Esteri, Xi avverte Taiwan: pronti a usare la forza (Corriere). Brasile, Battisti è fuggito dopo una soffiata: inchiesta di Bolsonaro (Messaggero e altri). Supercoppa italiana, ma regole saudite: apartheid alle donne (Fatto). India, scoppia la rivolta contro le donne nel tempio indù (Stampa).
Carige "commissariata", la linea del governo: basta aiuti salva-banche (Corriere e tutti). La Bce commissaria la banca (Repubblica). Azzerato il cda (Repubblica). Sospeso il titolo (Fatto). Ora la Bce può vendere Carige a chi vuole: ok del governo (Verità). Per i commissari un piano lampo in quattro mosse (Sole). Autostrade. Pedaggi fermi ma non in Val d'Aosta: i Benetton brindano pure nel 2019 (Verità).

ECONOMIA
Reddito di cittadinanza, prime lettere ad aprile (Stampa). Ecco chi lo avrà e cosa dovrà fare per prenderlo (Fatto e tutti). Si va dai 500 euro di un nucleo familiare composto da un solo adulto, ai 1050 euro per nuclei composti da 3 adulti e 2 minorenni: in tutti i casi il contributo-affito è di 280 euro. Pensione di cittadinanza: 630 euro per un componente over 65 senza casa, 882 euro per 2 componenti ultra 65enni. Anche in questo caso sarà contemplato un contributo per l'affitto, ma di 150 euro. Dove vanno i soldi? Al Sud il 53% dei beneficiari, ma la quarta regione è la Lombardia. Sul podio Campania, Sicilia e Lazio. Quanto dura: il primo ciclo di intervento è di 18 mesi, si può arrivare a 36 dopo un solo mese di pausa. Come funziona: la prima offerta di lavoro entro 100 chilometri, dopo il primo anno non si può rifiutare nessuna proposta in tutta Italia o si viene esclusi dal programma. Dettagli e "punti deboli" del decreto anche sul dossier di Repubblica (e altri). Secondo Pasquale Tridico, consigliere economico di Di Maio, di 5 milioni di aventi diritto al reddito "al massimo un milione di individui si attiveranno subito sul mercato del lavoro e sarebbe comunque un successo" (Stampa).
Pensioni, quota 100 a meno di 62 anni con i nuovi scivoli (Stampa e altri). Il governo si prepara a tradurre in atti concreti, attraverso un decreto da emanare entro gennaio, la modifica della legge Fornero consentendo a centinaia di migliaia di italiani di andare a riposo in anticipo rispetto alla riforma messa in piedi nel 2011 dal governo Monti per ridurre la spesa previdenziale. Si prevede uno scivolo di 3 anni: in questo modo, nei casi limite, un lavoratore potrebbe andare in pensione con 62 anni di età e 35 di contributi, oppure 59 di età e 38 di contributi.
Statali, primi aumenti ad aprile: caccia ai fondi per il contratto (Messaggero e altri). Sono in arrivo fino a 14 euro mensili di indennità per la vacanza contrattuale, ma per il rinnovo servono altri 5-6mld. Si punta a mettere in busa paga 125 euro lordi. Confermato il mini-bonus da 20 euro lordi per i dipendenti pubblici con redditi bassi.
Sos 2019: venti di crisi globale, economia in frenata. Su QN l'allarme degli economisti: produttività giù, Germania a un passo dalla stagnazione, tremano le Borse, paura per gli effetti della Brexit, mentre la Bce ferma l'acquisto dei bond. Ieri le prime avvisaglie con il brutto risveglio delle borse asiatiche, trascinate al ribasso dai venti di rallentamento provenienti dalla crescita della Cina. Un calo subito raccolto dai mercati finanziari europei che, però, alla fine della giornata, hanno recuperato chiudendo per lo più in positivo. A Milano, dopo uno scivolone di -1,5%, Piazza Affari ha terminato le contrattazioni con un leggero rialzo (+0,11%). E a corredo del servizio, le tre domande chiave che il QN ha sottoposto a Daniel Gros, l'economista tedesco direttore del Centre for European Policy Studies e Jean-Paul Fitoussi di Sciences Po. "Il 2019 sarà l'anno dell'incertezza: soffre anche la Cina" dice Gros. "Europa troppo rigida, Usa in frenata" aggiunge Fitoussi.
Piano antievasione: nel mirino finti poveri e lavoro sommerso (Messaggero e altri). Le linee guida della Guardia di Finanza, il cui obiettivo è recuperare 14,5mld nel 2019. Guerra aperta alla criminalità che si inflitra nei centri storici delle città e faro sulle multinazionali: più controlli mirati grazie alla possibilità di accedere all'anagrafe dei conti correnti.
"Il lavoro è l'emergenza ormai dimenticata: con i cantieri avremmo 400mila posti in più". Ampio risalto, sul Corriere, all'intervista d'inizio anno rilasciat da Vincenzo Boccia, presidente di Confindistria. "Sarà un 2019 difficile, il rallentamento dell'economia globale e della Germania, la fine del Quantitative Easing e una manovra economica cosiddetta espansiva, ma che in questo scenario sarà prociclica, sono fattori che generano preoccupazione nel nostro mondo".  Sui ministri che parlano di Finanziaria fatta per la crescita, Boccia replica: "E' espansiva, la crescita è un'altra cosa".

POLITICA
Migranti, i sindaci disobbedienti: legge disumana, non va applicata (Repubblica e tutti). Un fronte di primi cittadini, guidati da Leoluca Orlando, sfida il governo sul decreto sicurezza. Il sindaco palermitano sospende l'applicazione di alcune norme giudicandolo "un provvedimento disumano e criminogeno" e al suo fianco si schierano Nardella (Firenze), De Magistris (Napoli) e Pizzarotti (Parma). La replica di Salvini: "Ne risponderanno, è una legge di Stato". Da Pomezia il neosindaco Zuccalà, al Corriere: "Ci sono diritti da rispettare, serve buonsenso: impossibile lasciare troppo a lungo le persone senza diritti basilari". Nel 2018 i richiedenti asilo sono stati quasi 52mila (escluso dicembre): 962 pakistani.
"Allora rinuncino ai fondi" aggiunge Salvini in diretta Facebook (Corriere e altri). La linea del Viminale è chiara: in ballo i finanziamenti per le scuole e la videosorveglianza. "Il permesso di soggiorno – dice - non costituisce titolo per l'iscrizione anagrafica" escludendo che si possano ottenere una serie di servizi". Ma per Orlando "secondo la Consulta lo straniero è anche titolare di tutti i diritti fondamentali che la Costituzione riconosce spettanti alla persona". Il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, chiede al ministro l'apertura di un tavolo di discussione, ma difficilmente Salvini accetterà il confronto.
Sulla Stampa intervista a Leoluca Orlando: "Il mio atto è doveroso contro una legge disumana" dice il sindaco di Palermo, che aggiunge: "Ma non definitemi un ribelle, il problema è che quel provvedimento viola numerose norme della nostra Costituzione". Rispondendo a Salvini, Orlando parla della sua città. "Mi consiglia di guardare ai problemi di Palermo? Lo faccio già". Su QN invece, parla Nardella, sindaco di Firenze: "Disobbediamo, il ministro non ci fa paura. Decreto? Da sterilizzare, rende le città insicure. Insieme al terzo settore creeremo una rete di protezione per i profughi".
Sul QN, le reazioni degli altri partiti: "Norme confuse che creano caos" dice Zingaretti (PD). "C'è troppa disinformazione – aggiunge Miccichà di Forza Italia – Troppo grave è il rischio che in Italia, come in Sicilia, le posizioni sull'argomento migranti diventino oggetto di tifoserie opposte". Per il presidente dei senatori di Fdi, Luca Cirani "non saremo mai ruota di scorta: abbiamo sostenuto il governo quando ha presentato provvedimenti in tema di sicurezza e immigrazione". Fratoianni (LeU): "Atto di rispetto alla Costituzione".
Sul Messaggero, Nicola Molteni: "Fanno un dispetto ai cittadini, per una battagli apolitica". A detta del sottosegretario all'Interno "questi sindaci cercano solo visibilità nazionale, anche perché questo decreto non è contro i sindaci ma per i sindaci e voluto dai sindaci. Dà loro strumenti e finanziamenti anche contro la criminalità organizzata, va nella direzione di una sicurezza a tutti i livelli e partecipata". Sui dubbi manifestati dalla Raggi e di altri primi cittadini grillini, Molteni risponde: "Queste misure sono nel contratto, si può accogliere solo chi si può integrare".
Costi della politica, la strana gara M5S-Lega (Corriere, Stampa e altri). Il Carroccio freddo sul taglio degli stipendi, rilancia con la riduzione del numero dei parlamentari. E' questo il nuovo "fronte di crisi" all'interno della maggioranza: due strade parallele dietro le quali si nascondono anche i veleni sui 49mln che la Lega ha iniziato a restituire allo Stato. Ma per il capogruppo M5S, Stefano Patuanelli, "se arrivano i voti di FdI non ci sono rischi per la maggioranza in Senato" (Messaggero).
Sul quotidiano tedesco Die Zeit, il premier Conte si racconta come il vero deus et machina del lungo negoziato con la Commissione europea, che ha evitato l'apertura della procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia: "Juncker è di parola: il presidente della Ue mi ha aperto strade per affrontare la trattativ – dice -. Salvini e Di Maio? Li ho esortati ad adottare uno stile di comunicazione, diciamo così, più concreto". E sulle riforme, difende Quota 100, che "offre a chi stava alle soglie della pensione ed è costretto a lavorare ancora a lungo, una possibilità di ritirarsi in anticipo". Capitolo Germania, Conte non ha dubbi: "Posso dire solo cose positive sulla Germania e il governo federale. Merkel? Auspicava un compromesso" (Corriere, Stampa e altri).
Renzi non molla: "Al governo ci posso anche tornare" (Corriere, Notizia Giornale, Repubblica e altri). L'ex leader pd sui "Oggi" assicura che non farà un suo partito "ma non lascio il futuro ai cialtroni" aggiunge, prima di affondare il colpo su Salvini che "criticava il mio programma tv e intanto abbracciava un ultrà con precedenti". Il suo più grande rammarico: la sconfitta al referendum: "Lì ho fatto la scelta di rimanere non più al governo ma di restare in campo. Però la sensazione che ho provato andando a letto quella sera, era per l'occasione persa dall'Italia".

ESTERI
Usa, Rooney attacca Trump: sfida per il 2020 (QN, Stampa, Corriere). Secondo il repubblicano, che ieri ha pubblicato un editoriale al fulmicotone, l'attuale presidente degli Stati Uniti "è inadeguato e non all'altezza dell'incarico", ma il tycoon replica: "Io ho vinto alla grande, mentre Mitt ha perso: si occupi di cose più utili".
Xi Jinping, promesse e minacce a Taiwan: "Potremmo usare la forza per unire la Cina" (Stampa e altri). Il presidente cinese parla di "riunificazione inevitabile, utile per garantire libertà e proprietà privata". Poi aggiunge: "Useremo ogni mezzo contro l'interferenza di forze esterne e di un piccolo numero di separatisti. La riunificazione resta un requisito inevitabile per il ringiovanimento del popolo cinese".

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